Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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bellavista
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1501 Messaggio da bellavista »

In realtà le valutazione del QI fatte sia per paesi che per razze ci sono già in abbondanza
https://www.altreinfo.org/riflessioni/1 ... lba-giusi/

E purtroppo per qualcuno, dicono proprio che i negri hanno in QI medio più basso delle altre razze.

Lo hanno più basso sia nei paesi occidentali dove convivono con i bianchi
E i paesi dove sono a maggioranza popolazione negra hanno il QI medio più basso in assoluto.

Questi i dati scientifici. Lo so che è brutto quando i fatti si scontrano con le opinioni, ma così è :)

P.s. per amor di cronaca il QI medio più alto ce lo hanno gli asiatici, quindi dato che io sono bianco europeo, dovrei negare questa cosa dicendo che non è vera, perchè i bianchi sono più intelligenti.... mentre dato che a me non importa “difendere” una razza, ma solo analizzare la realtà, dico tranquillamente che:

I negri hanno il Qi più basso e fli asiatici il QI più alto, i bianchi stanno nel mezzo. questa la realtà scientifica amici miei :)
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Billy Drago
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1502 Messaggio da Billy Drago »

Gli Indiani di Cleveland, baseball, e i Pellerossa di Washington, football americano, cambieranno nome.
Quello attuale è considerato socialmente insensibile.
https://www.rollingstone.com/culture/cu ... e-1024248/

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Drogato_ di_porno
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1503 Messaggio da Drogato_ di_porno »

ecco, questo mi spiace


"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Drogato_ di_porno
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1504 Messaggio da Drogato_ di_porno »

bravo Charles
"Quello che conta sono i fatti. Non m'inginocchierò, ma questo non significa affatto che sia meno impegnato di altri nella lotta alle discriminazioni". Con un tweet, Charles Leclerc ha spiegato perché, a differenza di altri 14 piloti, non si è inginocchiato prima del Gp d'Austria andato in scena oggi. "Credo che contino i fatti e i comportamenti nella nostra vita quotidiana rispetto a gesti formali che potrebbero essere giudicati controversi in alcuni Paesi", ha scritto il ferrarista. Leclerc non è stato l'unico a rimanere in piedi sulla griglia del tracciato austriaco. Con lui, non si sono inginocchiati Max Verstappen, Antonio Giovinazzi, Daniil Kvyat, Carlos Sainz e Kimi Raikkonen. "Sono impegnato a favore dell'uguaglianza e per la lotta al razzismo. Ma credo che ognuno abbia il diritto di esprimersi quando e come ritiene più opportuno. Non mi inginocchio oggi ma rispetto e sostengo le scelte personali di ogni pilota", le parole di Verstappen affidati ai social. Nella giornata di sabato, l'associazione dei piloti (GPDA) ha espresso una posizione "contro il razzismo e il pregiudizio, abbracciando i principi della diversità, dell’uguaglianza e dell’inclusione".

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Drogato_ di_porno
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1505 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Baltimora oggi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1506 Messaggio da Johnny Ryall »

Drogato_ di_porno ha scritto:
06/07/2020, 3:02
Baltimora oggi
La migliore serie tv di tutti i tempi come al solito era avanti 20 anni
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1507 Messaggio da GiarneseUmnberto »

abbattere la statua di Colombo è degenerazione ideologica di sinistra,come al solito il masochismo della sinistra supera i confini dell'universo espanso.

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dboon
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1508 Messaggio da dboon »

Definisce "zoccole" le donne della comune militanza ambientalista: bufera su Sauro Turroni

http://www.forlitoday.it/politica/sauro ... ccole.html

https://www.fanpage.it/politica/lex-par ... in-azione/

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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1509 Messaggio da Salieri D'Amato »

Così, ad occhio e croce, il politicamente corretto non c'entra niente. Quì c'è un coglione che offende gratuitamente. E pensare che questo è stato senatore mi conferma una volta di più la miserevole qualità media dei nostri politici.

