[O.T.] E' possibile l'integrazione?
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- Er Monnezza
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Squirtone prova tu a vivere in una paese dove dalla mattina alla sera ti dicono sempre le stesse cose,ti leggono i versetti del corano in tutte le salse ,dove vedi che tutte le persone lo fanno senza fiatare(perchè anche se nn volessero nn potrebbero ribellarsi),questo sin dalla tua nascita,anche tu a quest'ora saresti fermamente convinto della sacralita' del corano e di tutte quelle cagate annesse e connesse......è un lavaggio del cervello bell'è buono,le religioni possono contenere dei significati intrinsechi positivi ma purtroppo sono facilmente suscettibili di varie interpretazioni ,e si prestano cosi a essere strumentalizzate e utilizzate per plasmare dei modelli di societa'sulla base sei loro dogmi,come il cattolicesimo in passato(per fortuna sempre meno influente,anche se l'impronta è indelebile e qui in ItaGlia ne paghiamo tutt'ora loscotto) e adesso l'islam
Chi caga sotto 'a neve, pure si fa 'a buca e poi 'a copre, quando 'a neve se scioje 'a mmerda vie' sempre fori.
In versione audio special thanks to Nik978:
http://www.hokutoaudioteca.it/film_nut_1i/delitto%20a%20porta%20romana/caga.wav
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In effetti a me dell'integrazione non importa una cippa. L'importante per me è che la loro presenza non impedisca la mia libertà e la mia sicurezza. Se poi vogliono ascoltare le loro musichette, pregare 100 volte al giorno, vestirsi con una tovaglia e portare il velo sono affari loro.Er Monnezza ha scritto:Suser:Infatti 4-10-100 pirla su 25 milioni di islamici in Europa dimostrano il fallimento dell'integrazione
Suser che intendi per integrazione?L'hai visto per caso il servizio che hanno fatto sul quartiere di Leeds da dove venivano i kapecazz?Praticamente un pezzo di Pakistan portato e ricostruito perfettamente in terra d' Albione,con tanto di donne con le pezze in testa e musichetta che chiama i fedeli a raccolta per la preghiera......
Sono stato impreciso nel post, con quei numeri indicavo gli "jahdisti", questo è il problema che mi sta a cuore.
insomma
mi pare la sostanza della discussione sia
-noi siamo meglio
-il nostro modo di vita e' il piu' giusto possibile...loro han solo musichette e passano la vita a pregare
-ad oriente solo pecoroni che non si ribellano oppure fanatici che si immolano ad Allah anche se non è strettamente necessario
mi permetto di dubitare
affermare poi che l' Islamismo non e' una religione
ma un "lavaggio del cervello" mi sembra francamente eccessivo ...oltre che ridicolo
ridicolo come l'immagine del presunto kamikaze con lo zaino da trekking da 20 e piu' kg ( la polizia inglese aveva affermato che non erano stati usati piu' di 4-5 kili di plastico tipo militare )
e ridicolo come la storiella che uno di loro ha perso il metro' e quindi ha preso il bus, tanto per far saltare qualcosa...magari se aspettava il mullah Omar gli dava un passaggio in moto fino alla stazione dopo...
mi pare la sostanza della discussione sia
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mi permetto di dubitare
affermare poi che l' Islamismo non e' una religione
ma un "lavaggio del cervello" mi sembra francamente eccessivo ...oltre che ridicolo
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- armageddom
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Già , forse non ci siamo chiesti: ma loro la vogliono l'integrazione ?
Ieri sera ho sentito un iman e da alcune sue affermazioni non mi è parso che rispetti un gran che il nostro modo di vivere. (a parte che ha pure definito l'infibulazione un motivo igenico
)
Se il laicismo fosse il principio fondamentale, credo chi i problemi sarebbero facilmente risolvibili.
Ieri sera ho sentito un iman e da alcune sue affermazioni non mi è parso che rispetti un gran che il nostro modo di vivere. (a parte che ha pure definito l'infibulazione un motivo igenico

Se il laicismo fosse il principio fondamentale, credo chi i problemi sarebbero facilmente risolvibili.
- Er Monnezza
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Brain sex dato che a quanto preferisci il loro modo di vivere al nostro perchè nn ti fai crescere la barba e te ne vai in pakistan?
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- Er Monnezza
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per me quella nn è piu' una religione ma una strmentalizzazione dell'essere umano,un Dio Giusto e buono potrebbe mai volere per le sue figlie una vita del genere?
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- Er Monnezza
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Non ho mai detto che siamo meglio,ma siamo avanti di secoli rispetto a loro sul piano dei diritti e delle liberta' nonchè dell'organizzazione in se' della societa'(anche noi abbiamo passato la fase dell'oscurantismo religioso ma è successo moltissimia nni fa e per fortuna l'abbiamo superata),ammettiamo almeno questo ecchecazzo,o vogliamo continuare ad essere politically correct e dire che vivono come noi solo che hanno un modo diverso per farlo ?
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- Husker_Du
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Purtroppo peró quei 4-10-100 pirla su 25 milioni fanno una gran differenza.....SuSEr ha scritto:Infatti 4-10-100 pirla su 25 milioni di islamici in Europa dimostrano il fallimento dell'integrazione.camminatore ha scritto:domanda: è possibile l'integrazione?
risposta : No e i fatti recenti lo hanno dimostrato.
Inoltre non sono così sicuro che le azioni terroristiche siano così malviste dalla maggior parte degli abitanti di Iran, Arabia, Siria, Giordania, Indonesia e balle varie......e questo non aiuta.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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- Er Monnezza
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Attacco Gb organizzato in Pakistan
Aumenta bilancio vittime: 54 i morti
C'è un collegamento tra gli attentati alla metró di Londra e gli esponenti di Al Qaeda latitanti in Pakistan. Lo rivela la ABC News citando fonti di intelligence secondo le quali il computer portatile sequestrato a Naeem Noor Khan, leader della rete del terrore catturato dai marines, conteneva uno dei piani di attacco contro la capitale britannica. Intanto aumenta il numero delle vittime: i morti sono 54.
La caccia ai terroristi di Londra coinvolge ora anche agenti dell'Fbi. A Raleigh in North Carolina si insegue Magdi el Nashar, l'ex studente di dottorato della North Carolina State University ricercato da Scotland Yard perchè potrebbe essere coinvolto nella messa a punto delle bombe degli attentati di Londra.
"Membri della task force congiunta anti-terrorismo dell'Fbi stanno lavorando al caso", ha detto Michael Saylor, capo dell'ufficio di Raleigh del Bureau. El Nashar ha studiato negli Stati Uniti tra gennaio e maggio 2000, ha detto alle agenzie di stampa un portavoce dell'Università Statale della North Carolina a Raleigh, secondo cui, in base ai registri dell'ateneo, l'uomo era iscritto alla facolta' di chimica nel primo semestre del 2000
Sale il bilancio delle vittime
La polizia britannica ha annunciato che il bilancio ufficiale delle vittime degli attentati di Londra è salito a 54 morti. La polizia ha precisato che la 54ma vittima è un uomo - che non è stato identificato - rimasto ferito nell'attentato all'autobus 30 a Tavistock Square. La polizia ha precisato che finora le vittime identificate sono 25
Aumenta bilancio vittime: 54 i morti
C'è un collegamento tra gli attentati alla metró di Londra e gli esponenti di Al Qaeda latitanti in Pakistan. Lo rivela la ABC News citando fonti di intelligence secondo le quali il computer portatile sequestrato a Naeem Noor Khan, leader della rete del terrore catturato dai marines, conteneva uno dei piani di attacco contro la capitale britannica. Intanto aumenta il numero delle vittime: i morti sono 54.
La caccia ai terroristi di Londra coinvolge ora anche agenti dell'Fbi. A Raleigh in North Carolina si insegue Magdi el Nashar, l'ex studente di dottorato della North Carolina State University ricercato da Scotland Yard perchè potrebbe essere coinvolto nella messa a punto delle bombe degli attentati di Londra.
