Fidanza-tata la badante dell'amore

[scb]

Comunque no... Non usa da queste parti, nonostante Barab creda il contrario.

[D.A.Siqueiros]

Mio Dio, il corvo parlante, mi fai tornar bambino Blif.

È morto, ma nella vignetta penso in basso a destra.

[Blif]

Ho sempre trovato la Susi irresistibile, con il suo linguaggio enigmatico.

[D.A.Siqueiros]

Della Susi mi arrapavano in ordine di importanza: le terga, i tacchi e i Leggins.

Ma da piccoletto avevo la predilezione per:

[Drogato_ di_porno]

non sapevo che cian fosse ingegnere. Barabino lo definisce schiavetto perché in Australia lavorava nelle colonie penali, coltivando la terra per donne anglosassoni grosse come carri armati e dai capelli color carota?

No, no. Schiavetto perchè lavora da dipendente.

ma da dipendente come ingegnere o come sturacessi a Shenzen / coltivatore in Australia che rischia di essere morso da un King Brown nel garage della fattoria?

Oggi ho preso una vanga ed ho spaccato il culo alla vita come mi avete suggerito.
Mi fanno male le mani, i muscoli delle spalle e la mia padrona mi ha detto "good work".
Forse stasera mi faranno bere qualche sorso di birra.

[Barabino]

non sapevo che cian fosse ingegnere. Barabino lo definisce schiavetto perché in Australia lavorava nelle colonie penali, coltivando la terra per donne anglosassoni grosse come carri armati e dai capelli color carota?

No, no. Schiavetto perchè lavora da dipendente. Scusami Drogato, mi sono sentito in dovere di intervenire dopo che tu mi facesti puntuale esegesi sulla valenza di guidare un'auto nell'universo Barabiniano.
Un dubbio però mi permane: il Nostro ha un odio per tutto il lavoro dipendente. Ma come si bilancia questo nel caso dell'avvocato di Bari? L'Avvocato è imprenditore di se stesso e quindi non uno schiavetto, ma questo basta a riequilibrare con il peccato originale di essere un terrone? In sintesi terrone > schiavetto, o no?

In fondo hai azzeccato, ma stai semplificando brutalmente
Schiavetto e' una metafora che si riferisce non tanto ai lacche' che spazzavano per terra e servivano in tavola, quanto a quegli schiavi del Sultano o ai liberti dell'imperatore che sfruttavano gli altri ma in nome del monarca e non in nome proprio, e quindi senza avere nessunissimo dei 1000 problemi di coscienza che mi hanno fatto viaggiare per tutta la vita col freno a mano tirato

Il compianto forumista Helmut ne era un fulgido esempio, anche se formalmente era un imprenditore autonomo, uno degli appaltatori in concorrenza fra loro che posavano i tubi tutti per un unico cliente in monopolio, l'ENI, e non era un dipendente dell'ENI in senso stretto...

per la seconda domanda, "schiavetto" e' una grandezza vettoriale mentre "terrone" e' scalare...
(segue...)

[Barabino]

scusate ero a cena fuori

continuiamo...

"schiavetto" e' vettoriale perche' un quadro /capetto aziendale puo' diventare meno "schiavetto" diventando piu' "padrone": o soggetivamente prende coscienza e accetta il suo ruolo di sfuttatore A PROPRIO NOME e non a nome dell'Azienda (io ingegnere sono inquadrato come dipendente ma non ho alcun dubbio che l'azienda e' mia anzi l'azienda SONO IO), oppure oggettivamente si mette in proprio e diventa titolare...

invece "terrone" e' scalare perche' non e' che uno annacqua la sua terronaggine (intima adesione a tradizioni secolari trasmesse dalla famiglia e dalla piazza del paese) adeguandosi a pose di modernita' esteriori come saper usare con disinvoltura lo smartphone ecc. - quello che conta e' l'adesione a un costume tradizionale incondizionatamente, senza aver riflettuto sui vantaggi e i difetti delle alternative...

[Drogato_ di_porno]

Lory Del Santo:

Poi parla del presidente americano Trump, che ha incontrato anni fa: “Che dimensioni ha il suo pene? Me lo sono chiesta anch’io, ma credo che siamo sulla media. Nonostante abbia avuto molte donne, nessuna si è espressa. Dunque sicuramente è normodotato, nella media. Ma negli uomini così le donne non guardano le dimensioni, ma la ricchezza. E’ più importante la ricchezza della dotazione. Poi una donna le misure le trova da altre parti, mica deve fissarsi su un solo uomo”.

[pan]

Ma no Vinz... Barab ha più volte spiegato che il suo razzismo è in realtà invidia verso una civiltà più arretrata, forse, ma più adatta a fornire punti fermi al giovane uomo che si affaccia al mondo.

Anche questa invidia è figlia di un erroneo pregiudizio del nostro, convinto che qui da noi ci siano ancora i cari vecchi riti di iniziazione del babbo che porta il figlio al bordello il giorno del sedicesimo compleanno.

Nei miei confronti l'invidia è doppia, in quanto terrone e in quanto "avvocato", ovvero esponente di quell'élite sociale tipica di quel meridione oleografico da lui immaginato.

