Se qualcuno vi si avvicina farneticando di un fantomatico terzo capitolo di Hostel, sparategli in bocca.
In questi giorni, preso un po' dalla noia, mi sono imbattuto in questo terzo capitolo di Hostel di cui ignoravo l'esistenza... conscio che le trilogie in genere sono afflitte da necrosi acuta, le mie aspettative erano già mediocri quanto la puzza di merda ha cominciato a far capolino. Alla regia non c'è Eli Roth, al suo posto uno Scott Spiegel (limitatosi al ruolo di produttore nei precedenti capitoli, e come tale doveva rimanere) impalpabile che è riuscito a snaturare l'ambientazione dark dei primi due capitoli, avvolti dal contesto disagiato dello scenario delle regioni dell'Europa orientale. I miei complimenti vanno anche al direttore della fotografia, capace di rendere la pellicola di un film del 2011, vecchia di 10 anni.
Come se non bastasse, risultano risibili anche le ambientazioni della storia e i brani utilizzati durante tutto il film; manca l'atmosfera angosciante di un sotterraneo buio, lercio e dalle fredde mura di pietra, le musiche non sono mai azzeccate, non riescono mai a farti calare nella scena... vi risparmio i giudizi su attori e trama.
Insomma, solita trovata commerciale che fa leva sulla reputazione del primo Hostel.

Belllammerrddda.