Barabino ha scritto:CianBellano ha scritto:Barabino ha scritto:ho gia` spiegato che adottare un`estraneo e` una pessima idea, anche per il bambino
Se hai tempo rispiegalo.
se abbiamo una base genetica di somiglianza, forse capiro` i suoi problemi quando arrivera` l`adolescenza.
Una dei miei cugini era adottata, ed era un casino perche` era diversa da genitori e fratelli. A un certo punto si mise in testa di ritrovare la mamma biologica (in USA! mica a S. Marino...

)
L'assunto di Pan di cui dicevo era questo, non il fatto che i figli siano dell'idraulico o meno e che il responsabile dell'infertilità sia tu o la tua compagna.
I legami affettivi si formano, non sono mai biologici. E salvi i connotati genetici, che sono si ereditari, ma possono anche escludere le caratteristiche paterne (e connaturarsi a quelle della madre, dei nonni, zii, ecc.), il bambino si formerà essenzialmente con l'educazione e l'affetto ricevuto, ma anche con il recepimento di insicurezza, frustazioni, aspettative, debolezze dei genitori.
L'individuo ha sempre una matrice, che può essere più o meno valida, e in questo influiscono certamente i caratteri ereditari, ma per il resto è un foglio bianco in cui la vita scriverà le caratteristiche e l'evoluzione che avrà nel corso della stessa, e questi caratteri saranno dati, come detto, dall'educazione genitoriale, dalle responsabilizzazioni a cui sarà soggetto, dalle persone con cui verrà a contatto, dalle esperienze, anche amorose, dalle avversità, dai lutti e da tutti i casi e dalle esperienze che si troverà ad affrontare nel corso non solo dell'adolescenza ma della vita intera. L'apporto dell'eventuale badante-tata è solo una delle tante esperienze che forgeranno l'adolescente. Il legame che si creerà tra un figlio e un padre non sarà mai naturale e spontaneo, ma frutto dell'interazione tra i due, il figlio non sarà mai riconoscente al padre o ne riconoscerà il ruolo solo per il fatto di averlo generato, non avvertirà i legami di sangue se il padre non avrà operato per dare ed ottenere affetto e rispetto. Troppi esempi abbiamo davanti quotidianamente per pensare che non sia così.
Ho un amico che ha adottato due bambini sudamericani, grandi difficoltà nel crescerli, ma adesso, adolescenti, hanno un rapporto invidiabile. Non mi sembra che lo chiamino papà, perlomeno non sempre, ma si percepisce un grande rispetto ed un profondo affetto, che raramente ho riscontrato su molti genitori naturali. Spesso vi sono, come in tutte le famiglie, delle crisi e discussioni, molto spesso i bambini, mi raccontava, gli hanno rinfacciato di non essere il padre naturale e per questo di non capirli o di non avere il diritto di intromettersi in certe cose, ma è la stessa cosa di quando un figlio naturale rinfaccia al padre di non capirlo, di non volergli bene, che avrebbe voluto nascere in un altra famiglia o di volersena andare via di casa. Anche uno di loro ha espresso il desiderio di sapere chi fossero i genitori naturali, ma per nessuna ragione al mondo rinuncerebbe alla sua famiglia, rimane una curiosità, un sapere da dove vengo, che credo sia più che legittimo.
Onestamente comunque, anche io non so se adotterei un bambino, che almeno all'inizio sarebbe uno sconosciuto di chissà chi, nonostante razionalmente non rappresenti un ostacolo.
Ma sul punto della questione (educazione/affetto/appartenenza) la cosa a mio avviso non ha rilevanza. E quì mi ricollego alla disamina di Cianbellano.
Comunque Barabino, tutti i bambini sono diversi tra loro e rispetto ai loro genitori, molto diversi, seppure alcune caratteristiche somatiche e caratteriali si possano riscontrare, ognuno richiede un educazione diversa, un approccio personalizzato e ognuno vorrà vivere e si comporterà in maniera diversa dal fratello.
A volte si dice tale e quale al padre .... per poi scoprire che il bambino era magari un debole che una rigida educazione lo aveva costretto a conformarsi alle abitudini del padre forte ed autoritario, mentre il fratello di questi, proprio perchè aveva un carattere altrettanto forte e molto simile al padre, si era ribellato alle imposizioni, scegliendo magari di comportarsi esattamente all'opposto.
Eh si, i bambini sono difficilmente programmabili! ..... avrai le tue belle gatte da pelare barab.
