(OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu?
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Se questo capitava in Italia. Ci prendevano per idioti. NB mandiamo Silvio per consolare la povera Teresa may
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Macché Silvio, a zia May si manda l'uomo ragno.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
apache ha scritto:Se questo capitava in Italia. Ci prendevano per idioti. NB mandiamo Silvio per consolare la povera Teresa may
questo è vero
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Farage ha stravinto e Johnson si prepara a Downing Street
ci sarà da schiantarsi dal ridere
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
questo fenomeno che ride con le faccette buffe (col suo stipendio in euro a Bruxelles riderei anch'io) oggi ha detto a Trump "bisogna fare la Brexit in tempi brevi"
tanto sta a Bruxelles e mica deve farla lui.
Qualcuno però gli ha tirato addosso il milkshake togliendogli il sorriso dalla sua FACCIA DA CAZZO.
tanto sta a Bruxelles e mica deve farla lui.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Relazione Speciale
Le visite dei presidenti americani ci ricordano sempre la stretta e duratura amicizia tra il Regno Unito e gli Stati Uniti e sono lieto di avere un’altra opportunità per dimostrare l’immensa importanza che entrambi i nostri paesi attribuiscono alla nostra relazione», ha detto ieri sera Elisabetta II, fiduciosa «che i nostri valori comuni e gli interessi condivisi continueranno a unirci. Stasera celebriamo un’alleanza che ha contribuito a garantire la sicurezza e la prosperità di entrambi i nostri popoli per decenni, e che credo possa durare per molti anni a venire»
Il brindisi tra Trump e la regina Elisabetta
La Sovrana che fece la prima visita di Stato negli USA su invito del Presidente Eisenhower, evoca l’imminente 75° anniversario del D-Day: «In quel giorno le Forze Armate di entrambi i nostri paesi combatterono fianco a fianco per difendere i nostri valori di libertà e democrazia. Dobbiamo un debito incommensurabile ai soldati britannici, americani e alleati che iniziarono la liberazione dell’Europa il 6 giugno del 1944». Non lontano da Buckingham Palace, «nel loro quartier generale in St James’s Square, ufficiali britannici e americani lavoravano a stretto contatto per pianificare la libertà di un continente… e non sarebbe esagerato affermare che milioni di vite dipendevano dal loro sforzo comune».
Dopo aver menzionato i forti legami culturali ed economici di questa Special Relationship, tra Regno Unito e Stati Uniti, Sua Maestà al termine dello speech declama: «Signore e signori, invito tutti ad alzarvi e brindare al Presidente e alla signora Trump, alla continua amicizia tra le nostre due nazioni e alla salute, prosperità e felicità del popolo degli Stati Uniti».
Le visite dei presidenti americani ci ricordano sempre la stretta e duratura amicizia tra il Regno Unito e gli Stati Uniti e sono lieto di avere un’altra opportunità per dimostrare l’immensa importanza che entrambi i nostri paesi attribuiscono alla nostra relazione», ha detto ieri sera Elisabetta II, fiduciosa «che i nostri valori comuni e gli interessi condivisi continueranno a unirci. Stasera celebriamo un’alleanza che ha contribuito a garantire la sicurezza e la prosperità di entrambi i nostri popoli per decenni, e che credo possa durare per molti anni a venire»
Il brindisi tra Trump e la regina Elisabetta
La Sovrana che fece la prima visita di Stato negli USA su invito del Presidente Eisenhower, evoca l’imminente 75° anniversario del D-Day: «In quel giorno le Forze Armate di entrambi i nostri paesi combatterono fianco a fianco per difendere i nostri valori di libertà e democrazia. Dobbiamo un debito incommensurabile ai soldati britannici, americani e alleati che iniziarono la liberazione dell’Europa il 6 giugno del 1944». Non lontano da Buckingham Palace, «nel loro quartier generale in St James’s Square, ufficiali britannici e americani lavoravano a stretto contatto per pianificare la libertà di un continente… e non sarebbe esagerato affermare che milioni di vite dipendevano dal loro sforzo comune».
Dopo aver menzionato i forti legami culturali ed economici di questa Special Relationship, tra Regno Unito e Stati Uniti, Sua Maestà al termine dello speech declama: «Signore e signori, invito tutti ad alzarvi e brindare al Presidente e alla signora Trump, alla continua amicizia tra le nostre due nazioni e alla salute, prosperità e felicità del popolo degli Stati Uniti».
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Drogato_ di_porno ha scritto:questo fenomeno che ride con le faccette buffe (col suo stipendio in euro a Bruxelles riderei anch'io) oggi ha detto a Trump "bisogna fare la Brexit in tempi brevi"
tanto sta a Bruxelles e mica deve farla lui.
Qualcuno però gli ha tirato addosso il milkshake togliendogli il sorriso dalla sua FACCIA DA CAZZO.
ci lamentiamo di Salvini ma Farage e Johnson in quanto a facce da culo non scherzano mica
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
L’impegno della Russia per sostenere i partiti anti europeisti e quello di Trump per sostenere la Brexit dovrebbero dire molto sulla importanza della Unione Europea.
Basta ascoltare Trump, farsi due domande, e vie voglia di votare +Europa
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
quindi la brexit e il proliferare di partiti antieuropeisti, non sono un chiaro indicatore del fallimento dell'attuale gestione europea ma una cospirazione russo-americana..... ho capito.... va bene....GeishaBalls ha scritto:L’impegno della Russia per sostenere i partiti anti europeisti e quello di Trump per sostenere la Brexit dovrebbero dire molto sulla importanza della Unione Europea.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
oggi inizia a bologna la repubblica delle idee, preparatevi a un geisha combattivo, con analisi nuove e rinfrancato nello spirito.
sarà una lunga estate
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Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)
Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Questa grottesca necessità di inventarsi "nemici" esterni per giustificare la sopravvivenza del baraccone brussellese la dice lunga sull'inutilità dello stesso e sulla incapacità di autocriticaGeishaBalls ha scritto:L’impegno della Russia per sostenere i partiti anti europeisti e quello di Trump per sostenere la Brexit dovrebbero dire molto sulla importanza della Unione Europea.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
La repubblica delle idea anche detta: diciamo delle cose da far ripetere ai piddioti su intenertTeNz ha scritto:oggi inizia a bologna la repubblica delle idee, preparatevi a un geisha combattivo, con analisi nuove e rinfrancato nello spirito.
sarà una lunga estate
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Qualcuno dica al ticinese che non si usa dire più "piddioti"
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
No, stai attento, l’opinione pubblica è un argomento separato. L’argomento sono le dichiarazioni di Trump per far uscire subito l’UK dall’unione Europea e le offerte di sovvenzioni per incoraggiare il processo.bellavista ha scritto:quindi la brexit e il proliferare di partiti antieuropeisti, non sono un chiaro indicatore del fallimento dell'attuale gestione europea ma una cospirazione russo-americana..... ho capito.... va bene....GeishaBalls ha scritto:L’impegno della Russia per sostenere i partiti anti europeisti e quello di Trump per sostenere la Brexit dovrebbero dire molto sulla importanza della Unione Europea.
Basta ascoltare Trump, farsi due domande, e vie voglia di votare +Europa
Perché Trump è così favorevole alla Brexit? Era questa la riflessione
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Dario Fabbri da un' interpretazione originale della Brexit: a suo avviso non ha nulla a che vedere con fattori economici e sociali, bensì nasce nel 2014 col referendum sull'indipendenza scozzese (fallito di poco). Gli inglesi si spaventano: si rendono conto che l'Europa è un fattore destabilizzante per il Regno Unito perchè rischia di disarticolarlo e renderlo meno "unito". Inoltre secondo gli accordi del venerdì santo l'Irlanda del nord ha il diritto di ricongiungersi all'Eire qualora i cattolici diventino maggioranza (e le proiezioni demografiche dicono che ciò avverrà entro 15 anni).
