[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
Anche meno di 300 dipendenti fidati..... e poi il problema non è chi sta in basso ma di chi sta in alto
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- Parakarro
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Re: [O.T.] Crisi economica
bravo.nik978 ha scritto: La mia ex azienda comprata dai giapponsi, ha fatto intascare ai 3 soci circa 170milioni di euro.... e chi non vende a quele cifre...
arrivano aziende talmente grosse e ricche con proposte per loro normali ma per noi spropositate
ti comprano e ti danno anche un lavoro perchè spesso ti tengono e ti danno pure uno stipendio altissimo
levandoti dalle palle tutti i pensieri della gestione del personale e dell'impresa non certo facile in questo paese...
è causa del nanismo delle aziende italiane? della mancanza di un CDA a favore di una gestione familiare?
è forse causato da un senso di sfiducia o da egoismo personale a scapito dell'imprenditorialità?
non saprei... ma come posso biasimarli?
Re: [O.T.] Crisi economica
Eh si esattamente
nel mio settore poi e' un classico da anni e anni.
E se va bene mantengono dirigenti e produzione con pochi aggiustamenti.
Altrimenti se sei un "concorrente" ti fanno chiudere. come successe ad una delle molte eccellenze che conosco, la "orsi Automazione" a genova.
Comprati da Siemens, soci 50enni che coi soldi avrebbero potuto vivere di rendita. Corso di tedesco per tutti e rapido spostamento delle attivita' di progettazione nella sede di milano e lasciato a genova solo sil servizio clienti.
Il nostro tessuto industriale e' fatto da aziende piccole nate nel dopoguerra o anni 609.. Spesso a conduzione familiare. Con potere nullo con banche e proiezione internazionale fatta al risparmio e con 10000 pregiudizi (ne so qualcosa......
)
Come fai a competere con Americani, Giapponesi, Tedeschi prima e anche Cinesi adesso...
Ciucciuzzo, ovvio.. Sara' una frase fatta ma il pesce puzza sempre dalla testa
nel mio settore poi e' un classico da anni e anni.
E se va bene mantengono dirigenti e produzione con pochi aggiustamenti.
Altrimenti se sei un "concorrente" ti fanno chiudere. come successe ad una delle molte eccellenze che conosco, la "orsi Automazione" a genova.
Comprati da Siemens, soci 50enni che coi soldi avrebbero potuto vivere di rendita. Corso di tedesco per tutti e rapido spostamento delle attivita' di progettazione nella sede di milano e lasciato a genova solo sil servizio clienti.
Il nostro tessuto industriale e' fatto da aziende piccole nate nel dopoguerra o anni 609.. Spesso a conduzione familiare. Con potere nullo con banche e proiezione internazionale fatta al risparmio e con 10000 pregiudizi (ne so qualcosa......

Come fai a competere con Americani, Giapponesi, Tedeschi prima e anche Cinesi adesso...
Ciucciuzzo, ovvio.. Sara' una frase fatta ma il pesce puzza sempre dalla testa
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Non è più il tempo di Frine e di Aspasia
Da quando l’economia è collassata, più donne hanno cominciato a prostituirsi, spinte dalla necessità. Ma i prezzi sono precipitati perché «nessuno ha più soldi»
La crisi finanziaria greca incide su tutti i settori di consumo. Inclusa la prostituzione. Ne parla il New York Times in un reportage firmato da Iliana Magra, che ha intervistato donne e clienti delle case chiuse di Atene. In un seminterrato ha incontrato Elena, 22 anni, prostituta russo polacca, capelli biondi e tacchi vertiginosi, e Evaggelia, la sua «signora»: un potenziale cliente ha concordato una prestazione per venti euro. Il commercio è crollato dalla crisi finanziaria del 2008. L’economia è collassata e l’arrivo di decine di migliaia di migranti ha spinto ancora più donne a prostituirsi, anche se i prezzi sono precipitati.
«Ho avuto un negozio di fiori per 18 anni, e ora sono qui per necessità, non certo per gioia», ha spiegato Dimitra, una donna di mezza età che ha perso la sua attività per colpa della crisi e ora lavora come prostituta su Filis Street. «Mi chiamavano signora Dimitra, ma ora sono diventata una puttana».
In Grecia, la prostituzione è legale nei bordelli registrati, sebbene la maggior parte dei bordelli di Atene non lo sia. La prostituzione di strada è illegale, eppure le donne vendono abitualmente sesso negli angoli delle strade. Molte entrano nella professione per necessità economiche, altre sono vittime della tratta e costrette a prostituirsi.
«La prostituzione è aumentata e cambiata, nel contesto del nuovo ambiente politico, economico e culturale», ha spiegato Grigoris Lazos, professore di criminologia all’Università Panteion di Atene che ha trascorso sei anni a studiare come le crisi del paese (la migrazione e l’economia) avevano cambiato la prostituzione ad Atene. Ha scoperto che il numero di prostitute in città è aumentato del 7% dal 2012, ma i prezzi sono diminuiti drasticamente, sia per le donne che lavorano nelle strade sia per quelle nei bordelli.
«Nel 2012, per una donna in un bordello, venivano richiesti in media di 39 euro, mentre nel 2017 solo 17: un calo del 56%». Secondo la legge greca, un bordello non può trovarsi a meno di 200 metri da scuole, ospedali, chiese, asili nido e piazze pubbliche. Ma data la densità del centro di Atene, è praticamente impossibile che succeda. Lazos ha scoperto che solo 8 dei 798 bordelli attivi in città in agosto erano legali.
Un numero molto diverso da quello dalle statistiche della polizia, che non contano più di 300 bordelli in città. Un portavoce della polizia ateniese, Theodoros Chronopoulos, ha spiegato che i dati ufficiali non includono i bordelli nascosti. «Ma siamo abbastanza tolleranti quando si tratta di bordelli, perché capiamo che quello che fanno è un servizio sociale», ha spiegato. La polizia, in seguito, ha voluto rilasciare una dichiarazione aggiuntiva, che contraddice la precedente: «Non c’è tolleranza quando si tratta di bordelli. I controlli sono intensi e costanti e le contravvenzioni vengono applicate laddove necessario».
Ma nessuna delle donne intervistate ha parlato della propria attività come servizio sociale, e molte hanno espresso il loro disgusto per i clienti. Evaggelia, la signora del bordello dove lavora Elena, ha detto degli uomini: «Non sono degni di una ragazza. Pensano di poter comprare qualcosa pagando 20 euro». «Odio il sesso», aggiunge Elena. «Mi piacciono i soldi, non il lavoro».
Anastasia, conosciuta come «Amazon» dai clienti, lavora come prostituta da quando aveva 14 anni. Ora ne ha 33 anni e ammette che il lavoro è più difficile che mai. «Le persone non hanno più soldi». Spiega che i clienti promettono: «Verrò quando prenderò lo stipendio».
Monica, trentenne albanese cresciuta a Salonicco, ha cominciato a prostituirsi 10 anni fa, quando viveva a Creta. Si è trasferita ad Atene cinque anni fa, alla ricerca di una nuova vita, e ha cominciato a lavorare in una tavola calda. Aveva completato il primo anno del corso di laurea per diventare cuoca e voleva usare i suoi guadagni per pagare il secondo, ma il capo non le ha pagato nemmeno uno stipendio. «Sono venuta qui perché è l’unico lavoro che, una volta fatto, sai che sarà retribuito». Passa da sei a otto ore al giorno a cercare di attirare i clienti, ma «non hanno soldi. Non hanno soldi da sette anni». Quando riceve un cliente, fa pagare 10 euro per 10 minuti e può tenere la metà. «Qualche anno fa, davano la mancia: 20 o 50 euro, ma anche 100 se ti apprezzavano. Ora più niente».
Eppure, secondo la ricerca di Lazos, i clienti sono aumentati del 5% circa tra il 2012 e il 2017. «È qualcosa che un uomo non può smettere di fare», spiega Manolis, tassista 33enne. «Fare sesso è come fumare: riesci a trovare 20 euro, in un modo o nell’altro».
Da quando l’economia è collassata, più donne hanno cominciato a prostituirsi, spinte dalla necessità. Ma i prezzi sono precipitati perché «nessuno ha più soldi»
La crisi finanziaria greca incide su tutti i settori di consumo. Inclusa la prostituzione. Ne parla il New York Times in un reportage firmato da Iliana Magra, che ha intervistato donne e clienti delle case chiuse di Atene. In un seminterrato ha incontrato Elena, 22 anni, prostituta russo polacca, capelli biondi e tacchi vertiginosi, e Evaggelia, la sua «signora»: un potenziale cliente ha concordato una prestazione per venti euro. Il commercio è crollato dalla crisi finanziaria del 2008. L’economia è collassata e l’arrivo di decine di migliaia di migranti ha spinto ancora più donne a prostituirsi, anche se i prezzi sono precipitati.
