(O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cacchio

[manigliasferica]

il mio post è del: mar set 27, 2016 1:16 pm

l'articolo dell'Unità sullo stretto è uscito verso le 14:00
Giustamente il direttore/la redazione Unità saranno rimasti (come tutti del resto) un pò sorpresi e spiazzati da questa uscita di Renzi, e quindi sono andati cauti nel pubblicare la notizia, infatti è un articolo sobrio, sembra un pò il lancio di una notizia Ansa.

[swipadrimo]

il 4 dicembre non è per nulla una data normale.
mai in Italia si sono tenute votazioni in quella data, chiaramente scelta per far aumentare l'astensionismo sperando che i pochi che voteranno siano fra i gonzi renziani.
se è vero che non siamo in Artico, non siamo neppure all'Equatore.
forse qualcuno non lo capisce, ma in molte regioni il 4 dicembre c'e' molto freddo e tanti non andranno a votare anche per questo motivo.

[D.A.Siqueiros]

Se va avanti così la stagione il 4 dicembre ci saran 18 gradi.

[alex1jd1]

il 4 dicembre non è per nulla una data normale.
mai in Italia si sono tenute votazioni in quella data, chiaramente scelta per far aumentare l'astensionismo sperando che i pochi che voteranno siano fra i gonzi renziani.
se è vero che non siamo in Artico, non siamo neppure all'Equatore.
forse qualcuno non lo capisce, ma in molte regioni il 4 dicembre c'e' molto freddo e tanti non andranno a votare anche per questo motivo.

in veneto usiamo le slitte con le renne anche prima del 4 dicembre

[Mister Dick]

Adesso dipende dal popolo cosa vuole.

[Capo Tribù]

Il popolo è populista.
Riferimento ormai anacronistico

[Mister Dick]

Infatti la mia risposta era solo per il tedio di questo referendum.
Anche se era a novembre, una fetta di gente non andava a votare.
Tutti si indignano, ma nessuno si alza dalla poltrona.

[Fred Connelly]

Non ho parlato di Presidenzialismo, ma ho volato più basso, dicendo che se hai davanti a te una certa stabilità hai meno esigenza di cercare il consenso.
Le due cose vanno in senso inverso.
Certo che in America il presidente proverà ad essere rieletto, ma un conto è essere rieletto dopo 4 anni (e per una volta sola) ed un altro essere traballante tutti i giorni per definizione.

Quando parli di presidente dell'esecutivo che non può essere sfiduciato dal Parlamento stai di fatto parlando di un sistema presidenziale. Ti era stato fatto notare questo.
A quel punto il Presidente è il capo dell'esecutivo mentre il Parlamento è l'organo legislativo. Una serie di contappesi fanno si, nei paesi democratico-liberali, che i due poteri abbiano un certo grado di indipendenza: negli Stati Uniti ad esempio le elezioni presidenziali sono separate da quelle per il rinnovo dei rappresentanti dei cittadini nelle assemblee federali legislative e il Presidente ha limitatissimi poteri di condizionamento sulle camere legislative. Le camere possono chiedere la procedura di impeachment ma non possono "sfiduciare" in senso italiano il Presidente.

il ponte era e rimane un'opera inutile, più che inutile dannosa (per l'ecosistema marino e perché poggia su una zona sismicamente a richio come Messina).

Questa dell'ecosistema marino e degli uccelli migratori mi sono sempre sembrate le obiezioni meno solide degli anti-Ponte.

Si Renzi mi sembra estraneo al PD e comunque paradossalmente lo ha conquistato restando estraneo alla sua cultura.

In realtà Renzi ha una cultura per nulla estranea al PD: è solo che molte figure di livello di "La Margherita - DL" sono sempre state mediaticamente poco esposte e quindi meno conosciute. L'ascesa di Renzi ha portato un leader di scuola Margherita alla guida del PD e molti ora credono che sia un corpo estraneo quando in realtà rappresenta una parte significativa degli iscritti fondatori del PD (certamente minoritaria). Per la cronaca, nel PD esistono anche i Liberali che un tempo avevano Enzo Bianco come figura di spicco: sicuramente quelli avevano più cose in comune con Renzi che con D'Alema.

Ti renderai conto da solo che ti si può dire che leggendo il tuo renzismo fatto cicciuzzo alcuni potrebbero diventare ancora più grillini, al che tu risponderai in maniera analoga, e così via.
È un circolo del PD, non se ne esce.

Un circolo del vizio: una certa Malena ne è la segretaria.

sentito il dibattito fra D'Alimonte e Onida, molto più convincente il secondo.

giustamente Onida ha ricordato che quello della "stabilità" è un mito da sfatare. l'ultima crisi di governo in Italia è stata quella del governo Letta.

L'ultimo mega attacco dei mercati ai titoli di stato italiani è avvenuto in concomitanza, guarda caso, con la palese instabilità dell'ultimo esecutivo guidato da Berlusconi (nonostante la presunta "compravendita" di deputati e senatori non aveva i numeri per legiferare e governare). Dire che l'instabilità del sistema di governo vigente in Italia sia un mito è una cosa che, detta così senza aggiungere altro, non si può sentire.

La stabilità del governo non è determinata da una tecnicalità (sistema elettorale) bensì da una cultura politica che pone la stabilità al primo piano (e che comprende una seria ricerca di punti programmatici comuni). Senza quella puoi far tutte le leggi che vuoi ma non garantirai un cazzo.

