E' nell ordine delle cose essendo più giovane e attivo gli auguro tutto il successo possibile,io dopo 17 anni ho fatto il mio tempo.Rodomonte ha scritto:Speriamo non lo scavalchi.... e comunque di Dostum ce n'è uno solo!
prostituzione
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Re: prostituzione
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: prostituzione
No dai, la tua plofessionalità è senza pali. 

Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: prostituzione
concordo.
x dos..
ma imho concordo anche con Rodomonte di Dostum ce n'è uno solo! imho l'eta non conta..un bel massaggino e torni fresco e combattivo come un appena iscritto..
x dos..



ma imho concordo anche con Rodomonte di Dostum ce n'è uno solo! imho l'eta non conta..un bel massaggino e torni fresco e combattivo come un appena iscritto..

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Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
Re: prostituzione
Commosso da dimostrazioni affetto
però il tempo passa inesorabile
chiedo scusa al papero su cui ho (ma senza cattive intenzioni) calcato la mano


però il tempo passa inesorabile
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Re: prostituzione
I copia e incolla da altri siti non vanno beneSandromi@ ha scritto:Alias:Isabella ...
Re: prostituzione
Dopo tanto tempo mi avete fatto tornare alla mente questo
https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... refresh_ce
Molte delle vittime di questo signore le conoscevo, quantomeno quelle di colore.
Una notte tornando da uno dei miei tanti viaggi in giro per l'Italia, a Candiolo (TO) mi fermai due minuti per salutare Joi, una ragazza del Ghana con cui avevo fatto amicizia, alta, fisico statuario, pelle d'ebano tesa come un tamburo e dal seno "importante", bellissima, aveva anche lavorato nei night per via della sua bellezza, spesso la accompagnavo lei qualche sua amica a prendere qualcosa di caldo al bar più vicino, certo mentirei se dicessi di non averci mai avuto anche rapporti, comunque una notte, ma era tardi ormai la vidi al suo solito posto e mi fermai, ero troppo stanco dalle ore trascorse al volante per caricarla, era solo un saluto ad una amica, fu l'ultimo. Al mattino dopo ascoltando la radio seppi che nella notte l'avevano trovata sgozzata a pochi metri da dove l'avevo salutata solo poche ore prima. Tempo dopo catturarono questo bel personaggio e da quanto dicono lei fu sua vittima. Non so se sia vero e meno, poco importa ormai, resta il rammarico quella sera, di disse di non aver ancora guadagnato abbastanza e per questo rimase ancora su quella strada.
Tante volte l'avevo accompagnata a casa ed avevo assistito ai suoi strip in auto per mettersi qualcosa di più accettabile addosso.
L'avessi portata a casa anche quella sera...
https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... refresh_ce
Molte delle vittime di questo signore le conoscevo, quantomeno quelle di colore.
Una notte tornando da uno dei miei tanti viaggi in giro per l'Italia, a Candiolo (TO) mi fermai due minuti per salutare Joi, una ragazza del Ghana con cui avevo fatto amicizia, alta, fisico statuario, pelle d'ebano tesa come un tamburo e dal seno "importante", bellissima, aveva anche lavorato nei night per via della sua bellezza, spesso la accompagnavo lei qualche sua amica a prendere qualcosa di caldo al bar più vicino, certo mentirei se dicessi di non averci mai avuto anche rapporti, comunque una notte, ma era tardi ormai la vidi al suo solito posto e mi fermai, ero troppo stanco dalle ore trascorse al volante per caricarla, era solo un saluto ad una amica, fu l'ultimo. Al mattino dopo ascoltando la radio seppi che nella notte l'avevano trovata sgozzata a pochi metri da dove l'avevo salutata solo poche ore prima. Tempo dopo catturarono questo bel personaggio e da quanto dicono lei fu sua vittima. Non so se sia vero e meno, poco importa ormai, resta il rammarico quella sera, di disse di non aver ancora guadagnato abbastanza e per questo rimase ancora su quella strada.
Tante volte l'avevo accompagnata a casa ed avevo assistito ai suoi strip in auto per mettersi qualcosa di più accettabile addosso.
L'avessi portata a casa anche quella sera...
Re: prostituzione
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: prostituzione
Chi è questa?

La storia di Malina di via Zamboni, l’escort più bella di Bologna, raccontata da un cliente devoto.
"Tante volte ho provato il desiderio di sfogarmi e di gridare ad alta voce che sono una prostituta e che non me ne vergogno. Che il nostro è un mestiere come un altro. Che non faccio niente di male ma piuttosto del bene, perché aiuto persone che ne hanno bisogno per vivere meglio.
La gente non ci conosce." (Malina
PRIMO CAPITOLO
2009
Arrivo a Bologna il 21 marzo 2009, dopo un viaggio di due giorni in pullman dalla Romania. Sono le 23.00, appena arrivata, e la sera stessa inizio a lavorare!
I primi sei mesi lavorerò sulla strada, come si dice nel gergo dei clienti OTR, On The Road, poi solo in appartamento.
Alcune parole d’italiano le ho imparate alla bell’e meglio prima di partire, e le mie colleghe mi hanno indicato dove aspettare il cliente, come contrattare la prestazione, dove portarlo per appartarci, come consumare il rapporto in auto e come ritornare alla base. La sera del mio arrivo mi portano a Porta Lame, anche se poi la mia postazione, finché lavorerò per strada, sarà in via Marco Polo.
Il mio primo e unico cliente arriva dopo mezz’ora e caso vuole che non sia un italiano ma un tedesco. È biondo, sulla quarantina. Non sono spaventata né intimorita, piuttosto emozionata e un po’ in apprensione per la novità e per la preoccupazione di non riuscire a seguire correttamente gli insegnamenti che ho ricevuto.
Prestazione base: pompino coperto e scopata. In auto mi muovo fin dall’inizio con agilità e disinvoltura, è una cosa che i miei clienti poi apprezzeranno molto.
Chiedo trenta euro, il tedesco ha solo monete da venti, così me ne dà quaranta lasciandomi il resto. Imparerò che con i clienti più gentili succede spesso.
Per quella sera basta così, ho comunque rotto il ghiaccio e posso accontentarmi. D’altronde sono appena arrivata e sono in una città che non conosco e di cui non parlo ancora la lingua. E che per otto anni diventerà la mia città.
Poco prima di ritirarmi ho accettato la proposta di Aldo di scrivere questo un libro. Mi ha fatto piacere raccontare la storia di questi anni.
L’ho fatto per dire quello che penso: ai clienti, alle altre ragazze e soprattutto all’altra gente.
Il mondo di noi ragazze che facciamo il mestiere dovrebbe essere compreso e non più disprezzato. Piuttosto che fare la fatica di comprendere è molto più facile essere cattivi, giudicare e odiare.
Tante volte ho provato il desiderio di sfogarmi e di gridare ad alta voce che sono una prostituta e che non me ne vergogno. Che il nostro è un mestiere come un altro. Che non faccio niente di male ma piuttosto del bene, perché aiuto persone che ne hanno bisogno per vivere meglio.
La gente non ci conosce.

La storia di Malina di via Zamboni, l’escort più bella di Bologna, raccontata da un cliente devoto.
"Tante volte ho provato il desiderio di sfogarmi e di gridare ad alta voce che sono una prostituta e che non me ne vergogno. Che il nostro è un mestiere come un altro. Che non faccio niente di male ma piuttosto del bene, perché aiuto persone che ne hanno bisogno per vivere meglio.
La gente non ci conosce." (Malina
PRIMO CAPITOLO
2009
Arrivo a Bologna il 21 marzo 2009, dopo un viaggio di due giorni in pullman dalla Romania. Sono le 23.00, appena arrivata, e la sera stessa inizio a lavorare!
I primi sei mesi lavorerò sulla strada, come si dice nel gergo dei clienti OTR, On The Road, poi solo in appartamento.
Alcune parole d’italiano le ho imparate alla bell’e meglio prima di partire, e le mie colleghe mi hanno indicato dove aspettare il cliente, come contrattare la prestazione, dove portarlo per appartarci, come consumare il rapporto in auto e come ritornare alla base. La sera del mio arrivo mi portano a Porta Lame, anche se poi la mia postazione, finché lavorerò per strada, sarà in via Marco Polo.
Il mio primo e unico cliente arriva dopo mezz’ora e caso vuole che non sia un italiano ma un tedesco. È biondo, sulla quarantina. Non sono spaventata né intimorita, piuttosto emozionata e un po’ in apprensione per la novità e per la preoccupazione di non riuscire a seguire correttamente gli insegnamenti che ho ricevuto.
Prestazione base: pompino coperto e scopata. In auto mi muovo fin dall’inizio con agilità e disinvoltura, è una cosa che i miei clienti poi apprezzeranno molto.
Chiedo trenta euro, il tedesco ha solo monete da venti, così me ne dà quaranta lasciandomi il resto. Imparerò che con i clienti più gentili succede spesso.
Per quella sera basta così, ho comunque rotto il ghiaccio e posso accontentarmi. D’altronde sono appena arrivata e sono in una città che non conosco e di cui non parlo ancora la lingua. E che per otto anni diventerà la mia città.
Poco prima di ritirarmi ho accettato la proposta di Aldo di scrivere questo un libro. Mi ha fatto piacere raccontare la storia di questi anni.
L’ho fatto per dire quello che penso: ai clienti, alle altre ragazze e soprattutto all’altra gente.
Il mondo di noi ragazze che facciamo il mestiere dovrebbe essere compreso e non più disprezzato. Piuttosto che fare la fatica di comprendere è molto più facile essere cattivi, giudicare e odiare.
Tante volte ho provato il desiderio di sfogarmi e di gridare ad alta voce che sono una prostituta e che non me ne vergogno. Che il nostro è un mestiere come un altro. Che non faccio niente di male ma piuttosto del bene, perché aiuto persone che ne hanno bisogno per vivere meglio.
La gente non ci conosce.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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- Gargarozzo
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- Iscritto il: 21/11/2016, 6:09
- Località: piemonte
Re: prostituzione
È facile dare medaglie d'oro di bellezza quando la protagonista rimane immersa nel mistero
Al di lá della condivisibilitá populista di alcune frasi, queste sembrano rivelarsi, ipocritamente, il veicolo di un opportunistico coming out a metá. Sarei felice d'essere smentito, ma queste parole che leggo mi sembrano neanche troppo velatamente le parole di altri per dare voce alle mezze veritá di una ex prostituta che rimane nel mezzo anonimato.
Al di lá della condivisibilitá populista di alcune frasi, queste sembrano rivelarsi, ipocritamente, il veicolo di un opportunistico coming out a metá. Sarei felice d'essere smentito, ma queste parole che leggo mi sembrano neanche troppo velatamente le parole di altri per dare voce alle mezze veritá di una ex prostituta che rimane nel mezzo anonimato.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: prostituzione
Tanti anni fa, frequentavo spesso Bologna,il quartiere lame, ed il marco polo. Ricordo di una dolce fanciulla, che in prima serata sostava in prossimità del centro commerciale distribuendo biglietti da visita agli interessati, quello era il viatico per poterla contattare ed usufruire dei suoi servizi nel corso della seconda parte della serata.
Per il tempo, una vera professionista. Non ricordo più il nome, ma non era questa.
Quanti anni sono passati ...
Per il tempo, una vera professionista. Non ricordo più il nome, ma non era questa.
Quanti anni sono passati ...
- Gargarozzo
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Re: prostituzione
