la proverbiale disorganizzazione italica sta creando situazioni paradossali.
ieri parlavo con un tizio che 14 giorni fa è tornato da un viaggio in Sardegna in compagnia di un gruppo di persone. appena tornato uno del suo gruppo era risultato positivo (in seguito a tampone, peraltro eseguito volontariamente a pagamento) così l'ASL ha contattato l'agenzia di viaggi per avere i nominativi di tutta la comitiva. morale nessuno l'ha mai chiamato. Solo ieri (al 14° giorno dal rientro) l'hanno chiamano dall'ASL dicendogli che fino alla mezzanotte (di ieri) sarebbe dovuto restare in casa in quarantena. questo mio conoscente è scoppiato a ridergli in faccia dicendo che in questi 13 giorni potrebbe essere uscito e aver incontrato un miliardo di persone (in realtà lui è rimasto a casa in una sorta di quarantena volontaria), il tizio dell'ASL si è incazzato urlandogli che non gli interessava nulla, a lui premeva solo che restasse chiuso in casa fino alla mezzanotte (di ieri) poi chissenefrega
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
eh stiamo convivendo col virus a parole ,i comportamenti virtuosi ci hanno stufato e lo svacco ci sta lentamente ma inesorabilmente soverchiando. Cazzo è inutile ,la paura sta passando,è inevitabile, e di conseguenza il rigore viene riposto nel cassetto .No il virus non ci ha insegnato niente , ci ha solo logorato .
Lockdown all'italiana: polemiche sul nuovo film di Enrico Vanzina
“In effetti non bastavano più di 35 mila morti”, “E niente, fatevi schifo”. Sono questi alcuni dei commenti che hanno accolto il lancio del nuovo film di Enrico Vanzina, “Lockdown all’italiana”, sul profilo Twitter della Medusa.
Il nuovo film di Enrico Vanzina, al suo esordio alla regia, uscirà il 15 ottobre e ha come filo conduttore la vita di due coppie che stanno per lasciarsi ma sono costrette a restare insieme a casa a causa del lockdown dovuto alla pandemia da Covid. Tra i protagonisti ci sono Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Martina Stella.
Ma il tema della pellicola ha destato più di una polemica. E sui social sono numerosi i commenti negativi. “Ma non vi vergognate neanche un po’?”, scrive un utente su Twitter. Un altro scrive:“#LockdownAllItaliana in effetti non bastavano più di 35 mila morti, il lavoro e un’economia distrutta per ricordarci quali e quanti disastri ha fatto questo maledetto virus. Ci voleva anche l’ennesima cialtronata di Vanzina a farci capire che non se ne sentiva la necessità”.
A essere preso di mira anche il cast del film. “Martina Stella a 40 anni ancora si fa pagare per fare la ragazzina con ormoni adolescenziali, Ezio Greggio che a 100 anni ancora pensa di far ridere facendo la parte del vecchio che se la fa con la ragazzina I film italiani che rovinano il cinema italiano. #LockdownAllItaliana”, si legge in un terzo tweet.
Tanti poi gli utenti che hanno pubblicato foto dei medici impegnati durante l’emergenza da covid per ricordare la drammaticità del momento.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
A me fanno vomitare i film di Vanzina, sono lo specchio di cosa è ridotto il cinema.
D'altro canto mi tocca difenderli da simili polemiche, sdrammatizzare non è un peccato, anzi. Trovo riprovevole e controproducente questa sacralizzazione del trauma, quasi che se non si è in depressione si è irrispettosi.
Lockdown all'italiana: polemiche sul nuovo film di Enrico Vanzina
“In effetti non bastavano più di 35 mila morti”, “E niente, fatevi schifo”. Sono questi alcuni dei commenti che hanno accolto il lancio del nuovo film di Enrico Vanzina, “Lockdown all’italiana”, sul profilo Twitter della Medusa.
Il nuovo film di Enrico Vanzina, al suo esordio alla regia, uscirà il 15 ottobre e ha come filo conduttore la vita di due coppie che stanno per lasciarsi ma sono costrette a restare insieme a casa a causa del lockdown dovuto alla pandemia da Covid. Tra i protagonisti ci sono Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Martina Stella.
Ma il tema della pellicola ha destato più di una polemica. E sui social sono numerosi i commenti negativi. “Ma non vi vergognate neanche un po’?”, scrive un utente su Twitter. Un altro scrive:“#LockdownAllItaliana in effetti non bastavano più di 35 mila morti, il lavoro e un’economia distrutta per ricordarci quali e quanti disastri ha fatto questo maledetto virus. Ci voleva anche l’ennesima cialtronata di Vanzina a farci capire che non se ne sentiva la necessità”.
A essere preso di mira anche il cast del film. “Martina Stella a 40 anni ancora si fa pagare per fare la ragazzina con ormoni adolescenziali, Ezio Greggio che a 100 anni ancora pensa di far ridere facendo la parte del vecchio che se la fa con la ragazzina I film italiani che rovinano il cinema italiano. #LockdownAllItaliana”, si legge in un terzo tweet.
Tanti poi gli utenti che hanno pubblicato foto dei medici impegnati durante l’emergenza da covid per ricordare la drammaticità del momento.
A parte che un film di vanzina con ezio greggio fare cagare sicuramente.
Ma l’indignazione la vedo proprio fuori luogo. Adesso non si può fare un film sul Covid perché ci sono i morti? E allora non puoi fare i film sulle guerre, sulle epidemie, sui naufragi del titanic
Comunque quelli che fanno gli articoli prendendo i commenti della gente su facebook e mettendoli nel titolo tipo: “marco m. Su facebook scrive: vergognatevi” “stellina84 su twitter scrive: che schifo!!!” Dovrebbero essere espulsi dall’ordine dei giornalisti
Spagna e Francia andate completamente fuori controllo.
Non capisco come non siano intervenuti a luglio quando era chiara la direzione.
Addirittura in Francia l'obbligo di mascherina è stato introdotto dopo Ferragosto, in Austria la settimana scorsa. Eppure si tratta di una misura praticamente indolore. Bo...
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale