GeishaBalls ha scritto:So che non riesco a spiegarmi bene ma in tanti commenti sembra che non si colga proprio per niente cosa abbia fatto il Giornale.
Non so se sia stupidità semplice, malattia, o solo un tantinello di superficialità ma il tema non è se gli studiosi devono avere accesso alle fonti storiche come il Mein Kampf. Se una persona interessata vuole avere accesso all'opera di Nietsche, di Moccia o di Hiler ben venga che non ci sia censura, chi decide cosa si può leggere.
Ma non stiamo parlando del libero accesso alle fonti storiche, per chi vuol fare ricerche o arricchire la propria cultura. Vogliamo dire che tutto il popolino è in grado di farsi le idee da soli, che la gente comune è capace di farsi idee complete da sole, che i mezzi di comunicazione
Stiamo parlando della diffusione di questa opera a mezzo regalo a migliaia di persone. Cambiano le proporzioni, cambia l'atto. È propaganda, non libertà di espressione.
È affermare che le idee di Hitler meritano di essere conosciuti da tutti, è come dire che il porno scat o vomit possono essere trasmessi su Rai 1 e non solo scelti dagli interessati alla materia con collegamento ad un sito dedicato.
L'atto del Giornale è disgustoso, squallido (come dice Renzi), miserabile
Mi sembra invece che ti sia spiegato benissimo.
Non so se io sia semplicemente stupido o proprio malato, sicuramente non mi sento superficiale, ma debbo ricordare che il mio pensiero l'ho esternato contrapponendomi a chi citava possibili effetti nefasti del libro. Che Sallusti lo abbia fatto per motivi politici o di bottega francamente importa sega, il pessimo giudizio di Sallusti lo avevo già precedentemente, e a questo proposito mi trovo mio malgrado a concordare addirittura con la sintesi di Cicchitto
"La scelta di pubblicare il Mein kempf ci sembra francamente demenziale e non risponde a nessuna esigenza culturale. Dopo di che non ci accodiamo nemmeno a polemiche attinenti alla pubblicazione di qualunque libro. Se pero' Sallusti pensa di aumentare la tiratura del Giornale pubblicando questo libro significa che siamo al di la' del bene e del male".
Ma visto che il non stracciarsi le vesti per un atto osceno e criminale, come lo definisci tu e il coro dei benpensanti portatori del pensiero sano in Italia, è impensabile e indice di probabili tare, vorrei far notare che casualmente a gennaio anche in Germania è stato ripubblicato, in edizione critica e commentata, dall'Istituto di Storia Contemporanea. Sembra impensabile che addirittura qualcuno più autorevole di me abbia gli stessi pensieri e che lo reputi un importante testo storico. E cosa ancor più strana è che addirittura il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi Josef Schuster abbia commentato favorevolmente l'iniziativa, anche a fronte del rinascente neonazismo tedesco.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 2fdc7.html
Ma si sa, farà ora notare qualcuno, che i tedeschi sono nazisti nell'animo, anche gli ebrei tedeschi che ne sono state le prime vittime.
Ma perchè giornali e riviste non si limitano a proporre i soliti dvd?! Escludendo naturalmente filmacci come Arancia meccanica, Salò o le 120 giornate di Sodoma, Cannibal holocaust e similia, che, anche in anni piuttosto recenti, hanno subito le stesse critiche e censure da parte degli indignati GB di turno. Dite che il paragone non regge? Forse si, ma è senz'altro più attinente dello scat su Rai1. E nel suo piccolo farei notare che qualche morto lo ha causato pure Arancia meccanica, che al tempo ispirò diversi imitatori, visto che il cattivo era simpatico, fascinoso e vincente.