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Gargarozzo
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Re: SPORT

#121 Messaggio da Gargarozzo »

micetta84 ha scritto:
19/04/2021, 15:03
SoTTO di nove ha scritto:
19/04/2021, 14:52
micetta84 ha scritto:
19/04/2021, 14:44
SoTTO di nove ha scritto:
19/04/2021, 14:35
Io invece a scuola dovevo, come tutti, stare attento a non dare le spalle ad un mio compagno di classe altrimenti venivi usato da cavia per i suoi allenamenti. Ed era un po' più di una cintura gialla...(faceva i campionati a livello nazionale)
Era uno stronzetto.. Normalmente insegnano a non far ste cose fuori dalla palestra :awww:
No, era il classico bambinone. Ho enfatizzato il concetto così per raccontare che avevo un amico che lo faceva a livello agonistico ma non era un qualcosa che faceva ogni volta. Se era una giornata "divertente" poteva capitare che per scherzo ti mettesse al tappeto (accompagnandoti, non certo sbattendoti a terra), magari nell'ora di educazione fisica.
Non è che stavi veramente con l'occhio attento perchè ne avevi paura. :wink:
Ecco bene :-D
Gente così ne ho vista e mi stava sul cazzo
Non metto in dubbio ma non di rado sono anche quelli con quel "fascino oscuro" che poi guarda caso li porta alle prime esperienze precoci 8)

Mi ricordo ad esempio che mia sorella piú grande (che non è la regola) alla fine usciva con quelli che "le stavano sulle palle"

Vecchia storia. E gli amici simpatici, grandi seghe guardando Vizi Privati su QuartaRete e TeleCupole
Amicus Plato,
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Re: SPORT

#122 Messaggio da micetta84 »

Il mio compagno è judoka, ma è sempre stato ligio alle regole.. Ogni tanto mi usa come uke, causa palestre chiuse, ma so cadere(e fa comunque piano)

Ma a me piacciono gli outsiders.. Gli stronzetti li lascio alle altre e continuano a starmi sulle palle(variamo dai)

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Gargarozzo
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Re: SPORT

#123 Messaggio da Gargarozzo »

micetta84 ha scritto:
19/04/2021, 15:14
Il mio compagno è judoka, ma è sempre stato ligio alle regole.. Ogni tanto mi usa come uke, causa palestre chiuse, ma so cadere(e fa comunque piano)

Ma a me piacciono gli outsiders.. Gli stronzetti li lascio alle altre e continuano a starmi sulle palle(variamo dai)
all'epoca il mio "manuale di studio" era questo

Immagine

se ti va chiedigli, magari era anche il suo
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Drogato_ di_porno
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Re: SPORT

#124 Messaggio da Drogato_ di_porno »

micetta84 ha scritto:
19/04/2021, 15:14
Gli stronzetti li lascio alle altre e continuano a starmi sulle palle(variamo dai)
Tipo Basile e la Kuzmina?
Immagine
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: SPORT

#125 Messaggio da micetta84 »

Basile è forte e ha un bel judo, ma non è costante
Quello che fa fuori dal tatami non mi interessa

Gargarozzo.. Ma che cimelio è? :-D

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Fuente
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Re: SPORT

#126 Messaggio da Fuente »

Il judo faceva un po' troppo sfigato. “-Tu non vieni!”. "-Non importa, tanto c'ho Judo".
Per quanto a dire il vero, scherzi a parte, abbia molta più utilità di tanti altri sport praticati.

Però anche da quel punto di vista io non ho mai capito specie nel caso degli sport di lotta, in questo caso il grappling, il loro essere limitati. Che senso ha?
Già le MMA non possono essere una rappresentazione al 100% realistica di ciò che avverrebbe, però un minimo...
Quando guardi la boxe, tra i mega guantoni, il fatto che usi solo pugni, che ti dividano, ecc. ecc., mi è sempre risultato poco credibile. Più volte, in frangenti, mi sarebbe venuto da gridare alla televisione: ginocchiata, ginocchiata!