"Membri della task force congiunta anti-terrorismo dell'Fbi stanno lavorando al caso", ha detto Michael Saylor, capo dell'ufficio di Raleigh del Bureau. El Nashar ha studiato negli Stati Uniti tra gennaio e maggio 2000, ha detto alle agenzie di stampa un portavoce dell'Università Statale della North Carolina a Raleigh, secondo cui, in base ai registri dell'ateneo, l'uomo era iscritto alla facolta' di chimica nel primo semestre del 2000
Sale il bilancio delle vittime
La polizia britannica ha annunciato che il bilancio ufficiale delle vittime degli attentati di Londra è salito a 54 morti. La polizia ha precisato che la 54ma vittima è un uomo - che non è stato identificato - rimasto ferito nell'attentato all'autobus 30 a Tavistock Square. La polizia ha precisato che finora le vittime identificate sono 25
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Spagna, nuovo attentato a italiani
Contro concessionaria auto:tutti illesi
Ancora un attentato contro obiettivi italiani a Barcellona, dopo l'ordigno esploso davanti al Centro culturale della città spagnola martedì scorso. Questa volta una bomba di piccolo potenziale è esplosa davanti ad una concessionaria di automobili gestita da un italiano senza causare alcun ferito. La polizia era stata avvisata con una telefonata anonima che indicava l'installazione dell'ordigno intorno alle 4:30.
Secondo la polizia spagnola l'ordigno era stato confezionato utilizzando una pentola a pressione piazzata davanti alle vetrine dell'esercizio. Solo qualche giorno fa, il 12, una bomba artigianale confezionata usando una caffettiera era esplosa davanti all'Istituto di cultura italiano, sempre nella citta' catalana. Nella deflagrazione era morto il cane poliziotto impiegato dalla polizia ed era stato ferito l'agente che lo teneva al guinzaglio.
La polizia segue la pista della connessione con l'esplosione all'Istituto Italiano di cultura nei giorni scorsi ("Al momento non possiamo escludere nessuna pista - ha detto un portavoce -. L'indagine è aperta"), secondo fonti delle indagini, per l'ordigno esploso stamani davanti alla concessionaria Fiat, la Turi Auto di proprieta' di uno spagnolo, nel quartiere Prat de Lobregat alla periferia di Barcellona. Sul posto gli agenti non hanno trovato messaggi, scritte o rivendicazioni di alcun tipo. I danni provocati dall'ordigno sono lievi - si è infranto il cristallo del negozio e sbrecciato un balcone sovrastante e danneggiato una macchina - e non vi sono stati feriti. Sul posto sono affluiti reparti della polizia criminale e artificieri dei Tedax con cani addestrati per esaminare i resti dell'esplosivo. E' probabile che anche la pentola a pressione, utilizzata questa volta per colpire il concessionario Fiat fosse collegata ad un rudimentale meccanismo ad orologeria, anche se per il momento la polizia si rifiuta di dare particolari al riguardo. L'ambasciata d'Italia a Madrid e il consolato italiano si sono messi subito in contatto con le autorità responsabili.
Contro concessionaria auto:tutti illesi
Ancora un attentato contro obiettivi italiani a Barcellona, dopo l'ordigno esploso davanti al Centro culturale della città spagnola martedì scorso. Questa volta una bomba di piccolo potenziale è esplosa davanti ad una concessionaria di automobili gestita da un italiano senza causare alcun ferito. La polizia era stata avvisata con una telefonata anonima che indicava l'installazione dell'ordigno intorno alle 4:30.
Secondo la polizia spagnola l'ordigno era stato confezionato utilizzando una pentola a pressione piazzata davanti alle vetrine dell'esercizio. Solo qualche giorno fa, il 12, una bomba artigianale confezionata usando una caffettiera era esplosa davanti all'Istituto di cultura italiano, sempre nella citta' catalana. Nella deflagrazione era morto il cane poliziotto impiegato dalla polizia ed era stato ferito l'agente che lo teneva al guinzaglio.
La polizia segue la pista della connessione con l'esplosione all'Istituto Italiano di cultura nei giorni scorsi ("Al momento non possiamo escludere nessuna pista - ha detto un portavoce -. L'indagine è aperta"), secondo fonti delle indagini, per l'ordigno esploso stamani davanti alla concessionaria Fiat, la Turi Auto di proprieta' di uno spagnolo, nel quartiere Prat de Lobregat alla periferia di Barcellona. Sul posto gli agenti non hanno trovato messaggi, scritte o rivendicazioni di alcun tipo. I danni provocati dall'ordigno sono lievi - si è infranto il cristallo del negozio e sbrecciato un balcone sovrastante e danneggiato una macchina - e non vi sono stati feriti. Sul posto sono affluiti reparti della polizia criminale e artificieri dei Tedax con cani addestrati per esaminare i resti dell'esplosivo. E' probabile che anche la pentola a pressione, utilizzata questa volta per colpire il concessionario Fiat fosse collegata ad un rudimentale meccanismo ad orologeria, anche se per il momento la polizia si rifiuta di dare particolari al riguardo. L'ambasciata d'Italia a Madrid e il consolato italiano si sono messi subito in contatto con le autorità responsabili.
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Sismi: "Terroristi pronti a colpire in Italia"
15/7/2005
"Senza allarmismi, l'Italia è a rischio", anche se non ci sono "informative precise e puntuali" sulla preparazione di attentati. Così il presidente del Copaco Enzo Bianco. Pollari: rischio di "attentatori fatti in casa" > Forum
Cellule pronte a colpire in Italia, come è avvenuto una settimana fa a Londra e l'anno scorso a Madrid.
E - così come in Spagna ed in Inghilterra - formate da islamici regolarmente presenti nel nostro Paese, non arrivati appositamente da fuori. A tracciare il quadro della minaccia terroristica, dopo gli attentati dello scorso 7 luglio, è il direttore del Sismi, Nicoló Pollari, ascoltato per oltre due ore in audizione dal Copaco.
Pollari - secondo quanto si apprende - è partito dagli attentati alla metropolitana londinese, messi a segno da pachistani di nazionalità britannica, per analizzare le possibilità che qualcosa di analogo si verifichi anche in Italia.
A preoccupare sono i circa 3-400 estremisti presenti nel Paese secondo le stime del Sismi. Si tratta di cellule individuate in una decina di città , prevalentemente al Nord, che finora hanno svolto prevalentemente attività di proselitismo, reclutamento, finanziamento e supporto logistico di altri elementi fondamentalisti, sia in Italia sia all'estero.
Ma che potrebbero facilmente trasformarsi in "commando" pronti a colpire obiettivi sul territorio italiano. Ed è un pericolo che puó anche essere "autoctono": come nel caso dei pachistani inglesi, sono spesso persone da tempo presenti in Italia, che compiono tranquillamente viaggi "d'istruzione" nei loro Paesi d'origine (ad esempio nel Maghreb) per poi tornare nella penisola. Quello che si paventa è quindi il rischio del "kamikaze fatto in casa", cresciuto ed addestrato in Italia, "fratello" dei "brit-bombers" che hanno colpito a Londra.
Proprio per questo l'attenzione del Sismi su questi ambienti - moschee ed altri luoghi di aggregazione di islamici - è alta ed il monitoraggio è continuo.
Lo dimostra l'operazione di ieri di polizia e carabinieri che ha portato a 201 perquisizioni e 174 persone sottoposte ad ulteriori accertamenti. Ebbene, molti dei nominativi sono stati segnalati alle forze dell'ordine proprio dal Sismi.
Altre azioni simili seguiranno probabilmente in futuro.
Ma, è stato il ragionamento di Pollari, anche gli inglesi sapevano bene quali erano gli ambienti a rischio, eppure non sono riusciti ad evitare l'azione dei kamikaze. Un dato che preoccupa e dà la misura della difficoltà del compito di intelligence e forze dell'ordine.
E lo ha detto anche il presidente del Copaco Enzo Bianco, al termine dell'audizione. "C'è la consapevolezza - ha dichiarato - che l'Italia è uno dei possibili bersagli di attentati: non ci sono informative precise e puntuali che danno l'idea della preparazione di un attentato ma le analisi della nostra intelligence portano a ritenere l'Italia un possibile bersaglio. Non sappiamo - ha aggiunto - quando, dove e come colpiranno, ma i nostri apparati di sicurezza hanno lavorato e lavorano con il massimo della professionalità ".
UNICA RETE
E l'ipotesi che preoccupa è quella di una regia unica dietro gli attentati.
"Abbiamo cercato di capire con il direttore Pollari - ha spiegato Bianco - se la cellula che ha operato a Londra è solo locale, cioè formata esclusivamente da cittadini britannici di religione musulmana, oppure se è stata attivata da una regia lontana. La seconda ipotesi alzerebbe il livello di preoccupazione per gli altri Paesi ed anche per il nostro.
La nostra percezione - ha sottolineato - è che si tratti di un'attività che non è possibile fare solo con cellule locali ma ci vogliono coperture e quindi una regia più vasta.
Torna così il concetto di rete che era proprio di Al Qaeda".
Quella inglese, ha aggiunto, "era probabilmente una cellula logistica che è diventata operativa e lo stesso rischio potrebbe esserci in Italia, occorre dunque la massima attenzione".
15/7/2005
"Senza allarmismi, l'Italia è a rischio", anche se non ci sono "informative precise e puntuali" sulla preparazione di attentati. Così il presidente del Copaco Enzo Bianco. Pollari: rischio di "attentatori fatti in casa" > Forum
Cellule pronte a colpire in Italia, come è avvenuto una settimana fa a Londra e l'anno scorso a Madrid.
E - così come in Spagna ed in Inghilterra - formate da islamici regolarmente presenti nel nostro Paese, non arrivati appositamente da fuori. A tracciare il quadro della minaccia terroristica, dopo gli attentati dello scorso 7 luglio, è il direttore del Sismi, Nicoló Pollari, ascoltato per oltre due ore in audizione dal Copaco.
Pollari - secondo quanto si apprende - è partito dagli attentati alla metropolitana londinese, messi a segno da pachistani di nazionalità britannica, per analizzare le possibilità che qualcosa di analogo si verifichi anche in Italia.
A preoccupare sono i circa 3-400 estremisti presenti nel Paese secondo le stime del Sismi. Si tratta di cellule individuate in una decina di città , prevalentemente al Nord, che finora hanno svolto prevalentemente attività di proselitismo, reclutamento, finanziamento e supporto logistico di altri elementi fondamentalisti, sia in Italia sia all'estero.
Ma che potrebbero facilmente trasformarsi in "commando" pronti a colpire obiettivi sul territorio italiano. Ed è un pericolo che puó anche essere "autoctono": come nel caso dei pachistani inglesi, sono spesso persone da tempo presenti in Italia, che compiono tranquillamente viaggi "d'istruzione" nei loro Paesi d'origine (ad esempio nel Maghreb) per poi tornare nella penisola. Quello che si paventa è quindi il rischio del "kamikaze fatto in casa", cresciuto ed addestrato in Italia, "fratello" dei "brit-bombers" che hanno colpito a Londra.
Proprio per questo l'attenzione del Sismi su questi ambienti - moschee ed altri luoghi di aggregazione di islamici - è alta ed il monitoraggio è continuo.
Lo dimostra l'operazione di ieri di polizia e carabinieri che ha portato a 201 perquisizioni e 174 persone sottoposte ad ulteriori accertamenti. Ebbene, molti dei nominativi sono stati segnalati alle forze dell'ordine proprio dal Sismi.
Altre azioni simili seguiranno probabilmente in futuro.