Allora l'Inghilterra usa la Brexit come mezzo e non come fine: come mezzo per staccarsi dall' UE e tenere "tutti dentro", ricompattando lo UK. Però ha fatto male i suoi calcoli perchè l'ostacolo principale all'accordo con la UE è proprio la frontiera fra le due "Irlande", senza contare che gli scozzesi invocano un secondo referendum.
Il presupposto alla base di questo ragionamento è che ad essere decisive siano le questioni strategiche, il vero pane di cui vivono gli stati. Nel caso dell' Inghilterra, è vitale il mantenimento del controllo sulla Scozia e sull' Irlanda del Nord per mantenere il controllo del Mare d'Irlanda che impedisce di essere attaccati da Occidente, come già avevano progettato gli spagnoli ai tempi dell'invincibile armada (gli spagnoli erano addirittura sbarcati in Irlanda), Napoleone e il Kaiser o Hitler. Il controllo della Scozia è fondamentale per impedire una manovra a tenaglia, cioè essere attaccati contemporaneamente da nord (tipo Bravehart) e da sud. Dal 1600 ad oggi gli inglesi hanno sacrificato qualsiasi cosa al mantenimento di questa linea strategica e così farebbero anche per il mercato comune europeo. Dal canto loro Francia e Germania puntano a fomentare scozzesi e irlandesi proprio per indebolire l'Inghilterra.
La tesi è sicuramente veritiera ma a mio avviso checchè ne dica Fabbri le considerazioni economiche e politiche pesano eccome. L'Hard Brexit è come l'uscita dall'euro, tutti a parole dicono di volerla ma nessuno nei fatti vuole realizzarla perchè c'è il timore di un contraccolpo economico (e di consenso). E anche dal punto di vista politico è diventato un grosso business su cui campano molti pagliacci (Farage, Johnson, lo stesso Cameron che fa conferenza ben retribuite sulla Brexit ec..).
Allora l'Inghilterra usa la Brexit come mezzo e non come fine: come mezzo per staccarsi dall' UE e tenere "tutti dentro", ricompattando lo UK. Però ha fatto male i suoi calcoli perchè l'ostacolo principale all'accordo con la UE è proprio la frontiera fra le due "Irlande", senza contare che gli scozzesi invocano un secondo referendum.
Il presupposto alla base di questo ragionamento è che ad essere decisive siano le questioni strategiche, il vero pane di cui vivono gli stati. Nel caso dell' Inghilterra, è vitale il mantenimento del controllo sulla Scozia e sull' Irlanda del Nord per mantenere il controllo del Mare d'Irlanda che impedisce di essere attaccati da Occidente, come già avevano progettato gli spagnoli ai tempi dell'invincibile armada (gli spagnoli erano addirittura sbarcati in Irlanda), Napoleone e il Kaiser o Hitler. Il controllo della Scozia è fondamentale per impedire una manovra a tenaglia, cioè essere attaccati contemporaneamente da nord (tipo Bravehart) e da sud. Dal 1600 ad oggi gli inglesi hanno sacrificato qualsiasi cosa al mantenimento di questa linea strategica e così farebbero anche per il mercato comune europeo. Dal canto loro Francia e Germania puntano a fomentare scozzesi e irlandesi proprio per indebolire l'Inghilterra.
La tesi è sicuramente veritiera ma a mio avviso checchè ne dica Fabbri le considerazioni economiche e politiche pesano eccome. L'Hard Brexit è come l'uscita dall'euro, tutti a parole dicono di volerla ma nessuno nei fatti vuole realizzarla perchè c'è il timore di un contraccolpo economico (e di consenso). E anche dal punto di vista politico è diventato un grosso business su cui campano molti pagliacci (Farage, Johnson, lo stesso Cameron che fa conferenza ben retribuite sulla Brexit ec..).
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