Nazismo dilagante (OT)

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1111 Messaggio da dostum »

Sacrilegio! IMHO sono come i cerchi nel grano


Legni staccati dalla staccionata per fare una svastica, vandali in azione al parco

Legni staccati dalla staccionata per fare una svastica, vandali in azione al parco
„nfinita tristezza di primo mattino. Non c'è più alcuna vergogna a mostrare la propria ignoranza". E' il post apparso sul gruppo Facebook "La Cesena che vorremmo", accompagnato da una foto eloquente. Nel Parco della Rimembranza della Rocca, è stata ricavata una svastica, con dei pali di legno staccati dalla staccionata. Un atto vandalico, oltre che un gesto antisemita che fa il paio con quello di circa un mese fa quando su un manufatto Enel, in zona Torre del Moro, apparvero delle scritte contro gli ebrei, poi prontamente cancellate. Dal brutto episodio è nata l'idea di creare una squadra di cittadini volontari anti-degrado. La svastica improvvisata al Parco della Rimembranza è stata prontamente rimossa dal Comune.“
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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1112 Messaggio da dostum »

Il Processo di Verona

Ultras dell’Hellas ancora nella bufera. Vanno in trasferta a Bologna con un Hitler stilizzato (erano ritratti solo i capelli con il celebre ciuffo passato tristemente alla storia) con l’emblema degli Scaligeri al posto dei baffi, cucito sul berretto.
Adesso una decina di sostenitori del Verona rischia il daspo, cioè l’allontanamento dagli stadi per un determinato periodo di tempo, e una denuncia per violazione della cosiddetta Legge Mancino che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista.
I fatti risalgono al 19 gennaio scorso. Allo stadio Dall’Ara si sarebbe svolto di lì a poco la partita tra il Bologna e l’Hellas Verona. Durante le fasi di afflusso dei tifosi gialloblù in trasferta, iniziate intorno alle 13, due ore prima del fischio d’inizio dell’incontro di calcio, gli agenti della questura del capoluogo emiliano individuavano otto sostenitori dell’Hellas che si accingevano a entrare nello stadio indossando i berretti con quello strano disegno sulla fronte.
I poliziotti, vedendoli, non avevano avuto nessun dubbio: si trattava di toppe in tessuto raffiguranti l’effige stilizzata di Adolf Hitler. I berretti, quindi, venivano prontamente sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre i loro proprietari sono stati denunciati.
La tifoseria gialloblù non è nuova a “incidenti“ del genere. Molti ricordano lo slogan «Siamo una squadra fantastica a forma di svastica» scandito da alcuni tifosi dopo la promozione in serie A. O il «ringraziamento» a Hitler, durante una festa gialloblù

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1113 Messaggio da dostum »

Tantissime persone sono ossessionate dal piano astrale di Hitler

Perché Hitler era del segno del Toro, nonostante fosse nato il 20 aprile (e quindi sotto al segno dell’Ariete)? Si tratta di una delle domande più frequenti cercate sul sito di astrologia Astrotheme che, fondato nel 2002, offre piani astrali e oroscopi personalizzati, grafici sulla compatibilità tra i segni e informazioni relative alle 57mila personalità più influenti della storia. Inserendo la data di nascita, l’ora e il giorno del personaggio in questione, il sito è infatti in grado di generare un perfetto profilo comportamentale con tanto di mappatura astrale. Tra i più cercati, oltre ad Angelina Jolie, Gesù Cristo e Jonny Depp ci sarebbe appunto Adolf Hitler, che essendo nato il 20 aprile era del segno del toro, perché nel 1889 il toro era iniziato la sera del 19 aprile

