[O.T.] l'onere inverso della prova applicato alla religione
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non capisco, cimmè.
hai spiegato il "perchè" di alcune convinzioni superstiziose, ma questo non toglie che via sia chi ci crede ugualmente.
allo stesso modo, allora, potremmo spiegare il "perchè" nascono le credenze religiose (la sociologia lo ha fatto benissimo).
ma questo mi pareva fuori discussione.
l'ultima parte della tua risposta in parte è la risposta alla mia domanda. "lo si sente, punto".
hai spiegato il "perchè" di alcune convinzioni superstiziose, ma questo non toglie che via sia chi ci crede ugualmente.
allo stesso modo, allora, potremmo spiegare il "perchè" nascono le credenze religiose (la sociologia lo ha fatto benissimo).
ma questo mi pareva fuori discussione.
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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- cimmeno
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tranne alcuni casi, queste superstizioni sono accorgimenti tramandati di generazione in generazione. se li vedi come li ho esposti, vedrai che:Squirto ha scritto:non capisco, cimmè.
hai spiegato il "perchè" di alcune convinzioni superstiziose, ma questo non toglie che via sia chi ci crede ugualmente.
passare sotto una scala puó davvero crearti dei problemi
versare l'olio puó davvero farti cadere per terra e farti spezzare un femore
li si tramanda per tradizione, ma seguirli puó essere una mossa accorta.è lo stesso meccanismo con cui nascono le leggende, anche quelle metropolitane.
magari non è vero che la coca cola scioglie un pezzo di carne ce se lo lasci dentro una nottata, ma bere molta coca cola., così come tutte le bibite gassate, puó crearti qualche problemino (dai rutti alla gastrite)
magari non è vero che nei tronchetti della felicità vive un ragno velenoso, ma è opportuno controllare le piante che arrivano dall'estero perchè possono trasportare larve di insetti e parassiti.
e così via.un tempo l'esperienza delle persone ed il buon senso erano preziosi, oggi nulla vale un cazzo se non copmare su internet o in televisione.
poi se una persona se ne fa ossessionare, dipende da quella persona, non dalla superstizione in se per se.
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Squirto ha scritto:mmm.... ma una distinzione tecnica tra superstizione e fede?
superstizione = convinzione , fallace o meno, su alcuni aspetti riscontrabili della vita quotidiana (il gatto lo vedi, l'olio lo vedi, la scala la vedi) che ti porta a credere che determinati comportamenti verso tali aspetti possano influenzare il proseguimento della tua vita.
religione = convinzione dell'esistenza di un'ente , non riscontrabile in maniera empirica, che in epoche remote ha fornito ai tuoi antenati una serie di precetti morali che ti porteranno ad avere una vita più serena ed a conseguire vantaggi (piaceri, o beatitudine, o una reinacarnazione felice) dopo la morte.
differenze ?
la superstizione è proiettata sull'immediato, ha per oggetto atti ed oggetti concreti.secondo la superstizione se eviti di incrociare un gatto nero non è che vai in paradiso, ma eviti rotture di palle.
la religione è proiettata sul dopo.in vistù di questo "dopo" ti fornisce dei precetti che devono guidare il tuo modo di agire nella vita.
se stessimo parlando di nformatica ti direi che le superstizioni sono piccoli programmini ,fatti da appassionati, che in vistù di bugs possono avere comportamenti magari strani, ma spesso salutari.
mentre le religioni sono un'intero sistema operativo in cui è incluso antivirus e firewall . il suo intento è farti agire correttamente verso gli altri , per poi mantenere una buona stabilità nella prossima sessione (quella dopo la morte)
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Quindi ritieni che le religioni siano solo superstizioni meglio sviluppate?cimmeno ha scritto: se stessimo parlando di nformatica ti direi che le superstizioni sono piccoli programmini ,fatti da appassionati, che in vistù di bugs possono avere comportamenti magari strani, ma spesso salutari.
mentre le religioni sono un'intero sistema operativo in cui è incluso antivirus e firewall . il suo intento è farti agire correttamente verso gli altri , per poi mantenere una buona stabilità nella prossima sessione (quella dopo la morte)
Allora abbiamo litigato per niente, la pensiamo nello stesso modo

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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bellavista ha scritto: Quindi ritieni che le religioni siano solo superstizioni meglio sviluppate?
Allora abbiamo litigato per niente, la pensiamo nello stesso modo
no. io credo che una religione, quella cattolica, predichi qualcosa che ritengo giusto. tu credi che le religioni in toto siano falsità .
hai l'abitudine di citare i post in maniera parziale .
se avessi letto poche righe più su, avresti letto una descrizione sommaria della religione, che non ha nulla a che fare con le superstizioni.
le superstizioni sono credenze che riguardano qualcosa di materiale. di misurabile.
la religione è la convinzione dell'esistenza di un'entità che trascende la coscienza umana.
è dimostrabile la falsità di una superstizione perchè puó accadere che io passi sotto una sala e non mi succeda nulla.posso attraversare una strada dopo che è passato un gatto nero e non succedermi nulla.
ma il credere in qualcosa che trascende i sensi umani non puó essere detto vero o falso, ma creduto o non creduto, poichè come non cè la dimostrabilità in positivo, non vi è quella in negativo.
comunque, finita qui.
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ma no, cimmeno. altrimenti non esisterebbero, dato che sarebbe facile "dimostrarne" la falsità .cimmeno ha scritto:le superstizioni sono credenze che riguardano qualcosa di materiale. di misurabile.
per esempio, a ognuno di noi nella vita capitano cose spiacevoli. come fai a dimostrare che non ti è stato attaccato il malocchio da qualcuno?
non è dimostrabile, perchè presume l'esistenza di qualcosa di "immateriale" (negatività o "influenze nefaste" in questo caso) che agisce sulle persone.
non si puó distinguere superstizione e religione in base alla materialità o alla misurabilità delle cose.
(e cmq la "coscienza", il pensiero insomma, è una attività cerebrale che dipende dall'interazione tra elementi chimici ed elettrici dentro il nostro corpo. se cessano quelli, cessa anche la coscienza. ovviamente si puó poi dire "no, c'è l'anima", ma torniamo a bomba)
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per tagliare la testa al toro, parliamo direttamente del punto a cui, presumo tu voglia arrivare attraverso il logos. ovvero la tua convinzione della sovrapponibilità tra superstizione e religione.
le superstizioni dicono che il fare -non fare qualcosa porterà conseguenze nefaste nella tua vita. anche se hai davanti agli occhi l'evidenza che sono false, le segui perchè, per qualche motivo, credi che un qualcosa , un fluido o un qualcosa di simile farà in modo di premiarti-punirti .
le religioni si fondano sul presupposto che esista un'entità , individuata di volta in volta con vari nomi o forme, che ha creato quanto ti circonda e che ha fornito ai tuoi antenati delle norme-precetti da seguire. non si rispettano perchè dio puó fulminarti, o perchè farà in modo da farti andare tutto male.
ma in prima battuta le religioni danno come prospettiva un futuro di beatitudine, in una vita dopo la morte, in seconda battuta un'ordine, generato dal dio di cui si crede l'esistenza, all'interno del quale il rispetto delle regole porta il vantaggio di tutti.in questa prospettiva terrena le cose materiali di ogni giorno , il gatto, la sedia, il sesso, i soldi, lo specchio, la scala, sono particolari, contorno di un'esistenza centrata sul rapporto con gli altri ( la maggiorparte delle norme religiose, di qualunque religione, è centrata sul rapporto con gli altri)
se vuoi dire che nessuna delle due ha basi scientifiche, quindi la religione è una forma di superstizione, libero di farlo, dal punto di vista scientifico non vedo motivi per non dirlo.
se vuoi dire che sono un'asino , un'ingenuo, un credulone perchè credo in una religione, fai pure.
è tuo diritto dirlo e pensarlo, ma non è tuo diritto pensare me ne deba convincere pure io.
le superstizioni dicono che il fare -non fare qualcosa porterà conseguenze nefaste nella tua vita. anche se hai davanti agli occhi l'evidenza che sono false, le segui perchè, per qualche motivo, credi che un qualcosa , un fluido o un qualcosa di simile farà in modo di premiarti-punirti .
le religioni si fondano sul presupposto che esista un'entità , individuata di volta in volta con vari nomi o forme, che ha creato quanto ti circonda e che ha fornito ai tuoi antenati delle norme-precetti da seguire. non si rispettano perchè dio puó fulminarti, o perchè farà in modo da farti andare tutto male.
