[O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

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bellavista
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#316 Messaggio da bellavista »

Parakarro ha scritto:ho visto il servizio delle iene sulle molestie alle attrici italiane.
comprendo che di fronte ad una situazione del genere la reazione può essere irrazionale: c'è chi si blocca, chi reagisce, chi accetta per poi pentirsi, chi lo fa in un vero e proprio stato di trans... per un uomo (che solitamente non subisce violenze o molestie) è difficile se non impossibile da capire (infatti Feltri che è un povero coglione e non capisce nemmeno le cose normali queste le giudica senza poterlo fare) ma è come quando subisci una rapina o una truffa: teoricamente c' è chi reagirebbe senza timore, chi scapperebbe, chi urlerebbe ecc... poi quando ti capita magari ti immobilizzi o ti parte una crisi isterica o accetti di buon grado sperando che finisca presto...

però ste attrici devono fare nomi e cognomi cristo!
non possono lasciare le cose così. altrimenti la denuncia perde di forza e di significato.

inutile dire di fronte alle telecamere: "ti spacco la faccia" quando hai accettato di mandargli una foto a seno nudo e poi non fai il nome del porco.

Giovanna Rei mi da un misto di rabbia e rassegnazione: ho sentito il suo resoconto fatto a "porta a porta"... ridacchiava come una gallina del fisico del produttore e della situazione dipinta come grottesca e ridicola... alle "iene" aveva invece la faccia triste e disperata chiudendo l'intervista affermando che le donne napoletane sono toste... con tutto il rispetto possibile: vai a cagare cretina.


mi piacerebbe che le attrici facessero i nomi e che poi anche i produttori facessero i nomi delle donne che hanno fatto lavorare perchè abili spompinatrici.
a me quello che fa ridere è proprio questo atteggiarsi sconvolte dalla cosa.

ma facciamo una considerazione semplice e logica. una ragazza mediamente bella riceve approcci da quando ha 14 anni, basta che vada in un locale la sera e 3 o 4 ci proveranno.
questo se è mediamente bella.
se è una figa, come in genere quelle che vanno a fare le modelle o le attrici, questo numero moltiplicalo per 5 o 10. Una ventina di approcci ogni volta he esce la sera da quando ha 14 anni.
Gli approcci ovviamente saranno di tutti i tipi, da quello più educato a wuello più molesto dell’ubriaco, da loro coetaneo a quello che ha il doppio o il triplo della loro età.

Ma comunque ogni ragazza normale arrivata a 18 anni di approcci ne ha ricevuti a centinaia.

La cosa comica invece è che queste sembrano descrivere la situazione di quando ricevono queste proposte come fossero delle suore di clausura appena uscite dal convento. Come se il regista del caso fosse il primo che abbia provato a scoparsele e loro rimanevano impietrite non sapendo cosa fare in una situazione che invece ogni ragazza di medio aspetto ha provato centinaia di volte.

la cosa mi fa morir dal ridere
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apache
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#317 Messaggio da apache »

Rocco siffredi cazzo questo weinstein mi batte ( vengono fuori tutte dopo anni quello fa sospetto
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

HHH
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#318 Messaggio da HHH »

bellavista ha scritto:
Parakarro ha scritto:
a me quello che fa ridere è proprio questo atteggiarsi sconvolte dalla cosa.

ma facciamo una considerazione semplice e logica. una ragazza mediamente bella riceve approcci da quando ha 14 anni, basta che vada in un locale la sera e 3 o 4 ci proveranno.
questo se è mediamente bella.
se è una figa, come in genere quelle che vanno a fare le modelle o le attrici, questo numero moltiplicalo per 5 o 10. Una ventina di approcci ogni volta he esce la sera da quando ha 14 anni.
Gli approcci ovviamente saranno di tutti i tipi, da quello più educato a wuello più molesto dell’ubriaco, da loro coetaneo a quello che ha il doppio o il triplo della loro età.

Ma comunque ogni ragazza normale arrivata a 18 anni di approcci ne ha ricevuti a centinaia.

La cosa comica invece è che queste sembrano descrivere la situazione di quando ricevono queste proposte come fossero delle suore di clausura appena uscite dal convento. Come se il regista del caso fosse il primo che abbia provato a scoparsele e loro rimanevano impietrite non sapendo cosa fare in una situazione che invece ogni ragazza di medio aspetto ha provato centinaia di volte.

la cosa mi fa morir dal ridere
condivido..
mi è piaciuto anche il video che ha messo konon

Ieri Giovanna Rei era anche a Matrix su canale 5, se le sta facendo proprio tutte le trasmissioni, mi chiedo perché, se dice di essere così tosta, non abbia trovato il coraggio di denunciare.. mah

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bellavista
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#319 Messaggio da bellavista »

HHH ha scritto:
bellavista ha scritto:
Parakarro ha scritto:
a me quello che fa ridere è proprio questo atteggiarsi sconvolte dalla cosa.

ma facciamo una considerazione semplice e logica. una ragazza mediamente bella riceve approcci da quando ha 14 anni, basta che vada in un locale la sera e 3 o 4 ci proveranno.
questo se è mediamente bella.
se è una figa, come in genere quelle che vanno a fare le modelle o le attrici, questo numero moltiplicalo per 5 o 10. Una ventina di approcci ogni volta he esce la sera da quando ha 14 anni.
Gli approcci ovviamente saranno di tutti i tipi, da quello più educato a wuello più molesto dell’ubriaco, da loro coetaneo a quello che ha il doppio o il triplo della loro età.

Ma comunque ogni ragazza normale arrivata a 18 anni di approcci ne ha ricevuti a centinaia.

La cosa comica invece è che queste sembrano descrivere la situazione di quando ricevono queste proposte come fossero delle suore di clausura appena uscite dal convento. Come se il regista del caso fosse il primo che abbia provato a scoparsele e loro rimanevano impietrite non sapendo cosa fare in una situazione che invece ogni ragazza di medio aspetto ha provato centinaia di volte.

la cosa mi fa morir dal ridere
condivido..
mi è piaciuto anche il video che ha messo konon

Ieri Giovanna Rei era anche a Matrix su canale 5, se le sta facendo proprio tutte le trasmissioni, mi chiedo perché, se dice di essere così tosta, non abbia trovato il coraggio di denunciare.. mah
si sta girando tutti i programmi perchè ovviamente questa storia permette di avere pubblicità e visibilità a donne che non si caga più nessuno da anni.

la cosa è talmente evidente
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dostum
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#320 Messaggio da dostum »

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#321 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Immagine
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#322 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:Immagine
Lo zozzo insidiava pure Barbie
https://video.repubblica.it/spettacoli- ... 726/288341
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#323 Messaggio da Drogato_ di_porno »

non vale! nel cartone l'hanno disegnato molto più magro, avrà 50 kg in meno. ed è anche meno brutto

insomma, per come è fatto nel cartone un massaggino con la crema si poteva fare

Immagine
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"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#324 Messaggio da Konon »

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10 ... 179256878/

Solo duecento? Così poche? Si può fare di meglio...

Si sono aperti i cancelli raga, godetevi lo spettacolo

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#325 Messaggio da ramarro verde »

Troppo facile sparare ad un uomo mentre "caga"

marziano
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#326 Messaggio da marziano »

l'intervista perfetta che per me chiude ogni discussione.

Sul caso Weinstein, Marina Cicogna, produttrice fuori dagli schemi di film come “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “Metti una sera a cena”, non si unisce al trenino dell’indignazione.

La faccenda è molto complicata, non si può risolvere con due parole. C’è un’alzata di scudi delle donne, che vogliono essere protette, trattate meglio sul luogo di lavoro, avere lo stesso potere degli uomini. Queste sono battaglie giuste. Ma poi si tende a esagerare, soprattutto negli Stati Uniti, sfociando nell’ipocrisia. Frequento Hollywood da quando ero ragazzina e sono stata più volte a casa di Jack Warner, il grande produttore. Sua figlia era una mia compagna di scuola. Quello che vediamo ancora oggi è un falso puritanesimo, o meglio un puritanesimo americano. Che a noi italiani fa sorridere.

In che senso?

