[OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie

[DON CHISCIOTTE]

oggi quasi 20000 casi..
arriverà una conferernza domenica sera e un dpcm nella notte?

[Drogato_ di_porno]

Polonia

Covid:153 morti in 24 ore in Polonia, scatta zona rossa
Ministero Sanità: 13.362 i nuovi contagi

(ANSA) - VARSAVIA, 23 OTT - Tutta la Polonia diventa "zona rossa" e ci saranno nuove, più rigorose restrizioni: è quello che ha affermato oggi il premier polacco Mateusz Morawiecki, annunciando il semi lockdown per il Paese, in cui la situazione della pandemia si sta aggravando. Secondo i dati del ministero della Sanità, in Polonia sono 13.632 i nuovi contagi da Covid registrati nelle 24 ore, e 153 i morti.

[Drogato_ di_porno]

imho le colpe più gravi su trasporti, scuola e rilassamenti estivi assortiti

Al comando non c’è più nessuno, tranne il virus

Da giorni è chiaro che l’andamento dei contagi è fuori controllo, la pandemia ha ricominciato a espandersi dopo Ferragosto e non ha mai rallentato. Dopo la partenza lineare, si espande in modo esponenziale.
Il governo Conte all’inizio nega il problema, poi adotta un primo Dpcm di cui ormai non ricordiamo neanche più i contenuti, tanto impalpabile si è rivelato.
Poi, in meno di una settimana, deve adottarne un secondo: anche questo inutile.

https://www.editorialedomani.it/idee/co ... s-hz1hjs12

[cirillosomma]

mi sembrano tutti un po' nella merda, cosi come si diceva per marzo che i contagi arrivano dal lontano settembre ottobre...mi sembra chiaro che scuole e cazzi mazzi poco hanno fatto, questa seconda ondata arriva dal lassismo lasciato a luglio agosto dove tutti se ne sono sbattuti il cazzo andando a prendersi un po' di coviddi in giro...asintomantici---parenti---zii---e tutto il resto, se proprio devo imputare qualcosa a sta manica di disperati fra i disperati e non aver avuto il coraggio di fermare e chiedere ancora un sacrificio lasciando perdere vacanze e cazzeggi...che hanno portato alla situzione attuale. vaffanculo.

[markome]

Oggi in Svizzera proporzionalmente il doppio dei casi che in Italia.
Ma siamo sicuri che sia sempre colpa di qualcuno e che tutto fosse così evitabile?
Non difendo nessuno, è un dubbio.
Negli ambienti medici viene ritenuto un fenomeno pressochè naturale.
Oggi comunque ricoveri stabili, qualche contagio tra medici e infermiere, brutta cosa.

[Gargarozzo]

Ma siamo sicuri che sia sempre colpa di qualcuno e che tutto fosse così evitabile?

Apprezzo molto la domanda, perché in controtendenza, perché scardina uno degli imperativi sociali (dare la colpa), e perché viene non a caso da qualcuno che è in prima linea.
Chi piú è vicino alla verità, è chi sa di non sapere, gli antichi riconoscevano quest'evidenza molto meglio di noi "civilizzati".
Arriverà sempre chi scambierà una domanda per una certezza del contrario.
Grande è chi lascia agli altri l'onta delle certezze.

[Blif]

Grande è chi lascia agli altri l'onta delle certezze?

[Gargarozzo]

[Parakarro]

Oggi in Svizzera proporzionalmente il doppio dei casi che in Italia.
Ma siamo sicuri che sia sempre colpa di qualcuno e che tutto fosse così evitabile?
Non difendo nessuno, è un dubbio.
Negli ambienti medici viene ritenuto un fenomeno pressochè naturale.
Oggi comunque ricoveri stabili, qualche contagio tra medici e infermiere, brutta cosa.

secondo me è proprio questo che rende il virus ineluttabile

se anche corazzati ed attenti (come si spera siano medici e infermieri) si prende il virus
siamo così certi che la colpa possa essere data ai ragazzi che limonano sul mezzi id trasporto?

o che comunque basta un niente per contagiare e contagiuarsi?

[markome]

Oggi in Svizzera proporzionalmente il doppio dei casi che in Italia.
Ma siamo sicuri che sia sempre colpa di qualcuno e che tutto fosse così evitabile?
Non difendo nessuno, è un dubbio.
Negli ambienti medici viene ritenuto un fenomeno pressochè naturale.
Oggi comunque ricoveri stabili, qualche contagio tra medici e infermiere, brutta cosa.

secondo me è proprio questo che rende il virus ineluttabile

se anche corazzati ed attenti (come si spera siano medici e infermieri) si prende il virus
siamo così certi che la colpa possa essere data ai ragazzi che limonano sul mezzi id trasporto?

o che comunque basta un niente per contagiare e contagiuarsi?

Non siamo corazzati sempre, il lavoro si bloccherebbe.
Lo siamo quando siamo a contatto con i pazienti, ma il lavoro comprende anche molte altre cose da fare, durante le quali sarebbe impossibile stare bardati. Inoltre gli indumenti usati durante i contatti con i pazienti non possono essere indossati oltre il confine definito, per non contaminare altri ambienti.
Certo si continua a tenere le mascherine tutto il tempo, ma ci sono altri aspetti, ad es occorre anche mangiare (e qui è importante il paragone con i ristoranti e bar)

[SoTTO di nove]

mi sembrano tutti un po' nella merda, cosi come si diceva per marzo che i contagi arrivano dal lontano settembre ottobre...

Non credo sia così.
I numeri di marzo non sono venuti da così lontano. L'aumento dei ricoveri in terapia intensiva è avvenuto in poco tempo.

A marzo, precisamente il giorno 11 c'erano in TI poco più di 1000 persone. è lo stesso numeri di oggi.
In estate si era scesi a meno di 100 quindi sono bastati due mesi scarsi (settembre/ottobre) per arrivare a 1000.
Ergo i numeri di marzo (gli stessi 1000 di oggi), quando non c'erano nemmeno le mascherine e il distanziamento, si saranno raggiunti in un tempo ancora minore.

Non ho mai creduto ad un virus presente già nel 2019. Al massimo ha cominciato a circolare ad inizio anno. Magari a dicembre ha fatto capolino, in percentuali trascurabili, ma la vera diffusione c'è stata nell'anno nuovo.

P.s. Attenzione a quel dato dell'11 marzo.
Il lockdown era già scattato da un paio di giorni (9 marzo) ma le TI da 1000 saliranno ancora per quasi un mese fino ad arrivare a 4000.
Oggi tentennano discutendo se fare il coprifuoco dalle 22 o dalle 18. Misura che impatterà in maniera minima sulla diffusione del contagio se di giorno si continuerà a limonare sui mezzi pubblici.

e Conte la settimana scorsa nel nulla cosmico del suo DPCM ci ha lasciato nel dubbio su cosa fare con le palestre.
Questi devono ancora capire che il virus viaggia più veloce di come lo vedono loro.

[Drogato_ di_porno]

[dostum]

[Drogato_ di_porno]

Disordini a Napoli contro il lockdown

c'è anche la questione Whirlpool

[dostum]

Non ce n’è Coviddi in Cina. Il virus è un affare per il Dragone


21 ottobre la Commissione nazionale per la salute ha riportato appena 39 nuovi casi di coronavirus in Cina, tutti «importati», un lieve peggioramento rispetto ai 26 del giorno precedente. I numeri sono impressionanti se paragonati a quelli dei paesi europei e americani. Mentre tutto il mondo ragiona su quali servizi chiudere e se imporre o meno nuovi lockdown, a costi devastanti per l’economia e la salute psicologica delle persone, il paese che per primo ha confinato i suoi abitanti e dove la pandemia ha avuto origine sembra essersi perfino dimenticato dell’esistenza del Covid 19.

TUTTO APERTO, TUTTO IN ORDINE

Bar e ristoranti aperti, lezioni regolari a scuola, uffici pieni, mezzi di trasporto perfettamente funzionanti, rispetto (ma neanche troppo) dell’obbligo di portare la mascherina: l’immagine che ci arriva dalla Cina è quella di un paese che si è lasciato alle spalle la paura. Lo dicono gli articoli (in particolare questo dello Spiegel) e le immagini dei servizi dei corrispondenti stranieri e dei blogger di tutto il mondo – siano essi di stanza a Wuhan, Chongqing, Pechino, Shanghai o Urumqi -, lo ricorda la stampa locale e lo certificano i dati economici: nel terzo trimestre il Pil cinese è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 e tra le maggiori economie del mondo, quella cinese è l’unica che si avvia a chiudere il 2020 con un “più” davanti.


Parlare di “ritorno alla normalità” per la Cina è fin troppo poco. Durante la Settimana d’oro, i sette giorni di festa concessi ogni anno per celebrare la nascita della Repubblica popolare l’1 ottobre, metà della popolazione, circa 637 milioni di persone, hanno viaggiato liberamente in tutto il paese. A due settimane di distanza da questo spostamento di massa (altro che vacanze di Natale!) il dato dei contagi non registra alcuna impennata, anzi.

I DUBBI SU PECHINO

C’è chi attribuisce l’anomalia cinese all’efficienza di un sistema autoritario nell’imporre e far rispettare eccezionali misure preventive e restrittive della libera circolazione degli individui (specie con la tecnologia); c’è chi esalta la rapidità con cui il sistema sanitario cinese è in grado di individuare i positivi eseguendo tamponi su milioni di persone in pochi giorni (come a Qingdao, nove milioni di test in cinque giorni); c’è chi semplicemente non crede ai dati diffusi da Pechino (atteggiamento comprensibile visti i precedenti poco trasparenti del regime comunista).

Se la pandemia ha davvero rallentato in Cina fino quasi a scomparire, questo non fa che aggravare le responsabilità del governo di Xi Jinping per aver colpevolmente permesso, pur avendo i mezzi per contrastare il contagio, che la pandemia si diffondesse in tutto il mondo, insabbiando per oltre un mese la presenza del primo focolaio a Wuhan e punendo i medici che avevano cercato di avvisare le autorità sanitarie e la popolazione.



«VI VENDEREMO IL VACCINO A UN PREZZO EQUO»

A fronte, poi, della sfavillante ripresa economica cinese, che non potrà che migliorare ora che tutto il mondo si avvia verso un secondo lockdown, è impossibile negare che il Covid 19 si sta rivelando una gallina dalle uova d’oro per il Dragone. Al di là del vantaggio economico rispetto ai concorrenti americani ed europei, il gigante asiatico pregusta già l’affare miliardario rappresentato dal vaccino. La Cina ha già sperimentato il suo prototipo su almeno un milione di persone. Zheng Zhongwei, membro della task force della Commissione nazionale per la salute che sta sviluppando la cura, ha dichiarato mercoledì che entro la fine del 2020 il Dragone sarà in grado di produrre 610 milioni di dosi all’anno e la capacità «aumenterà ancora l’anno prossimo». Il vaccino, ha aggiunto, sarà venduto a un prezzo «giusto e ragionevole».

PRIMA AGLI AMICI, POI AGLI ALTRI

Come affermato anche dal leader Xi Jinping, il vaccino cinese sarà «un bene pubblico globale», qualsiasi cosa questo voglia dire. Di sicuro, al di là dei ricavi che ne potrà trarre, il Dragone lo considera come un’arma preziosa da utilizzare nel suo progetto di espansione. Il ministro degli Esteri Wang Yi, ad esempio, ha dichiarato a luglio che i paesi latinoamericani e caraibici riceveranno prestiti dalla Cina fino a 1 miliardo di dollari per comprare le dosi necessarie a immunizzare la popolazione. Pakistan e Indonesia invece, che stanno ospitando i test clinici del siero, avranno accesso a corsie preferenziali e a prezzi d’occasione. Le prime dosi saranno inviate a questi paesi tra due settimane.