«Ho avuto un negozio di fiori per 18 anni, e ora sono qui per necessità, non certo per gioia», ha spiegato Dimitra, una donna di mezza età che ha perso la sua attività per colpa della crisi e ora lavora come prostituta su Filis Street. «Mi chiamavano signora Dimitra, ma ora sono diventata una puttana».
In Grecia, la prostituzione è legale nei bordelli registrati, sebbene la maggior parte dei bordelli di Atene non lo sia. La prostituzione di strada è illegale, eppure le donne vendono abitualmente sesso negli angoli delle strade. Molte entrano nella professione per necessità economiche, altre sono vittime della tratta e costrette a prostituirsi.
«La prostituzione è aumentata e cambiata, nel contesto del nuovo ambiente politico, economico e culturale», ha spiegato Grigoris Lazos, professore di criminologia all’Università Panteion di Atene che ha trascorso sei anni a studiare come le crisi del paese (la migrazione e l’economia) avevano cambiato la prostituzione ad Atene. Ha scoperto che il numero di prostitute in città è aumentato del 7% dal 2012, ma i prezzi sono diminuiti drasticamente, sia per le donne che lavorano nelle strade sia per quelle nei bordelli.
«Nel 2012, per una donna in un bordello, venivano richiesti in media di 39 euro, mentre nel 2017 solo 17: un calo del 56%». Secondo la legge greca, un bordello non può trovarsi a meno di 200 metri da scuole, ospedali, chiese, asili nido e piazze pubbliche. Ma data la densità del centro di Atene, è praticamente impossibile che succeda. Lazos ha scoperto che solo 8 dei 798 bordelli attivi in città in agosto erano legali.
Un numero molto diverso da quello dalle statistiche della polizia, che non contano più di 300 bordelli in città. Un portavoce della polizia ateniese, Theodoros Chronopoulos, ha spiegato che i dati ufficiali non includono i bordelli nascosti. «Ma siamo abbastanza tolleranti quando si tratta di bordelli, perché capiamo che quello che fanno è un servizio sociale», ha spiegato. La polizia, in seguito, ha voluto rilasciare una dichiarazione aggiuntiva, che contraddice la precedente: «Non c’è tolleranza quando si tratta di bordelli. I controlli sono intensi e costanti e le contravvenzioni vengono applicate laddove necessario».
Ma nessuna delle donne intervistate ha parlato della propria attività come servizio sociale, e molte hanno espresso il loro disgusto per i clienti. Evaggelia, la signora del bordello dove lavora Elena, ha detto degli uomini: «Non sono degni di una ragazza. Pensano di poter comprare qualcosa pagando 20 euro». «Odio il sesso», aggiunge Elena. «Mi piacciono i soldi, non il lavoro».
Anastasia, conosciuta come «Amazon» dai clienti, lavora come prostituta da quando aveva 14 anni. Ora ne ha 33 anni e ammette che il lavoro è più difficile che mai. «Le persone non hanno più soldi». Spiega che i clienti promettono: «Verrò quando prenderò lo stipendio».
Monica, trentenne albanese cresciuta a Salonicco, ha cominciato a prostituirsi 10 anni fa, quando viveva a Creta. Si è trasferita ad Atene cinque anni fa, alla ricerca di una nuova vita, e ha cominciato a lavorare in una tavola calda. Aveva completato il primo anno del corso di laurea per diventare cuoca e voleva usare i suoi guadagni per pagare il secondo, ma il capo non le ha pagato nemmeno uno stipendio. «Sono venuta qui perché è l’unico lavoro che, una volta fatto, sai che sarà retribuito». Passa da sei a otto ore al giorno a cercare di attirare i clienti, ma «non hanno soldi. Non hanno soldi da sette anni». Quando riceve un cliente, fa pagare 10 euro per 10 minuti e può tenere la metà. «Qualche anno fa, davano la mancia: 20 o 50 euro, ma anche 100 se ti apprezzavano. Ora più niente».
Eppure, secondo la ricerca di Lazos, i clienti sono aumentati del 5% circa tra il 2012 e il 2017. «È qualcosa che un uomo non può smettere di fare», spiega Manolis, tassista 33enne. «Fare sesso è come fumare: riesci a trovare 20 euro, in un modo o nell’altro».
