Ci finisce obtorto collo nelle mani dei distributori. Chi ha ormai la forza di comprarsi dieci/quindici cartoni da ogni produttore? E' chiaro che La Francescana (cito questo perchè lo conosco) può farlo, ma La Trattoria Il pioppo no di sicuro. E delle Francescana, o comunque dei locali di alto livello, senza arrivare ai 3 stelle, ce ne sono una quantità infinitesimale rispetto ai Pioppi ... E la gente "normale" mangia più dai Pioppi che dalle Francescana.Parakarro ha scritto: ↑02/03/2021, 14:55tu dici?Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 11:50
Ci sono carte dei vini di ristoranti che sembrano fotocopiate, perchè ormai il mercato è in mano ai distributori.
a me i distributori sembreno sempre in bilico tra la disperazione ed il fallimento
la maggior parte si trovano in catalogo 1 o 2 referenze belle, 1 o 2 referenze commerciabili con buona rotazione e una marea di etichette fuffa o di difficile rivendita
prendiamo i nomi sopratictati...
a Sagna gli togli Cristal e DRC cosa gli resta? ha in pancia Ronchi di Cialla ma quanto se ne vende?
Meregalli senza Tenuta san Guido e Bolliger resterebbe solo con Oddero, Pfisker e Boscarelli che sono ottimi ma non c'è mai la fila per comprarli
e così potrei andare avanti perchè il catalogo di Moon Import deve ringraziare il cielo che siano tutti impazziti per Selosse altrimenti hai voglia a faticare per vendere quel catalogo.... Heres salta un giorno si e l'altro pure con prodotti inguardabili a prezzi impossibili... CDV (compagnia del vino) senza Pol Roger non avrebbe nemmeno senso e così via... Per assurdo male non è il catalogo Antinori (a parte che spingono troppo i vinio dei Cottarella's)
Poi ci sono "nuove" disptribuzioni abbastanza specializzate che vivono giorni di gloria (come Caves de Pirenne e Proposta Vini) perchè magari privilegiano i vini naturali o sono incentrate su vini del momento (chi ha in pancia un sacco di champagne o di Borgogna come Cavalli o Ringo) o perchè negli anni ha selezionato solo aziende davvero valide non fagocitando nomi solo per fare numero...
[O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
E la cena successiva sarai tu a consigliare gli altri commensali. Chiunque può diventare esperto in questi mondi. Io per esempio l'ho fatto con la birra. Venti anni fa bevevo solo Beck's o Ceres, adesso non voglio vederle neanche in foto.TD ha scritto: ↑02/03/2021, 15:07verissimo mi sono state spiegate un paio di cose semplici che mi hanno aiutato a scegliere i prodotti giusti, però quando sei con uno che ne sa è tutt'altra cosa, che poi quello che ne sa è quello che ti fa scoprire le chicche che magari non costano una fucilata ma fanno fare bella figuraRonzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 14:40Avere di fianco qualcuno che ha dimestichezza aiuta sicuramente, ma alla fine chiunque, anche senza essere sommelier, può imparare come muoversi. Le cose veramente importanti da sapere sono poche; quel che conta è la curiosità, la voglia di sperimentare, e soprattutto bere, bere molto, e di tutto.TD ha scritto: ↑02/03/2021, 12:40grande invidia per gli esperti di vini, le volte che ho avuto il piacere di essere al tavolo con uno che ne sapeva, a parte bere bene ma mi sono goduto molto di più quello che dovevo mangiare per gli abbinamenti, soprattutto poi il dopo è stato fantastico poca pesantezza e effetti collaterali, certo se ti sfondi è diverso, ma se bevi bene e in maniera moderata/giusta è tutta un'altra cosa
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Da "privato" fai sicuramente più fatica a farti esperienza, di certo è più facile da dentro l'ambiente. Aprire un locale per imparare di vino, però, non mi sembra una grande idea, soprattutto oggi.Gargarozzo ha scritto: ↑02/03/2021, 15:16Sul bere molto ci sono, curiosità e voglia di sperimentare idem, di certo è che peró mi mancherebbe il capitale per innescare un'attività in un periodo cosí infausto e nebuloso.
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Di me non parlo, comunque ho un amico - nell'eventualità - con cui entrerei in società e di certo ne capisce.Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 15:51Da "privato" fai sicuramente più fatica a farti esperienza, di certo è più facile da dentro l'ambiente. Aprire un locale per imparare di vino, però, non mi sembra una grande idea, soprattutto oggi.Gargarozzo ha scritto: ↑02/03/2021, 15:16Sul bere molto ci sono, curiosità e voglia di sperimentare idem, di certo è che peró mi mancherebbe il capitale per innescare un'attività in un periodo cosí infausto e nebuloso.
Poi è utopia pura, per alcune ragioni citate da me e perché lui va verso la vecchiaia ed ha perso l'entusiasmo di un tempo.
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Gargarò se il vino è una passione è giusto che la coltivi!Gargarozzo ha scritto: ↑02/03/2021, 16:19Di me non parlo, comunque ho un amico - nell'eventualità - con cui entrerei in società e di certo ne capisce.Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 15:51Da "privato" fai sicuramente più fatica a farti esperienza, di certo è più facile da dentro l'ambiente. Aprire un locale per imparare di vino, però, non mi sembra una grande idea, soprattutto oggi.Gargarozzo ha scritto: ↑02/03/2021, 15:16Sul bere molto ci sono, curiosità e voglia di sperimentare idem, di certo è che peró mi mancherebbe il capitale per innescare un'attività in un periodo cosí infausto e nebuloso.
Poi è utopia pura, per alcune ragioni citate da me e perché lui va verso la vecchiaia ed ha perso l'entusiasmo di un tempo.
compra e bevi, assaggia senza pregidizio e fatti un palato
cerca un bravo enotecaro o una bella enoteca online investi 2\300 euro e amplia la tua esperienza
lascia stare la ristorazione e il commercio in generale che non è aria

ma sai che io la vedo in maniera opposta a te?Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 15:44
Ci finisce obtorto collo nelle mani dei distributori. Chi ha ormai la forza di comprarsi dieci/quindici cartoni da ogni produttore? E' chiaro che La Francescana (cito questo perchè lo conosco) può farlo, ma La Trattoria Il pioppo no di sicuro. E delle Francescana, o comunque dei locali di alto livello, senza arrivare ai 3 stelle, ce ne sono una quantità infinitesimale rispetto ai Pioppi ... E la gente "normale" mangia più dai Pioppi che dalle Francescana.
innanzitutto è proprio un ristorante come la Franescana che si affida al distributore perchè nel suo locale quasi sempre si bevono i nomi e non c'è ricerca e i grandi nomi finiscono in mano a grandi distributori...
infatti le carte vini degli stellati fanno spesso cagare e quando sono buone hanno TUTTI i grandi nomi e quasi mai i piccoli
in più quelli con le pezze al culo sono quasi sempre gli stellati e sono proprio loro ad affidarsi ai grandi distributori con i pagamenti dilazionati... il piccolo vuole spesso l'anticipato e un po' perchè non li hanno, un po' per politica aziendale, gli stellati difficilmente pagano anticipato.
poi sul rapporto diretto con le aziende io credo che se un ristoratore (o un barista) crede in un prodotto lo compra anche perchè il porto franco si aggira sempre tra i 350 e i 600 euri più iva e non sorvono mille etichette per avere una bella carta... diaciamo che con 15\20 rossi e 10\15 bianchi più 10 bolle puoi fare la tua sporca figura e se un'azienda oggi non può permettersi di spendere 5\6k nella cantina è meglio che chiuda prima di rimetterci le palle perchè è evidente che non sta in piedi...
poi come dici tu ti puoi affidare al 100% a un solo distributore per non avere lo sbattimento della gestione della cantina e limitarne i costi ma da qui a dire che sono le distribuzioni a dominare il mercato ce ne passa...
Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
ma in che senso?
credo - azni son certo - che abbiano una esclusiva contrattuale.
quindi non li bypassi tanto facilmente a meno di essere nella lista dei clienti che la cantina vuole continuare a servire direttamente (enoteche storiche etc).
oppure li bypassi andandoti a cercare produttori senza esclusiva a distributori, ciò che forse intendevi tu.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Io ho mediamente in carta un 20/25 rossi fermi, 10/15 bianchi fermi, 15/20 lambruschi,10/15 bolle tra metodo charmat e classico, e una dozzina di mezzine. Siamo tra le 70 e le 75 referenze, che in genere corrispondono a una cinquantina di produttori. Comprassi da tutti direttamente, con ordini minimi dell'entità di quelli da te indicati, significherebbe almeno 20/25 mila euro di vino fermi. E le mie quantità sono giusto da sporca figura. Se ti allarghi un pelo, diventano soldi. Con la distribuzione ti fai la stessa cantina con 1/4 di investimento.
