[O.T.]Topic necrologio

[Antonchik]

Tu c'hai una cultura da biblioteca di provincia, io parlo con la gente.
Va a fare il professorino con qualcun altro.

Frase che in sè riassume, almeno in parte, la crisi di una certa sinistra italiana.

[CanellaBruneri]

Tu c'hai una cultura da biblioteca di provincia, io parlo con la gente.
Va a fare il professorino con qualcun altro.

Frase che in sè riassume, almeno in parte, la crisi di una certa sinistra italiana.

Sì

[dostum]

AVE ATQUE VALE


https://www.facebook.com/Le-pi%C3%B9-gr ... 153720412/

P.S.
Saviano si occupi di camorra

[Salieri D'Amato]

Come la maggior parte dei grandi personaggi storici Castro è controverso, ha incarnato valori e ha fatto buone e pessime cose. Dal rivoluzionario con grandi ideali è diventato uno spietato dittatore, e forse era ancora convinto di fare comunque il bene del suo popolo, in particolare affrancandolo dalla "colonizzazione" economica e culturale americana. Sono d'accordo con Canella, e come lui non saprei giudicarlo come personaggio, troppo sfaccettato e complesso. Ma forse chi ha fatto la storia va giudicato con altri metri, non come semplice uomo.

Lider, amico dal nick omonimo, è verissimo che prima di Castro Cuba era sotto l'influenza e lo sfruttamento americano, una specie di Las Vegas, ma come dice Lone, dopo non è diventata rose e fiori, la povertà del popolo è forse pure aumentata (anche a causa dell'embargo naturalmente) e il turismo sessuale è dilagato, non più quello degli americani ma degli europei, in cui noi siamo sempre ben rappresentati. Non so se come popolo ha riacquisito una fierezza e un'identità culturale, ma credo che Lone, con la sua esperienza sul campo, lo sappia sicuramente meglio di noi.

Comunque sia, mi sento di dirgli RIP.

[lider maximo]

Tu c'hai una cultura da biblioteca di provincia, io parlo con la gente.
Va a fare il professorino con qualcun altro.

Non avendo esperienza sul campo, a differenza tua, ho cercato di documentarmi più possibile, tramite carta e video, sul fenomeno Cuba (e Castro in particolare), unico nel suo genere, nell'aver tenuto duro, scusami se insisto, lui e la sua minuscola isoletta nei confronti dell'arrogante strapotere americano, e solo per questo avrà sempre la mia ammirazione.
Facile avere difficoltà e ristrettezze economiche quando la più grande potenza economica mondiale ti mette un tappo in culo e uno in bocca, quando il suo più grande finanziatore crolla e di punto in bianco ti ritrovi a dover sfamare il popolo soltanto con le tue scarse risorse naturali, e le logiche conseguenze non possono che essere quelle da te richiamate.
Spero un giorno di potere colmare queste mie lacune, magari recandomi direttamente sul posto. Chissà.

Ah....il mio personalissimo tributo.

[scb]

Elevarlo a mito positivo, melenso.

Ridurlo a dittatore latino, scorretto.

Continua ad interrogarmi, e risposte non ne ho

[Drogato_ di_porno]

Saviano è quello che difendeva i "ribelli siriani" spacciandoli per "dissidenza laica". Era quello che difendeva Greta Ramelli e Vanessa Marzullo nonostante le intercettazioni dimostrassero il loro sostegno agli jihadisti: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... d/1346838/

(alla faccia della "dissidenza laica" forse Saviano non conosceva bene il significato della parola laico)

Tradotto: è uno dei peggiori "occidentalisti" in circolazione nonostante l'assurda nomea di "uomo di sinistra" che non si capisce bene donde provenga. forse dalle trasmissioni con Fabio Fazio.

Qualche giorno fa è stato pure condannato a risarcire 6000 euro alla casa editrice Libra per i plagi in Gomorra e ha avuto la faccia tosta di spacciarlo per vittoria (per la riduzione del risarcimento): http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... a74b.shtml

Ma soprattutto chi cazzo ha eletto Saviano, autore di una fortunata operazione editoriale by Mondadori, a tuttologo-maitre a penser? Dall'alto di cosa? Delle vendite? allora Wilbur Smith dovrebbe essere il più grande pensatore d'occidente.

Beato il Paese che non ha bisogno di Saviano

http://www.lintraprendente.it/2015/09/b ... i-saviano/

liquidare in 4 righette su Facebook una pagina di storia come quella cubana simboleggia bene l'appiattimento mentale a cui l'occidentalismo ci ha condotti. Il mezzo stesso, facebook, ne decreta la vittoria.

[Edonis]

[pan]

Caro "trinariciuto" Pan

tri·na·ri·ciù·to
aggettivo
Che ha tre narici; come s.m. (f. -a ), epiteto fortemente spregiativo coniato dal giornalista e scrittore G. Guareschi (1908-1968) nell'immediato secondo dopoguerra per gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito (e perciò raffigurati con tre narici, come esseri “diversi”, quasi di un altro mondo).

[pan]

Immagino che tu sappia cosa significhi studiare una vita, prendersi una laurea o comunque un'istruzione e finire a sbocchinare vecchi panzoni stranieri per tirare a campare

E questo sarebbe colpa del castrismo e non dello strapotere del sistema contro cui si è battuto?
Sistema nel quale se sbocchini quello giusto nei modi giusti puoi diventare ministra, questo è vero.

[OSCAR VENEZIA]

Immagino che tu sappia cosa significhi studiare una vita, prendersi una laurea o comunque un'istruzione e finire a sbocchinare vecchi panzoni stranieri per tirare a campare

E questo sarebbe colpa del castrismo e non dello strapotere del sistema contro cui si è battuto?
Sistema nel quale se sbocchini quello giusto nei modi giusti puoi diventare ministra, questo è vero.

Senza farla tanto lunga nei giudizi su Castro emerge la
solita vecchia doppia morale della sinistra. A Fidel Castro si applicano una serie di eufemismi ed
il principio che " il fine giustifica i mezzi". Alle brutte si tira fuori che e' stato un protagonista della storia e quindi certe cose bisogna capirle ( ma
solo per lui). La lotta per l'indipendenza dagli usa, viene esaltata perché compiuta in nome del marxismo, altre lotte ed altre indipendenze sono meno fortunate,
altri dittatori meno simpatici, altri bocchini piu scandalosi.

[Barabino]

Caro "trinariciuto" Pan

tri·na·ri·ciù·to
aggettivo
Che ha tre narici; come s.m. (f. -a ), epiteto fortemente spregiativo coniato dal giornalista e scrittore G. Guareschi (1908-1968) nell'immediato secondo dopoguerra per gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito (e perciò raffigurati con tre narici, come esseri “diversi”, quasi di un altro mondo).

per la precisione nella pseudo scienza di Guareschi, la terza narice comunicava direttamente con il cervello e serviva a veicolare le balle della disinformazija...

su Castro, quasi non credo di essere riuscito a sopravvivergli: sinceramente, come i bambini e i sudditi thai, credevo che sarebbe campato per sempre...
questo incredulo stupore a suo tempo mi era successo NON per Andreotti (che pretescamente continuava a ripetere memento mori ) ma certamente per Karol Wojtila e Grace di Monaco (!!!)

nota per gli avvocati baresi del forum: mia moglie non riusciva a capire perche' tutte le italiane si smutandavano per "il vecchio sciattone col sigaro puzzolentolo" (senza dubbio finalizzato a coprire l'odore del vecchio sudore della vecchia uniforme che non si era piu' cambiata dai tempi della Sierra Maestra )

[Mister Dick]

Ciao Lone.
La tua compagna è dei Caraibi, e hai molte amicizie di quei posti (oltre a conoscere i luoghi).
Nella mia pochissima conoscenza (ignoranza?) sono paesi con stili di vita simile (non politicamente).

Che opinione hanno loro di Castro e di Cuba?

Thanks.

[Capitanvideo]

Mi piace come state affrontando un necrologio pericolosissimo come questo, da ambo le parti.

Però tifo a sinistra, stavolta.

Non so bene perché si tende a perdonare quest'uomo, ma succede anche a me.

[Lonewolf]

Ciao Lone.
La tua compagna è dei Caraibi, e hai molte amicizie di quei posti (oltre a conoscere i luoghi).
Nella mia pochissima conoscenza (ignoranza?) sono paesi con stili di vita simile (non politicamente).

Che opinione hanno loro di Castro e di Cuba?

Thanks.

Ciao!
Allora, i dominicani (come è la mia compagna) e i caraibici in generale non hanno una buona opinione di Castro e della sua dittatura, come non ce l'hanno di Chavez, ad esempio. Non perché ne abbiano in qualche modo subito qualche conseguenza, ma proprio perché da un punto di vista neutrale e avendo spesso contatti con i cubani, data la vicinanza, hanno potuto farsi un'opinione più chiara di chi magari si è fatto indottrinare in un liceo o centro sociale italiano. E perché sono un paese libero che ha vissuto una sua dittatura, quella di Trujillo.
Tuttimodi, ho conosciuto moltissimi cubani di diverse generazioni ed estrazione sociale e moltissimi occidentali che a Cuba si sono stabiliti per affari. Ovvio che il cubano che è rimasto fino ad oggi sull'isola e che oggi piange la morte di Castro, sia favorevole al castrismo e alla cultura comunista. Se così non fosse, sarebbe dovuto fuggire dalle persecuzioni, dagli espropri delle proprietà (tipo le vacche requisite dal governo in cambio del fieno fornito per allevarle oppure il divieto di pescare perché il mare costiero era di proprietà di Castro) e dal carcere duro. Chi si è fatto fare il lavaggio del cervello che il comunismo è l'unica via percorribile, è del tutto indifferente al fatto di essere stato costretto a vivere innpiu famiglie nelle komunalka in perfetto stile sovietico, di continuare ancor oggi a vivere in catapecchie o case da miseria, con problemi con acqua corrente o elettricità, ad aver difficoltà ad acquistare carne o pesce più di quanto non gli sia permesso. Un'insegnante di scuola, di danza o di musica, è del tutto indifferente al fatto di essere costretta a rimorchiare uno sponsor a settimana per mantenere sè stessa, i figli o la vecchia che gli sta in casa. Oppure è del tutto normale che un ingegnere debba sbarcare il lunario facendo il tassista. Ciò che conta è sempre e comunque la revoluciòn e hasta la victoria siempre!

Gli esuli che oggi festeggiano per le strade di Miami, in modo discutibile o meno, è gente le cui generazioni passate sono dovute fuggire da tutto ciò. Hanno rifiutato l'anacronismo di vivere in quella maniera lì. Hanno scelto la vita e io non riesco a non appoggiare la loro scelta.