Geisha, voglio provare a fare un ragionamento serio.GeishaBalls ha scritto:Confermo, mi fai paura, perché è evidente che state vincendo voi, è chiaro che chi analizza là informazioni con la tua stessa superficialità sta vincendo. Sempre più non importano i contenuti quanto attaccare chi parla.tetsuya31 ha scritto:a me fa più paura chi ha cosi tanti paraocchi da non vedere cioè che è evidente, e cioè che siamo difronte a una testa di cazzo, che non sa nulla dei problemi del lavoro in questo paese, e si permette pure di fare il supponente dall'alto del palazzo e dei milioni scuciti tramite le coop per se stesso e famiglia.GeishaBalls ha scritto:Ma no, perché è brutto dirlo? Se uno dice una cazzata bisogna prenderlo a sputi e schiaffoni, mica arrivare a fare il terrorista, sebbene a quei tempi stavano attenti per non prendersi qualche proiettile.tetsuya31 ha scritto:Poletti ai tempi delle brigate rosse se usciva con una dichiarazione del genere il giorno dopo minimo si beccava una scarica di cazzotti sotto casa o peggio.
E' brutto dirlo, ma questi sono talmente figli di puttana che riescono a farti rimpiangere anche gli schifosi anni in cui la violenza la faceva da padrone contro chi aveva idee come le sue.
Ora non datemi del terrorista, ma questo governo fantoccio in 7 giorni ha gia partorito un burattino di presidente del consiglio, una ministra dell'istruzione che ha si e no la terza media e si spacciava da laureata, e un ministro del lavoro che da della gentaglia a chi è costretto a abbandonare affetti e patria se vuole lavorare nel settore in cui ha studiato e non finire come il sottoscritto a fare il commesso pur laureato a pieni voti.
Per quanto mi riguarda dovrebbero tutti andarsene a casa e se non lo fanno sputi e schiaffoni finche non alzano il culo.
Mi sembra che non ci sia il senso delle proporzioni, tutto questo per una dichiarazione mal riuscita, senza nemmeno contestare atti di governo. Mi fate paura
E' una specie di maria antonietta, quella del "se il popolo ha fame e non c'è il pane mangiasse le brioche"...
Ora nessuno qui dice che gli andrebbe tagliata la testa come alla povera antonietta, ma sinceramente non sto qui ad aspettare di giudicare i suoi atti di governo come vorresti fare te.
Sinceramente spero se ne vada a casa, proprio non ci tengo (e sulla mia pelle) a scoprire che tipo di atti intenda fare per i problemi del lavoro di questo paese un soggetto del genere.
Non aspetti di vedere cosa fa per giudicarlo? Ma non sai nemmeno che Poletto è stato ministro del lavoro negli ultimi tre anni? E poi vi dilungate su una singola dichiarazione, sul figlio che lavora per le coop, sullo stipendio... Avete vinto voi, indignazione facile, niente approfondimento, giudicare gli atti a partire dalle opinioni preconcette
Hai ragione, spesso si fanno discorsi superficiali, di pancia, non si analizzano a fondo le cose. Ma chi induce/ha indotto a questo? Abbiamo una classe politica, TUTTA, che nel corso degli anni è diventata non una casta illuminata ma una casta composta prevalentemente da coglioni, non superiore ma uguale in tutto e per tutto a chi li elegge. Una classe politica che si è appiattita e che ha appiattito la politica stessa, il pensiero critico, le ideologie e il senso dello Stato, riducendo il tutto ad una mera spartizione di poltrone e prebende, fregandosene di tutto il resto. Per far questo ha lasciato campo libero ai venditori di sogni, di vincite, di carriere televisive e sportive, lascia che ci propinino programmi, articoli, spettacoli di intrattenimento demenziali, eliminando parimenti conduttori, giornalisti e artisti seri, automomi e di spessore. Una classe politica che riduce tutto a slogan, promozioni, arte della dialettica (tra l'altro becera e fine a se stessa), sbandierandoci mirabolanti programmi politici basati sul nulla, sull'annuncio, senza mai fare approfondimenti e dibattiti seri sul merito. E quando i bluff vengono a galla è sempre colpa degli altri. Non si fanno seri dibattiti e confronti pubblici, ma si fanno pomposi annunci, si posta un twitt o si scrive su facebook. Si lancia l'idea del secolo e il giorno dopo, se il riscontro della rete è negativo, si dice che "abbiamo scherzato".
Bene, questa è la classe politica attuale, che parla ad un popolo di coglioni (io per primo) attraverso un linguaggio comunicativo semplice, che veicola messaggi superficiali.
E tu vorresti che in risposta a questo vi fosse una massa elettorale critica, che approfondisca lei i temi sbandierati con approssimazione dai politici?!
Cioè un Walter dovrebbe essere così bravo, anzi si pretende che lo sia, da interpretare le finalità recondite dei discorsi spesso confusi dei politici, facendo le dovute associazioni e avendo un quadro ben preciso dell'economia italiana e del mondo del lavoro, mentre si assolve Poletti, Ministro del Lavoro, se in una pubblica intervista spara una cazzata o da adito a fraintendimenti?
Pretendi che sia Walter (prendo lui ad esempio) ad essere critico ed informato, rispetto ai politici, che difendi in ogni dove, che invece possono parlare per semplici slogan o dire minchiate sparse, perche tanto si sa "son politici".
Concludo con altro tema a te caro: si è cercato di avere un elettorato di gente "semplice", facilmente influenzabile e malleabile, e si è trattato da tale. Ma poi quando questi, al momento che il benessere scema, vanno dietro al primo "pifferaio" che passa, ci si lamenta che la gente si lasci da questi incantare facilmente.
So che di quello che ho scritto molte sono ovvietà e semplificazioni, anche forzate. E naturalmente in molte cose concorderai. Ma risulta fastidioso questo tuo, e di altri, modo di pensare, questo tuo giustificare in qualche modo sempre i politici (almeno di parte governativa) e pretendere rigore, capacità e competenza invece da dei cazzoni forumisti quali noi siamo. Ma soprattutto il pretendere che li seguiamo nel loro percorso ... in questo caso senza porsi troppe domande o criticare, perchè loro sanno che cosa stanno facendo o perlomeno provano a fare qualcosa, mentre noi siamo sono criticoni delusi. E' fastidioso il tuo garantismo assoluto verso chi palesemente non lo merita, la patina di perbenismo con cui ammanti i tuoi ragionamenti, non percependo l'odio di classe e il giramento di coglioni che proviene da chi non vede futuro e si sente pure preso per il culo. Che non è giustificabile razionalmente, ma è inevitabile e forse anche contestualmente giusto. D'altronde le rivoluzioni non si fanno "a norma di legge", non sono pacifiche, sono violente, si calpestano diritti per affermarne altri, per cambiare lo status quo. E lo stato di fatto non si cambia seguendo gli schemi tracciati da chi ci governa. Al momento parlo quasi per astratto, siamo ben lontani da ciò, anche se ne esistoo alcuni presupposti.
Spesso ho l'impressione che tu non sia un libero pensatore, ma un pensatore allineato, spero inconsciamente.