Ma se sei incazzato le puoi pure dire quelle cose come sfogo, o magari lo pensi pure, ma non puoi scriverlo sui social, esternandolo al mondo! Poi chiedono scusa ... ma si potrà?!
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1510 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Harry revisionista (cominci a restituire i soldi, la Royal African Company era stata fondata dalla Corona a cui garantiva profitti colossali)
Roma, 6 lug. (askanews) - Il principe Harry ha dichiarato che il Commonwealth, che guidato dalla regina Elisabetta II, dovrebbe "riconoscere gli errori" del passato coloniale, durante una riunione i cui estratti video sono stati pubblicati oggi, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa France Presse. "Quando si guarda al Commonwealth, non possibile andare avanti se non riconosciamo il passato", ha dichiarato Harry a proposito di questo raggruppamento di 54 paesi la cui gran parte era nell'impero coloniale britannico. Le dichiarazioni sono state fatte durante una riunione video organizzata dal Queen's Commonwealth Trust's, associazione creata per consentire ai giovani del raggruppamento di scambiare i loro punti di vista. Ha chiosato la moglie, l'ex attrice americana 38enne Meghan Markle: "Questa introspezione vuol dire riconoscere gli errori che tutti abbiamo commesso, giusto?" Il duca e la duchessa di Sussex sono presidente e co-presidente dell'associazione, che si riunita in video il primo giugno per riflettere sull'avvenire del Commonwealth alla luce di quanto sta avvenendo col movimento "Black Lives Matter". La coppia si collegata da Los Angeles, dove ora vive.
ha messo la testa apposto...ahh le donne
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1511 Messaggio da walter84 »

intanto nn so se ci avete fatto caso ma su iafd le scene classificate come IR nn esistono più....cioè questa specifica dicitura nn viene più inserita... :roll:
"Ladies and gentlemen, please stand up for the National Anthem of the German Democratic Republic:

https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"

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markome
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1512 Messaggio da markome »

Black Power


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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1513 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Roberto Benigni telefona allo scultore per chiedere come sta la sua statua imbrattata

https://tg24.sky.it/spettacolo/2020/07/ ... to-benigni
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1514 Messaggio da Salieri D'Amato »

Beh, vandalismo da ragazzetti, visto che hanno fatto solo qualche strisciata al basamento.
Non credo vi siano dietro movimenti rivoluzionari o altro, visto che è una statua praticamente sconosciuta, messa su un parco, se vogliamo chiamarlo parco, minuscolo all'uopo costituito nella frazioncina del paese, dove è nato Benigni, praticamente sempre deserto.
Il fatto che Benigni non sia mai andato non solo all'inagurazione, ma neppure a vederla, già la dice lunga. La telefonata, conoscendo Benigni, sa pure di presa di culo.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1515 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Usa, supermercato ritira marchi ritenuti 'razzisti'

Anche Trader Joe's, catena di supermercati nata in California specializzati in cibo fresco, bio, diventati i negozi di riferimento nei quartieri più 'cool' delle città americane, finisce sotto accusa nella 'guerra culturale' contro stereotipi ritenuti razzisti. Ed ora annuncia che cambierà le confezioni, ed i nomi, dati alla sua linea di cibi etnici, dopo che in pochi giorni migliaia di persone hanno firmato una petizione, lanciata da uno studente di liceo californiano, petizioni che le bollava di razzismo. All'estensore della petizioni ed ai suoi sostenitori chiamare "Arabian Joe" i cibi della cucina mediorientale, "Trader Joe San" quelli di quella giappone, e persino "Trader's Giotto" quelli della cucina italiana costituisce "una narrativa di un esotismo che perpetua pericolosi stereotipi". I vertici della catena di supermercati hanno precisato che da anni hanno iniziato ad usare il marchio Trader Joe's anche per alcuni prodotti etnici, come quelli messicani, ed ora lo farà per tutti. Ha poi sottolineato di aver scelto quei marchi pensando che fossero divertenti, ammettendo però di poter aver avuto "l'effetto opposto". Secondo la petizione infatti questo marchio "è razzista perché rende esotiche le altre culture, rappresentando invece 'Joe' come la normalità". Nelle scorse settimane erano stati produttori di "Aunt Jemina", marca famosa per i mix per fare i pancake e lo sciroppo di acero, a dover annunciare che cambieranno il marchio da anni criticato per eternare la figura della 'mammy' afroamericana. "Noi riconosciamo che le origini di Aunt Jemina sono basate su stereotipi razziali", ha dichiarato Kristin Kroepfl, vice presidente della Quaker Foods North America, che nella completamente diversa atmosfera culturale determinata nel Paese dal movimento di protesta dopo l'uccisione di George Floyd ha ora accolto la richiesta di sostituire il nome del brand. Anche i produttori di Cream of Wheat porridge, Uncle Ben's Rice e Mrs. Butterworth sciroppo per pancake hanno annunciato che stanno valutando di cambiare i nomi e le confezioni dei loro prodotti che evocano stereotipi razzisti dell'epoca della schiavitù.
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