Io giro spesso per ristoranti, di tutti i livelli, mi piace andarci, e mi piace vedere cosa fa la concorrenza per "rubare" idee e migliorare. Beh carte dei vini più ridotte della mia ne trovo veramente poche, e, molto spesso, ci trovo dentro i produttori che so affidarsi alle distribuzioni che bazzicano nelle mie zone, spesso sempre quelli, perchè sono gli stessi distributori che spingono sempre gli stessi produttori. La discriminante secondo me sta nel fatto che la carta te la devi fare tu, non farla fare a loro, conoscendo quello che vendi e cercando di indirizzare il consumatore, non subendolo.
Faccio un esempio, mi tocca di usare un marchio per farlo, non vorrei, ma è indispensabile. Spesso, soprattutto i non modenesi, mi chiedono il Lambrusco di Ceci. E' una di quelle bottiglie che si vende da sola, basta tenerla in carta. Beh, io, per motivi che evito di dettagliare ,mi rifiuto di venderlo. Quando me lo chiedono spiego al cliente perchè non ce l'ho e consiglio altro. Qualcuno mi guarda come dire: "lo disprezzi perchè non ce l'hai" e rimane della sua, molti, per fortuna, alla fine mi ringraziano. Il problema è che questa è un'attività faticosa, che puoi fare se hai qualcuno in sala che ha il tempo, la voglia, e, passatemelo, anche la capacità di farlo. Se hai il ragazzino o la figa che porta i piatti e basta, meglio se hai in carta quel che ti chiedono.
Io giro spesso per ristoranti, di tutti i livelli, mi piace andarci, e mi piace vedere cosa fa la concorrenza per "rubare" idee e migliorare. Beh carte dei vini più ridotte della mia ne trovo veramente poche, e, molto spesso, ci trovo dentro i produttori che so affidarsi alle distribuzioni che bazzicano nelle mie zone, spesso sempre quelli, perchè sono gli stessi distributori che spingono sempre gli stessi produttori. La discriminante secondo me sta nel fatto che la carta te la devi fare tu, non farla fare a loro, conoscendo quello che vendi e cercando di indirizzare il consumatore, non subendolo.
Faccio un esempio, mi tocca di usare un marchio per farlo, non vorrei, ma è indispensabile. Spesso, soprattutto i non modenesi, mi chiedono il Lambrusco di Ceci. E' una di quelle bottiglie che si vende da sola, basta tenerla in carta. Beh, io, per motivi che evito di dettagliare ,mi rifiuto di venderlo. Quando me lo chiedono spiego al cliente perchè non ce l'ho e consiglio altro. Qualcuno mi guarda come dire: "lo disprezzi perchè non ce l'hai" e rimane della sua, molti, per fortuna, alla fine mi ringraziano. Il problema è che questa è un'attività faticosa, che puoi fare se hai qualcuno in sala che ha il tempo, la voglia, e, passatemelo, anche la capacità di farlo. Se hai il ragazzino o la figa che porta i piatti e basta, meglio se hai in carta quel che ti chiedono.
Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Molto belle le ultime pagine del topic.
Si capiscono un sacco di cose per chi, come me, non è nel vostro ambiente.
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
nomarziano ha scritto: ↑02/03/2021, 16:58ma in che senso?
credo - azni son certo - che abbiano una esclusiva contrattuale.
quindi non li bypassi tanto facilmente a meno di essere nella lista dei clienti che la cantina vuole continuare a servire direttamente (enoteche storiche etc).
oppure li bypassi andandoti a cercare produttori senza esclusiva a distributori, ciò che forse intendevi tu.
a meno che vi sia un contratto di contovendita non vi sono restrizioni

sono sostanzialmente in accordo.. tranne sulle 20\25mila euro di investimento perchè non devi mica prendere un solo prodotto da ogni produttore, anzi ogni produttore ha quasi sempre più prodotti in listino e puoi usarli come completamento visto che un produttore se lavora bene solitamente lavorerà bene su ogni singola referenza spiego:Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 17:26Io ho mediamente in carta un 20/25 rossi fermi, 10/15 bianchi fermi, 15/20 lambruschi,10/15 bolle tra metodo charmat e classico, e una dozzina di mezzine. Siamo tra le 70 e le 75 referenze, che in genere corrispondono a una cinquantina di produttori. Comprassi da tutti direttamente, con ordini minimi dell'entità di quelli da te indicati, significherebbe almeno 20/25 mila euro di vino fermi. E le mie quantità sono giusto da sporca figura. Se ti allarghi un pelo, diventano soldi. Con la distribuzione ti fai la stessa cantina con 1/4 di investimento.
Faccio un esempio, mi tocca di usare un marchio per farlo, non vorrei, ma è indispensabile. Spesso, soprattutto i non modenesi, mi chiedono il Lambrusco di Ceci. E' una di quelle bottiglie che si vende da sola, basta tenerla in carta. Beh, io, per motivi che evito di dettagliare ,mi rifiuto di venderlo. Quando me lo chiedono spiego al cliente perchè non ce l'ho e consiglio altro. Qualcuno mi guarda come dire: "lo disprezzi perchè non ce l'hai" e rimane della sua, molti, per fortuna, alla fine mi ringraziano. Il problema è che questa è un'attività faticosa, che puoi fare se hai qualcuno in sala che ha il tempo, la voglia, e, passatemelo, anche la capacità di farlo. Se hai il ragazzino o la figa che porta i piatti e basta, meglio se hai in carta quel che ti chiedono.
ti piace il barolo di Schiavenza fai l'ordine e ci metti anche due cartoni di dolcetto, due di barbera e uno di nebbiolo così che hai 4 referenze in carta con un solo ordine... poi magari la barbera di Walter Massa di piace di più però intanto con 600 euro hai inserito 4 vini.. poi magari passano gli anni, migliori la situazione e da Schiavenza prendi solo il Barolo e da Walter la barbera inserendo anche il suo timorasso e così via...
Calcoliamo poi che il distributore ci mette il suo sporco (ma legittimo) guadagno e quindi in carta con un rapporto diretto d'acquisto dal produttore puoi uscire in carta con un prezzo molto più basso o con una marginalità maggiore... Pochi cazzi come in ogni settore economico con i soldi fai più soldi quindi se hai la forza di comprare bene puoi vendere bene e di più.
sui prodotti che ti rifiuti di avere e vendere... condivido in pieno però come dici tu, ci sono vini che si vendono da soli e spesso non si ha la voglia di lottare su tutto
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Appena mi riprendo dalla sbornia (diciamo "sbronzetta") e torno disponibile alla matematica e alla lettura, vi leggo con calma per potermi "abbeverare" alla vostra sapienza pratica.
...bugia. Vi leggo stasera, ora devo fare altri affari, puttana la maronna

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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
ah... strano mi è stato riferito il contrario da note enoteche ambrosiane.Parakarro ha scritto: ↑03/03/2021, 14:46nomarziano ha scritto: ↑02/03/2021, 16:58ma in che senso?
credo - azni son certo - che abbiano una esclusiva contrattuale.
quindi non li bypassi tanto facilmente a meno di essere nella lista dei clienti che la cantina vuole continuare a servire direttamente (enoteche storiche etc).
oppure li bypassi andandoti a cercare produttori senza esclusiva a distributori, ciò che forse intendevi tu.
a meno che vi sia un contratto di contovendita non vi sono restrizioni![]()
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Cerco di fare un po' di chiarezza per un pubblico non avvezzo al commercio di generi alimentari
In Italia (e in Europa tutta) esistono principalmente diversi modi di approvigionarsi del vino per il settore Horeca e commercio:
1-Rapporto diretto con il produttore attraverso contatto diretto o tramite un rappresentante, hanno un minimo d'ordine con porto franco (compreso tra le 300 e le 900 eurie iva esclusa) e acquisti direttamente solo i prodotti di quell'azienda
pro:prezzi vantaggiosi più altri benefit che non vi sto a dire contro: magazzino e a volte obbligo del pagamento anticipato
2-Rapporto tramite distribuzione nazionale (o quasi): le aziende produttrici affidano la gestione della vendita a società esterne che solitamente acquistano l'intera produzione (o quasi) e hanno l'esclusiva nazionale della vendita (magari tranne alcune zone che vengono gestite direttamente dal produttore) quindi un cliente può attingere a piene mani dal catalogo acquistando un cartone di questo e un cartone di quello fino a raggiungere un minimo d'ordine (solitamente tra le 400 e le 600 eure). Se un produttore lascia il pieno potere all'azianda di distribuzione non c'è modo di avere il vino tramite altri canali (se non l'estero)
pro: compri uno di quello e uno di quell'altro, pagamenti agevolati a volte dilazionati contro: prezzi più alti, a volte i distributori per darti un prodotto valido ti obbligano all''acquisto di prodotti demmerda
fanno parte di sto mondo aziende tipo Heres, Meregalli, Sagna, Caves, CDV, Sarzi, Pellegrini ecc..
3- Aquisto tramite i distributori locali che difficilmente hanno l'esclusiva di un prodotto ma semplicemente comprano e rivendono dalle aziende o dai distributori nazionali a volte strappando buoni prezzi a volte meno. Spesso sono gazzosari (non nel senso dispregiativo) che vendono anche acqua minerale e fusti di birra e vini sfusi come completativo hanno il vino in bottiglia più o meno pregiato.
pro: non esiste il minimo d'ordine solitamente si ha un rapporto settimanale o massimo mensile quindi ti consegnano quello che ti serve e i pagamenti sono più agevoli, se hanno una buona selezione ti fai la carta vini solo con loro e delle volte ti danno i vinoni in contovendita. Contro: prezzi alti, ricerca quasi zero.
Poi le vie del vino sono infinite... però almeno credo di aver dato un'immagine più chiara
Adesso scusate che devo andare a comprere lo champagne del LiDL che sono curioso
In Italia (e in Europa tutta) esistono principalmente diversi modi di approvigionarsi del vino per il settore Horeca e commercio:
1-Rapporto diretto con il produttore attraverso contatto diretto o tramite un rappresentante, hanno un minimo d'ordine con porto franco (compreso tra le 300 e le 900 eurie iva esclusa) e acquisti direttamente solo i prodotti di quell'azienda
pro:prezzi vantaggiosi più altri benefit che non vi sto a dire contro: magazzino e a volte obbligo del pagamento anticipato
2-Rapporto tramite distribuzione nazionale (o quasi): le aziende produttrici affidano la gestione della vendita a società esterne che solitamente acquistano l'intera produzione (o quasi) e hanno l'esclusiva nazionale della vendita (magari tranne alcune zone che vengono gestite direttamente dal produttore) quindi un cliente può attingere a piene mani dal catalogo acquistando un cartone di questo e un cartone di quello fino a raggiungere un minimo d'ordine (solitamente tra le 400 e le 600 eure). Se un produttore lascia il pieno potere all'azianda di distribuzione non c'è modo di avere il vino tramite altri canali (se non l'estero)
pro: compri uno di quello e uno di quell'altro, pagamenti agevolati a volte dilazionati contro: prezzi più alti, a volte i distributori per darti un prodotto valido ti obbligano all''acquisto di prodotti demmerda
fanno parte di sto mondo aziende tipo Heres, Meregalli, Sagna, Caves, CDV, Sarzi, Pellegrini ecc..
3- Aquisto tramite i distributori locali che difficilmente hanno l'esclusiva di un prodotto ma semplicemente comprano e rivendono dalle aziende o dai distributori nazionali a volte strappando buoni prezzi a volte meno. Spesso sono gazzosari (non nel senso dispregiativo) che vendono anche acqua minerale e fusti di birra e vini sfusi come completativo hanno il vino in bottiglia più o meno pregiato.
pro: non esiste il minimo d'ordine solitamente si ha un rapporto settimanale o massimo mensile quindi ti consegnano quello che ti serve e i pagamenti sono più agevoli, se hanno una buona selezione ti fai la carta vini solo con loro e delle volte ti danno i vinoni in contovendita. Contro: prezzi alti, ricerca quasi zero.
Poi le vie del vino sono infinite... però almeno credo di aver dato un'immagine più chiara
Adesso scusate che devo andare a comprere lo champagne del LiDL che sono curioso

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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Ho parlato di 75 etichette e 50 produttori, infatti. E con questi numeri, ai 25 mila euro ci arrivi facile. Il secondo motivo per cui mi affido principalmente alle distribuzioni è proprio perchè non voglio sentirmi vincolato dal dover prendere tutta la produzione di un produttore. A mio avviso molto spesso ogni produttore eccelle in qualche prodotto, difficilmente li fa tutti di ottimo livello, quindi preferisco spizzicare da ciascun produttore ciò che ritengo essere il suo prodotto migliore. E anche questo è un modo per fare ricerca.Parakarro ha scritto: ↑03/03/2021, 14:46nomarziano ha scritto: ↑02/03/2021, 16:58ma in che senso?
credo - azni son certo - che abbiano una esclusiva contrattuale.
quindi non li bypassi tanto facilmente a meno di essere nella lista dei clienti che la cantina vuole continuare a servire direttamente (enoteche storiche etc).
oppure li bypassi andandoti a cercare produttori senza esclusiva a distributori, ciò che forse intendevi tu.
a meno che vi sia un contratto di contovendita non vi sono restrizioni![]()
sono sostanzialmente in accordo.. tranne sulle 20\25mila euro di investimento perchè non devi mica prendere un solo prodotto da ogni produttore, anzi ogni produttore ha quasi sempre più prodotti in listino e puoi usarli come completamento visto che un produttore se lavora bene solitamente lavorerà bene su ogni singola referenza spiego:Ronzinante ha scritto: ↑02/03/2021, 17:26Io ho mediamente in carta un 20/25 rossi fermi, 10/15 bianchi fermi, 15/20 lambruschi,10/15 bolle tra metodo charmat e classico, e una dozzina di mezzine. Siamo tra le 70 e le 75 referenze, che in genere corrispondono a una cinquantina di produttori. Comprassi da tutti direttamente, con ordini minimi dell'entità di quelli da te indicati, significherebbe almeno 20/25 mila euro di vino fermi. E le mie quantità sono giusto da sporca figura. Se ti allarghi un pelo, diventano soldi. Con la distribuzione ti fai la stessa cantina con 1/4 di investimento.
Faccio un esempio, mi tocca di usare un marchio per farlo, non vorrei, ma è indispensabile. Spesso, soprattutto i non modenesi, mi chiedono il Lambrusco di Ceci. E' una di quelle bottiglie che si vende da sola, basta tenerla in carta. Beh, io, per motivi che evito di dettagliare ,mi rifiuto di venderlo. Quando me lo chiedono spiego al cliente perchè non ce l'ho e consiglio altro. Qualcuno mi guarda come dire: "lo disprezzi perchè non ce l'hai" e rimane della sua, molti, per fortuna, alla fine mi ringraziano. Il problema è che questa è un'attività faticosa, che puoi fare se hai qualcuno in sala che ha il tempo, la voglia, e, passatemelo, anche la capacità di farlo. Se hai il ragazzino o la figa che porta i piatti e basta, meglio se hai in carta quel che ti chiedono.
ti piace il barolo di Schiavenza fai l'ordine e ci metti anche due cartoni di dolcetto, due di barbera e uno di nebbiolo così che hai 4 referenze in carta con un solo ordine... poi magari la barbera di Walter Massa di piace di più però intanto con 600 euro hai inserito 4 vini.. poi magari passano gli anni, migliori la situazione e da Schiavenza prendi solo il Barolo e da Walter la barbera inserendo anche il suo timorasso e così via...
Calcoliamo poi che il distributore ci mette il suo sporco (ma legittimo) guadagno e quindi in carta con un rapporto diretto d'acquisto dal produttore puoi uscire in carta con un prezzo molto più basso o con una marginalità maggiore... Pochi cazzi come in ogni settore economico con i soldi fai più soldi quindi se hai la forza di comprare bene puoi vendere bene e di più.
sui prodotti che ti rifiuti di avere e vendere... condivido in pieno però come dici tu, ci sono vini che si vendono da soli e spesso non si ha la voglia di lottare su tutto
E' chiaro che dai distributori spendi di più, ci mancherebbe. E' il prezzo che devi pagare per il vantaggio di comprare il singolo cartone.