ma in prima battuta le religioni danno come prospettiva un futuro di beatitudine, in una vita dopo la morte, in seconda battuta un'ordine, generato dal dio di cui si crede l'esistenza, all'interno del quale il rispetto delle regole porta il vantaggio di tutti.in questa prospettiva terrena le cose materiali di ogni giorno , il gatto, la sedia, il sesso, i soldi, lo specchio, la scala, sono particolari, contorno di un'esistenza centrata sul rapporto con gli altri ( la maggiorparte delle norme religiose, di qualunque religione, è centrata sul rapporto con gli altri)
se vuoi dire che nessuna delle due ha basi scientifiche, quindi la religione è una forma di superstizione, libero di farlo, dal punto di vista scientifico non vedo motivi per non dirlo.
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è tuo diritto dirlo e pensarlo, ma non è tuo diritto pensare me ne deba convincere pure io.
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Il caro vecchio Watson... insieme a Crick un genio assoluto... e i Maurice Wilkin, i Rosalind Franklin ispirati da Linus Pauling... ma chi se li ricorda piu`?Squirto ha scritto:Oggi è in atto un tentativo concertato da parte di alcuni scienziati influenzati dalla religione di trattare l’evoluzione come una teoria, come se questo in qualche misura ne diminuisse l’autorevolezza e la forza nello spiegare come funziona il mondo. Uno dei doni più grandi che la scienza ha fatto al mondo è la continua eliminazione del soprannaturale, ed è una lezione che mi ha trasmesso mio padre: la conoscenza libera il genere umano dalla superstizione.
Possiamo vivere la nostra vita senza il costante timore di aver offeso questa o quella divinità che va placata con incantesimi o sacrifici, o di essere alla mercè dei demoni o delle Parche. Se aumenta la conoscenza, l’oscurità intellettuale che ci circonda viene illuminata e impariamo di più della bellezza e della meraviglia del mondo naturale. Non giriamoci attorno: l’affermazione comune secondo la quale l’evoluzione attraverso il meccanismo della selezione naturale è una «teoria», esattamente com’è una teoria quella delle stringhe, è sbagliata. L’evoluzione è una legge (con parecchi elementi), tanto sostanziata quanto qualsiasi altra legge naturale, che sia di gravità , del movimento o di Avogadro. L’evoluzione è un dato di fatto, messa in discussione soltanto da chi sceglie di negare l’evidenza, accantona il buonsenso e crede invece che alla conoscenza e alla saggezza immutabili si arrivi soltanto con la Rivelazione.
James D. Watson
Premio Nobel per la medicina e la fisiologia
29 settembre 2005
Ma nessuno qui si e` mai impasticcato di superdosi di Vitamina C seguendo le indicazioni di Pauling e la sua ricetta per la longevità ?
Squirto grazie della citazione. Lo senti anche tu come suona anacronistica di questi tempi? Siamo o no tornati indietro di cent'anni? Quanto durerà questa acuta crisi di transizione e di buio della ragione?
Ich bin ein Berliner. JFK
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Hai bisogno di Chesterton per darmi dell'idiota? Non serviva... potevi dirmelo con parole tue... avrei apprezzato almeno l'originalità .Kaisersoze ha scritto:«Spesso chi venera la ragione ne fa poco uso»Berlino ha scritto:Quanto durerà questa acuta crisi di transizione e di buio della ragione?
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il solito scettico...cimmeno ha scritto: si, l'esistenza di dio non è in alcun modo provabile scientificamente. non si vede, non si sente, non compare sull'elenco del telefono , non ha neanche lasciato tracce di alcun tipo.
http://www.paginebianche.it/execute.cgi ... =&ind=&nc=
"...Ma io lo so chi è Mark Lanegan arrogante bottegaio indegno della roba che vendi qui dentro, alternativo dei miei coglioni che quando io ascoltavo i Dead Kennedys tu nemmeno ti facevi le pippe..."
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La figura di Padre Brown mi ha sempre affascinato da bambino, associava una profonda conoscenza dell' animo umano ad un rigore logico non inferiore a quello di Sherlock Holmes. Grazie alla magia poetica di Chesterton delinquente ed investigatore si innalzavano a simboli del peccato della redenzione. Conservo ancora i suoi raccontiKaisersoze ha scritto:«Spesso chi venera la ragione ne fa poco uso»
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non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente