[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Giusto Trez, giusto.
Smettiamola però, rischiamo di fare i "vecchi babbioni" nostalgici, risulteremo stucchevoli.
Smettiamola però, rischiamo di fare i "vecchi babbioni" nostalgici, risulteremo stucchevoli.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Eh vabbeh parliamo di Ranocchia.
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma 'nfatti. Mi domandavo solo come mai la notizia non avesse meritato nessun commento da quelli che fozza inda.lider maximo ha scritto:Beh, da che pulpito viene questa considerazione eh!KrystalClub ha scritto:Ma quindi, spiegatemi bene: la Juve non è più una squadra italiana?![]()
Oppure ti riferisci a qualcos'altro?
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Krystal cado dalle nubi, ma a quale notizia ti riferisci?
Che anche la giuve ha più stranieri che italiani....
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#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
E' di oggi la notizia dell'approvazione da parte dei soci del progetto di spostamento della EXOR in Olanda. Tra le conseguenze -ma è un punto controverso- vi sarebbe anche il sostanziale trasferimento della società Juventus in Olanda, dato che EXOR ne controlla circa il 64%.lider maximo ha scritto:Krystal cado dalle nubi, ma a quale notizia ti riferisci?
Che anche la giuve ha più stranieri che italiani....
Qui i giornali si sbizzarriscono e quindi le ipotesi vanno prese con le pinze, però io credo che la strada sia comunque segnata: cari Juventini, non siete più, o a breve non sarete più una proprietà italiana, bensì un soggetto fiscale e finanziario con sede in Olanda.
Purtroppo, continuerete a giocare e vincere in Italia, e difficilmente vi verrà la voglia di confrontarvi con il campionato olandese.
A margine di tutto ciò, ed è questo che in verità mi crea disagio e fastidio, mi sento di affermare che se c'è un'impresa in italia che avrebbe dovuto sentire il dovere (morale e di riconoscenza) di restare qui sino alla fine, come gli orchestrali del Titanic, è la Fiat.
Invece, il modello che Marchionne e gli Elkann hanno abbracciato, è Schettino.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
““Quando mi sono separato ho scoperto che avevo tanto spazio, troppo. E allora l'ho riempito. Potevo essere molto di più, anche se ormai ci penso poco.
Ora vivo a Carmagnola, un posto vale l'altro, e allora è meglio stare nel proprio. Ho regalato quasi tutti i miei cimeli. Ho tenuto le maglie del Milan, del Toro, della nazionale, una del Real Madrid, quella dell'Atalanta del mio amico Pisani, che morì in auto insieme alla fidanzata. Non vivo di ricordi.
Ero un ragazzo tranquillo, non una testa di cazzo, chi mi conosce lo sa. Sempre stato un ragazzo tranquillo. Del calcio mi piaceva solo il campo, tutto il resto no. Mai pensato al dopo, anche se in questo dopo ci sto benissimo. Mai pensato di diventare allenatore. Non mi sono preparato a niente.
Ogni tanto la gente mi chiede, ma che fine hai fatto? Io non sto in tv, non sono diventato opinionista, alle cene dei club granata non vado quasi mai, anche se mi invitano spesso. Ho quarantasei anni, negli ultimi tempi avevo giocato con il Canelli in Eccellenza, poi Saviglianese in Promozione, Nicese che sarebbe la squadra di Nizza Monferrato, Carmagnola. E sempre col mio amico Diego Fuser, anche lui del Toro. Inseparabili. Io senza più cartilagini, senza un crociato anteriore ma con un fisico da bestia, modestamente. Non ho il patentino, non ho una strada nel calcio, mai stato un leccaculo. Sono bravo a biliardo, anche se contro i campioni divento nessuno. Faccio i tornei provinciali. Quando arrivo, la gente a volte mi guarda strano, poi smetto di essere Lentini e ogni cosa va a posto: sono solo un giocatore di biliardo. Cinque birilli o goriziana, nove birilli. Mio papà Luigi mi veniva a prendere all'allenamento quand'ero bambino e mi portava con lui. Lo guardavo giocare, mi incantavo. La stecca, il panno verde, la luce sopra.
Mai stato depresso però capisco che possa succedere, ci sta, il calcio non è come lo credete voi. Se non avessi picchiato con l'auto e battuto forte la testa, era il 2 agosto del ‘93, sarei stato una bestia per tanti anni ancora. Mi sentivo un leone, nei test nessuno aveva i miei valori in quel Milan in quanto a velocità, potenza, tecnica, resistenza. Ricordo che bucai la gomma e che mi fermai all'autogrill per farmela cambiare da un benzinaio. Ricordo che percorsi ancora qualche chilometro, poi c'è il vuoto. Avevamo giocato a Marassi, io stavo tornando a Torino.
All'inizio parlavo come un bambino. Avevo i riflessi lenti e non me ne accorgevo. Anche in campo, quando tornai, ero lento, ma ogni cosa poi andò a posto, due stagioni dopo ero di nuovo fortissimo, ero sicuro che avrei giocato la finale di Coppa dei Campioni 1995, Milan-Ajax a Vienna. Invece Capello mi tenne fuori, lui non dà mai spiegazioni. Crollò tutto. Persi la voglia, sbagliai. Quella sera è finita la mia carriera”.
Qualche altra soddisfazione me la tolsi, ma sempre con quella frase addosso: Lentini non è più lui. Un luogo comune, perché potevo giocare male anche prima dell'incidente.
Adesso la mattina vado in palestra, mi rilasso. Il pomeriggio gioco a biliardo. Guardo un po’ il Toro e il Milan in tv, le squadre per cui tifo, e la Champions.
Gli amici alla lunga li perdi, mica succede soltanto ai campioni. A volte penso che non ho mai fatto un mondiale e mi dispiace: senza l'incidente sarei andato a Usa '94, e credo che avrei pure giocato. Sbagliai a dire che non volevo lasciare il Toro, era vero ma non dovevo dirlo, mi avevano già venduto e non lo sapevo, così sono passato per traditore. Berlusconi mi mandò a prendere due volte con l'elicottero, e la prima volta gli dissi no in faccia, a casa sua. Non andai là per i soldi. Il Toro non poteva fare a meno di vendermi, quei miliardi servivano a Borsano. E comunque, il primo scudetto nel Milan fu meraviglioso, come la finale di Coppa Uefa persa col Toro.
Qualche volta gioco a calcetto, non sono una persona triste anche se mi piace rimanere tranquillo, senza pensare troppo, senza essere qualcuno. Però, ragazzi, quanto mi sono divertito".”
— Gianluigi Lentini
Ora vivo a Carmagnola, un posto vale l'altro, e allora è meglio stare nel proprio. Ho regalato quasi tutti i miei cimeli. Ho tenuto le maglie del Milan, del Toro, della nazionale, una del Real Madrid, quella dell'Atalanta del mio amico Pisani, che morì in auto insieme alla fidanzata. Non vivo di ricordi.
Ero un ragazzo tranquillo, non una testa di cazzo, chi mi conosce lo sa. Sempre stato un ragazzo tranquillo. Del calcio mi piaceva solo il campo, tutto il resto no. Mai pensato al dopo, anche se in questo dopo ci sto benissimo. Mai pensato di diventare allenatore. Non mi sono preparato a niente.
Ogni tanto la gente mi chiede, ma che fine hai fatto? Io non sto in tv, non sono diventato opinionista, alle cene dei club granata non vado quasi mai, anche se mi invitano spesso. Ho quarantasei anni, negli ultimi tempi avevo giocato con il Canelli in Eccellenza, poi Saviglianese in Promozione, Nicese che sarebbe la squadra di Nizza Monferrato, Carmagnola. E sempre col mio amico Diego Fuser, anche lui del Toro. Inseparabili. Io senza più cartilagini, senza un crociato anteriore ma con un fisico da bestia, modestamente. Non ho il patentino, non ho una strada nel calcio, mai stato un leccaculo. Sono bravo a biliardo, anche se contro i campioni divento nessuno. Faccio i tornei provinciali. Quando arrivo, la gente a volte mi guarda strano, poi smetto di essere Lentini e ogni cosa va a posto: sono solo un giocatore di biliardo. Cinque birilli o goriziana, nove birilli. Mio papà Luigi mi veniva a prendere all'allenamento quand'ero bambino e mi portava con lui. Lo guardavo giocare, mi incantavo. La stecca, il panno verde, la luce sopra.
Mai stato depresso però capisco che possa succedere, ci sta, il calcio non è come lo credete voi. Se non avessi picchiato con l'auto e battuto forte la testa, era il 2 agosto del ‘93, sarei stato una bestia per tanti anni ancora. Mi sentivo un leone, nei test nessuno aveva i miei valori in quel Milan in quanto a velocità, potenza, tecnica, resistenza. Ricordo che bucai la gomma e che mi fermai all'autogrill per farmela cambiare da un benzinaio. Ricordo che percorsi ancora qualche chilometro, poi c'è il vuoto. Avevamo giocato a Marassi, io stavo tornando a Torino.
All'inizio parlavo come un bambino. Avevo i riflessi lenti e non me ne accorgevo. Anche in campo, quando tornai, ero lento, ma ogni cosa poi andò a posto, due stagioni dopo ero di nuovo fortissimo, ero sicuro che avrei giocato la finale di Coppa dei Campioni 1995, Milan-Ajax a Vienna. Invece Capello mi tenne fuori, lui non dà mai spiegazioni. Crollò tutto. Persi la voglia, sbagliai. Quella sera è finita la mia carriera”.
Qualche altra soddisfazione me la tolsi, ma sempre con quella frase addosso: Lentini non è più lui. Un luogo comune, perché potevo giocare male anche prima dell'incidente.
Adesso la mattina vado in palestra, mi rilasso. Il pomeriggio gioco a biliardo. Guardo un po’ il Toro e il Milan in tv, le squadre per cui tifo, e la Champions.
Gli amici alla lunga li perdi, mica succede soltanto ai campioni. A volte penso che non ho mai fatto un mondiale e mi dispiace: senza l'incidente sarei andato a Usa '94, e credo che avrei pure giocato. Sbagliai a dire che non volevo lasciare il Toro, era vero ma non dovevo dirlo, mi avevano già venduto e non lo sapevo, così sono passato per traditore. Berlusconi mi mandò a prendere due volte con l'elicottero, e la prima volta gli dissi no in faccia, a casa sua. Non andai là per i soldi. Il Toro non poteva fare a meno di vendermi, quei miliardi servivano a Borsano. E comunque, il primo scudetto nel Milan fu meraviglioso, come la finale di Coppa Uefa persa col Toro.
Qualche volta gioco a calcetto, non sono una persona triste anche se mi piace rimanere tranquillo, senza pensare troppo, senza essere qualcuno. Però, ragazzi, quanto mi sono divertito".”
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♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Grazie Tas...da pelle d'oca.Tasman ha scritto:““Quando mi sono separato ho scoperto che avevo tanto spazio, troppo. E allora l'ho riempito. Potevo essere molto di più, anche se ormai ci penso poco.
Ora vivo a Carmagnola, un posto vale l'altro, e allora è meglio stare nel proprio. Ho regalato quasi tutti i miei cimeli. Ho tenuto le maglie del Milan, del Toro, della nazionale, una del Real Madrid, quella dell'Atalanta del mio amico Pisani, che morì in auto insieme alla fidanzata. Non vivo di ricordi.
Ero un ragazzo tranquillo, non una testa di cazzo, chi mi conosce lo sa. Sempre stato un ragazzo tranquillo. Del calcio mi piaceva solo il campo, tutto il resto no. Mai pensato al dopo, anche se in questo dopo ci sto benissimo. Mai pensato di diventare allenatore. Non mi sono preparato a niente.
Ogni tanto la gente mi chiede, ma che fine hai fatto? Io non sto in tv, non sono diventato opinionista, alle cene dei club granata non vado quasi mai, anche se mi invitano spesso. Ho quarantasei anni, negli ultimi tempi avevo giocato con il Canelli in Eccellenza, poi Saviglianese in Promozione, Nicese che sarebbe la squadra di Nizza Monferrato, Carmagnola. E sempre col mio amico Diego Fuser, anche lui del Toro. Inseparabili. Io senza più cartilagini, senza un crociato anteriore ma con un fisico da bestia, modestamente. Non ho il patentino, non ho una strada nel calcio, mai stato un leccaculo. Sono bravo a biliardo, anche se contro i campioni divento nessuno. Faccio i tornei provinciali. Quando arrivo, la gente a volte mi guarda strano, poi smetto di essere Lentini e ogni cosa va a posto: sono solo un giocatore di biliardo. Cinque birilli o goriziana, nove birilli. Mio papà Luigi mi veniva a prendere all'allenamento quand'ero bambino e mi portava con lui. Lo guardavo giocare, mi incantavo. La stecca, il panno verde, la luce sopra.
Mai stato depresso però capisco che possa succedere, ci sta, il calcio non è come lo credete voi. Se non avessi picchiato con l'auto e battuto forte la testa, era il 2 agosto del ‘93, sarei stato una bestia per tanti anni ancora. Mi sentivo un leone, nei test nessuno aveva i miei valori in quel Milan in quanto a velocità, potenza, tecnica, resistenza. Ricordo che bucai la gomma e che mi fermai all'autogrill per farmela cambiare da un benzinaio. Ricordo che percorsi ancora qualche chilometro, poi c'è il vuoto. Avevamo giocato a Marassi, io stavo tornando a Torino.
All'inizio parlavo come un bambino. Avevo i riflessi lenti e non me ne accorgevo. Anche in campo, quando tornai, ero lento, ma ogni cosa poi andò a posto, due stagioni dopo ero di nuovo fortissimo, ero sicuro che avrei giocato la finale di Coppa dei Campioni 1995, Milan-Ajax a Vienna. Invece Capello mi tenne fuori, lui non dà mai spiegazioni. Crollò tutto. Persi la voglia, sbagliai. Quella sera è finita la mia carriera”.
Qualche altra soddisfazione me la tolsi, ma sempre con quella frase addosso: Lentini non è più lui. Un luogo comune, perché potevo giocare male anche prima dell'incidente.
Adesso la mattina vado in palestra, mi rilasso. Il pomeriggio gioco a biliardo. Guardo un po’ il Toro e il Milan in tv, le squadre per cui tifo, e la Champions.
Gli amici alla lunga li perdi, mica succede soltanto ai campioni. A volte penso che non ho mai fatto un mondiale e mi dispiace: senza l'incidente sarei andato a Usa '94, e credo che avrei pure giocato. Sbagliai a dire che non volevo lasciare il Toro, era vero ma non dovevo dirlo, mi avevano già venduto e non lo sapevo, così sono passato per traditore. Berlusconi mi mandò a prendere due volte con l'elicottero, e la prima volta gli dissi no in faccia, a casa sua. Non andai là per i soldi. Il Toro non poteva fare a meno di vendermi, quei miliardi servivano a Borsano. E comunque, il primo scudetto nel Milan fu meraviglioso, come la finale di Coppa Uefa persa col Toro.
Qualche volta gioco a calcetto, non sono una persona triste anche se mi piace rimanere tranquillo, senza pensare troppo, senza essere qualcuno. Però, ragazzi, quanto mi sono divertito".”
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Io Gigi lo adoravo.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Nessuna polemica, che non ne voglio mezza...ma io ancora adesso sto cercando di capire come sia possibile che, una società di calcio che è sotto controllo e sanzionata per irregolarità nel FairPlay finanziario, possa chiudere il mercato con un passivo di oltre 100 milioni di Euro...
http://www.gazzetta.it/Calciomercato/03 ... 2273.shtml
Qualcuno me lo spiegasse come ad un bambino di 6 anni...come a un Dell qualunque insomma...
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Qualcuno me lo spiegasse come ad un bambino di 6 anni...come a un Dell qualunque insomma...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
cacca pupù gne gne!!Lonewolf ha scritto:Nessuna polemica, che non ne voglio mezza...ma io ancora adesso sto cercando di capire come sia possibile che, una società di calcio che è sotto controllo e sanzionata per irregolarità nel FairPlay finanziario, possa chiudere il mercato con un passivo di oltre 100 milioni di Euro...
http://www.gazzetta.it/Calciomercato/03 ... 2273.shtml
Qualcuno me lo spiegasse come ad un bambino di 6 anni...come a un Dell qualunque insomma...

molto semplice, l'inter deve avere un pareggio di bilancio a giugno 2017 come da accordi tra thoir l'allora proprietario e l'uefa, bilancio che comprende tutto ( non solo gli acquisti e cessioni di calciatori che è solo una voce non il tutto come lo spacciano certi giornalai della domenica) come i diritti tv i settori giovanili i biglietti gli sponsor ecc ecc ecc. per farla breve se ci fosse un -150 mln bastano degli sponsor o ricavi x aumento di capitale x ripianare tutto come fà il psg ad esempio. il fair play così strutturato è una puttanata voluta da Platinì e da quello che si legge verrà pesantemente riformata se non cancellata adirittura.
l'unica magagna che ha l'inter quest'anno è la lista uefa a 22 e l'esclusione dei nuovi acquisti fino a gennaio
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ma ai milioni (positivi o negativi) del calciomercato devi aggiungere gli stipendi...insomma,tutte le spese e tutti i ricavi e dubito che l'inter abbia un fatturato tale da permettersi un passivo del genere nel solo calciomercato
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
thoir non spendeva, è un'affarista ed infatti trovato l'acquirente ha venduto, Suning ha il potere economico di far quello che vuole come immettere soldi nel mercato nuove sponsorizzazioni ecc ecc, il psg ripiana con sponsorizzazioni da 150 mln a botta ma in campagna acquisti fà rossi da impallidire e allora?theinvoker ha scritto:ma ai milioni (positivi o negativi) del calciomercato devi aggiungere gli stipendi...insomma,tutte le spese e tutti i ricavi e dubito che l'inter abbia un fatturato tale da permettersi un passivo del genere nel solo calciomercato
è quello che aspetta pure il milan che i rossi gli ripianava fininvest (pure pesanti), quando quest'ultima ha chiuso i cordoni si sono ritrovati con le pezze al culo
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"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
me l'avevi già detto e io ti ho chiesto quali sponsor nuovi (e quanti soldi danni) avete rispetto all'anno scorso.
è finita l'epoca in cui il privato può mettere soldi di tasca propria per salvare i bilanci
è finita l'epoca in cui il privato può mettere soldi di tasca propria per salvare i bilanci
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Li camuuffi da sponsorizzazione ed è fatta
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
KrystalClub ha scritto:E' di oggi la notizia dell'approvazione da parte dei soci del progetto di spostamento della EXOR in Olanda. Tra le conseguenze -ma è un punto controverso- vi sarebbe anche il sostanziale trasferimento della società Juventus in Olanda, dato che EXOR ne controlla circa il 64%.lider maximo ha scritto:Krystal cado dalle nubi, ma a quale notizia ti riferisci?
Che anche la giuve ha più stranieri che italiani....
Qui i giornali si sbizzarriscono e quindi le ipotesi vanno prese con le pinze, però io credo che la strada sia comunque segnata: cari Juventini, non siete più, o a breve non sarete più una proprietà italiana, bensì un soggetto fiscale e finanziario con sede in Olanda.
Purtroppo, continuerete a giocare e vincere in Italia, e difficilmente vi verrà la voglia di confrontarvi con il campionato olandese.
A margine di tutto ciò, ed è questo che in verità mi crea disagio e fastidio, mi sento di affermare che se c'è un'impresa in italia che avrebbe dovuto sentire il dovere (morale e di riconoscenza) di restare qui sino alla fine, come gli orchestrali del Titanic, è la Fiat.
Invece, il modello che Marchionne e gli Elkann hanno abbracciato, è Schettino.
Mah....
Un soggetto fiscale e finanziario con sede in Olanda?
Con tutta l'organizzazione impegnata 365 gg in Italia?
Prevedo n contenziosi....
E se non ci saranno aspetti politici di traverso, vince il fisco tutta la vita.
Elementare come un bacio in una favola (N. Fabi)
Quando morirò voglio essere sepolto vicino all'ippodromo per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo (C.H. Bukowski)
Elementare come un' altalena libera (N. Fabi)
Quando morirò voglio essere sepolto vicino all'ippodromo per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo (C.H. Bukowski)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
continua a sfuggirti un "piccolo" particolare, il bilancio è per giugno 2017, suning ha iniziato ora, x sponsor contratti partnership ecc ecc li faranno durante l'anno se questa è la loro strategia, tu continui a parlare dello scorso anno quando c'era un'altra proprietàtheinvoker ha scritto:me l'avevi già detto e io ti ho chiesto quali sponsor nuovi (e quanti soldi danni) avete rispetto all'anno scorso.
è finita l'epoca in cui il privato può mettere soldi di tasca propria per salvare i bilanci
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"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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