}}Tristan ha scritto:ho dato un'occhiata ai link di drogato e in tutti gli scenari si parte da esseri umani sul bordo del buco nero che ci si ficcano dentro e riescono ad usarlo a mo di autostrada, senza entrare nel merito delle varie possibilità che un buco nero potrebbe dare, mi ricorda la questione di poter stare nell'occhio del ciclone relativamente tranquilli..ma anche in quell'ipotesi si salta di netto il fatto che ci devi arrivare al centro.
Ho fatto l'esempio di un buco nero minimo (secondo la teoria di circa 20 masse solari) e già quello avrebbe caratteristiche gravitazionali incompatibili con la possibilità di potercisi solo avvicinare(nell'ordine di milioni di km), quindi men che meno i massivi, supermassivi etc etc.
un buco nero si crea quando l'attrazione gravitazioneale è talmente potente da comprimere la materia fino a frantumare la struttura atomica della stessa e poi lo spazio-tempo , hanno una attrazione talmente potente da curvare la traiettoria dei fotoni, come hai detto anche tu, smembrano stelle intere , ciò che trovo idiota non è il teorizzare ma il farlo alla B-movie (tanto che robe come interstellar si presentano come scientificamente validati da mega fisici di fama mondiale).
Assolutamente d'accordo con la tua analisi.
Vorrei però spezzare una lancia in favore di tutti quegli scienziati che cercano di umanizzare certi concetti altrimenti inconcepibili per chi non mastica certe dinamiche. Credo che il possibile rendezvous turistico alle soglie di un buco nero, sia semplicemente una ricostruzione artistica volta a solleticare le fantasie e, financo, la stimolazione di fattori di assoluta importanza per chi fa questo mestiere; teorie e ipotesi.
Detto questo, a mio modesto avviso non riusciremmo nemmeno a vedere l'orizzonte del margine che compone il vortice, visto che le forze in gioco esercitate dal fenomeno mareale, finirebbero per disintegrarci ancor prima di capire cosa stia accadendo. Probabilmente la sorte sarebbe la completa deatomizzazione.
Volendo scomodare in parte Shakespeare, siamo fatti della stessa materia di cui sono fatte le stelle. Il nostro organismo è composto per oltre il 90% dagli stessi atomi che regolano l'Universo; idrogeno, azoto, ossigeno e carbonio. Quindi non abbiamo alcuna ricetta per poter fuggire alle più elementari evidenze. Se volessimo però ipotizzare un possibile scenario in cui fosse possibile osservare dei turisti che si accingono ad un buco nero, vedremmo dapprima quest'ultimi disintegrarsi per le cause sopracitate, per poi vederli gravitare nel vortice centrifugo che li ha scissi a semplici atomi, inglobandoli infine al suo interno e riatomizzandoli in un non specificato punto X.
}}Tristan ha scritto:E se ci fai caso però lo standard in queste discussioni è la visione "fantascientifica" rendendo la mia polemica al riguardo l'esternazione di un bigotto agli occhi di utenti come Leicster pur partendo dalle mie limitate conoscenze al riguardo.
Verissimo.
Le varie argomentazioni basate su confutazioni scientifiche finiscono per stridere al costo di una visione un po' più romanzata e appagante.
Carl Sagan diceva che affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Ciò non vuol dire sminuire le basi stesse dello studio del cosmo, le teorie e le ipotesi sono la ninfa vitale per una coscienza chiara e oggettiva di ciò che ci circonda; teorie e ipotesi sono equiparabili ad un foglio dove abbiamo disegnato i presupposti per un progetto rivoluzionario, se a questo però non uniamo la formulazione di sperimentazioni e verifiche volte a confutarne la fattibilità, il foglio è destinato a rimaner tale, bello sì, ma pur sempre un concetto mai concretizzato.