Ma, è stato il ragionamento di Pollari, anche gli inglesi sapevano bene quali erano gli ambienti a rischio, eppure non sono riusciti ad evitare l'azione dei kamikaze. Un dato che preoccupa e dà la misura della difficoltà del compito di intelligence e forze dell'ordine.
E lo ha detto anche il presidente del Copaco Enzo Bianco, al termine dell'audizione. "C'è la consapevolezza - ha dichiarato - che l'Italia è uno dei possibili bersagli di attentati: non ci sono informative precise e puntuali che danno l'idea della preparazione di un attentato ma le analisi della nostra intelligence portano a ritenere l'Italia un possibile bersaglio. Non sappiamo - ha aggiunto - quando, dove e come colpiranno, ma i nostri apparati di sicurezza hanno lavorato e lavorano con il massimo della professionalità ".
UNICA RETE
E l'ipotesi che preoccupa è quella di una regia unica dietro gli attentati.
"Abbiamo cercato di capire con il direttore Pollari - ha spiegato Bianco - se la cellula che ha operato a Londra è solo locale, cioè formata esclusivamente da cittadini britannici di religione musulmana, oppure se è stata attivata da una regia lontana. La seconda ipotesi alzerebbe il livello di preoccupazione per gli altri Paesi ed anche per il nostro.
La nostra percezione - ha sottolineato - è che si tratti di un'attività che non è possibile fare solo con cellule locali ma ci vogliono coperture e quindi una regia più vasta.
Torna così il concetto di rete che era proprio di Al Qaeda".
Quella inglese, ha aggiunto, "era probabilmente una cellula logistica che è diventata operativa e lo stesso rischio potrebbe esserci in Italia, occorre dunque la massima attenzione".
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- camminatore
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ti risponderó io, allora, in termini più filosofici e political correct.brainsex ha scritto:Monnezza
Brain sex dato che a quanto preferisci il loro modo di vivere al nostro perchè nn ti fai crescere la barba e te ne vai in pakistan?
bravo monne'
esattamente la risposta che mi aspettavo
complimenti
saluta gli amici del barsport
se una persona crede che si viva in un regime, quella persona HA L'OBBLIGO MORALE DI IMBRACCIARE UN MITRA E ABBATTERE IL TIRANNO !
se quella persona non fa questo, le cose sono due: o è un mentitore, oppure è una merda.
tu credi davvero che l'occidente sfrutti le masse oppresse del terzo mondo? pensi sul serio che gli usa siano i gendarmi del mondo?
caro brainsex, non vedo la canna del mitra.
sei forse una merda?
salutami gli amichetti smidollati del centro sociale.
"signori: tenete a mente le parole di un profeta !! lo scudetto 2006 è del milan "
camminatore (aut.)
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=16189&postdays=0&postorder=asc&&start=0
camminatore (aut.)
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=16189&postdays=0&postorder=asc&&start=0
- toroloco1972
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- Località: roma
quindi ad esempio per gli studenti iraniani, o quelli cinesi reduci da tienanmen quale soluzione scegli?se una persona crede che si viva in un regime, quella persona HA L'OBBLIGO MORALE DI IMBRACCIARE UN MITRA E ABBATTERE IL TIRANNO !
se quella persona non fa questo, le cose sono due: o è un mentitore, oppure è una merda.
2) perchè non lo fate voi di destra visto che dite che viviamo in un regime?
a che categoria appartieni delle due?
tu credi davvero che l'occidente sfrutti le masse oppresse del terzo mondo? pensi sul serio che gli usa siano i gendarmi del mondo?
questa me la segno come firma...mi hai dato lo spunto giusto...
per quanto riguarda l'oppressione hai mai sentito parlare, giusto per rimanere sul "leggero" chi sono quelli che fabbricano i palloni con cui i nostri miliardari giocano a pallone?
è solo un esempio....
per quanto riguarda gli usa e la loro funzione, vatti a rileggere o risentire quello che disse powell all'onu quando parló di pistola fumante, o lo stesso sceriffo presidente.
P.S: non hai ancora risposto....son passati tre giorni...