Compro solo il lambrusco dai produttori direttamente, perchè per questo prodotto la vendita è decisamente molto più alta degli altri vini, e quindi comunque mi girano velocemente e non faccio magazzino, che resta la cosa più importante. Pensa che ho un collega, nonchè amico, che aveva un ristorante di un certo livello, il quale mi diceva che il guadagno dei suoi 40anni da ristoratore li aveva fermi in cantina. Mi parlava di poco meno di un paio di milioni di euro. Pazzesco. Due anni fa ha ceduto il locale per limiti di età, chi è entrato non ha voluto assorbire tutta la cantina, e ha dovuto svendere diverse bocce.
Io sono un guerriero quando ho delle convinzioni, e a costo di pestarmi i maroni, non mollo
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Re: [O.T.] "Com'è bello il vino... rosso rosso rosso"
Quadro corretto ed esaustivo.Parakarro ha scritto: ↑03/03/2021, 18:01Cerco di fare un po' di chiarezza per un pubblico non avvezzo al commercio di generi alimentari
In Italia (e in Europa tutta) esistono principalmente diversi modi di approvigionarsi del vino per il settore Horeca e commercio:
1-Rapporto diretto con il produttore attraverso contatto diretto o tramite un rappresentante, hanno un minimo d'ordine con porto franco (compreso tra le 300 e le 900 eurie iva esclusa) e acquisti direttamente solo i prodotti di quell'azienda
pro:prezzi vantaggiosi più altri benefit che non vi sto a dire contro: magazzino e a volte obbligo del pagamento anticipato
2-Rapporto tramite distribuzione nazionale (o quasi): le aziende produttrici affidano la gestione della vendita a società esterne che solitamente acquistano l'intera produzione (o quasi) e hanno l'esclusiva nazionale della vendita (magari tranne alcune zone che vengono gestite direttamente dal produttore) quindi un cliente può attingere a piene mani dal catalogo acquistando un cartone di questo e un cartone di quello fino a raggiungere un minimo d'ordine (solitamente tra le 400 e le 600 eure). Se un produttore lascia il pieno potere all'azianda di distribuzione non c'è modo di avere il vino tramite altri canali (se non l'estero)
pro: compri uno di quello e uno di quell'altro, pagamenti agevolati a volte dilazionati contro: prezzi più alti, a volte i distributori per darti un prodotto valido ti obbligano all''acquisto di prodotti demmerda
fanno parte di sto mondo aziende tipo Heres, Meregalli, Sagna, Caves, CDV, Sarzi, Pellegrini ecc..
3- Aquisto tramite i distributori locali che difficilmente hanno l'esclusiva di un prodotto ma semplicemente comprano e rivendono dalle aziende o dai distributori nazionali a volte strappando buoni prezzi a volte meno. Spesso sono gazzosari (non nel senso dispregiativo) che vendono anche acqua minerale e fusti di birra e vini sfusi come completativo hanno il vino in bottiglia più o meno pregiato.
pro: non esiste il minimo d'ordine solitamente si ha un rapporto settimanale o massimo mensile quindi ti consegnano quello che ti serve e i pagamenti sono più agevoli, se hanno una buona selezione ti fai la carta vini solo con loro e delle volte ti danno i vinoni in contovendita. Contro: prezzi alti, ricerca quasi zero.
Poi le vie del vino sono infinite... però almeno credo di aver dato un'immagine più chiara
Adesso scusate che devo andare a comprere lo champagne del LiDL che sono curioso
Hai solo un pò sottovalutato il distributore locale. Io ne ho due su tre, sono molto soddisfatto di quanto mi offrono, ormai ho un rapporto importante con i due rappresentanti, peraltro donne ..., hanno prodotti qualitativamente buoni, un bel portafoglio prodotti e produttori, hanno l'esclusiva delle aziende che rappresentano, mi fanno pagamenti comodi, mi allungano i due cartoni anche quando non ho ordini più consistenti da passare, non forniscono ristoranti vicini a me, organizzano due eventi all'anno ciascuno nei quali si degusta, con una certa frequenza ci ospitano nelle aziende produttrici a passare piacevolissime giornate da avvinazzati, insomma, mi danno tutto ciò che mi serve. E tra l'altro non vedono l'ora di servirmi, anche perchè per le mie dimensioni io non faccio numeri stratosferici. E' chiaro che l'euro, euro e mezzo in più a bottiglia devo darglielo.
Ecco perchè per me la piccola distribuzione è il presente ma anche il futuro della ristorazione.
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