[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[CanellaBruneri]

Il mistero irrisolto della punizione di Maradona in Napoli-Juventus
Il 3 novembre 1985, allo stadio San Paolo di Napoli, Diego Armando Maradona segna uno dei gol più incredibili della storia del calcio. Una punizione impossibile che resta un mistero per tutti coloro che vogliono cercare di saperne di più.

Oggi compie 35 anni la mia ricerca nel capire come è stato possibile segnare quel gol. Quel gol è il gol di Maradona su punizione contro la Juventus siglato il 3 novembre 1985 allo stadio San Paolo di Napoli. Mi arrovello da tanti anni perché le condizioni di partenza per la risoluzione del mistero erano praticamente impossibili. Pallone in area di rigore, a circa 16 metri dalla porta. La barriera non è a distanza regolamentare, così ad occhio dovrebbe essere a meno di 3 metri. Dalla barriera si staccano Cabrini e Scirea che nel momento dell’impatto sono a 30 centimetri dal piede di Maradona. Poste tutte queste condizioni, realizzare un gol alla sinistra di Tacconi (uno dei miglior portieri al mondo, abbiamo eluso quest’altra condizione a sfavore) è impossibile. Di solito ne escono mischie sorde e grigie, carambole da quiz. Diego non ha alternative, se non una: trasformare un sentiero in autostrada (Vujadin Boskov). Eppure Diego Armando Maradona ci riesce. Come fa? Negli anni ho cercato varie spiegazioni e sono andato in caccia delle parole e delle sensazioni di chi c’era, soprattutto di chi era in barriera e ha visto il prodigio da vicino. Riporto le parole dei co-protagonisti e i risultati delle mie ricerche, così da farvi fare le vostre riflessioni.

“La punizione divina, la punizione divina” (Ottavio Bianchi)

In primo luogo mi sono affidato alla geometria, che ha saputo solo confondermi di più. Sono partito con l’idea che una parabola può cambiare violentemente la sua traiettoria. La parabola è una curva ottenuta come intersezione di un cono circolare e un piano parallelo ad una retta generatrice del cono. Ma doveva essere un cono schiacciato per poter planare in rete così rapidamente.

“Eraldo, passamela indietro”.
“Ma sei matto Diego, come fai a farla passare sopra?”
“Tu dammela dietro”.
“Diego, da qui non passerà mai”.
“Tu non ti preoccupare”.
(Dialogo tra Maradona e Eraldo Pecci)

Allora ho immaginato che la traiettoria fosse più simile alla sezione di un’ellisse, o meglio ancora a una figura di Lissajous, che sarebbe diventata un nodo tridimensionale se la palla non si fosse fermata nella rete. E se invece fosse un’iperbole, ovvero l'intersezione di un cono circolare retto con un piano che taglia il cono in entrambe le sue falde? Non saprei, la geometria non mi ha aiutato.

“Spero che almeno qualcuno abbia preso il numero di targa” (Giovanni Trapattoni)

Passo all’anatomia, per cercare di capire come può una caviglia distorcersi in quel modo e dare quella direzione alla palla. Ma rientro in un ginepraio.

“Non ci hanno dato rigore, com’è possibile?”
“Beppe, tranquillo: faccio gol lo stesso”
(Dialogo fra Maradona e Giuseppe Bruscolotti)

Nessuno mi ha saputo spiegare se è stato merito del legamento deltoideo o di uno dei legamenti laterali, il legamento peroneo-astragalico anteriore, il tibioastragaleo posteriore o il tibiocalcaneale. Molti mi dicono che è alla cartilagine che devo pensare, ma io sono sempre in difficoltà.

“Ero a meno di cinque metri da Diego e da Pecci che si domandava se Il Pibe non fosse impazzito a chiedergli di passargli la palla. Così vicino da essere tranquillo: “Non può farla passare sopra: è contro le leggi della fisica”, mi dicevo. Ma Diego era la legge del calcio: decise quando la palla doveva alzarsi e quando doveva abbassarsi e noi lì, in barriera, a chiederci come. Delusi, neanche arrabbiati: c’è poco da arrabbiarsi, quando uno ti segna un gol così” (Massimo Mauro)

Infine mi sono affidato alla filosofia, per chiedere ai grandi pensatori cos’è il genio. Perché solo un genio avrebbe potuto pensare e fare quella cosa. Mi affiderei subito a Tacito, che afferma: “Suum genium propitiare, suam experiri liberalitate” (favorire la propria natura geniale, far prova della propria liberalità), ovvero dare libertà d’azione agli uomini capaci di mostrarsi come individui irripetibili, grazie al saper fare con ingegno una determinata arte. In questo senso Pecci seguì il filosofo romano, dandogli corda.

“Ho fatto diventare famoso Diego, lui lo sa. Se non gli facevo fare quel gol, non lo considerava nessuno. Se l’avessi parato, avrei preso 9 in pagella” (Stefano Tacconi, ironico)

Vero ma siamo ancora al genio antico, al genio che sa e dispone, mentre per Perrault il genio moderno non è soltanto rivolto alla creazione, ma anche alla “consapevolezza della creazione”, ovvero alla concezione assoluta che ogni sua azione avesse poi una ricaduta potente sull’intera squadra.

“Bella, bellissimo gol” (Micheal Laudrup con il poco italiano che masticava)

Abbiamo qualche idea in più, ma bisogna comunque considerare Kierkegaard e la sua idea che “il genio è fuori della condizione comune”. Per questo motivo forse, la punizione resterà un caso irrisolto. Siamo qui 35 anni dopo e non riusciamo ancora a capire come un capolavoro del genere sia stato pensato, ancor prima che realizzato. Purtroppo non ne usciremo facilmente, resterà una sorta di sorriso giocondiano di cui continueremo a cercare la verità.

“Segnò grazie al mio assist” (Eraldo Pecci, dopo molti anni)

(emoticon che piange, non l'ho trovata)

[lider maximo]

Voglio ricordarlo così, come quando lo vidi la prima volta dal vivo, veloce e scattante mentre si diverte come un bambino con la palla fra i piedi, e dimenticare le sue ultime immagini mentre si sta spegnendo piano piano....

Adios Diego, rimarrai per sempre il dio del calcio.

[Gargarozzo]

Arrivati a certi livelli di qualità, per me è troppo prosaico il confronto tra campionissimo, che ci regalarono poesia, ma anche a livello freddo e razionale il confronto presuppone la scelta di decontestualizzare giocatori di epoche assai diverse, con metodi di allenamento diversi, nonché una serie di fattori che possono essere paragonati solo facendo scelte che fatico a ritenere oggettive, anche quando ben ponderate.
A livello soggettivo per me era il piú grande e sul podio metto Pelé e Di Stefano, ma accetto ovviamente giudizi completamente diversi dal mio

[Gerda]

Pelè un grandissimo ma non ha mai giocato in Europa.
Per me questo rimane un suo limite.

Non sono mai riuscito a definire “il miglior calciatore di sempre”, forse perché ritengo ogni giocatore figlio della sua epoca.

Però Maradona era forte allo stesso modo in cui mi stava sulle palle, quindi tanto.

I tre giocatori che ho maggiormente ammirato sono stati Zidane, Van Basten e Ronaldo (luis nazario), gli ultimi due al netto degli infortuni che hanno condizionato la loro carriera.

[Drogato_ di_porno]

Pelè un grandissimo ma non ha mai giocato in Europa.
Per me questo rimane un suo limite.

Però quando giocava col Brasile contro le nazionali europee faceva le stesse cose che faceva in patria. Inoltre il calcio brasiliano dell'epoca era forse anche superiore a quello europeo.

[Gerda]

Pelè un grandissimo ma non ha mai giocato in Europa.
Per me questo rimane un suo limite.

Però quando giocava col Brasile contro le nazionali europee faceva le stesse cose che faceva in patria. Inoltre il calcio brasiliano dell'epoca era forse anche superiore a quello europeo.

Quel Brasile era composto da giocatori assurdi oltre a Pelé.

Ma fa parte di un’epoca che non ho vissuto, un calcio totalmente diverso che ho visto solo attraverso spezzoni di partite.

Non riesco davvero a giudicarlo, mi devo fidare di chi ha vissuto e raccontato quegli anni.

[CanellaBruneri]

e daje con i paragoni... meglio Michelangelo o Van Gogh, Bach o Mozart, Coppi o Bartali e via elencando.

Oggi è morto solo Maradona, è lui che si piange

[Drogato_ di_porno]

Quel Brasile era composto da giocatori assurdi oltre a Pelé.

Ma fa parte di un’epoca che non ho vissuto, un calcio totalmente diverso che ho visto solo attraverso spezzoni di partite.

Non riesco davvero a giudicarlo, mi devo fidare di chi ha vissuto e raccontato quegli anni.

Di solito si dice "Pelè non ha mai giocato in Europa" dando per scontato che il calcio sudamericano del tempo fosse inferiore a quello europeo, perchè tale è la percezione che se ne ha avuto dalla seconda metà degli anni '80 in poi. Ma il calcio brasiliano dalla fine degli anni '40 (Barbosa, Friaça, Zizinho, Jair, Chico, Ademir) fino alla prima metà degli anni '80 (la nazionale '82) era inferiore a quello europeo? Nella coppa intercontinentale c'è un forte equilibrio tra Sudamerica e ed Europa fino ad allora: https://it.wikipedia.org/wiki/Albo_d%27 ... 1960-1979), vincere la Libertadores era meno che vincere la coppa dei campioni?

Dalla fine anni '80 in poi il baricentro del potere economico del calcio si è spostato in Europa tanto che il Brasile dovette "europeizzarsi" per poter iniziare a il ciclo mondiale '94-finale mondiale '98-mondiale 2002 (e coppe america assortite); e il Sudamerica divenne sempre più una riserva di talenti per l'Europa (da Romario-Bebeto a Ronaldo-Rivaldo-Ronaldinho-Kakà giocavano tutti in Europa).

[theinvoker]

puoi piangere chi vuoi, basta che nessuno scriva "è morto il piu grande di sempre" se no è normale che uno possa esprimere la sua opinione su questa dichiarazione.

Quel Brasile era composto da giocatori assurdi oltre a Pelé.

Ma fa parte di un’epoca che non ho vissuto, un calcio totalmente diverso che ho visto solo attraverso spezzoni di partite.

Non riesco davvero a giudicarlo, mi devo fidare di chi ha vissuto e raccontato quegli anni.

si
il calcio era diverso, molto piu lento e squadre piu lunghe, piu spazi, ma anche il calcio in cui ha giocato (prevalentemente) Maradona era molto simile.
Il calcio veloce è nato con le difese in linea, il pressing, squadre corte...diciamo negli anni 90? non dico che prima non lo facesse nessuno, non ne ho idea e non vorrei dire assurdità ma come sistema di gioco diffuso e adottato da tutti (qualcuno gioca ancora con il libero dietro lo stopper dal 2000 in poi?? e dico 2000 per essere buono)

[cicciuzzo]

Nel frattempo Conte pezzo di merda

[cicciuzzo]

cazzo, ma veramente sto leggendo certe cose?

ha ragione Fabrizio, io con questo forum non c'entro più nulla

Canella, a sto giro mi arrendo e ti lascio il combattimento......

[CanellaBruneri]

cazzo, ma veramente sto leggendo certe cose?

ha ragione Fabrizio, io con questo forum non c'entro più nulla

Canella, a sto giro mi arrendo e ti lascio il combattimento......

L'ho avevo paventato

[CanellaBruneri]

puoi piangere chi vuoi, basta che nessuno scriva "è morto il piu grande di sempre" se no è normale che uno possa esprimere la sua opinione su questa dichiarazione.

Quel Brasile era composto da giocatori assurdi oltre a Pelé.

Ma fa parte di un’epoca che non ho vissuto, un calcio totalmente diverso che ho visto solo attraverso spezzoni di partite.

Non riesco davvero a giudicarlo, mi devo fidare di chi ha vissuto e raccontato quegli anni.

si
il calcio era diverso, molto piu lento e squadre piu lunghe, piu spazi, ma anche il calcio in cui ha giocato (prevalentemente) Maradona era molto simile.
Il calcio veloce è nato con le difese in linea, il pressing, squadre corte...diciamo negli anni 90? non dico che prima non lo facesse nessuno, non ne ho idea e non vorrei dire assurdità ma come sistema di gioco diffuso e adottato da tutti (qualcuno gioca ancora con il libero dietro lo stopper dal 2000 in poi?? e dico 2000 per essere buono)

Dovresti donare il tuo cervello alla scienza, si potrebbero trarre dei dati interessanti

[theinvoker]

beh si immagino che del tuo non se ne farebbero nulla. e mi fermo qui.
continuare queste polemiche che ogni volta volete inziare), mi ha un po stufato

Riuscite anche a rompere i coglioni su una disamina sulla differenza del calcio post anni 90 vs pre anni 90 e chiaramente invece di rispondere con un "non sono d'accordo, negli anni 90 ecc ecc " spiegando in qualche modoil vostro punto di vista....si va subito all'insulto

[CanellaBruneri]

beh si immagino che del tuo non se ne farebbero nulla. e mi fermo qui.
continuare queste polemiche che ogni volta volete inziare), mi ha un po stufato

Riuscite anche a rompere i coglioni su una disamina sulla differenza del calcio post anni 90 vs pre anni 90

non sapresti "disaminarti" il naso dall'alluce.

d'altronde da un indalista che ancora non ha fatto coming out un po' ce lo si aspetta