«In particolare, il piano di Adolf Hitler è stato oggetto di fascino per quasi 100 anni», ha spiegato a The Outline l’astrologa Michelle Young. L’interesse iniziò nel 1923, quando l’astrologa tedesca Elsbeth Ebertin pubblicò l’oroscopo di un “politico anonimo”, nato il 20 aprile 1889 (il giorno del compleanno di Hitler). «L’uomo analizzato ha un bisogno assoluto di essere preso sul serio, ed è destinato al ruolo di leader nelle lotte della vita», aveva scritto Ebertin. Fu solo l’inizio dell’interesse. «Si consideri inoltre che all’epoca di Hitler, gli occultisti usarono le stelle come prova per numerosi tipi di teorie naziste, inclusa l’eredità indo-ariana dei tedeschi e il loro posto ai vertici di una grande gerarchia razziale», continua The Outline. «Ma oggi comunque sono in molti a concordare sul fatto che il sole in Toro, la luna in Capricorno e l’ascendente Bilancia di Hitler non c’entrino nulla con quanto perpetrato dal dittatore», ha detto Young, nonostante vi siano astrologi in disaccordo. Il fatto è che «spesso, quando non riusciamo a spiegarci alcune cose ricorriamo all’astrologia», ha sottolineato l’astrologa Danielle Beinstein di Los Angeles, soprattutto nel caso si tratti di atrocità. Non è una casualità che gli altri piani astrali cercati siano molte volte quelli di serial killer come Ted Bundy. «Semplicemente pensiamo di rintracciarvi la causa delle loro azioni sperando di capire come evitarne di simili», ha concluso Beinstein.
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OSCAR VENEZIA
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1114 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Stalin era peggio di Adolf Hitler ?

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1115 Messaggio da lingerie_lover »

dipende a fa che
a dipinge si

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cicciuzzo
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1116 Messaggio da cicciuzzo »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Stalin era peggio di Adolf Hitler ?
secondo te chi era peggio?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Gargarozzo
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1117 Messaggio da Gargarozzo »

A Stalin, Hitler gli faceva un baffo! 8)
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1118 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Sarebbe interessante sapere chi scopava di più. Forse Mussolini li batteva entrambi. Come oggi Silvio batte tutti gli altri.

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“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1119 Messaggio da dostum »

Forlì, disegnano una svastica su un muro: i responsabili hanno 13 anni

Scrivono "ebrei" e disegnano una svastica al contrario su un muro: i responsabili sono cinque tredicenni

Erano circa le 20 quando un cittadino ha segnalato alla Polizia di Stato la presenza di alcuni ragazzini che stavano imbrattando alcuni muri
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Forlì, disegnano una svastica su un muro: i responsabili hanno 13 anni

ombolette spray in mano, sono stati sorpresi mentre stavano imbrattando un muro con una svastica e la A cerchiata simbolo dell’anarchia. Cinque tredicenni residenti a Forlì. Il fatto è avvenuto sabato sera. Erano circa le 20 quando un cittadino ha segnalato alla Polizia di Stato la presenza di alcuni ragazzini che stavano imbrattando alcuni muri nei pressi del cinema Saffi di San Martino in Strada.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale, guidato dal commissario Stefano Santandrea, che hanno accertato la presenza di numerose scritte e simboli, di carattere osceno e dissacratore, tra i quali spiccava la riproduzione di una svastica accanto alla scritta "ebrei" e la A cerchiata simbolo dell’anarchia. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha consentito di rintracciare gli autori, all’interno di un locale pubblico nelle vicinanze, dove si stava festeggiando un compleanno.

Si tratta di cinque 13enni residenti in città, uno dei quali ancora in possesso delle bombolette usate per imbrattare i muri. Nel locale erano presenti anche alcuni genitori, ignari dell’accaduto. I ragazzi, tutti infraquattordicenni e quindi non imputabili, sono stati affidati ai genitori. Di quanto accaduto verrà comunque informata la Procura per i Minori di Bologna.

Il reato configurato è il "deturpamento o imbrattamento di cose altrui", previsto dall’articolo 639 del codice penale, aggravato dall’articolo 604-ter dello stesso codice, che prevede l’aumento della pena nei casi in cui il fatto venga commesso "per finalità di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso".

