Johnny Wadd ha scritto:beh siamo nell'era di Internet, bisognerebbe contare le scene piu' che i film per Mick Blue, ai tempi di Tom Byron usciva tutto prima in VHS e poi in DVD, facile che abbia molti piu' film in carriera rispetto agli attori porno moderni che spesso girano scene che magari poi non vengono editate in DVD
Analizzare una filmografiia porno sia di Byron o Mick Blue o altri in modo numerico e' difficile.
E come analizzare il box office di film di tutti i tempi.
Non si calcono i milioni incasati per DEEP THROAT (1972). Ma a quel tempo un tale film si poteva solo vederlo in sala cinema.
Uscito in ritardo in altri paesi, e spesso censurato o bannato.
Ma ne Damiano, ne Lovelace e ne Harry Reems furono ricompesati profumamente. Solo i produttori ci hanno guadagnato bene.
Byron entro' nel porno al momento che si cominciava a girare film su video. Delle volte un tale film impiegava un paio di giorni di produzione.
Puo darsi Byron in quei 2 o 3 giorni girava una, due o 3 scene.
Per certi anni fino al ritiro finale, Byron non girava davanti la cinepresa, come attore.
Byron ha girato pochissimi film fuori dan USA, mentre Mick ha girato la maggioranza dei suoi film nel USA. I metodi di produzione e distribuzione non sono come erano negli 80, 90, ecc.
Fino agli anni 80, girare filmo porno era illegale, e Byron e altri dovevano fare tutto di nascosto per evitare l'arresto. Byron ha anche avuto problemi con l'IRS per "income tax reports" che sono stati prodotti in ritardo ((secondo le sue affermazioni).
Byron con l'eccezione di circa 5 "titoli/scene" (girate per siti web) ha sempre sempre girato film completi (usciti su VHS e DVD).
Come ho detto uno dovrebbe prendere le due filmografia, vedere in ongi anno quante scene sono state girate, escludere compilation e scene che sono poi state incluse in DVD (Tushy, Brazzers, ecc) e arrivare a un totale.
Ma alla fine anche se si arriva a una cifra, qesto non sara tanto indicativo, datosi il periodo in cui cui sono stati prodotti le scene/film.
Ci sono sempre altri fattori che inquinano le cifre.