[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[Il Fede]

Basterebbe fare delle scelte indirizzate alla conservazione della variante italica della specie sapiens

Posso usare questa frase come firma nel forum? È bellissima.

[Drogato_ di_porno]

anche i WASP americani sono minacciati dai messicani che sono 122 MILIONI e gestano come criceti,

bombardano gli USA con l'utero, grazie a Biden e alla Harris il piano dei pedofili satanisti per distruggere l'America non avrà ostacoli

l'utero dei messicani è come una mitragliatrice

[Drogato_ di_porno]

Gli ultimi che hanno cercato di invertire la rotta sono stati loro (e poi Salvini e Meloni), ma i kulattoni pornografi rossi hanno prevalso con l' ideologia abortista

adesso i neri vengono a fare il lavoro che gli italiani non vogliono più fare, scopare le donne

[Drogato_ di_porno]

durante l'impero romano le donne aristocratiche pensavano solo ad imbellettarsi il viso come baldracche invece di assolvere il loro dovere biologico

Secondo alcuni storici, tra le cause della crisi che determinò la fine dell'impero romano un ruolo fondamentale sarebbe stato giocato dal ruolo delle donne. Uno dei problemi che da secoli preoccupava i Romani era il calo delle nascite, che, iniziato nell'ultimo secolo della repubblica, aveva toccato le punte massime nel secolo II d.C., con conseguenze politicamente disastrose. La classe dirigente romana venne infatti decimata. Di fronte a una massa sempre più grande di nuovi cittadini (molti dei quali erano ex schiavi affrancati) l'aristocrazia non fu più in grado di provvedere ad un ricambio, e, secondo l'interpretazione di alcuni storici, la progressiva scomparsa dei "migliori" avrebbe portato con se la morte degli ideali e delle virtù che avevano fatto grande Roma. Ma quale fu il rapporto tra il comportamento femminile e il calo delle nascite? I Romani su questo non avevano alcun dubbio: le donne non volevano più avere figli perchè non avevano più alcuna voglia di assumersi il peso della maternità. Verso la metà del I secolo d.C. il filosofo Favorino, riprendendo un'accusa già rivolta loro da Seneca e Ovidio, parla della follia delle donne, che, non contente di aver rinunziato da tempo ad allattare i figli, ormai si rifiutavano addirittura di averli, perchè temevano di rovinarsi la linea. Ma le colpe femminili non si sarebbero limitate a questo. Sempre più avide di piaceri e di lusso, le donne avrebbero determinato uno squilibrio insanabile nella bilancia dei pagamenti. Le sete di cui si vestivano dovevano essere importate dalla Cina, i profumi dall'Arabia, i gioielli dall'Oriente. Come scrive Tacito, già Tiberio aveva denunciato che la follia femminile aveva causato l'impoverimento dei Romani e l'arricchimento dei loro nemici.

[Floppy Disk]

L'idea di sostenere le famiglie con figli ed evitare un invecchiamento generalizzato della società (che peserebbe in maniera eccessiva su sanità, pensioni e quant'altro, penso che questo sia un dato di fatto) non è sbagliata, ma dubito assai che vi sia, come sembra suggerire Giorgio Grandi, una sorta di piano massonico ed ideologico da parte della sinistra di sfavorire le nascite degli italiani per effettuare il famoso (e falso) piano Kalergi di cambiamento di etnia generalizzato, che pure fosse in atto richiederebbe molti secoli per avverarsi. Sono anni che la politica, sia di destra che di sinistra, parla (ma fa solo questo, parla) della necessità di aiutare le famiglie con figli economicamente e socialmente ed evitare il declino demografico, ma le difficoltà di attuare questi piani non nascono dalla presunta invasione di stranieri ma principalmente da difficoltà economiche, che ovviamente scoraggiano le coppie dall'avere figli, e ovviamente da cambiamenti culturali che fanno sì che le famiglie particolarmente numerose non vi siano più. E secondo me questi cambiamenti culturali finiranno per influenzare anche le future famiglie dei figli e dei nipoti degli stranieri attualmente residenti, quindi il declino in realtà è ben più strutturale e paradossalmente l'immigrazione regolare non darà più di tanto una mano. MI sento comunque di escludere che nei prossimi due-tre secoli l'Europa cambi radicalmente di etnia, così come gli USA. Poi è chiaro che l'immigrazione irregolare vada combattuta, ma i fenomeni migratori vanno gestiti in maniera razionale e non secondo tifoserie politiche ed ideologiche.
Fra l'altro, visto che in questo topic si era già parlato del ddl Zan, condivido questo articolo che mostra un'altra costante della politica italiana, ossia la continua influenza della Chiesa verso appunto la politica: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... i/6237601/