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] Crisi economica
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
Re: [O.T.] Crisi economica
a tutto GACS
https://bebeez.it/2018/09/12/in-arrivo- ... -prossima/
https://www.borsaitaliana.it/notizie/so ... ans137.htm

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- OSCAR VENEZIA
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- Iscritto il: 12/02/2009, 15:54
Re: [O.T.] Crisi economica
Non bisogna vergognarsi di difendere gli interessi dell'Italia in tutti gli angoli del pianeta terra.gi.kappa. ha scritto: È dal 1991 che vivo di rendita
Anche con la forza quando e' necessario
-
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- Iscritto il: 09/09/2014, 10:51
Re: [O.T.] Crisi economica
Bologna, Prodi: "L'operaio guadagna 200 volte meno dei manager e nessuno si ribella"
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 10-S1.4-T1

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 10-S1.4-T1
fa strano leggere Prodi che incita i "poveri" alla rivolta contro i "ricchi"L'ex premier: "Accettiamo cose che 30 anni fa non avremmo accettato. Europa impopolare perché non fa nulla, mentre Cina e Usa ci massacrano"

Re: [O.T.] Crisi economica
Ormai è moda
Lo dicevano pure giannino e cacciari a radio 24 questa mattina
Reagan, bombardaci anche Parma (cit)
Lo dicevano pure giannino e cacciari a radio 24 questa mattina
Reagan, bombardaci anche Parma (cit)
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Re: [O.T.] Crisi economica
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
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Re: [O.T.] Crisi economica
figa che coglioni la fattirazione elettronica...
sto guardando un video di spiegazione del programma che ho deciso di adottare.... due palle...
se avessi voluto studiare mi sarei laureato e non sarei andato a lavorare....
tutto bellissimo MA non mi parlino di semplificazione.
sto guardando un video di spiegazione del programma che ho deciso di adottare.... due palle...
se avessi voluto studiare mi sarei laureato e non sarei andato a lavorare....
tutto bellissimo MA non mi parlino di semplificazione.
Re: [O.T.] Crisi economica
Tu lo sai si che sarà più difficile caricare fatture false?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- OSCAR VENEZIA
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- Iscritto il: 12/02/2009, 15:54
Re: [O.T.] Crisi economica
Stamattina sono stato all'agenzia delle entrate a chiedere un certificato.
Dopo due ore di attesa in mezzo alla plebaglia se ne escono candidamente dicendomi che quel certificato la seconda volta che lo chiedi ci vigliono 40 euro di bolli.
Quindi riesco perche' il bollo non te lo danno certo in un un ufficio pubblico che non ha più' un servizio cassa e vado a cercare un tabaccaio.
Compro il bollo e quando vado a pagare visto che non ho 40 euro tiro fuori il bancomat.
Il tabaccaio che ha 3 pos sul banco mi dice che l'unica cosa che non si può' pagare con il bancomat e' il bollo che per legge deve essere pagato in contanti.
Esco a cercare un bancomat torno dal tabaccaio ritorno all'agenzia delle entrate.
E questi hanno pure il coraggio di dirmi che vogliono la fattura elettronica per
semplificare. Mavaffankulo all'agenzia delle entrate e a Tito Boeri che mi sta sul cazzo
Dopo due ore di attesa in mezzo alla plebaglia se ne escono candidamente dicendomi che quel certificato la seconda volta che lo chiedi ci vigliono 40 euro di bolli.
Quindi riesco perche' il bollo non te lo danno certo in un un ufficio pubblico che non ha più' un servizio cassa e vado a cercare un tabaccaio.
Compro il bollo e quando vado a pagare visto che non ho 40 euro tiro fuori il bancomat.
Il tabaccaio che ha 3 pos sul banco mi dice che l'unica cosa che non si può' pagare con il bancomat e' il bollo che per legge deve essere pagato in contanti.
Esco a cercare un bancomat torno dal tabaccaio ritorno all'agenzia delle entrate.
E questi hanno pure il coraggio di dirmi che vogliono la fattura elettronica per
semplificare. Mavaffankulo all'agenzia delle entrate e a Tito Boeri che mi sta sul cazzo
Re: [O.T.] Crisi economica
Se è più difficile caricare le fatture, va da sé che è più difficile caricare le fatture false.
Non ci vuole mica Aristotele.
Non ci vuole mica Aristotele.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
- OSCAR VENEZIA
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- Iscritto il: 12/02/2009, 15:54
Re: [O.T.] Crisi economica
Ma andassero a trovare quelli che fanno le fatture false che li paghiamo per questo non per rompere incoglioni a chi non ne ha mai fatte.