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In tanti hanno utilizzato il mitico strumento creato nel 1964
Su tutti gli Emerson, Lake & Palmer, maestri del rock progressivo
Addio all'uomo che inventó il Moog
Quei tasti che cambiarono la musica
ASHEVILLE (North Carolina) " Robert Moog, il grande inventore dello strumento musicale al quale ha dato il nome, è morto ieri notte nella sua casa di Asheville, in North Carolina, all'eta di 71 anni per un cancro al cervello che gli era stato diagnosticato nell'aprile del 2005. Lascia la moglie e cinque figli.
Era il 1964 quando, un anno prima di laurearsi in ingegneria, Robert "Bob" Moog brevettava il sintetizzatore analogico modulare destinata a cambiare il modo di intendere e fare musica. Aveva cominciato dieci anni prima a progettare per puro divertimento con il padre.
Nel 1969 la R.A. Moog conosce la fama. La pianista Wendy Carlos registra un disco di brani di Bach utilizzando il Moog: "Switched-On Bach" (Columbia Records) vende oltre un milione di dischi, raccogliendo anche l'approvazione degli amanti della musica classica. Da quello stesso anno un modello della tastiera viene esposto al Moma di New York, consacrandolo anche come oggetto di design.
Ben presto il Moog venne utilizzato dai più grandi musicisti di tutti i generi musicali. Jazzisti del calibro di Herbie Hancock e Chick Corea, gli stessi Beatles, Grateful Dead, Brian Eno, The Doors, i Cure. Ma sono leggendarie le performance di Rick Wakeman e dei suoi Yes e di Keith Emerson degli Emerson Lake & Palmer (la loro "Lucky man" fece scoprire il sintetizzatore in tutto il mondo). A consacrare il successo in quegli anni fu l'introduzione del Minimoog, di proporzioni ridotte rispetto ai primi, ingombranti modelli. Lo stesso Rick Wakeman siederà nel consiglio della Fondazione Moog per l'avanzamento della musica elettronica che la famiglia ha annunciato di voler creare dopo la sua morte. Una celebrazione pubblica per Robert Moog si svolgerà presso la sala Orange Peel di Asheville mercoledì pomeriggio.
Ma il Moog non ha solo segnato la generazione degli anni Settanta, vantando tutt'ora un numero enorme di ammiratori: l'anno scorso a New York, alla presenza di Robert, si è celebrato il Moog Festival, e non si contano i dischi con "moog" nel titolo. Adesso, nonostante si sia nell'era del digitale, viene soprattutto utilizzato da chi fa musica elettronica (Kraftwerk, Stereolab, Fat Boy Slim).
Il segreto del successo del Moog-sound lo spiega lo stesso inventore, in un'intervista alla rivista Il Giaguaro (portavoce degli amanti del sixty sound in Italia) riportata proprio nello scorso numero di Alias:
"Il suono sporco, impreciso è più complesso, e perció più interessante da ascoltare. Il digitale è molto preciso. E' sempre lo stesso, ben sintonizzato, in accordo con la melodia. Ma l'analogico è più caldo, più pieno, più umano".
"Sono grato per il suo contributo alla musica elettronica. E' un vero gigante. Ogni persona che puó ispirare un giovane a interessarsi alla musica ha reso un grande servizio all'umanità ", scrive Malcolm Davis dall'Inghilterra sul sito (www.caringbridge.com/visit/bobmoog) dove i fan lasciano i loro pensieri.
(22 agosto 2005)
http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni ... /moog.html

Su tutti gli Emerson, Lake & Palmer, maestri del rock progressivo
Addio all'uomo che inventó il Moog
Quei tasti che cambiarono la musica
ASHEVILLE (North Carolina) " Robert Moog, il grande inventore dello strumento musicale al quale ha dato il nome, è morto ieri notte nella sua casa di Asheville, in North Carolina, all'eta di 71 anni per un cancro al cervello che gli era stato diagnosticato nell'aprile del 2005. Lascia la moglie e cinque figli.
Era il 1964 quando, un anno prima di laurearsi in ingegneria, Robert "Bob" Moog brevettava il sintetizzatore analogico modulare destinata a cambiare il modo di intendere e fare musica. Aveva cominciato dieci anni prima a progettare per puro divertimento con il padre.
Nel 1969 la R.A. Moog conosce la fama. La pianista Wendy Carlos registra un disco di brani di Bach utilizzando il Moog: "Switched-On Bach" (Columbia Records) vende oltre un milione di dischi, raccogliendo anche l'approvazione degli amanti della musica classica. Da quello stesso anno un modello della tastiera viene esposto al Moma di New York, consacrandolo anche come oggetto di design.
Ben presto il Moog venne utilizzato dai più grandi musicisti di tutti i generi musicali. Jazzisti del calibro di Herbie Hancock e Chick Corea, gli stessi Beatles, Grateful Dead, Brian Eno, The Doors, i Cure. Ma sono leggendarie le performance di Rick Wakeman e dei suoi Yes e di Keith Emerson degli Emerson Lake & Palmer (la loro "Lucky man" fece scoprire il sintetizzatore in tutto il mondo). A consacrare il successo in quegli anni fu l'introduzione del Minimoog, di proporzioni ridotte rispetto ai primi, ingombranti modelli. Lo stesso Rick Wakeman siederà nel consiglio della Fondazione Moog per l'avanzamento della musica elettronica che la famiglia ha annunciato di voler creare dopo la sua morte. Una celebrazione pubblica per Robert Moog si svolgerà presso la sala Orange Peel di Asheville mercoledì pomeriggio.
Ma il Moog non ha solo segnato la generazione degli anni Settanta, vantando tutt'ora un numero enorme di ammiratori: l'anno scorso a New York, alla presenza di Robert, si è celebrato il Moog Festival, e non si contano i dischi con "moog" nel titolo. Adesso, nonostante si sia nell'era del digitale, viene soprattutto utilizzato da chi fa musica elettronica (Kraftwerk, Stereolab, Fat Boy Slim).
Il segreto del successo del Moog-sound lo spiega lo stesso inventore, in un'intervista alla rivista Il Giaguaro (portavoce degli amanti del sixty sound in Italia) riportata proprio nello scorso numero di Alias:
"Il suono sporco, impreciso è più complesso, e perció più interessante da ascoltare. Il digitale è molto preciso. E' sempre lo stesso, ben sintonizzato, in accordo con la melodia. Ma l'analogico è più caldo, più pieno, più umano".
"Sono grato per il suo contributo alla musica elettronica. E' un vero gigante. Ogni persona che puó ispirare un giovane a interessarsi alla musica ha reso un grande servizio all'umanità ", scrive Malcolm Davis dall'Inghilterra sul sito (www.caringbridge.com/visit/bobmoog) dove i fan lasciano i loro pensieri.
(22 agosto 2005)
http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni ... /moog.html

Meno cose si sanno più è facile avere un'opinione.
Alla richiesta della prof. di italiano "dimmi una frase con un congiuntivo" l'alunno M.M. risponde "che tu sia maledetta"
Alla richiesta della prof. di italiano "dimmi una frase con un congiuntivo" l'alunno M.M. risponde "che tu sia maledetta"
fistlove ha scritto:In tanti hanno utilizzato il mitico strumento creato nel 1964
Su tutti gli Emerson, Lake & Palmer, maestri del rock progressivo
Addio all'uomo che inventó il Moog
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Direi che meriterebbe qualcosa di più di semplici trafiletti sui quotidiani o una paginetta di televideo per quanto ha dato alla musica, e a chi ama l'elettronica...ci sarebbero mai stati i Kraftwerk senza di lui?
"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)