[OSCAR VENEZIA]

Di demografia , come di tante altre faccende, non si e’ mai potuto parlare liberamente in Italia per un malinteso
antifascismo che subiva torsioni innaturali a fini di propaganda politica.
Incentivare le nascite e’ considerato fascismo perché lo fece Mussolini. E la lista grottesca di cose considerate fasciste con questi presupposti e’ molto lunga

[Johnny Wadd]

Mio nonno, uomo di spiccato senso pratico, ha vissuto all'epoca delle famose leggi razziali del Mussolini, e mi diceva sempre che per lui erano delle grandi minchiate. Per lui era provato scientificamente (e anche con prove pratiche) che la merda della razza italiana non era piu' profumata di quella ebraica o di quella africana, sempre puzza di merda faceva.

[giorgiograndi]

L'idea di sostenere le famiglie con figli ed evitare un invecchiamento generalizzato della società (che peserebbe in maniera eccessiva su sanità, pensioni e quant'altro, penso che questo sia un dato di fatto) non è sbagliata, ma dubito assai che vi sia, come sembra suggerire Giorgio Grandi, una sorta di piano massonico ed ideologico da parte della sinistra di sfavorire le nascite degli italiani per effettuare il famoso (e falso) piano Kalergi di cambiamento di etnia generalizzato, che pure fosse in atto richiederebbe molti secoli per avverarsi. Sono anni che la politica, sia di destra che di sinistra, parla (ma fa solo questo, parla) della necessità di aiutare le famiglie con figli economicamente e socialmente ed evitare il declino demografico, ma le difficoltà di attuare questi piani non nascono dalla presunta invasione di stranieri ma principalmente da difficoltà economiche, che ovviamente scoraggiano le coppie dall'avere figli, e ovviamente da cambiamenti culturali che fanno sì che le famiglie particolarmente numerose non vi siano più. E secondo me questi cambiamenti culturali finiranno per influenzare anche le future famiglie dei figli e dei nipoti degli stranieri attualmente residenti, quindi il declino in realtà è ben più strutturale e paradossalmente l'immigrazione regolare non darà più di tanto una mano. MI sento comunque di escludere che nei prossimi due-tre secoli l'Europa cambi radicalmente di etnia, così come gli USA. Poi è chiaro che l'immigrazione irregolare vada combattuta, ma i fenomeni migratori vanno gestiti in maniera razionale e non secondo tifoserie politiche ed ideologiche.
Fra l'altro, visto che in questo topic si era già parlato del ddl Zan, condivido questo articolo che mostra un'altra costante della politica italiana, ossia la continua influenza della Chiesa verso appunto la politica: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... i/6237601/

Guarda, c'era una proposta per integrare nel decreto rilancio un bonus per il terzo figlio, con addirittura le coperture stanziate. Eppure il presidente delle commissione lo giudica inammissibile.
https://www.aibi.it/ita/denatalita-10-0 ... a-nemmeno/

Cosa simile con toni diversi (praticamente questa hanno deciso proprio di ignorarla) per dare lo stesso bonus a chi il terzo lo adotta a livello internazionale (quindi chi adotta un bambino straniero... chiamala anche "integrazione")
https://www.aibi.it/ita/denatalita-10-0 ... a-nemmeno/

Ma nello stesso momento dicono che a causa del calo delle nascite, bisogna integrare con gli immigrati.

Dai, non dirmi che e' una mia opinione, perche' le leggi o normative che vengono bocciate/ignorate, non sono opinioni. Le proposte ci sono, ma se non si sono i numeri, le proposte e' come se non esistessero.

Dire che non si fanno piu' figli e decidere arbitrariamente che la soluzione sono gli immigrati (invece di incentivare le nascite), la considero una scelta assolutamente lontana da qualunque concetto di sinistra.
Si potrebbero fare entrambe le cose direbbe qualcuno, ma si e' deciso di non farle.

La scelta italiana e' isolata sull'immigrazione (vedi recente incontro tra Merkel e Draghi che e' OT in questo topic), ma e' isolata anche nelle scelte a sostegno della famiglia, che in italia non esistono, ma che esistono in maniera perfino eccessiva in altri paesi (c'e' chi ci campa, facendo figli).

Non e' che uno pensa male o pensa che ci sia un piano nascosto. Semplicemente: non c'e' l'intenzione di favorire le nascite anche se ci sono propose e coperture per farlo.

[rufus t]

una sola domanda, che di solito viene bellamente ignorata: perché?

[alternativeone]

Se è un piano segreto è segreto, no?