Non per voler contraddire il prof. Onida ma pur essendo largamente riconosciuto come la stabilità non la garantisci per legge, va riconosciuto come il sistema bicamerale attualmente vigente in Italia (Senato e Camera possono entrambi sancire la sfiducia al Governo) unito alla legge elettorale che per il Senato è differente per dettato costituzionale rispetto a quella della Camera abbiano contribuito ad aumentare l'instabilità delle maggioranze uscite dalle urne. Attualmente togliere al Senato la possiblità di sfiduciare il Governo può senza dubbio contribuire all'aumento della stabilità degli esecutivi italiani.

I sostenitori della riforma di Renzi fanno costantemente riferimento agli altri paesi d'Europa: "solo tot paesi hanno due camere" ecc.

peccato che tale "esterofilia" sia selettiva, quella che fa comodo. Ad esempio in Italia si demonizza la parola "coalizione" quando la Germania ha avuto governi di coalizione dal 1998 al 2005 (Schröder) e ora con la Merkel.

Coalizioni con 2-3 massimo 4 liste elettorali. Non 15 come è avvenuto tante volte in Italia (paese delle Banane).

Tipico atteggiamento di sinistra.
Berlusconi è un pagliaccio e giustamente veniva deriso dalla satira ma chissà come mai di fronte ad un altro pagliaccio i vari Luttazzi, Guzzanti & C. sono scomparsi tutti....

Luttazzi non può andare in TV (venne epurato anche da La7, pare per questioni vaticane usando come scudo la scusa della battuta su Giuliano Ferrara). Magari sui suoi canali attivi fa satira su Renzi ma tu non lo sai perchè non lo segui.

[ariva ariva]

io entro pochissimo qua dentro
comunque

La frase: "facciamo il ponte sullo stretto"

Renzi non l'ha detta

[OSCAR VENEZIA]

Caro Connelly sul presidenzialismo sei fuori strada.
Nel senso che è inutile fare la lezioncina, è palese che il sistema italiano produce governi instabili. Ogni precisazione tecnica porta il discorso da un altra parte o su dettagli che in questa sede è inutile approfondire, tanto è palese l'instabilità dei nostri esecutivi.
A volte durano più del previsto ma la ricerca del consenso per ottenere questa stabilità ha evidenti effetti collaterali.

Se volessi fare il precisino ti direi che Enzo Bianco non era liberale ma repubblicano

[Drogato_ di_porno]

L'ultimo mega attacco dei mercati ai titoli di stato italiani è avvenuto in concomitanza, guarda caso, con la palese instabilità dell'ultimo esecutivo guidato da Berlusconi (nonostante la presunta "compravendita" di deputati e senatori non aveva i numeri per legiferare e governare). Dire che l'instabilità del sistema di governo vigente in Italia sia un mito è una cosa che, detta così senza aggiungere altro, non si può sentire.

temevo la tua replica data la tua cronica tendenza a capire roma per toma. speravo il mio intervento ti fosse passato inosservato.

non hai capito nulla del discorso. Il mito da sfatare secondo Onida è che la stabilità dipenda esclusivamente dal Parlamento. Infatti Enrico Letta non è stato sfiduciato dal Parlamento. E' stato, di fatto, sfiduciato dal Partito Democratico. E non in Parlamento bensì nella Direzione Nazionale del Partito Democratico:

La Direzione Nazionale del Partito Democratico approva (con 136 sì, 16 no e 2 astenuti) una mozione proposta dal segretario Matteo Renzi in cui si chiedono le dimissioni di Letta e la formazione di un nuovo governo. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta annuncia che il giorno successivo si recherà al Quirinale per rassegnare le dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La direzione del PD approva anche la nascita di un nuovo esecutivo guidato dal segretario Matteo Renzi

Io sto usando il termine "sfiduciato" ma quello più adatto sarebbe "pugnalato" o "fatto fuori" o "cacciato". Siamo al paradosso di un leader killerato direttamente dentro al suo partito da quello che il giorno prima gli diceva "stai sereno". E allora cazzo c'entra la riforma? Cazzo c'entra il Parlamento? Tutto ciò è avvenuto al di fuori del Parlamento.

Si chiamano MANOVRE DI PALAZZO ma il palazzo è quello del PD, non di Montecitorio.

[rufus t]

Oh, Renzi mi è simpatico come l'herpes e Zagrebelsky è sempre stato una specie di faro per me, ma stasera non c'è partita
Ma cazzo, Zag, se l'argomento principale del no è che se la maggioranza governa per cinque anni allora c'è un pericolo di deriva autoritaria, mi sa che mi toccherà votare sì

[scb]

Hai ragione.

Anacronistico, pochi cazzi.

[rufus t]

Ma no, non è quello
È ovvio che preferisco uno che ragiona con calma ed espone gli argomenti senza buttarla in caciata
Sono proprio gli argomenti che sono sbagliati.
In sostanza, dice Zag, fin tanto che non cambiano i politici non è giusto avere una maggioranza che governi
(e senza considerare che tutto l'impianto del no è basato sul combinato disposto rifirma costituzionale / legge elettorale, che è morta

[D.A.Siqueiros]

Renzi-Zagrebelsky : 3-0

Vediamo al ritorno.