alternativeone ha scritto: ↑01/07/2021, 15:10
Effettivamente era 2018. Non dico non fosse buono, anzi, però me lo aspettavo più persistente come dire. Sarà che sono abituato agli aglianico rurali.
non bisogna mai avere paura di dire quello che si pensa su un vino
mai
anche quando si sbaglia o quando si prendono cantonate colossali
il nebbiolo di rizzi non può essere corposo... è nebbiolo... spesso si confonde il corpo con la struttura
il nebbiolo ha grande struttura, grande tannino, magari grande, GRANDISSIMA potenza ma di base è un vino che non fa del corpo il suo marchio
spesso i grandi produttori hanno nebbioli quasi rosati e li adoro
poi quello di rizzi punta tutto sulla beva
diciamo che l'errore non è stato tuo ma di chi non ti ha chiesto cosa cerchi in un vino
magari con un produttore moderno saresti stato accontentato (vietti ad esempio)
oppure ti dava una valpolicella ripassata e saresti stato contentissimissimo.
Io con la figlia di "rizzi" (che non è il suo cognome ovviamente ma il nome della collina) ci avrei dovuto far l'amore tutta la sera splendidamente ubriachi tra le sue botti grandi (letteralmente) e invece mi hanno portato a bere Marcarini... che bastardi...

...
rufus t ha scritto: ↑01/07/2021, 12:56
butto lì qualche nome a caso, fra i vigneron che preferisco (e vedrai che anche parak sarà d'accordo): cedric bouchard di roses de jeanne, bereche, beaufort, i cugini chiquet, marie noelle ledru, jerome prevost di la closerie, lurquin, brochet, tristan hyest, cedric moussé, i laherte, marie copinet e qui mi fermo perché potrei andare avanti per mezzora...
però ti dico quello che mi ha detto fabrice gass di alexandre filaine, altro vigneron pazzesco: tu sei venuto oggi qui da me perché tanto tempo fa hai bevuto veuve clicquot
ecco bravo... fagli pure pubblicità!
da qualche anno certi produttori in elenco sono sempre più difficili da reperire e con ricarichi alle stelle... ci manca solo la diffusione del verbo
tra quelli che hai scritto non parlo di uno perchè fa un pugno di bottiglie e non voglio perdere la mia assegnazione annuale che è già ridicola così...
parlo invece di Laherte perchè è un vero fuoriclasse!
non esiste prodotto in listino che non sia buono (guardate che è cosa più unica che rara.. pure Krug ha i suoi scheletri) e il suo rosato e il suo 7stocazzo (non ricordo il nome del suo champagne che è fatto con i 7 vitigni dello champagne) sono qualcosa di strabiliante. Belli, minerali, taglienti, asciutti, dissetanti, confortanti!... ricchezza nel bicchiere senza ostentazione e senza le concentrazioni che spesso rompono il cazzo (chissà se a Selosse fischiano le orecchie.. no, forse no, starà contando i miliardi di euro che fattura

)