Un sistema perbenista, in cui tutto è perfetto in superficie, si va in chiesa, si ha un’immagine pubblica impeccabile. Poi si torna a casa e sotto le lenzuola ognuno fa le porcate che gli pare. Ma se qualcuno solleva le lenzuola - scandalo! - la società si mette a urlare contro il maiale di turno.

Lei conosce Harvey Weinstein?

Certo, sono oltre vent’anni che lo incontro ai festival, a Los Angeles, sui set. È un uomo prepotente, invadente, che deve ottenere subito quello che vuole, e lo manifesta in modo sgradevole. Te ne accorgi dopo cinque minuti, non ci vogliono vent’anni. Chiunque ci abbia avuto a che fare conosce i suoi metodi, anche se è vero, come ha raccontato lo sceneggiatore Scott Rosenberg, che con le persone cui si affeziona è generosissimo, le ricopre di regali e attenzioni. Una delle ultime volte in cui l’ho visto è stato alla cerimonia per la stella sulla Walk of Fame per Ennio Morricone. C’era Tarantino e Weinstein aveva organizzato una grande festa in onore del compositore italiano, e come spesso faceva, non si è presentato.

Come mai crede che questa vicenda sia esplosa proprio ora?

E’ un fatto che sorprende anche me. La storia del produttore che punta le attrici è vecchia quanto il cinema. I racconti partono da prima degli anni ’30. Forse ora serviva farne un caso politico, forse la società di Weinstein era in crisi ed è partito un classico calcio dell’asino. Vedo anche una gran vigliaccheria. Da un minuto all’altro ci si accorge di cose arcinote, si sceglie un caprone espiatorio e lo si fa a pezzi. La colpa è anche un po’ vostra, della follia dei media che tendono a gonfiare la notizia del momento.

Vigliaccheria? Mi può fare un esempio?

Ho il massimo della stima per Meryl Streep, è una donna e attrice straordinaria. Ma non ha fatto una bella figura quando ha detto “non tutti sapevano”. Che lei fosse convinta che Weinstein fosse un santo mi sembra incredibile. Il cinema europeo gli deve tantissimo: ha creduto in progetti su cui gli altri non investivano un centesimo. Ha prodotto film meravigliosi. Quest’ondata di finta indignazione nel nostro ambiente è un esercizio grottesco. Per non dire della moglie.

Intende Georgina Chapman, la stilista?

Sì. Ha chiesto il divorzio 24 ore dopo la pubblicazione dell’articolo. La trovo imbarazzante. Il problema per lei non è l’essere tradita o l’aver vissuto accanto a un molestatore, due cose che sapeva per filo e per segno. Il problema è lo scandalo, l’immagine pubblica. La moglie così diventa solo un francobollo di presentabilità. Quando salta il tappo è la prima a sparire. La moglie di Jack Warner viveva praticamente a letto, eppure frequentava chi le pareva, incluso un gruppo di donne pazzesche e affascinanti, tra cui Marlene Dietrich. Lui aveva la sua vita, lei la sua. Poi alle feste andavano insieme.

A lei è mai capitato di essere importunata in modo pesante?

Una volta, durante il festival di Venezia, un uomo mi toccò il seno. Gli ho dato un ceffone ben assestato. Per qualche secondo ho temuto che avrebbe reagito, che mi avrebbe buttato giù dalla diga del Lido. Per fortuna non l’ha fatto. Conta anche il mostrarsi determinate: se non hai esitazioni nel respingerlo (e non hai secondi intenti), già ti metti su un piano differente.

Le donne devono farsi lupi per non finire come le pecore, come ha detto l’attrice Giovanna Rei?

Voglio essere chiara: Harvey Weinstein è un cafone tremendo, uno che anche dopo vent’anni ti saluta solo quando gli gira o quando gli servi. È corpulento e viscido, sono sicura che essere assaliti da lui sia una delle cose peggiori che ti possa capitare. Però fare di lui l’unico marpione mi sembra ridicolo. Ci sono molti altri che fanno la stessa cosa, le stesse avances con i medesimi scopi, ma magari sono più affascinanti, più belli o più eleganti e nessuno ne parla. È solo una questione di forma?

Il super-capo di Amazon Video, uno che gestiva un budget annuale da 4,5 miliardi di dollari, è stato licenziato per aver chiesto troppe volte e con troppa insistenza a una produttrice esecutiva di andare a cena con lui, e di averle sussurrato due frasi esplicite.

Il caso Weinstein, e il modo in cui è stato affrontato, come un pugno nello stomaco, avrà sicuramente un risultato positivo: il produttore o il regista di turno avranno un po’ più di paura di saltare addosso a una ragazza o di approfittarsi della loro posizione. Il problema però è che ora un uomo rischia di andare in galera se al supermercato sfiori per sbaglio la signora che è in fila davanti a te. Quello che è difficile è trovare un’educazione e un equilibrio condivisi.

Ma il produttore, nell’era dello streaming, degli showrunner e delle serie tv gestite come multinazionali, è ancora potente come un tempo?

Il produttore aveva un compito fondamentale: un dialogo costruttivo e creativo con il regista sulla credibilità di un prodotto. Il regista che va da solo per la sua strada, senza nessuno che intervenga sul film, finisce male. Oggi i ruoli sono meno definiti, non c’è più il boss degli studios che decide della vita e della morte di un progetto o di una carriera.

Quindi ci sono meno occasioni per attrici senza talento di diventare star.

Ma guardi che molti produttori o registi sceglievano le attrici non solo perché gli avevano dato un…colpo di karate, ma perché si erano davvero innamorati o credevano in loro come interpreti. Le donne senza talento possono fare due-tre film, poi nessuno le fa più lavorare.

In Italia avremo un caso Weinstein?

Non credo. E non perché non ci siano stati produttori che si comportano o si sono comportati come lui. Da una parte, noi tendiamo a prendere queste cose meno sul serio. Siamo meno puritani. Dall’altra, non posso immaginare un accanimento così determinato contro una sola persona. Non ci sono più figure così dominanti e intoccabili.

Per concludere, non posso non chiederle di Asia Argento.

La questione per me è molto delicata. Asia è un’amica, le voglio un bene dell’anima e sono stata molto combattuta in questi giorni. Avrei voluto chiamarla, ma mi sono trattenuta. Non riesco a capire bene quello che ha fatto, il suo aver continuato a frequentare Weinstein dopo l’abuso, le foto in cui sorride appoggiata a lui a Cannes, sette anni dopo i fatti. Però non voglio assolutamente che la mia incertezza possa ferirla. Ha avuto una vita difficile, è una ragazza bella e fragile, l’esatto contrario di Weinstein.
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La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#327 Messaggio da Drogato_ di_porno »

marziano ha scritto:È corpulento e viscido, sono sicura che essere assaliti da lui sia una delle cose peggiori che ti possa capitare.
è una ragazza bella e fragile, l’esatto contrario di Weinstein.
Quindi anche Marina Cicogna riconosce la ripugnanza fisica di Weinstein, al limite dell'abominevole.
marziano ha scritto:Però fare di lui l’unico marpione mi sembra ridicolo. Ci sono molti altri che fanno la stessa cosa, le stesse avances con i medesimi scopi, ma magari sono più affascinanti, più belli o più eleganti e nessuno ne parla. È solo una questione di forma?
Per me sì, da un figo lo potrei accettare, non obbligherebbe le donne a fare i gargarsimi con l'acido solforico dopo la spalmatina della crema. La forma è sostanza.
marziano ha scritto:Il caso Weinstein, e il modo in cui è stato affrontato, come un pugno nello stomaco, avrà sicuramente un risultato positivo: il produttore o il regista di turno avranno un po’ più di paura di saltare addosso a una ragazza o di approfittarsi della loro posizione.
Non tutti i mali vengono per nuocere.
marziano ha scritto:Il problema però è che ora un uomo rischia di andare in galera se al supermercato sfiori per sbaglio la signora che è in fila davanti a te. Quello che è difficile è trovare un’educazione e un equilibrio condivisi.
Qui esagera lei in senso opposto.
In Italia avremo un caso Weinstein?
Non credo. E non perché non ci siano stati produttori che si comportano o si sono comportati come lui. Da una parte, noi tendiamo a prendere queste cose meno sul serio. Siamo meno puritani.
Un sistema perbenista, in cui tutto è perfetto in superficie, si va in chiesa, si ha un’immagine pubblica impeccabile. Poi si torna a casa e sotto le lenzuola ognuno fa le porcate che gli pare. Ma se qualcuno solleva le lenzuola - scandalo! - la società si mette a urlare contro il maiale di turno.
I berlusconiani non la pensano così dopo il Bunga Bunga e Vallettopoli.
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#328 Messaggio da Drogato_ di_porno »

