Salieri D'Amato ha scritto:SoTTO di nove ha scritto:Se vuoi far passare un messaggio forte devi rappresentare qualcosa di prezioso. Li io ci vedo solo un branco di cozze.
e non è maschilismo è la percezione che avrà il destinatario del messaggio.
Dunque tu penseresti che queste si appellino ai migranti in quanto esuli e morti di figa, e dato che gli indigeni locali (fascisti) non se le scopano in quanto cozze, si vorrebbero i primi che invece non si farebbero problemi. Quindi non un messaggio simbolico, ma una vera invocazione di aiuto!?
Noto la tua sensibilità nel voler solo accennare alla cosa, senza neppure riesumare il luogo comune del cazzo nero, seppur il termine branco lascia intuire l'associazione agli animali, rimarcando la vicinanza antropologica e culturale ai Negri. Da questo si può desumere che sia stato in larga parte l'istinto a guidarle nella costruzione del messaggio, più che una scelta deliberata e razionale.
Mettiamo le faccine va

Parti da una premessa sbagliata. Il senso di quella foto non è "siamo cozze, i fascisti ci ignorano negri morti di figa venite".
Questo l'hai presunto te.
Più o meno il senso di quella foto è "I fascisti sono brutta gente, migranti non abbiate paura di loro e rimanete qua in Italia noi siamo con voi"
Poi se vogliamo dirla tutta sono loro a camminare sul filo del doppio senso utilizzando la combo donna-migrante uomo.
Ora il messaggio vuole deridere il fascista.
Se utilizzi una foto con 20 modelle fighe il fascista nella sua testa penserebbe "troie di merda". Ergo reagirebbe male ma il messaggio arriverebbe chiaro. Siamo per te troie di merda ma preferiamo (anche solo socializzare se non vuoi seguire il loro doppio senso) i migranti a te fascista/razzista.
Se invece utilizzi 20 cozze il fascista nella sua testa penserebbe "cozze sfigate ma chi vi si incula" Ergo reagirebbe deridendole e il messaggio diventa così un boomerang.
è chiaro il concetto?
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi