CanellaBruneri ha scritto:Salieri D'Amato ha scritto:4 e 30 sono numeri virtuali, che al momento non contano una beata minchia, se non nella testa di chi si fa le seghe con le proiezioni e i sondaggi.
Al momento Renzi ha circa il 60%, se non di più, dei parlamentari eletti con il PD, tra transfughi e fedelissimi a presidiare il vecchio partito, mentre Salvini ha il 18% del totale, non sono in grado poi di valutare i centri di potere istituzionali a livello nazionale che controllano i 2; questo è l'unico rapporto di forza che conta attualmente, quello reale, per il resto è tutto in divenire.
Per dire, se Renzi riesce a fare una campagna mediatica efficace, un domani potrà avere dei numeri maggiori del presunto 4%, senza contare l'appoggio interno al PD, Salvini potrà avere il 40, il 50 oppure calare drasticamente, si sa che l'umore dei votanti cambia continuamente, basta una cosa che piace e il consenso di uno s'impenna, una negatività e cala a picco; tra l'altro il Salvini ha una forte opposizione interna, al momento poco sbandierata, ma che emergerà prepotentemente al momento che perderà qualche colpo; i renziani invece sono completamente asserviti a Renzi.
Verissimo, analisi corretta
Il fatto che sottolineavo l'attuale differenza di consenso voleva solo sottolineare che in contesti diversi mai un capo partito al 30% (nei sondaggi) avrebbe concesso una tribuna politica ad uno con solo il 4%. Il rischio sarebbe tutto in capo a chi ha il consenso non a chi male che vada non perderà nulla (non avendo nulla).
Quindi la spiegazione di quel dibattito era nelle supposizioni di GG. Cioè mettere in secondo piano l'uscita della manovra economica.
Salvini poi aveva tutto l'interesse a scegliersi come competitor l'uomo più odiato d'Italia (e dal suo elettorato). Uomo che però a vederlo in TV combattere contro il secondo uomo più odiato d'Italia avrebbe drenato consenso ai partiti più vicini nei sondaggi alla Lega (PD e 5stelle). Nella peggiore delle ipotesi Renzi avrebbe guadagnato qualcosa di FI che a Salvini interessa fino ad un certo punto.
Ora però passiamo al valore di quei sondaggi all'oggi. (e quindi non per il dibattito in se).
è vero, in questo parlamento contano poco o nulla ma per altri motivi contano eccome.
Renzi è al governo con i 5 stelle perchè è al 4% nei sondaggi. Sbraita ma poi si accuccia sulla manovra economica (non gli hanno dato retta ne su quota 100, ne sul limite dei contanti, ne sulla mossa dei grillini sulla galera agli evasori. In pratica su nulla) perchè non può far cadere il governo. Ed è così perchè è al 4%.
è vero quando dite che l'elettorato è fluido ma lo è fino ad un certo punto. La Lega è passata dal 4 al 30% perchè è comunque un elettorato di "cdx" che esiste (e che in parte era andato con Renzi il democristiano solo dopo il disastro del governo del bunga bunga). La scheggia impazzita era il movimento 5 stelle (e in questi mesi/anni non scalfirà di nuovo il cdx), non lo sarà Renzi o il PD. Salvini non crollerà senza governare (come è successo all'epoca Berlusconi premiando Renzi), così come gli altri al massimo si assesteranno tra di loro a seconda di come verranno recepiti, ma all'interno della loro area. Al massimo ci sarà qualche travaso con i 5 stelle, dipenderà da chi la racconta meglio. Ergo Salvini sa che la fluidità sarà all'interno dell'attuale area di governo e accreditare Renzi non lo danneggerà.
Poi che sia Salvini o Zaia a guidare la Lega sarà solo un problema interno non di percentuali che c'entra poco con i sondaggi.
Al contrario i renziani rimarranno renziani se ci sarà un raddoppio di quel misero 4%. Più si avvicineranno le elezioni e più la calamita ti porterà sulla poltrona più facile, non conterà un fico secco essere asserviti a qualcuno che i sondaggi danno al minimo sindacale.
30% e 4% sono il motivo di questa collezione autunno inverno.

Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi