Noi ci siamo! La decisione è presa! 8 Novembre 2020.
@ Cicciuzzo…per te è valida una wild card.
ho letto che Ravenna si fa e questa è una cosa bellissima. Questa mattina, come ha scritto il mio amico Cesare Monetti, gli organizzatori dall'alto della loro "incoscienza" ci hanno permesso di divertirci (gran tempo per Gambino, tra l'altro). Anche volendo non potrei Fibo, a fine ottobre, tempi degli ospedali permettendo, ho un piccolo intervento chirurgico che mi terrà fermo per 15 giorni. Ci sarebbe Reggio Emilia, ma anche lì, bisogna rispettarla la maratona. se sto fermo 15 giorni a novembre, come posso farla la maratona?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Il cadavere scarnificato di un runner sezionato e diviso in due sacchi neri è stato trovato in un bosco di Lavinio.
Il corpo sezionato e diviso in due sacchi neri. Il teschio fra le foglie a terra, tronco e arti superiori in una busta di plastica, le gambe nell' altra a due metri di distanza. Quando un cercatore di funghi l' ha trovato non ha avuti dubbi e ha dato subito l' allarme. È mistero sul ritrovamento di un cadavere completamente scarnificato con ancora addosso una tuta da runner, ma senza scarpe, in un bosco di Lavinio, ad Anzio. Il macabro rinvenimento è avvenuto martedì pomeriggio dietro «El Caracol», un complesso da 20 anni occupato abusivamente da extracomunitari e criminali in fuga o agli arresti domiciliari. A chi appartengono i resti mutilati di una persona di mezza età morta tra due e otto anni fa? Il medico legale non è in grado di stabilirne nemmeno il sesso. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Anzio con la Procura di Velletri che ha aperto un fascicolo, al momento, per occultamento di cadavere. Il residence vicino, 180 appartamenti in via Stradone Sant' Anastasio, è abitato per la metà da extracomunitari, per lo più irregolari e con precedenti penali. Una «bomba» pronta ad esplodere: qui è stato smantellato il covo di una banda di albanesi specializzata in assalti ai furgoni portavalori. Nel cofano della loro auto i carabinieri sequestrano Kalashnikov, esplosivo al plastico, proiettili perforanti e detonatori pronti all' uso. Armi da guerra, le stesse utilizzate per la rapina al centro commerciale i Granai e costata la vita al caposcorta Massimiliano Ballanti. In attesa dell' autopsia e dell' esame del DNA i militari confrontano i pochi elementi a disposizione con la banca dati delle persone scomparse. La pista seguita? Prima ipotesi: una rapina finita nel peggiore dei modi. L' uomo viene derubato del portafogli, ucciso, fatto a pezzi e nascosto nella boscaglia. Due: morto per varie cause, un' overdose o un infarto. Tre: un regolamento di conti fra criminali.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)