[Johnny Wadd]

Sul tema di incentivare le nascite si parte sempre da un pensiero sbagliato, che non si fanno figli perchè costa troppo mantenerli. Non è quello il problema, allora non si capisce perchè nei paesi poveri il tasso di crescita demografico è alto e decresce con l'aumentare della ricchezza. Il problema è insito nelle società ricche, dove naturalmente per motivi socio-culturali si tende a fare meno figli, lo dimostra la storia. In Italia il tasso di crescita demografico dall'800 in poi è sempre diminuito con l'aumentare del benessere, prima al centro-nord e ora anche al sud. Negli anni '50 il sud Italia era molto povero rispetto al centro-nord e infatti le famiglie erano piu' numerose, guarda caso con l'aumentare del benessere anche al sud si fanno meno figli, sono ancora di piu' rispetto al nord ma la differenza tende sempre a ridursi. Quindi limitarsi a considerare il problema solo come una colpa dello stato che non incentiva con i soldi le nascite lo trovo sbagliato, il problema è socio-culturale e non ha soluzioni cosi semplici. Per paradosso: vogliamo incentivare le nascite? serve piu' povertà.

[alternativeone]

Centrata in pieno la questione. È anche il nostro tipo di società votata al profitto che disincentiva a fare figli, soprattutto per quanto riguarda le giovani donne in cerca di lavoro.
Il nostro amico Giorgio sa quante aziende in fase di colloquio chiedono, in modo illegittimo, se la candidata ha figli o abbia intenzione di farli in futuro?
Ma credo che lui stesso avrebbe remore ad assumere chi ha 4 figli in tenera età da accudire ed in attesa del quinto.

[Il Fede]

una sola domanda, che di solito viene bellamente ignorata: perché?

Perché secondo il piano Kalergi la perdita di identità faciliterebbe la gestione delle persone per fini consumistici, da questo assunto nasce la convinzione dell'estrema destra di un disegno che vorrebbe i migranti come ingroppatori seriali delle donne italiane e europee (da qua il concetto dei bastoni fra le ruote agli italiani che vorrebbero far figli ma non sono incentivati), così I meticci futuri sarebbero individui senza senso di appartenenza, più adatti all'economia perché con meno pretese.

Ganzo no?

[Floppy Disk]

Sul tema di incentivare le nascite si parte sempre da un pensiero sbagliato, che non si fanno figli perchè costa troppo mantenerli. Non è quello il problema, allora non si capisce perchè nei paesi poveri il tasso di crescita demografico è alto e decresce con l'aumentare della ricchezza. Il problema è insito nelle società ricche, dove naturalmente per motivi socio-culturali si tende a fare meno figli, lo dimostra la storia. In Italia il tasso di crescita demografico dall'800 in poi è sempre diminuito con l'aumentare del benessere, prima al centro-nord e ora anche al sud. Negli anni '50 il sud Italia era molto povero rispetto al centro-nord e infatti le famiglie erano piu' numerose, guarda caso con l'aumentare del benessere anche al sud si fanno meno figli, sono ancora di piu' rispetto al nord ma la differenza tende sempre a ridursi. Quindi limitarsi a considerare il problema solo come una colpa dello stato che non incentiva con i soldi le nascite lo trovo sbagliato, il problema è socio-culturale e non ha soluzioni cosi semplici. Per paradosso: vogliamo incentivare le nascite? serve piu' povertà.

Nei paesi poveri i figli spesso servono ad aiutare nei lavori di casa e nei campi, succedeva anche nell'Italia degli anni Cinquanta come dici tu. Inoltre credo (ma è solo una mia impressione, non linciatemi se è sbagliata) che sempre nei paesi in via di sviluppo si tenda a fare molti figli perché si sa già che alcuni moriranno a causa delle malattie e delle pessime condizioni sanitarie in cui di solito questi paesi versano. Il tuo discorso comunque rimane nel complesso giusto, ma sono anche abbastanza sicuro che molte coppie non facciano figli finché non raggiungono la necessaria stabilità lavorativa, il che purtroppo spesso a causa del precariato diffuso richiede tempo.
Il discorso della sostituzione etnica programmata invece rimane secondo me demenziale e fa purtroppo parte del mare di teorie più o meno farlocche che inondano la Rete, lo stiamo vedendo anche con il Covid.

[cicciuzzo]

comunque nel secondo libro di Scurati su Mussolini viene riportato fedelmente il suo discorso parlamentare che diede il via alle politiche di incremento demografico.

la butto lì, andate a leggerlo e magari qualche idea su quanto espresso nelle ultime due pagine la cambiate