Sembra la natìa Colchide di Medea. Comunque una buona parafrasi dell'invidia del pene.

[OSCAR VENEZIA]

Portare il figlio al bordello e' un iperbole per affermare un principio.
Magari il padre meridionale non porta direttamente il figlio al bordello ma capisce che il figlio ormai adolescente deve scopare e ne agevola i tentativi o quantomeno non li ostacola. Per
amor di verita' dobbiamo dire che l'adolescente del nostro esempio scopa in una pluralita' di situazioni( e non solo in Italia meridionale) che mi accingo ad elencare:
1)quando scopare e' una logica conseguenza perche' e' autonomamente ed inesorabilmente capace di farlo;
2) quando e' inserito in un contesto familiare che che lo agevola indirettamente o non lo ostacola che chiameremo meridional-maschilista per semplicita' e gli fornisce tra l'altro una mentalita' vincente nei rapporti con le donne ( necessaria e/o comunque utile una dotazione psico-fisica non nulla)
3) quando pur crescendo a latitudini piu' elevate e' inserito in un contesto di maggiore
liberta' sessuale e / o minore arretratezza culturale dove soldi e/o requisiti fisici non sono "condicio sine
qua non".

Viceversa il nostro adolescente non fotte mai quando e' inserito in contesti che ripropongono solo i lati negativi degli esempi summenzionati ( ipotesi che per semplicita'definiremo cattocomunista).

In concreto quando l'ambiente pur estraneo agli stilemi classici del meridionalismo ne ha superato
solo il maschilismo senza approdare ad un epicureismo convinto e viene inquinato da istanze femministe
castranti.
In altre parole quando la modernita' embrionalmente ed autoritariamente intesa e' tutta a svantaggio del maschio e dell'adolescente in primis.

[Barabino]

Nel mio caso (tirannia di Mammina + infantilismo di Nonnina + insipienza di Papino ) non e' stato tanto una precisa politica anti-coito (come avete visto dalla foto da facebook, mia madre era in ottimi rapporti con Rita, la venale del night armena che avevo il piacere di facializzare ogni notte verso il 2006 ), quanto una politica di "infanzia prolungata" in cui potevo anche godere di un concubinato/facialato senza prospettive, ma mi inculcavano sempre che ero ancora un ragazzino che non poteva prendersi "l'impegno" di vivere in coppia e avere figli... cosa che nel Sud non sarebbe successa!

[OSCAR VENEZIA]

Dissento.
Nel sud vige ancora una sorta di matriarcato per cui il padre e' padre padrone in politica estera la madre impone il suo volere nelle faccende di casa e tende ad avere un attaccamento morboso e castrante con i figli. Il rischio di costruire un " Mammone" e' concreto.
Diciamo che nonostante tutta l'arretratezza socio culturale , la famiglia si rende conto che i ragazzi devono comunque svuotare le palle. Questo capire e non negare l'insopprimibilita' della
componente animalesca del giovane maschio e' senzaltro un punto a favore del terrone.
Ma va operata una scissione fra il "farsi una famiglia propria" e lo "svuotare le
palle" con l'aiuto di namma e papa', sono due cose diverse. Il giovane terrone si fa una famiglia propria perche' obbligato da un obbligo sociale non per scelta.
Se decidesse di vivere da solo per cinque anni come single sarebbe un problema, una scelta inspiegabile e fuori dalla tradizione. Puoi essere padre padrone a casa tua, ma sempre con una donna in mezzo ai coglioni devi stare : passi direttamente da tua madre a tua moglie.
In altri termini a 14 anni ti si riconosce il diritto di ejaculare/ facializzare ma l'eventuale relazione ufficiale con una donna e' gia' predefinita soffocantemente dalla tradizione e non si puo' discostare da binari predefiniti.

[ziggy7]

Nmia madre era in ottimi rapporti con Rita, la venale del night armena che avevo il piacere di facializzare ogni notte verso il 2006 ), quanto una politica di "infanzia prolungata" in cui potevo anche godere di un concubinato/facialato senza prospettive, ma mi inculcavano sempre che ero ancora un ragazzino che non poteva prendersi "l'impegno" di vivere in coppia e avere figli... cosa che nel Sud non sarebbe successa!

Ma quindi hai avuto una specie di badamento dell amore seppure in un tempo tardivo. Hai sperimentato il progetto seppure in in modello imperfetto. Ci era già stato detto questo? Di porno? (scusa se chiedo a lui e non direttamente a te ma ormai ha un rating di affidabilità altissimo come agenzia e mi sembra possa fornire notizie più precise in merito alla tua vita, dovessero chiedermi le fonti a posteriori offrirei maggiore garanzia, spero che capirai)

[scb]

No, Rita era una venale del night che era passata a fare la domestica alla signora Barabba per il tramite di Vittorione nostro. La mamma pagava e lui la facializzava.

[scb]

Aggiungo, per completezza espositiva, che la Rita è la sosia della barista sotto casa mia, che però​ è pugliese doc e più milf, per quanto abbastanza libertina. Me la tromberei molto volentieri.