harlock ha scritto:In pratica non si può fare una legge al Senato coerente con quella alla Camera per il semplice motivo che la Costituzione dice che il Senato deve essere eletto su base regionale.
Quindi un premio di maggioranza nazionale al Senato cadrebbe sotto la scure della Consulta, non mi viene in mente un modo col quale si potrebbe aggirare quell'ostacolo se non con una riforma costituzionale.
Visto che ora siamo in un sistema sostanzialmente tripolare, non c'è alcuna garanzia che un premio di maggioranza su base regionale restituisca una maggioranza al Senato, soprattutto se parliamo di un premio attribuito al primo turno. Altrimenti dovremmo pensare di fare ballottaggi regionali per i vari premi, in questo caso i grillini avrebbero chances (sarebbero gli unici) ma ho qualche dubbio che gli altri gli darebbero questo grande vantaggio.
Insomma, le leggi elettorali secondo me saranno una matassa parecchio difficile da sbrogliare.
la legge elettorale è la madre di tutte le leggi per i partiti. E' la legge che determina l'accesso e la spartizione del potere. Per i partiti è la prima legge esistente.
Da quando ne ho contezza non è mai stato trovato un accordo e non vedo perché dovrebbe cambiare. E' sempre stata fatta a colpi di maggioranza (Porcellum) o dopo un referendum (Mattarellum), in entrambi i casi per interessi di bottega (il Mattarellum inserì la quota proporzionale per salvare i democristiani dalla diaspora post-Tangentopoli perché nei collegi 1 vs 1 non erano più presentabili, il Porcellum dopo la vittoria del centrosx alle regionali 2005).
Non troveranno mai la quadra, sarà un pretesto per tirare a campare fino al vitalizio.
In questa campagna elettorale tutti hanno rovesciato le proprie posizioni: i vecchi dem (Bersani) da contrari alle preferenze sono diventati favorevoli, Travaglio ha fatto l'opposto (in passato scriveva lenzuolate contro le preferenze). Berlusconi ha votato contro una riforma uguale alla sua del 2006, molti sinistri che condannavano quella riforma sono passati con Renzi. I 5 stelle adesso dicono sì all'Italicum. E si potrebbe andare avanti all'infinito...tutti hanno rinnegato tutto.