E poi almeno il grappling dovrebbe essere uno solo: quindi judo, lotta libera, bjj ecc. tutte combinate.
Anche perché, diciamocelo, gli sport di grappling tendono a non essere il massimo della spettacolarità ecc. (pochi spettatori ecc.). Non è che siano il calcio o l'NFL che catalizzano centinaia di migliaia di spettatori e soldi a vagonate. Ma commercialmente pagano enorme dazio pure rispetto alla già menzionata boxe.
A maggior ragione, aumentando la "pregnanza" forse un filo l'appeal potrebbe aumentare.
kayo ha scritto:
15/07/2013, 23:40
Io vedo le strade del tour sempre piene. Sarà perchè è gratis....
:wink:
Gratis è gratis, ma a meno che non ti passino davvero sotto il balcone di casa, andare chissà dove per "vedersi" la tappa dal vivo non l'ho mai capito.
Anche se vai su uno strappetto di appennino, il gruppo ti passa davanti a velocità supersonica (sono impressionanti) e dopo 20 secondi è finita.
Forse se uno vada sulle ultime salite delle tappe alpine li vedi un po' più alla spicciolata, ma, insomma, devi fare una sfacchinata chissà per cosa poi.

Io sono andato una volta a veder passare il giro a 17 anni con un amico in scooterone. Ci siamo appostati in un posto e poi una volta passati siamo andati in un altro posto in cui sarebbero passati. Entrambi strappi, ma comunque durati poco.
Ecco da quel giorno ma più fatto: trovo non abbia tanto senso, non dia soddisfazione.
A meno che non si sia uno di quelli che si eccitino per avere una persona "famosa" a pochi metri, non è una gran esperienza.
L'unica cosa che se ne trae è che, in effetti, visti passare dal vivo fanno impressione per quanto veloci vadano. Quello sì.

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Gargarozzo
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Re: SPORT

#127 Messaggio da Gargarozzo »

micetta84 ha scritto:
19/04/2021, 15:32
Gargarozzo.. Ma che cimelio è? :-D
È un librone con tutte le mosse, storia del judo, tornei, racconti orientali ed altre amenizie.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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Salieri D'Amato
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Re: SPORT

#128 Messaggio da Salieri D'Amato »

Anche io non ho mai capito fino in fondo le motivazioni che spingono un appassionato a farsi centinaia di km ed attendere ore e ore sotto il sole per veder passare brevemente i ciclisti, quando dalla tv mi godo tutta la corsa attimo per attimo. Quando mi sono passati vicino casa, sono andato, ma senza quella spinta passionale che che fa battere il cuore. Ho un amico, che andava sempre a vedere le tappe alpine del giro, e a domanda mi rispondeva che era per lui un divertimento solo il viaggio e viverne l'atmosfera, il passaggio ciclistico era il meno; infatti lui aspettava al traguardo.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: SPORT

#129 Messaggio da micetta84 »

Quando ero più gggggiovane e il giro si fermava o partiva dalla mia città, era bello gironzolare in mezzo al casino e vedere magari passare la testa rosa paonazza di Pantani o il ghigno di Cipollini per una frazione di secondo.. Ora sono vecchia e se mi chiudono le strade per andare al lavoro la prendo sul personale :lol:

Gargarozzo se vuoi ti aggiorno le letture con un libro sul judo applicato alla vita di tutti i giorni, in particolar modo con i colleghi di lavoro😁

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Gargarozzo
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Re: SPORT

#130 Messaggio da Gargarozzo »

Con piacere, grazie. Mi piacciono ste cose
Amicus Plato,
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Gerda
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Re: SPORT

#131 Messaggio da Gerda »

Salieri D'Amato ha scritto:
19/04/2021, 16:11
Anche io non ho mai capito fino in fondo le motivazioni che spingono un appassionato a farsi centinaia di km ed attendere ore e ore sotto il sole per veder passare brevemente i ciclisti, quando dalla tv mi godo tutta la corsa attimo per attimo. Quando mi sono passati vicino casa, sono andato, ma senza quella spinta passionale che che fa battere il cuore. Ho un amico, che andava sempre a vedere le tappe alpine del giro, e a domanda mi rispondeva che era per lui un divertimento solo il viaggio e viverne l'atmosfera, il passaggio ciclistico era il meno; infatti lui aspettava al traguardo.

Ci sono tappe e tappe e ci sono appassionati ed appassionati (e fino a qui graziarcà).

Faccio due esempi per esperienze dirette:

1. settimana dolomitica a maggio con bici tra amici e la possibilità di scalare le salite storiche del giro, Mortirolo Gavia Stelvio e Tonale stanno molto vicine tra loro, così come Fedaia San Pellegrino Rolle Pordoi e Sella (queste ultime due, salendo da Canazei, fanno la stessa strada fino al bivio per la Val Gardena). Segui il giro e nel contempo fai quello che più ti piace più fare. Il passaggio della corsa dà, poi, l'atmosfera giusta, l'arrivo, la carovana, la partenza con le firme, sono tutte occasioni di festa.

2. passaggio del giro nella tua zona, addobbi il paese, organizzi un mega pranzo tra amici, prepari gli striscioni poi parti in motorino sulla strada bianca dove passerà la corsa e la vai ad attendere in cima al tratto di sterrato insieme ad altre centinaia di persone, ti sdrai in mezzo al prato con la tua birrozza in mano, rutto rigorosamente libero, fino al passaggio di coloro che - eroicamente - seguono la vettura che chiude la corsa.

Certo, di sicuro non mi vado a vedere la Piacenza-Fano dove l'asperità maggiore è rappresentata da qualche cavalcavia ferroviario. :)
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"

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Ronzinante
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Re: SPORT

#132 Messaggio da Ronzinante »

Beh se fai passare il tragitto dal basso ferrarese anche qualche dosso sulle strade principali fiancheggiate dai canali non te lo schivi.
E poi c'è l'attraversamento rane da un canale all'altro che movimenta la tappa.

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Salieri D'Amato
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Re: SPORT

#133 Messaggio da Salieri D'Amato »

Gerda ha scritto:
19/04/2021, 17:40
Salieri D'Amato ha scritto:
19/04/2021, 16:11
Anche io non ho mai capito fino in fondo le motivazioni che spingono un appassionato a farsi centinaia di km ed attendere ore e ore sotto il sole per veder passare brevemente i ciclisti, quando dalla tv mi godo tutta la corsa attimo per attimo. Quando mi sono passati vicino casa, sono andato, ma senza quella spinta passionale che che fa battere il cuore. Ho un amico, che andava sempre a vedere le tappe alpine del giro, e a domanda mi rispondeva che era per lui un divertimento solo il viaggio e viverne l'atmosfera, il passaggio ciclistico era il meno; infatti lui aspettava al traguardo.

Ci sono tappe e tappe e ci sono appassionati ed appassionati (e fino a qui graziarcà).

Faccio due esempi per esperienze dirette:

1. settimana dolomitica a maggio con bici tra amici e la possibilità di scalare le salite storiche del giro, Mortirolo Gavia Stelvio e Tonale stanno molto vicine tra loro, così come Fedaia San Pellegrino Rolle Pordoi e Sella (queste ultime due, salendo da Canazei, fanno la stessa strada fino al bivio per la Val Gardena). Segui il giro e nel contempo fai quello che più ti piace più fare. Il passaggio della corsa dà, poi, l'atmosfera giusta, l'arrivo, la carovana, la partenza con le firme, sono tutte occasioni di festa.

2. passaggio del giro nella tua zona, addobbi il paese, organizzi un mega pranzo tra amici, prepari gli striscioni poi parti in motorino sulla strada bianca dove passerà la corsa e la vai ad attendere in cima al tratto di sterrato insieme ad altre centinaia di persone, ti sdrai in mezzo al prato con la tua birrozza in mano, rutto rigorosamente libero, fino al passaggio di coloro che - eroicamente - seguono la vettura che chiude la corsa.

Certo, di sicuro non mi vado a vedere la Piacenza-Fano dove l'asperità maggiore è rappresentata da qualche cavalcavia ferroviario. :)
Nei tuoi esempi tu ti diverti a fare altro e a veder passare il giro, nel secondo poi la corsa è quasi un pretesto per il resto. E comprendo benissimo lo spirito che ti anima.

Io parlavo di persone che partono magari dal Molise in roulotte per accamparsi lungo i passi dolomitici e stare l'intera giornata sotto il sole per veder passare fugacemente i corridori. Questo magari per 3/4 giorni e poi ritornarsene a casa.

Ma probabilmente sono io che, pur da amante del ciclismo, non riesco ad entrare nello spirito di un vero appassionato.
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Re: SPORT

#134 Messaggio da Gerda »

Salieri D'Amato ha scritto:
19/04/2021, 23:57
Gerda ha scritto:
19/04/2021, 17:40
Salieri D'Amato ha scritto:
19/04/2021, 16:11
Anche io non ho mai capito fino in fondo le motivazioni che spingono un appassionato a farsi centinaia di km ed attendere ore e ore sotto il sole per veder passare brevemente i ciclisti, quando dalla tv mi godo tutta la corsa attimo per attimo. Quando mi sono passati vicino casa, sono andato, ma senza quella spinta passionale che che fa battere il cuore. Ho un amico, che andava sempre a vedere le tappe alpine del giro, e a domanda mi rispondeva che era per lui un divertimento solo il viaggio e viverne l'atmosfera, il passaggio ciclistico era il meno; infatti lui aspettava al traguardo.

Ci sono tappe e tappe e ci sono appassionati ed appassionati (e fino a qui graziarcà).

Faccio due esempi per esperienze dirette:

1. settimana dolomitica a maggio con bici tra amici e la possibilità di scalare le salite storiche del giro, Mortirolo Gavia Stelvio e Tonale stanno molto vicine tra loro, così come Fedaia San Pellegrino Rolle Pordoi e Sella (queste ultime due, salendo da Canazei, fanno la stessa strada fino al bivio per la Val Gardena). Segui il giro e nel contempo fai quello che più ti piace più fare. Il passaggio della corsa dà, poi, l'atmosfera giusta, l'arrivo, la carovana, la partenza con le firme, sono tutte occasioni di festa.

2. passaggio del giro nella tua zona, addobbi il paese, organizzi un mega pranzo tra amici, prepari gli striscioni poi parti in motorino sulla strada bianca dove passerà la corsa e la vai ad attendere in cima al tratto di sterrato insieme ad altre centinaia di persone, ti sdrai in mezzo al prato con la tua birrozza in mano, rutto rigorosamente libero, fino al passaggio di coloro che - eroicamente - seguono la vettura che chiude la corsa.

Certo, di sicuro non mi vado a vedere la Piacenza-Fano dove l'asperità maggiore è rappresentata da qualche cavalcavia ferroviario. :)
Nei tuoi esempi tu ti diverti a fare altro e a veder passare il giro, nel secondo poi la corsa è quasi un pretesto per il resto. E comprendo benissimo lo spirito che ti anima.

Io parlavo di persone che partono magari dal Molise in roulotte per accamparsi lungo i passi dolomitici e stare l'intera giornata sotto il sole per veder passare fugacemente i corridori. Questo magari per 3/4 giorni e poi ritornarsene a casa.

Ma probabilmente sono io che, pur da amante del ciclismo, non riesco ad entrare nello spirito di un vero appassionato.

Nessuno parte dal Molise per accamparsi 3 giorni solo per vedere passare una corsa ciclistica, chi fa una cosa del genere lo fa per tutto il contorno che ti ho descritto.

Non tutti scaleranno il Mortirolo in bici, molti magari approfitteranno per fare trekking in quei giorni, o semplicemente per organizzare una grigliata tra amici in mezzo alla natura in attesa della carovana, o anche solo per il divertimento del viaggio in pulmino e per la bellezza del paesaggio che vai a vedere.

Ci sono magari quelli che saliranno a piedi sul Gavia o sullo Stelvio con la neve solo per poter dire "io c'ero", alla fine è un'esperienza che ti porti dietro.

Poi ci sono quelli che si vestono da diavolo o da sposa per correre dietro ai ciclisti affaticati, spesso disturbandoli, ma questo è un altro discorso.

Quelli che vedi lungo le strade delle tappe di pianura sono solo persone che abitano lì o comunque nei paraggi, è un contesto completamente diverso, difficile vedere un lucano al traguardo volante di Carpi. :)
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Re: SPORT

#135 Messaggio da Gerda »

Dopo 11 stagioni, 315 presenze e 1.082 punti, Simone Giannelli lascia la Trentino Volley da capitano per accasarsi alla Sir Safety Perugia.

25 anni ad agosto, palleggiatore della nazionale dal 2015, gran colpo per Perugia che dopo l'addio di Luciano De Cecco aveva virato lo scorso anno sul "datato" Travica.

Giannelli va a sostituire proprio l'ex croato come fece in nazionale alcuni anni fa.
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