OSCAR VENEZIA ha scritto:Se volessi fare il precisino ti direi che Enzo Bianco non era liberale ma repubblicano
Mai detto che era un esponente del PLI. Ho detto che in questi anni di PD ha guidato una corrente interna di ispirazione liberale (LiberalPD) e che quell'associazione di dirigenti ed eletti nel PD è più vicina a Renzi che a D'Alema. Questo per informare chi non lo sapesse di come il PD sia composto da molteplici anime e che non è il continuatore dei DS e composto per l'85% da ex P.C.I. come pareva invece da alcuni messaggi precedenti la mia risposta. Sapere che nel PD esistono gruppi simili rende più facile capire come Renzi possa essere un esponente del PD (in alcuni messaggi postati prima della mia risposta pareva che per molti Renzi fosse oggettivamente un corpo estraneo nel PD, PD che a leggere alcuni messaggi parrebbe un partito dove i bersaniani rappresenterebbero l'85% e più degli eletti e degli iscritti: con quell'esempio facevo notare come non sia così).
Drogato_ di_porno ha scritto:non hai capito nulla del discorso. Il mito da sfatare secondo Onida è che la stabilità dipenda esclusivamente dal Parlamento. Infatti Enrico Letta non è stato sfiduciato dal Parlamento. E' stato, di fatto, sfiduciato dal Partito Democratico. E non in Parlamento bensì nella Direzione Nazionale del Partito Democratico
La chiave del tuo discorso è che approfitterai di qualunque occasione democratica ti verrà concessa agendo in chiave anti-Renzi. Questo lo abbiamo capito tutti benissimo.
Tornando al discorso di Onida che ti ha esaltato: ti sembra che se parliamo dei tanti governi caduti negli ultimi 25 anni l'episodio citato da Onida (la sfiducia indiretta che Letta ha ricevuto dal suo partito. La maggioranza del partito, che stava con Renzi, al contrario di Letta aveva il controllo dei gruppi parlamentari del PD: l'attuale costituzione consentiva quella manovra di palazzo ed è volendo modificabile, così come la legge elettorale, in modo da rafforzare il Presidente del Consiglio mediante l'indebolimento del potere dato ai partiti sugli eletti. Scrivo questa postilla per rendere chiaro di come quella manovra che tu contesti sia una conseguenza dell'attuale Costituzione italiana. In questa postilla non entro nel merito del Referendum di dicembre) rappresenti la modalità tipica di caduta degli esecutivi, che sia la rappresentazione plastica del vulnus del sistema istituzionale italiano che ne mina la stabilità? A me quella sembra palesemente un'eccezione avvenuta in un periodo eccezionale, togli la possibilità al Senato di votare le fiducie e dal '94 ad oggi sarebbero caduti il 70% in meno di esecutivi rendendoci di fatto un paese con una stabilità accettabile: il Referendum di dicembre toglie al Senato la possibilità di sfiduciare l'esecutivo (e l'aria che tira dice che la prossima legge elettorale darà alle liste alleate uscite vincenti dalle elezioni una maggioranza alla Camera solida).
scb ha scritto:Ed è per questo che è anacronismo puro. Ad un certo punto ha detto che è sbagliato premiare chi vince. Che non si deve parlare di vittoria alle elezioni. Se non è anacronistico questo ...
Zag. è un costituzionalista molto conservatore di ispirazione "sinistra area PDS". Ieri mi ha abbastanza stupito (negativamente) per diverse cose che ha sostenuto.
Altri costituzionalisti si sono invece schierati per il SI'.
Drogato_ di_porno ha scritto:Il Giappone è una portaerei americana. Ultimamente ha ricevuto il permesso dal Padrone (USA) di riarmarsi per fronteggiare il nuovo nemico del Padrone (Cina).
Eccessiva libertà poetica. In realtà un governo conservatore e aggressivo sui temi nazionali ha vinto una battaglia politica interna volta a consentire al Giappone di partecipare a missioni militari internazionali prima vietate dalla costituzione pacifista e non interventista che il Giappone venne costretto a firmare in seguito alla resa della II Guerra Mondiale. Le tante ed avanzate armi ce le aveva già solo che al contrario dell'Italia non partecipava alle missioni internazionali (il che limita fortemente le opzioni di uno Stato in materia di politica estera). Dire che ha ottenuto l'OK dagli States per riarmarsi, in chiave anti-Cina, è una liberissima interpretazione dell'accaduto. Sul fatto che quel voto non faccia piacere alla Cina siamo tutti d'accordo ma è cosa ben diversa.