LONDRA, RIVENDICAZIONE SUL WEB ANNUNCIA NUOVI ATTACCHI
LONDRA - Il primo ministro britannico Tony Blair ha detto che "e' impossibile prevenire attacchi come questi". In un'intervista a Radio 4 della Bbc, ha aggiunto che "il governo deve fare tutto ció che è possibile" per difendere la nazione , ma che "tutta la sorveglianza di questo mondo" non puó riuscire ad impedire attentati come quelli avvenuti a Londra. Il premier è anche tornato ad esprimere la sua ammirazione per la forza di carattere dei londinesi dopo le bombe di giovedì scorso. "Tutte le nazioni - ha aggiunto - devono prendere misure straordinarie per prevenire il terrorismo". Sul web un'altra rivendicazione annuncia nuovi attacchi, e' lo stesso gruppo che rivendico' gli attentati a Madrid.
ALLARME A BIRMINGHAM, ORDINATA EVACUAZIONE CENTRO La polizia ha lanciato un allarme in serata non meglio definito ed ha ordinato l'evacuazione di una zona centrale di Birmingham.
Evacuate migliaia di persone dal centro della seconda più grande città britannica dopo che è stata ricevuta una telefonata di avvertimento. La zona interessata è quella di Broad Street, dove si trovano molti locali pubblici. Sono immediatamente scattate in citta' le misure di massima sicurezza. Circa 30 mila persone nell'area interessata all'evacuazione.
NESSUN RICERCATO IN MODO SPECIFICO
Nessuna persona è ricercata in modo specifico per gli attentati di giovedì. La polizia sta seguendo diverse piste, ha detto oggi Brian Paddick di Scotland Yard durante una conferenza stampa.
La polizia britannica è impegnata nella caccia agli autori degli attentati, per impedire altri attentati: 'Se un gruppo capace di aver portato a termine questi attacchi resta in liberta', potrebbe colpire di nuovo', ha detto il ministro degli interni Clarke. Secondo la stampa britannica pero' nel mirino ci sarebbe il marocchino Mohammed al Guerbouzi, cittadino del Regno Unito, dove risiede dagli anni '80, gia' sospettato di coinvolgimento negli attentati di Casablanca (2003) e Madrid (2004). Ai numeri di telefono di Al Guerbouzi - che ora sarebbe sparito - sarebbero giunte telefonate da un altro marocchino, Jamal Zougam, ritenuto uno degli esecutori degli attentati di Madrid.
Il bilancio delle vittime è per ora 50, ma molti altri corpi sono ancora in un vagone del treno della Piccadilly line che viaggiava tra King's Cross e Russel Square.
E al dolore dei familiari delle vittime si aggiunge l'angoscia di chi aspetta notizie degli scomparsi, tra cui anche la ragazza italiana, Benedetta Ciaccia. E pur nella paura di nuovi attacchi e fra draconiane misure di sicurezza, la gente di Londra e' tornata alla vita normale. Le bombe 'non cambieranno il nostro stile di vita', ha detto la regina.
CI SONO ANCORA CADAVERI NEL METRO, DIFFICILE IL RECUPERO
Le tre bombe nella metro sono esplose simultaneamente, ha precisato Scotland Yard. E ci sono ancora vittime senza volto nelle viscere di Londra. Si parla di una ventina di persone e per i soccorritori l'impresa di raggiungerle è pericolosa e difficile. Il loro numero potrebbe far salire radicalmente il bilancio di 50 morti, stimato finora da Scotland Yard per gli attentati terroristici che hanno colpito la capitale inglese. Si tratta delle persone che viaggiavano sulla prima vettura del treno della Piccadilly Line, in corsa tra King's Cross e Russel Square. L'esplosione ha fermato il loro tempo alle 8:51, sotto un tunnel tra i più profondi del sistema metropolitano di Londra.
E' qui che i terroristi hanno colpito in maniera più dura: i pompieri sono riusciti a estrarre decine e decine di feriti e a riportare in superficie 21 cadaveri dalle altre carrozze, ma la vettura numero uno, dove è avvenuta l'esplosione, non è stata ancora recuperata.
"La galleria è molto instabile - ha spiegato Andy Hayman numero due della polizia londinese - C'è il rischio che tutto crolli. Non siamo ancora riusciti ad entrare nella vettura.
Sarebbe veramente stupido cercare di affrettare le operazioni perchè si rischierebbe di far franare il terreno compromettendo il recupero dei corpi". "Nel treno ci sono cadaveri, ma non sappiamo quanti", ha aggiunto il capo di Scotland Yard, Ian Blair, cercando peró di non creare allarmismi. "Non dovete aspettarvi - ha detto ai giornalisti che cercavano di avere ulteriori dettagli - un bilancio finale a tre cifre (dunque oltre i 100) dei morti degli attentati".
Quella bara collettiva sotterranea rimane peró in cima alle preoccupazioni dei soccorritori e di tante persone che, in superficie, cercano disperatamente parenti e amici, ormai scomparsi da troppe ore.
Un operaio della sicurezza della metropolitana, mantenendo l'anonimato, ha riferito ad alcuni giornalisti di aver raggiunto stamani il luogo dove si trova la carrozza. "Era molto buio, ma c'era un odore terribile". I soccorritori avanzano con prudenza anche a causa delle esalazioni pericolose, ha detto Hayman.
Scotland Yard è riuscita invece a fornire un bilancio definitivo sulle vittime dell'esplosione sull'autobus numero 30: tredici morti sono stati recuperati tra le lamiere accartocciate all'incrocio tra Woburn Square e Tavistock Place.
Chi è riuscito a salvarsi è stato l'autista della vettura rossa a due piani esplosa. George Psaradakis è tornato a casa con la divisa lacera e insanguinata; lui, che si trovava al volante dell'autobus, ha riportato solo qualche graffio ed escoriazione. I danni psicologici sono difficili peró da valutare. "E' sconvolto - hanno riferito i parenti - non sembra più lui".
Oltre alla cinquantina di morti contati finora nei quattro attentati di ieri, Scotland Yard ha confermato che ci sono stati 700 feriti: 350 sono stati curati sui luoghi delle esplosioni, altri 350 sono stati ricoverati nei vari ospedali londinesi. Di quest'ultimo gruppo 250 sono stati già dimessi; tra i cento ancora sotto cura, 22 sono in condizioni molto gravi.
NUOVA RIVENDICAZIONE E MINACCE SU SITO ISLAMICO
Un messaggio attribuito alle falangi di Abu Hafs el Masri-Brigata europea di al Qaida/Jihad e pubblicato oggi su un sito islamico rivendica gli attentati di due giorni fa a Londra "capitale degli apostati" e minaccia altri attacchi. Il comunicato, la cui autenticità non è verificabile, è pubblicato sul forum
www.tajdeed.org.uk/forum/ e promette che "i prossimi giorni vedranno i più grandiosi atti della jihad contro coloro che hanno dichiarato guerra all'Islam e ai musulmani... non ci calmeremo e non ci fermeremo fino a quando la sicurezza non sarà una realtà sulla terra d'Islam, dei musulmani, in Iraq, in Afghanistan e in Palestina". "Abbiamo cominciato con Madrid... Istanbul e oggi Londra e domani i mujaheddin avranno altre parole da dire in un altro posto", conclude il messaggio.