[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ho visto gli ultimi 10 minuti di Atalanta-City...gli inglesi sono rimasti in 10 e hanno dovuto mettere un terzino (Walker) in porta nel finale. A parte una punizione dal limite (fischiata sull'episodio dell'espulsione) in cui Malinowsky gliel'ha praticamente passata ...non sono riusciti a fargli nemmeno un tiro da fuori area. Una roba stranissima...sembravano presi dall'ansia per l'occasione irripetibile ed hanno cominciato a sbagliare tutto lo sbagliabile.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ho visto il video postato da DDP e non riesco a vedere bene la dinamica del mani in area. Se effettivamente fosse volontario (e non so dire se lo sia), direi che le decisioni siano ineccepibili: fallo da tergo su azione pericolosa (quindi giallo sia per il fallo in se che per SPA), l'arbitro ha concesso comunque il vantaggio, poi, su quello, c'è stato il mani su tiro diretto in porta, quindi rigore e giallo.
Il buonsenso invocato si applica su casi dubbi, su alcuni falli, quando può bastare un richiamo per mantenere la gara su una certa linea, quando su un caso arancione si privilegia il giallo al rosso per motivi di opportunità; in questo caso il primo giallo era sacrosanto, impossibile passarci sopra (anche dopo il vantaggio), mentre il secondo è un episodio codificato, non c'è nessuna discrezionalità da applicare.
Tra l'altro se Rocchi non avesse fatto la doppia espulsione, mettiamo omettendo il giallo sul tocco di mano, i'Ajax e voi l'avreste magari lodato, "arbitro esperto e di buon senso" si sarebbe detto, ma il Chelsea avrebbe lamentato un torto arbitrare palese, che gli avrebbe inflitto un danno.
Poi io non ho visto la gara e non dire se nel complesso l'arbitraggio è stato negativo e pro Chelsea; aggiungo che essendo juventino ho una stretta vicinanza amicale con gli arbitri (come ampiamente trattato e documentato nel manuale Io vi spiego il calcio, retropensieri maligni ma verissimi con allegate clip e diapositive didascaliche di Capitanvideo - Edizioni La Bovina), quindi non faccio molto testo.
Il buonsenso invocato si applica su casi dubbi, su alcuni falli, quando può bastare un richiamo per mantenere la gara su una certa linea, quando su un caso arancione si privilegia il giallo al rosso per motivi di opportunità; in questo caso il primo giallo era sacrosanto, impossibile passarci sopra (anche dopo il vantaggio), mentre il secondo è un episodio codificato, non c'è nessuna discrezionalità da applicare.
Tra l'altro se Rocchi non avesse fatto la doppia espulsione, mettiamo omettendo il giallo sul tocco di mano, i'Ajax e voi l'avreste magari lodato, "arbitro esperto e di buon senso" si sarebbe detto, ma il Chelsea avrebbe lamentato un torto arbitrare palese, che gli avrebbe inflitto un danno.
Poi io non ho visto la gara e non dire se nel complesso l'arbitraggio è stato negativo e pro Chelsea; aggiungo che essendo juventino ho una stretta vicinanza amicale con gli arbitri (come ampiamente trattato e documentato nel manuale Io vi spiego il calcio, retropensieri maligni ma verissimi con allegate clip e diapositive didascaliche di Capitanvideo - Edizioni La Bovina), quindi non faccio molto testo.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
perchè rigore? non è movimento congruo?Salieri D'Amato ha scritto:c'è stato il mani su tiro diretto in porta, quindi rigore
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Non lo so, ho appena scritto che la dinamica mi appare confusa da quel video, anche se le braccia mi sembrano spostate in avanti.Drogato_ di_porno ha scritto:perchè rigore? non è movimento congruo?Salieri D'Amato ha scritto:c'è stato il mani su tiro diretto in porta, quindi rigore
Se fosse congruo hanno sbagliato a dare rigore, arbitro e varisti, ma al momento che non lo ritieni congruo ed assegni il rigore, le espulsioni sono incontestabili, per quanto pesantissime.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Non mi torna l'uso della parola congruo.
congruo
/còn·gruo/
aggettivo
1.
Proporzionato, rispondente a determinate esigenze, opportuno.
"c. provvedimenti"
2.
In geometria, di figure che si possano sovrapporre mediante un movimento.
Dal lat. congrŭus ‘concordante’ sec. XIV.
congruo
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Falli di mano e rigori: in Serie A regna la confusione
Il tocco di de Ligt, quello di Conti, quelli delle prime giornate di campionato: perché continuiamo a capirci poco?
È rigore, anzi no, boh, forse. Se la nuova regola sui falli di mano in area doveva fare chiarezza su una delle fattispecie più dibattute in ambito moviolistico, l'inizio di questa stagione sembra indicare il fallimento totale dell'IFAB. Nelle prime otto giornate di Serie A, i tocchi di mano in area sono proliferati, e non sempre si è avuta l'impressione che si applicasse il regolamento in maniera omogenea. L'ultimo esempio l'abbiamo avuto questo weekend, col tocco di braccio di de Ligt in Juventus-Bologna e quello di Conti in Milan-Lecce.
Partiamo da un dato di fatto: il primo non è rigore, il secondo sì. Lo abbiamo capito più o meno tutti ma ci abbiamo messo un po' di tempo. Fondamentalmente perché sebbene il regolamento sia chiaro, la sua applicazione e interpretazione lo è meno. E non solo per chi osserva. Quello di de Ligt non è rigore perché prima di sbattere sulla mano, il pallone viene deviato dal tallone del difensore olandese in scivolata (quindi in giocata attiva e non solo in contrazione di tiro), e quindi il tocco col braccio non è punibile per quanto questo appaia effettivamente largo. Quello di Conti è rigore per il semplice fatto che prima non c'è alcun tocco regolare a deviare il pallone sul suo braccio (che, ovviamente, è largo). Ricapitolando: perché sia calcio di rigore il braccio deve essere largo e aumentare la superficie corporea in grado di opporsi alla traiettoria del pallone e il tocco non deve essere preceduto da un tentativo di giocata regolare dello stesso giocatore. Questo sebbene a inizio stagione ci avessero detto che non contava più il primo tocco di piede, di gamba, di petto o di testa: non è vero, conta se da parte dell'arbitro viene riscontrata la volontà del difendente di giocare il pallone; non conta se questa volontà non c'è. Ci avevano detto che era stato cancellato il concetto di “volontarietà”, ma nemmeno questo non è del tutto vero. L'hanno solo spostato dal tocco di braccio (che ora può essere indifferentemente volontario o involontario) all'eventuale tocco precedente legale. Hanno eliminato uno spazio di discrezionalità enorme introducendone un altro certamente più limitato se ci si attiene almeno alla casistica. Eppure la confusione, tra posizione delle braccia e movimento “congruo” (cosa significa movimento congruo? La posizione del braccio di de Ligt non è forse congrua con un intervento in scivolata? E allora perché senza tocco di piede sarebbe stato rigore?), tra tocchi scriminanti e tocchi ininfluenti, sembra ancora regnare. E ogni volta Rizzoli deve tornare a spiegare parti di regolamento che continuano a sfuggirci. Ci cascano tutti: tifosi, commentatori, persino gli arbitri, che a inizio stagione in particolar modo hanno commesso una serie di errori. In molti hanno paragonato il non rigore di de Ligt con quello concesso alla Fiorentina contro il Napoli per tocco di braccio di Zielinski nella prima giornata di campionato. In quel caso, però, il centrocampista del Napoli, non cerca di giocare la palla, semplicemente si oppone alla giocata di Castrovilli col petto, prima che il pallone scivoli su un braccio lasciato colpevolmente largo. A far differenza è proprio l'intenzione del giocatore di proporsi in una giocata attiva o di contrapporsi passivamente alla giocata dell'avversario. A volte sbagliano pure gli arbitri, che nell'eliminazione del termine “volontarietà” sembrano vedere un'equazione matematica incontrovertibile: tocco di mano=rigore. Il caso più clamoroso al riguardo è forse il calcio di rigore fischiato contro Alberto Cerri in Cagliari-Brescia della prima giornata di campionato. Sul calcio d'angolo il centravanti salta per prendere il pallone di testa, allargando le braccia in maniera del tutto “congrua” con il gesto di elevazione. La palla lo supera, viene colpita da Chancellor e gli carambola addosso mentre ricade a terra. Non dovrebbe essere rigore perché Cerri è di spalle, non può nemmeno vedere la palla (figuriamoci provare a intercettarla) e il suo braccio è largo perché altrimenti, semplicemente, non potrebbe saltare. Eppure l'arbitro lo fischia. Al dià di ogni possibile opinione su una regola che comunque è destinata a far discutere, sembra esserci ancora tanta confusione su tutti i livelli. La sensazione è che la regola stessa, o quantomeno la sua comunicazione, necessiti di qualche aggiustamento. E di una buona dose di rassegnazione: gli arbitri continueranno a sbagliare, come giocatori, tifosi, allenatori. Var o non var. Sarebbe il caso di iniziare a farsene una ragione.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
L'Atalanta con 3 sconfitte su 4 all'attivo ha serie speranze di qualificazione, più dell'Inda. La Juventus chiude prevedibilmente un girone schifido che pensavo fosse più competitivo almeno per il Leverkusen, e invece hanno deluso. Qualificate anche Bayern Monaco e PSG.
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- Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Congruo significa naturale con il gesto atletico, che non vi è la minima intenzione di aumentare volume del corpo per respingere un tiro. Non sono Rizzoli per spiegartelo, ma probabilmente s'intende che il braccio staccato dal corpo è una forzatura che l'intervento in scivolata non richiede, quindi se il pallone ci sbatte è rigore. Nel caso De Ligt invece, nell'intervento è andato a colpire il pallone, che solo in seguito a quel tocco gli è carambolato sul braccio, involontariamente, quindi non è rigore; sono 2 azioni considerate distinte.
Caso ancora diverso sarebbe stato che dopo che il giocatore ha giocato la palla con il piede, questa gli fosse sbattuta sul braccio che lui avesse mosso verso il pallone per non perderne il controllo, allora veniva considerato un mani volontario, quindi punibile.
Ho letto le nuove regole e la loro interpretazione, è tutto codificato e apparentemente ... "congruo", poi come sempre la valutazione è umana, quindi fallace. Consideriamo pure che i casi sono spesso al limite, difficile valutare la congruità dei movimenti, le posizioni esatte delle braccia, la dinamica delle azioni, la velocià, l'intenzionalità, ecc. ecc..
A me piaceva più prima, però è buffo che quelli che chiedevano meno discrezionalità arbitrale, movioloni in ogni dove e regole e casistiche più stringenti, siano i primi a non capirci una mazza e contestarle.
Caso ancora diverso sarebbe stato che dopo che il giocatore ha giocato la palla con il piede, questa gli fosse sbattuta sul braccio che lui avesse mosso verso il pallone per non perderne il controllo, allora veniva considerato un mani volontario, quindi punibile.
Ho letto le nuove regole e la loro interpretazione, è tutto codificato e apparentemente ... "congruo", poi come sempre la valutazione è umana, quindi fallace. Consideriamo pure che i casi sono spesso al limite, difficile valutare la congruità dei movimenti, le posizioni esatte delle braccia, la dinamica delle azioni, la velocià, l'intenzionalità, ecc. ecc..
A me piaceva più prima, però è buffo che quelli che chiedevano meno discrezionalità arbitrale, movioloni in ogni dove e regole e casistiche più stringenti, siano i primi a non capirci una mazza e contestarle.
Ultima modifica di Salieri D'Amato il 07/11/2019, 12:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
cazzo l'Atalanta se passa deve accendere alla madonna un cero del diametro di 8 chilometri
altro che favola, l'Atalanta sembra provenire da un manga per bambini tipo Doraemon o Pollon
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Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
La leggenda del "congruo" nasce da una circolare del 2015:Drogato_ di_porno ha scritto:Non mi torna l'uso della parola congruo.
congruo
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1.
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2.
In geometria, di figure che si possano sovrapporre mediante un movimento.
Dal lat. congrŭus ‘concordante’ sec. XIV.
.....
https://www.aia-figc.it/download/23_03_ ... nitivo.pdf
superata dalle ultime modifiche al regolamento (dove in realtà non c'è mai stata menzione al congruo/non congruo).
La versione del regolamente del calcio in vigore attualmente riguardo al fallo di mano a pag.91 (incluso nella regola 12) recita:
Il fallo di mano
È un’infrazione se un calciatore:
• tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone
• ottiene il possesso / controllo del pallone dopo che questo ha toccato le sue mani / braccia e poi: - segna nella porta avversaria - crea un’opportunità di segnare una rete
• segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere
È di solito un’infrazione se un calciatore:
• tocca il pallone con le mani / braccia quando: - queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo - queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia).
Le suddette infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore provenendo direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino. Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore:
- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso
- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino
- se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo
- quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo.
Fuori della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle stesse restrizioni degli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra pallone e mani / braccia. Se il portiere tocca il pallone con le mani / braccia all’interno della propria area di rigore, quando ciò non è consentito, verrà assegnato un calcio di punizione indiretto, ma non sarà assunto alcun provvedimento disciplinare.
- Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Intanto leggo sempre più spifferi da Napoli. Se, come dice maniglia, Ancelotti era andato la a svernare, ha sbagliato i conti.
Da quello che ho capito (i meglio informati mi correggeranno se sbaglio):
- è da un po' che sta covando insofferenza verso Ancelotti e soprattutto il suo staff di parenti e amici da parte dei giocatori. Cambi di posizione e continui cambi modulo, poco scudo alla squadra verso il presidente, che non risparmia attacchi frontali a diversi giocatori, le imputazioni all'allenatore; mentre lo staff è ritenuto poco preparato e raccomandato, con frequenti discussioni (e pensare che avevano uno staff tecnico e di preparatori tra i migliori del mondo).
- Il Presidente è deluso dai risultati della squadra e qualche atteggiamento dei giocatori non gli va giù (richiamati e bacchettati pubblicamente in più occasioni), quindi ordina il ritiro a oltranza.
- Ancelotti si sente scavalcato e pubblicamente dice di non essere d'accordo ma di accettare le decisioni della società, sperando di non creare ancora di più una frattura con la squadra.
- La squadra non si sente tutelata dal proprio allenatore, come facevano Sarri e Mazzarri, e autonomamente si ribella al ritiro, che dopo il pareggio di coppa, pensavano di poter finire. Discussioni e scambi pesanti tra i leader della squadra e il figlio di ADL, con Ancelotti e Giuntoli che non sono riusciti a mediare.
- I giocatori interrompono compatti il ritiro e se ne tornano a casa, Ancelotti e lo staff rimangono quindi da soli, seguendo le direttive societarie.
- ADL è comprensibilmente incazzato nero e vaglia con il proprio legale tutte le possibili sanzioni da applicare e le decisioni tecniche da prendere, compreso l'esonero di Ancelotti, che palesemente non ha più in mano la squadra. Ma sa che l'equilibrio è fragile e mosse avventate possono mandare a puttane tutta la stagione, che è appena agli inizi. Quindi cerca di salvare la faccia, minimizzando e dando nel contempo tutta la responsabilità in capo ad Ancelotti ("sarà lui a decidere se è come la squadra dovrà andare o interrompere il ritiro"). Nel frattempo valuta di applicare sanzioni ai giocatori.
- La squadra ormai è in rottura totale con tutti, si sentono poco tutelati e trattati male. Di buono c'è solo una presunta compattezza tra loro, ma se non riconoscono l'autorevolezza di Ancelotti, con la dirigenza e presumibilmente i tifosi contro, vedo un difficile proseguimento di cammino per il Napoli.
- Ancelotti ha capito che la situazione gli è sfuggita di mano, si trova tra l'incudine e il martello, tra una squadra di cui non è più il condottiero indiscusso ( e se non riesci neppure a importi sul rimanere in ritiro almeno per quella notte sei messo proprio malino) e un presidente di cui ha perso la stima e la fiducia, sia per la gestione della squadra che per i risultati.
Le mie considerazioni sono le seguenti:
non esiste che una squadra si ribelli ad un ritiro, interrompendolo, venendo meno a qualsiasi dovere professionale, obbligo contrattuale, di rispetto per chi ti paga e di buon senso. Quindi per arrivare ad una decisione così clamorosa e con queste modalità, è evidente che vi erano insofferenze e tensioni molto al di sopra della normalità. Ancelotti ha fallito come cuscinetto tra squadra e presidente, d'altronde nelle dinamiche della società Napoli è evidente che devi propendere da una parte o dall'altra, con un colpo al cerchio ed uno alla botte, scontenti entrambi. Ed anche tecnicamente sembra che la quadra non sia stata ancora trovata, poi se dipenda da lui o da altri fattori non so.
L'anno scorso queste cose passarono evidentemente in secondo piano, i risultati sportivi furono buoni, mentre quest'anno le insofferenze si sono acuite, i risultati scarseggiano, alcuni mancati rinnovi di contratto e attacchi personali hanno destabilizzato i giocatori, e questi sono i risultati.
Ora, a meno di un difficilissimo accordo di non belligeranza tra le parti per arrivare più o meno compatti a fine stagione, credo che il divorzio con Ancelotti sia inderogabile nel breve termine, con molti giocatori che saluteranno Napoli a fine stagione se non prima.
Da quello che ho capito (i meglio informati mi correggeranno se sbaglio):
- è da un po' che sta covando insofferenza verso Ancelotti e soprattutto il suo staff di parenti e amici da parte dei giocatori. Cambi di posizione e continui cambi modulo, poco scudo alla squadra verso il presidente, che non risparmia attacchi frontali a diversi giocatori, le imputazioni all'allenatore; mentre lo staff è ritenuto poco preparato e raccomandato, con frequenti discussioni (e pensare che avevano uno staff tecnico e di preparatori tra i migliori del mondo).
- Il Presidente è deluso dai risultati della squadra e qualche atteggiamento dei giocatori non gli va giù (richiamati e bacchettati pubblicamente in più occasioni), quindi ordina il ritiro a oltranza.
- Ancelotti si sente scavalcato e pubblicamente dice di non essere d'accordo ma di accettare le decisioni della società, sperando di non creare ancora di più una frattura con la squadra.
- La squadra non si sente tutelata dal proprio allenatore, come facevano Sarri e Mazzarri, e autonomamente si ribella al ritiro, che dopo il pareggio di coppa, pensavano di poter finire. Discussioni e scambi pesanti tra i leader della squadra e il figlio di ADL, con Ancelotti e Giuntoli che non sono riusciti a mediare.
- I giocatori interrompono compatti il ritiro e se ne tornano a casa, Ancelotti e lo staff rimangono quindi da soli, seguendo le direttive societarie.
- ADL è comprensibilmente incazzato nero e vaglia con il proprio legale tutte le possibili sanzioni da applicare e le decisioni tecniche da prendere, compreso l'esonero di Ancelotti, che palesemente non ha più in mano la squadra. Ma sa che l'equilibrio è fragile e mosse avventate possono mandare a puttane tutta la stagione, che è appena agli inizi. Quindi cerca di salvare la faccia, minimizzando e dando nel contempo tutta la responsabilità in capo ad Ancelotti ("sarà lui a decidere se è come la squadra dovrà andare o interrompere il ritiro"). Nel frattempo valuta di applicare sanzioni ai giocatori.
- La squadra ormai è in rottura totale con tutti, si sentono poco tutelati e trattati male. Di buono c'è solo una presunta compattezza tra loro, ma se non riconoscono l'autorevolezza di Ancelotti, con la dirigenza e presumibilmente i tifosi contro, vedo un difficile proseguimento di cammino per il Napoli.
- Ancelotti ha capito che la situazione gli è sfuggita di mano, si trova tra l'incudine e il martello, tra una squadra di cui non è più il condottiero indiscusso ( e se non riesci neppure a importi sul rimanere in ritiro almeno per quella notte sei messo proprio malino) e un presidente di cui ha perso la stima e la fiducia, sia per la gestione della squadra che per i risultati.
Le mie considerazioni sono le seguenti:
non esiste che una squadra si ribelli ad un ritiro, interrompendolo, venendo meno a qualsiasi dovere professionale, obbligo contrattuale, di rispetto per chi ti paga e di buon senso. Quindi per arrivare ad una decisione così clamorosa e con queste modalità, è evidente che vi erano insofferenze e tensioni molto al di sopra della normalità. Ancelotti ha fallito come cuscinetto tra squadra e presidente, d'altronde nelle dinamiche della società Napoli è evidente che devi propendere da una parte o dall'altra, con un colpo al cerchio ed uno alla botte, scontenti entrambi. Ed anche tecnicamente sembra che la quadra non sia stata ancora trovata, poi se dipenda da lui o da altri fattori non so.
L'anno scorso queste cose passarono evidentemente in secondo piano, i risultati sportivi furono buoni, mentre quest'anno le insofferenze si sono acuite, i risultati scarseggiano, alcuni mancati rinnovi di contratto e attacchi personali hanno destabilizzato i giocatori, e questi sono i risultati.
Ora, a meno di un difficilissimo accordo di non belligeranza tra le parti per arrivare più o meno compatti a fine stagione, credo che il divorzio con Ancelotti sia inderogabile nel breve termine, con molti giocatori che saluteranno Napoli a fine stagione se non prima.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
A Napoli mi pare si stia facendo di tutto per farsi male da soli. La squadra di quest'anno mi sembrava pronta, amalgamata, matura per un grandissimo campionato, finora ha anche mostrato prestazioni eccellenti, su tutte credo contro il Liverpool campione.
Poi boh, evidentemente c'erano crepe che tutti abbiamo piú o meno sottovalutato...
Non è di poco conto la pessima annata che sta facendo Koulibaly, che forse non si è ripreso dall'errore decisivo nel 4 a 3 con la Juve. Oppure c'é altro, se dici denaro in genere non vai lontano dalla verità...
Poi boh, evidentemente c'erano crepe che tutti abbiamo piú o meno sottovalutato...
Non è di poco conto la pessima annata che sta facendo Koulibaly, che forse non si è ripreso dall'errore decisivo nel 4 a 3 con la Juve. Oppure c'é altro, se dici denaro in genere non vai lontano dalla verità...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
in effetti in molte trasmissioni tv / siti internet si cita continuamente questa cosa del "congruo" e del "90 gradi" (il regolamento parla solo di altezza delle spalle senza misurare in gradi).Kowalski ha scritto:La leggenda del "congruo" nasce da una circolare del 2015:
https://www.aia-figc.it/download/23_03_ ... nitivo.pdf
superata dalle ultime modifiche al regolamento (dove in realtà non c'è mai stata menzione al congruo/non congruo).
La versione del regolamente del calcio in vigore attualmente riguardo al fallo di mano a pag.91 (incluso nella regola 12) recita:
è la dimostrazione di come convenga affidarsi al testo del regolamento senza le interpretazioni di giornali o moviolisti.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ho letto un bel pezzo a questo riguardo, riassumo e integro con mie impressioni. La storia delle crepe inizia 2 anni fa, dopo l'addio di Sarri. Già alla fine dell'anno precedente l'addio c'erano stati problemi tra ADL e alcuni giocatori e lo stesso Sarri, poco aziendalista. L'allenatore alllora fece il famoso patto per lo scudetto, ciò la squadra sarebbe rimasta, nessuno dei big chiese la cessione e si compattarono intorno all'allenatore per provare finalmente a vincere l'agognato scudetto. Fu un campionato esaltante, la squadra dette tutto e fece il record di punti, però sappiamo che il finale non fu quello sperato. Sarri se ne andò e i giocatori rimasero, senza più il loro leader e con la sensazione di incompiutezza della loro opera, se non avevano vinto quell'anno probabilmente non sarebbero riusciti più a farlo.Gargarozzo ha scritto:A Napoli mi pare si stia facendo di tutto per farsi male da soli. La squadra di quest'anno mi sembrava pronta, amalgamata, matura per un grandissimo campionato, finora ha anche mostrato prestazioni eccellenti, su tutte credo contro il Liverpool campione.
Poi boh, evidentemente c'erano crepe che tutti abbiamo piú o meno sottovalutato...
Non è di poco conto la pessima annata che sta facendo Koulibaly, che forse non si è ripreso dall'errore decisivo nel 4 a 3 con la Juve. Oppure c'é altro, se dici denaro in genere non vai lontano dalla verità...
Poi è venuto Ancelotti, ma nonostante sia un pacato gestore di uomini, non è Sarri, c'era ancora l'eco del sarrismo ma non c'era più chi lo incarnava; poi se ne è andato capitan Milik, ADL continua a tuonare ma non c'è chi difende a spada tratta i giocatori, che in cambio davano tutto. Ancelotti li difende ma non troppo, Ancelotti ha un suo staff, ma non è quello precedente, ADL li attacca in maniera assurda pubblicamente (dai mercenari che per 2 soldi andrebbero pure in un posto di merda ai bambini viziati che non sanno cosa vogliono fare da grandi) e loro non sanno a cosa attaccarsi per ritrovare i vecchi stimoli, la fame. E' andato via pure Albiol, altro leader carismatico e regista difensivo la cui opera è stata decisamente sottovalutata. Oggi, dopo un anno interlocutorio, queste crepe si sono manifestate in tutta la loro interezza, sono diventate squarci, ferite forse non rimarginabili. Penso sia finito un ciclo.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Spesso il regolamento non lo conoscono nemmeno calciatori ed allenatori, figurati giornalisti e moviolisti. Ma tant'è, l'indotto del post partita deve girare e fa comodo così.Drogato_ di_porno ha scritto:In effetti in molte trasmissioni tv / siti internet si cita continuamente questa cosa del "congruo" e del "90 gradi" (il regolamento parla solo di altezza delle spalle senza misurare in gradi).
è la dimostrazione di come convenga affidarsi al testo del regolamento senza le interpretazioni di giornali o moviolisti.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
OT ma Garga hai un giallo ??
che hai combinato sei sempre posato
che hai combinato sei sempre posato
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )