Agli occhi di un popolo può essere considerato credibile un paese che, conscio della pericolosità di certi soggetti, ne determina l'estradizione con la consapevolezza che, in assenza di vere e proprie frontiere, quest'ultimo può far rientro a propria discrezione? Secondo me no, nei messaggi di cui sopra ho espresso il mio giudizio in tal senso, per quanto possa apparire antigiuridico.GeishaBalls ha scritto:1) L'Italia da questa vicenda ne esce male, ha perso credibilità, anzi siamo proprio lo zimbello d'Europa perché abbiamo dato un provvedimento di estradizione ma non accompagnato coattivamente alla frontiera la persona estradata. Quale frontiera?
Ma d'altronde c'è chi auspica misure di sicurezza ben più invasive e despotiche ai danni della democrazia.
Può la Polizia di Stato assumere un atteggiamento talmente naif da non prendere minimamente in considerazione le ripercussioni che potrebbero abbattersi sui due funzionari di Polizia che hanno gettato in pasto alla carta stampata con così tanta nonchalance? Io lo trovo un gesto scriteriato, andava mantenuto il massimo riserbo in tal senso. Poco me ne cale di ciò che fanno gli altri paesi in tal senso.GeishaBalls ha scritto:2) Pubblicare i nomi dei poliziotti è sbagliato, li espone a rischi di rappresaglia
Proprio perché in mancanza di frontiere chiuse trovo l'estradizione (o l'espulsione, laddove non ne venga accettata l'estradizione dalla nazione interessata) una misura di sicurezza fallace, pronta a prestare il fianco al criminale che, non soggetto ad una pena detentiva, si ritrova libero di fare quel cazzo che gli pare.GeishaBalls ha scritto:3) non esistono frontiere chiuse nell'Unione europea, bisogna ricreare le frontiere visto che questo si è spostato tra Stati membri dell'Unione senza essere intercettato fino a quando è arrivato a Milano
Ricreare le frontiere? Probabilmente l'evoluzione del fenomeno jihadista le richiede, ma ciò non cambia il mio pensiero; se si ha la certezza delle pericolosità di un soggetto, andrebbe sfanculato a vita in un cesso di prigione, ovviamente in isolamento. Prevenire è meglio che curare.
Questo tizio è uscito dalla Germania, passando dall'ancora scottata Francia, fino al nostro paese... è mai possibile che debbano essere loro ad avere il coltello dalla parte del manico?
Le autorità competenti erano a conoscenza delle radicalizzazione del tunisino fin dal 2014, con atti di violenza annessi e simpatie non proprio velate verso un certo tipo di ideologia... come ho già detto, a mali estremi, estremi rimedi. Viviamo un periodo particolare, bisogna adattarsi applicando misure di risposta altrettanto particolari... non ne faccio una questione xenofoba.GeishaBalls ha scritto:4) se uno pare infervorato con una fede, anzi se si hanno prove certe che uno sia religioso (ma forse solo se mussulmano), anche se non ha fatto ancora nulla, bisogna metterlo in galera a vita
Personalmente applicherei la stessa soluzione ai mafiosi del cazzo.
Ovviamente il ragionamento è applicabile ad ogni nazione europea, non è una critica centrata alla sola Italia.
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Il mio scenario è questo; visto quanto sia imprevedibile e fallace il fenomeno jihadista, me ne sbatterei i coglioni del processo alle intenzioni; se Tizio ha dei precedenti penali, ha manifestato il proprio interesse verso un certo tipo di ideologia e in qualche modo si ha la certezza della sua radicalizzazione, beh, penso proprio sia il caso di fiondarlo in un cesso di prigione per il resto della sua vita. A mali estremi, estremi rimedi.
Le intenzioni sono l'unico campanello d'allarme valido che abbiamo contro questa feccia, l'unico momento in cui sono prevedibili, poi non ti è più possibile fermarli, nella maggior parte dei casi portano a termine i propri piani, e non c'è nulla che possa fermarli, puoi innalzare le misure di sicurezza, ma come puoi mettere in sicurezza ogni cazzo di negozio o via? Per non parlare delle alternative a 4 ruote che ultimamente sembrano assumere notevole risalto. Nizza ha dato lo spunto ad attacchi meno spettacolari e più efficaci, tant'è che adesso hanno pure stilato un manuale per tutti i provetti attentatori che vogliono dirottare addosso a gente innocente un grazioso autocarro.
Prevenire è meglio che piangere l'ennesimo attentato, non possiamo batterli sul tempo quando ormai hanno deciso di agire, vanno anticipati, ancorché questo possa risultare un atteggiamento antigiuridico.
Stiamo veramente facendoci degli scrupoli con gentaglia che in testa ha la merda? Se hai la certezza, li rinchiudi a vita, isolamento compreso.