come si chiama quel genere porno delle mestruazioni?

l'unica differenza tra Italia e USA è che da noi Ghedini non assisteva Silvio facendo le facce dell'avvocato della Haleyi

sicuramente molte di queste saranno fake, ricordo quando Tyson violentò la Miss di colore, dopo spuntavano come funghi donne anche 50enni che dicevano di essere state violentate nella speranza di fare bingo
Su Harvey Weinstein piove una nuova, disgustosa accusa. A lanciargliela è stata Mimi Haleyi, sua ex assistente di produzione, che in conferenza stampa a New York, davanti a decine di giornalisti e supportata dal suo avvocato Gloria Allred, ha avuto il coraggio di rivelare il più scabroso dei dettagli. In lacrime, la ragazza ha raccontato come nel 2006, dopo ripetuti rifiuti, sia stata stuprata dal suo capo. Weinstein l'avrebbe addirittura costretta a subire sesso orale, in gergo tecnico cunnilingus (proprio come denunciato dall'italiana Asia Argento) mentre aveva il suo ciclo mestruale.
Il primo approccio avvenne nel 2004 a Cannes, quando Mimi aveva 20 anni: "Volevo trasferirmi a New York e chiesi ad Harvey se potevo aiutarlo in qualche settore della produzione. Mi invitò in hotel per parlarne. Harvey mi chiese un massaggio. Risposi No, non sono una massaggiatrice, gli suggerii di rivolgersi alla reception. Piansi, mi sentii umiliata". Più avanti rifiutò un invito a Parigi ("Lui non gradì") ma Weinstein non ha mai mollato la presa. Un giorno la invitò nella sua casa di Soho e la Haleyi accettò per "mantenere buoni rapporti di lavoro". E lì ripartirono le avances: "Gli dissi che avevo le mestruazioni. Non avrei mai accettato. Non era disposto a ricevere un no, mi portò in una specie di camera per bambini, con disegni sulle pareti. Gli dissi di fermarsi. Lo spinsi via, ma era impossibile. Era estremamente ostinato e fisicamente dominante. A quel punto praticò sesso orale su di me mentre avevo il mestruo. Mi sfilò l’assorbente. Ero mortificata, incredula, disgustata. Non avrei permesso a nessuno di farmi quella cosa lì, nemmeno al mio fidanzato. Ricordo che Harvey disse: Non senti che siamo molto più vicini ora?".


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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#329 Messaggio da dostum »

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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni

#330 Messaggio da Len801 »

Drogato_ di_porno ha scritto:come si chiama quel genere porno delle mestruazioni?
Non credo che esiste una parola precisa.
Ma generalmente si chiama: period sex (nel senso che "period" in inglese vuol dire "ciclo"). Cioe' il fare sesso quando la donna ha il ciclo

Una persona (maschio) che ha il feticcio per donne che hanno il ciclo e chiamato un "bloodhound".
Blood hound e' un razza di cane (segugio)
Immagine
ma capite il perche della parola ("blood" vuol dire sangue, e "hound" e' il verbo di cacciare, inseguire, ecc)



Il feticcio ha anche un nome tecnico: "Menophilia": the sexual attraction to women during menstruation..'


Poi ci sono parole (all'infuori del porno) per indicare che la donna ha il ciclo: menstruating, that time of the month, on the rag, her friend came to visit,
(visit by) Aunt Flow (gioco di parole per Aunt Flo)
Guarda qui: http://www.independent.co.uk/life-style ... 05021.html
https://www.helloclue.com/survey.html

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