-Ha rotto i coglioni al mondo, fino in parlamento, per la terribile patologia, di cui soffrirebbe, chiamata vulvodinìa (e non ci sarebbe nulla da dire, in generale, anzi)
ma poi nelle poesie (degne del diario di una liceale) celebra quanto si bagni ad essere sbattuta come un terremoto faccia alla terra.
-la patologia gli impedirebbe di fare molte , molte, cose una delle quali, sarebbe, bere alcol ma era al festival di Venezia a sponsorizzare spumanti e vini
-Festival di Venezia: la poetessa dichiarava pubblicamente quanto il cinema non gli piaccia proprio

Ma ospite dello sponsor alcolico vi ha non solo partecipato ma sperticata in analisi critica adorante in quanto artista, poetessa e fotografa dell'unico film visto (di Iñárritu)
definendo l'esperienza, con linguaggio aulico e ricercato, "una figata"
-Lotta al patriarcato: lei la porta avanti con un accenno di pelo su ascelle e pube che mostra più volte alle iene spiegando come depilarsi sia una costrizione imposta alle donne...etc etc

Ciò che rompe i coglioni è non tanto l'ipocrisia, crassa e ignorante, quanto l'essere più mainstream della nutella ma ribadire 24\7 quanto sia alternativa e diversa da tutti gli altri e, per di più, ritrovarsela ovunque (tv, giornali e conseguentemente siti vari) ad ogni scoreggia idiota che dica o faccia.
PS qualunque critica, compresa questa, la poetessa la attribuirà al maschilismo tossico e alla paura del girl power (vale anche per le donne: vedi polemica con la Colella)
figa è figa..ma che rottura di coglioni