Decisamente piú interessanti (per me) i racconti di questo tipo, di una realtá che non c'é piú, ma che si mostrava piú esplicitamente nelle proprie autenticitá come nelle contraddizioni (ineliminabili).
Oggi invece leggo racconti freddi, che vogliono mostrarsi "coerenti" e "liberi" ed invece sono solo meno consapevoli oppure piú disonesti (e spesso le 2 cose insieme).
Oggi invece leggo racconti freddi, che vogliono mostrarsi "coerenti" e "liberi" ed invece sono solo meno consapevoli oppure piú disonesti (e spesso le 2 cose insieme).
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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- balkan wolf
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- Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
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Re: prostituzione
Come siete “romantici”... tsk!
Mondialismo consumista signori non si scappa!
Per andare a troie ci vogliono soldi e cultura come per ogni altra fottuta cosa oggi... altro che piccolo mondo antico!
Conoscere le realtà sapersi relazionare con esse e inevitabilmente cacciare la fresca ( ma non più di tanta )
Il caprone pezzente finisce con la rumena nel fkk della baviera mentre il colto signore a letto con la moscovita a venezia... ed alla fine é giusto così!
Mondialismo consumista signori non si scappa!
Per andare a troie ci vogliono soldi e cultura come per ogni altra fottuta cosa oggi... altro che piccolo mondo antico!
Conoscere le realtà sapersi relazionare con esse e inevitabilmente cacciare la fresca ( ma non più di tanta )
Il caprone pezzente finisce con la rumena nel fkk della baviera mentre il colto signore a letto con la moscovita a venezia... ed alla fine é giusto così!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Alan Moore the killing joke
Re: prostituzione
Le verità son come le zoccole, signor mio.
Son mille e più, ognuna diversa dall'altra come mille e mille sono i puttanieri.
Singoli ed unitari sino al giorno in cui trovano chi fa per loro, puttanieri e zoccole trovano la loro corrispondenza.
Forse per Lei val la moscovita, alta e bionda ad altri la chiatta e burrosa ghaniana caricata all'Eur in una notte estiva.
Chi può dire però cosa sia meglio o cosa non vada bene.
Ognun di noi tromba quel che può permettersi o meglio gradisce
Non sta a me, e non sta a lei dire il chi o cosa.
Signor mio, lei pecca in presunzione.
Son mille e più, ognuna diversa dall'altra come mille e mille sono i puttanieri.
Singoli ed unitari sino al giorno in cui trovano chi fa per loro, puttanieri e zoccole trovano la loro corrispondenza.
Forse per Lei val la moscovita, alta e bionda ad altri la chiatta e burrosa ghaniana caricata all'Eur in una notte estiva.
Chi può dire però cosa sia meglio o cosa non vada bene.
Ognun di noi tromba quel che può permettersi o meglio gradisce
Non sta a me, e non sta a lei dire il chi o cosa.
Signor mio, lei pecca in presunzione.
- Drogato_ di_porno
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Re: prostituzione
Ognun c'ha la Marianna che permettere si può


"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- balkan wolf
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Re: prostituzione
Non concordo fib
Rimando sulle slave uno deve conoscere un minimo le differenze ( eccezioni escluse ) altrimenti per lui son solo quelle col fisico tipo star di private... poi si becca la gnurate o peggio la forzata non capisce e scrive la classica minkiata “tutte fredde ignoranti e attacate ai soldi”... grazie al cazzo hai beccato na contadina transilvana col pappone cattivo! Se beccavi una matricola di ingegneria di leningrado freelance magari la musica cambiava no?
Ps
E non fate i taccagni che l’ingeniera del soviet mica costa 1000 euro a botta ( quelli li paga solo il maniglia )
Rimando sulle slave uno deve conoscere un minimo le differenze ( eccezioni escluse ) altrimenti per lui son solo quelle col fisico tipo star di private... poi si becca la gnurate o peggio la forzata non capisce e scrive la classica minkiata “tutte fredde ignoranti e attacate ai soldi”... grazie al cazzo hai beccato na contadina transilvana col pappone cattivo! Se beccavi una matricola di ingegneria di leningrado freelance magari la musica cambiava no?
Ps
E non fate i taccagni che l’ingeniera del soviet mica costa 1000 euro a botta ( quelli li paga solo il maniglia )
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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