Considerata l’età degli autori e la tipologia dei simboli e delle scritte, si tratta evidentemente di comportamenti deprecabili che ben poco sembrano avere a che fare con ipotesi di discriminazione o di odio razziale; questi atti vengono talvolta commessi da ragazzi giovanissimi, inconsapevoli del disvalore dei propri comportamenti. Individuare tempestivamente gli autori dell’imbrattamento ha consentito di scongiurare l’allarme che consegue di solito al compimento di atti di questo genere. Tutte le scritte sono state cancellate dagli agenti in attesa di un intervento di ripristino dei tecnici del Comune
P.S.
Oscar abbiamo un post sul Comunismo usalo per favore!
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f ... i&start=60
Ultima modifica di dostum il 14/02/2020, 17:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1120 Messaggio da dostum »

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OSCAR VENEZIA
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1121 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

dostum ha scritto: Oscar abbiamo un post sul Comunismo usalo per favore!
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f ... i&start=60
Quindi secondo te qui dentro è vietato dire Stalin anche solo per fare un confronto con Hitler ?
Scioccante !

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1122 Messaggio da dostum »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
dostum ha scritto: Oscar abbiamo un post sul Comunismo usalo per favore!
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f ... i&start=60
Quindi secondo te qui dentro è vietato dire Stalin anche solo per fare un confronto con Hitler ?
Scioccante !
Oscare mica sono il moderatore (Mi prendi X Cicciuzzo)! Debbo purtuttavia farti osservare che avendo diversi topic dedicati all'argomento tu possa farlo meglio lì
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f ... =ideologie
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f=2&t=32632


Hunters, Al Pacino guida la caccia ai nazisti negli USA degli anni 70


Le avventure di un eterogeneo gruppo di cacciatori deciso a scongiurare il pericolo di un nuovo genocidio. Dal 21 febbraio su Amazon Prime Video.

mercoledì 5 febbraio 2020 - Overview

New York City, 1977. Nonostante siano passati ben più di trent'anni dalla conclusione della II Guerra Mondiale, in giro per il mondo - e specialmente negli Stati Uniti d'America - circolano ancora diversi ufficiali nazisti. Anzi, più che diversi: sono centinaia e non si sono fatti una ragione della sconfitta del loro regime, al punto che cospirano per riportare in auge il Reich e fondarne un quarto, proprio negli USA. Il problema è che costoro si mescolano con la gente comune e sono difficili da individuare se non per i Cacciatori, un gruppo di persone molto diverse tra loro che hanno deciso di formare una squadra di ricerca e di cancellazione della nuova minaccia nazista. Il team, eterogeneo e variamente assortito, ha infatti scelto come propria missione nella vita la distruzione delle sacche di resistenza naziste e, soprattutto, di contrastare la messa in pratica del nuovo piano genocida delle SS sopravvissute.

Serie ideata dallo sceneggiatore, attore e produttore David Weil nonché prodotta dal premio Oscar Jordan Peele, Hunters mette in scena ciò che tecnicamente si chiama ucronia, cioè la rappresentazione di un'epoca storica passata - in questo caso gli anni 70 del 1900 - con delle differenze sostanziali rispetto a quanto realmente accaduto, per esempio eventi mai verificatisi, persone fittizie e così via. Stavolta si parte dall'ipotesi che una rete nazista clandestina non solo sia sopravvissuta al 1945 ma si sia anche trasferita in America e lì abbia prosperato fino al punto di rappresentare nuovamente un grande pericolo per la comunità.

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1123 Messaggio da dostum »

La storia di Cigarruista, giornalista panamense di 50 anni , è quella di un uomo perseguitato dal proprio nome. Il padre ebbe infatti la bizzarra idea di chiamarlo come uno degli uomini più odiati al mondo, Hitler. «Voleva dimostrare che può esistere un Hitler buono», ha spiegato a El País il direttore de El Capital Financiero . Il cinquantenne non sa dire se è stato all’altezza delle aspettative paterne ma di sicuro quel nome infame gli ha causato parecchie seccature. «Qualche volta ho pensato di cambiarlo. Per mio padre non sarebbe un problema», ha commentato lui. «Ma costerebbe parecchio rifare tutti i diplomi e i documenti».


I problemi con Facebook

Il nome con cui è stato registrato all’anagrafe (quello di battesimo invece è José Hitler, dal momento che il prete si rifiutò di mettergli come primo nome lo stesso del leader nazista ) si è rivelato un problema anche per quanto riguarda l’iscrizione ad alcuni social network. Con LinkedIn e Twitter non ci sono state difficoltà. La prima piattaforma vieta l’utilizzo di «nomi falsi o inappropriati», mentre la seconda proibisce «espressioni di odio verso persone, gruppi o categorie protette». Nonostante ciò, il sostantivo Hitler non ha fatto scattare campanelli d’allarme. Facebook , che non consente di utilizzare come nome «parole offensive o allusive», non ha invece permesso al giornalista di iscriversi col proprio nome anagrafico . «Ho accettato la cosa e ho usato quello di mio figlio, Carlos», ha detto Cigarruista

difficoltà quotidiane

«Giornalisti che mi conoscono da sempre hanno iniziato a prendermi in giro. “Ciao Carlos!”, mi dicono. Ridono di me perché non posso usare il mio nome su Facebook», racconta il cinquantenne. E dal momento che a Panama è tradizione dare al primogenito il nome del padre, anche nella scuola del figlio lo chiamano Carlos . Ma lui si è guardato bene dal chiarire l’equivoco. In Germania, dove gli capita di andare abbastanza spesso, si limitano a fargli qualche domanda: «Ricordo la prima volta che ci sono stato: la donna dell’ufficio doganale è rimasta stupefatta quando ha aperto il mio passaporto. Ha chiamato diversi colleghi, che — sorpresi e divertiti — mi hanno chiesto se fosse davvero il mio nome». Il giornalista recentemente ha visitato l’ambasciata israeliana a Panama per celebrarne l’anniversario, ma ancora non ha osato andare in Israele : «So che è un tema sensibile, non mi faccio illusioni».


I filtri di Google

Tornando alle complicazioni online di Cigarruista, anche creare un account Gmail col proprio nome è risultato impossibile . Il servizio di posta elettronica di Google impedisce di registrarsi con «parole degradanti o insulti». E il cinquantenne ha avuto poi rogne con un’impiegata di Google: la multinazionale prevede dei filtri nei messaggi di posta elettronica. «La donna, che doveva invitarmi a un evento, mi ha spiegato che quando provava a inviarmi un’email contenente il mio nome il messaggio le tornava indietro, perché secondo i parametri dell’azienda utilizzando il termine Hitler mi stava bullizzando». Alla fine è stato necessario ricorrere agli articoli del giornalista pubblicati su El Capital Financiero per dimostrare che Hitler Cigarruista era una persona reale.


L’intervento della madre

Il giornalista è abituato agli svantaggi del proprio nome. «La gente mi guarda come se lo avessi scelto io oppure pensa che i miei genitori fossero dei fascisti», ha raccontato il cinquantenne. «Ho detto a mio padre che ha commesso un errore a chiamarmi così, perché non aveva idea di che razza di mostruosità è stato il nazismo . Ma se fosse stata una questione ideologica avrebbe messo dei nomi tedeschi anche ai miei fratelli (che si chiamano Siria Araí e Andrés Avelino, ndr )». Certo, l’intervento della madre fu provvidenziale . «Quando nacque mio fratello disse a mio padre che se avesse chiamato in modo strano anche a lui avrebbe distrutto il certificato dell’anagrafe e avrebbe registrato il bambino con un altro nome e il proprio cognome». Tuttavia chiamarsi Hitler ha anche un vantaggio; l’unico, probabilmente. « Nessuno si dimentica del mio nome. Diverse persone a distanza di 20 anni si ricordano di me. Questo non succede con un Pedro qualunque».

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1124 Messaggio da dostum »

I più nazzisti di tutti sono i bambini

Sguardo austero, baffetto iconico, pistola e fascia rossa da braccio del Terzo Reich. L'inquietante e inconfondibile ritratto di Adolf Hitler. Ancora più inquietante se si considera che a incarnarlo è un bimbo di circa tre anni, mascherato come il dittatore tedesco che neppure sa chi sia e con il broncio di chi non ha voglia di sfilare alla festa di Carnevale del paese. Non ci sono simboli delle SS sulla fascia rossa del suo costume e in mano stringe due Chupa Chups, contentino per quella sfilata che, quasi sempre, è più un vezzo degli adulti che una gioia per i piccoli. E così ieri alla festa di Carnevale di Torre del Greco, organizzata dall'associazione di inclusione sociale «Noi minori» e dai commercianti torresi per offrire un servizio al territorio, è spuntata la discutibile maschera del Führer indossata da un bimbo inconsapevole (e naturalmente incolpevole) ma apparsa palesemente a dir poco di cattivo gusto.

Tra le oltre 300 persone assiepate in via Salvator Noto, nel centro storico della città, e i quasi 200 bimbi in maschera, la passerella quasi furtiva del «piccolo dittatore» - in coppia con il fratellino di poco più di un anno mascherato da Re non ha destato particolari reazioni. Non ci sono stati commenti da parte di una giuria qualificata, formata, tra gli altri, da Luisa Liguoro, presidente dell'Ordine degli avvocati di Torre Annunziata, da Rossella Di Matteo, dirigente scolastica, Annabella Esposito e Stefania Magliacano, esperte di moda e Antonio Crispino, attore. Nessuna indignazione. Nessuno pare aver notato la pregnanza di quel simbolo, la gravità. Specialmente in questo particolare momento storico in cui si assiste a derive naziste e fasciste e, soprattutto, a un clima di crescente intolleranza. In queste settimane in cui scritte razziste e antisemite spuntano come funghi sulle porte dei deportati, sui monumenti, sui muri. E poco importa se la scelta dei genitori non è legata a ideologie politiche o culturali. «È un personaggio storico si è limitata a dire la mamma del piccolo, forse anche ignara del reale significato di quella maschera mi piaceva come gli stava». «I bambini - spiega Veronica Solvino, presidente dell'associazione Noi Minori devono essere ammessi tutti alla sfilata, senza esclusioni. Ma spesso sono gli adulti a dare messaggi sociali sbagliati».

Quella maschera non ha fatto parlare di sé alla sfilata, non è arrivata tra le prime sei classificate, e bimbo e famiglia pare siano andati via anche prima della fine della kermesse. Probabilmente non c'era intenzione di mandare alcun messaggio razzista, forse solo di rievocare un personaggio storico di cui si è letto sui libri o che si è visto rappresentato nei film, come il «Grande dittatore» di Charlie Chaplin. Solo che non si può far finta di non vedere né riderci sopra con leggerezza. Come non si può ignorare che, anche a Carnevale, la voglia di bellezza, di riscatto, la creatività armoniosa, emergono con più forza. Così, a fare da contraltare alla maschera di Hitler, tra canonici supereroi e personaggi Disney, tra i mediatici Morgan e Bugo e l'immortale coppia Mondaini-Vianello, a vincere la kermesse è stata un'opera d'arte: la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Una maschera originale, realizzata artigianalmente con tanto di cornice, indossata da una bellissima e serafica bambina.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1125 Messaggio da Gargarozzo »

:oops: :blowkiss:

https://www.repubblica.it/esteri/2020/0 ... 250229053/
Argentina, trova lista di 12mila nazisti tra le carte di una banca in disuso: dentro, il tesoro sottratto a milioni di ebrei

A fare la scoperta l'investigatore privato Pedro Filippuzzi. Un lista nota che si pensava distrutta: indicava le ingenti somme che i nazisti si erano portati dietro fuggendo a Buenos Aires dopo la caduta del Terzo Reich e che furono il capitale iniziale del Credit Suisse
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