le prostitute cinesi-prima esperienza

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1231 Messaggio da dostum »

Calabinieli smaschelano pelfida


Andirivieni di uomini dalla casa a luci rosse: denunciata la maitresse

L.Y., cittadina cinese di 49 anni, è stata denunciata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Le prestazioni sessuali venivano consumate nell'appartamento in cui risiedeva, in via Manzoni


A conclusione di un'indagine mirata, coordinata dal pubblico ministero Vartan Giacomelli, il Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Abano Terme ha deferito in stato di libertà L.Y., cittadina cinese di 49 anni, già residente a Montegrotto Terme, accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

ANDIRIVIENI "SOSPETTO" DI UOMINI. L’attività investigativa è scaturita dalle numerose segnalazioni di alcuni cittadini residenti in via Manzoni a Montegrotto Terme, che riferivano di un inconsueto e sempre crescente andirivieni di uomini da un palazzo, dove, all’ultimo piano, risultava risiedere la cinese denunciata.

L'ANNUNCIO PER ADESCARE CLIENTI. Gli accertamenti hanno stretto il cerchio intorno all'asiatica. Lei stessa, infatti, tramite un annuncio pubblicato su un quotidiano locale - che recitava: “Montegrotto Terme, ragazza 23enne orientale, bella, cerca amici tutti i giorni” (con annesso numero di telefono) - adescava numerosi clienti italiani con i quali si accordava telefonicamente.

LA MAITRESSE PRENDEVA IL 50% DEI PROVENTI. Nell'appartamento in questione, veniva consumata la prestazione sessuale concordata, con tariffe che andavano dai 50 ai 70 euro. Coinvolte nel giro di prostituzione, cinque sue connazionali, di diverse età, che si alternavano nei vari giorni della settimana. La quota per la sfruttatrice era il 50% del prezzo di ogni singola prestazione.


IL BLITZ DEI CARABINIERI. Da quanto ricostruito, l’attività ha avuto inizio nel gennaio 2015, quando L.Y. ha preso la residenza nell’appartamento di Montegrotto, stipulando un regolare contratto d’affitto a 500 euro al mese, ed è stata interrotta tre settimane orsono, quando i militari hanno fatto irruzione nel locale, trovando una donna cinese di 43 anni che stava per consumare una prestazione sessuale con un cliente. Le condizioni igieniche dell’appartamento erano veramente pessime. Numerosi clienti hanno confermato l’ipotesi investigativa, così come una delle prostitute.
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77949
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1232 Messaggio da Drogato_ di_porno »

dostum ha scritto:L’attività investigativa è scaturita dalle numerose segnalazioni di alcuni cittadini residenti in via Manzoni a Montegrotto Terme
il rischioso mestiere dell'informatore
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1233 Messaggio da dostum »

Stlonzo a Poldenone


Pordenone, deruba massaggiatrice e poi ne finge il sequestro

L’autore del furto ha chiesto mille euro per liberarla a un amico della donna. All’appuntamento nel bar per riscuotere il denaro lo attendevano i carabinieri


02 ottobre 2015

PORDENONE. Ruba il cellulare a una dipendente di un centro massaggi. Poi, rispondendo al telefonino della derubata, finge che la donna, una 38enne di nazionalità cinese, sia stata sequestrata e si propone come intermediario per la sua liberazione in cambio di denaro. Ma i carabinieri lo scoprono e lo denunciano a piede libero per truffa e furto.

La singolare storia ha come protagonista D.A., maniaghese di 34 anni. A metà settembre l’uomo si è recato a un centro massaggi di Cordenons. Dopo aver fruito della prestazione richiesta, per ragioni imperscrutabili, il cliente ha deciso di impossessarsi del telefono cellulare di una dipendente, la 38enne cinese.

Era rimasto forse insoddisfatto della prestazione eseguita o si era indispettito per il prezzo praticato? Non è dato di sapere. Evidentemente non ancora appagato, dopo il furto del telefonino il maniaghese non si è fermato qui.

Al cellulare rubato ha cominciato a ricevere telefonate insistenti e sms da un quarantunenne di Padova, amico o forse cliente della dipendente del centro massaggi di Cordenons.

A un certo punto D.A. ha deciso di rispondere al telefono. All’ignaro interlocutore all’altro capo del filo., ha raccontato che la donna era stata sequestrata. Si è offerto, poi, di prestarsi come intermediario per la liberazione della cinese rapita, in cambio di denaro.

Affinché tutto andasse a buon fine, sarebbe stato necessario sborsare la somma di mille euro in contanti. Così il maniaghese ha dato appuntamento alla voce all’altro capo del telefono in un esercizio pubblico di Pordenone.

Quella sera, all’orario prefissato, si è presentato per riscuotere il compenso pattuito. Ma nel locale, invece del conoscente padovano, lo attendevano i carabinieri della Compagnia di Pordenone, al quale era stato denunciato il finto sequestro.

D.A. è stato, così, accompagnato in caserma per la redazione degli atti conseguenti. I militari dell’Arma hanno appurato che la massaggiatrice cinese non aveva subito alcuna costruzione e che non era stata affatto rapita. Anzi, la donna era rimasta totalmente all’oscuro


di tutto.

Il 34enne è stato così denunciato a piede libero per le ipotesi di reato di furto del telefono cellulare e di truffa. Il telefonino, del valore di circa duecento euro, è stato recuperato e restituito alla cittadina cinese.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1234 Messaggio da dostum »

Manelba

Manerba, 6 ottobre 2015 - Blitz lunedì pomeriggio in un centro massaggi a Manerba del Garda. i carabinieri hanno messo sotto sequestro un salone di bellezza e arrestato la titolare, una donna cinese finita in manette per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Da tempo nel mirino dei militari, il presunto istituto di bellezza si è scoperto essere in realtà una casa a luci rosse frequentata da una clientela varia e trasversale, dal professionista all'operaio. All'interno vi lavoravano due massaggiatrici, ragazze cinesi, che si prostituivano. Il centro aveva un giro di affari di circa 15mila euro al mese. L'arresto è in attesa di convalida.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1235 Messaggio da dostum »

dostum ha scritto:Manelba

Manerba, 6 ottobre 2015 - Blitz lunedì pomeriggio in un centro massaggi a Manerba del Garda. i carabinieri hanno messo sotto sequestro un salone di bellezza e arrestato la titolare, una donna cinese finita in manette per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Da tempo nel mirino dei militari, il presunto istituto di bellezza si è scoperto essere in realtà una casa a luci rosse frequentata da una clientela varia e trasversale, dal professionista all'operaio. All'interno vi lavoravano due massaggiatrici, ragazze cinesi, che si prostituivano. Il centro aveva un giro di affari di circa 15mila euro al mese. L'arresto è in attesa di convalida.
Acculata indagine calabinieli


A Manerba i Carabinieri chiudono un centro massaggi dove ai clienti venivano garantite anche prestazioni sessuali. L’esercizio, di cui è titolare una cittadina cinese di 50 anni, finita in carcere, è stato sequestrato.

Grazie a pedinamenti ed appostamenti sono stati individuati numerosi avventori che frequentavano il centro massaggi. Identificati, gli stessi hanno riferito che all’interno della struttura le ragazze di nazionalità cinese effettuavano massaggi ed attività sessuale.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia e supportate da riprese video in tempo reale con telecamere istallate nel locale dai militari hanno consentito di raccogliere a carico della donna che gestiva il locale indubbie prove di colpevolezza in ordine allo sfruttamento della prostituzione che avveniva all’interno del locale ad opera di due giovani connazionali.

Il prezzo delle prestazioni si aggirava sui 100 euro. Il danaro veniva poi consegnato direttamente dalle ragazze alla gestrice del centro. Dopo l’interrogatorio di garanzia il Gip del Tribunale di Brescia ha disposto la detenzione in carcere della donna arrestata. La 50enne già in passato era stata incriminata per lo stesso reato, commesso in altri centri massaggi del Nord Italia.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1236 Messaggio da dostum »

Un tlanquillo week end di campagna



Cecchina, chiuso un centro massaggi, con prostitute, gestito da cittadini cinesi

CRONACA - I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri nei confronti di 5 persone (4 cinesi in carcere e 1 italiana ai domiciliari) ritenute responsabili a vario titolo del reato di induzione e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini – coordinate dai Sostituti Procuratori Luigi Paoletti e Giuseppina Corinaldesi e condotte dai Carabinieri della Stazione di Cecchina sono state avviate nel settembre 2014 quando i militari, tramite notizie carpite da siti di annunci on-line, sono venuti a conoscenza che all’interno di un Centro Massaggi di Cecchina veniva svolta anche la prostituzione.

I successivi servizi di osservazione e pedinamento assieme a controlli specifici hanno permesso di fare piena luce e conseguentemente disarticolare l’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione. In particolare le attività d’indagine, che sono andate avanti per circa 9 mesi, hanno consentito di accertare che le massaggiatrici, tutte orientali di età compresa fra 20 e 35 anni, a richiesta, erano solite concludere il massaggio con prestazioni di carattere sessuale per cui i clienti dovevano pagare un compenso aggiuntivo al prezzo del massaggio che variava dai 50 ai 100 euro.

L’attività illecita all’interno del centro massaggi, che è stato sottoposto a sequestro, era gestita da una famiglia di cinesi e da una 36 enne romana che, con la qualifica di estetista, serviva quale “prestanome”. Il collaudato sistema di sfruttamento della prostituzione scoperto dai Carabinieri vedeva quali vittime giovani donne cinesi e quali clienti numerosi uomini del posto, di qualunque età
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1237 Messaggio da dostum »

Sul male luccica l'astlo di algento



Napoli. Massaggi hard a Santa Lucia: professionisti scoperti nel centro cinese| Video


I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli nella tarda serata di ieri hanno fatto irruzione in un centro massaggi situato nella centralissima via Orsini a Santa Lucia, centro utilizzato in realtà come copertura per un giro di prostituzione di donne orientali.

È stata arrestata la 40enne Zhou Shaoling, cinese, titolare del finto centro massaggi, ritenuta responsabile di sfruttamento della prostituzione nonché di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale:
all’arrivo dei militari dell’arma la donna ha reagito duramente aggredendo gli operanti per impedirne l’ingresso.

Riusciti comunque a entrare, i militari hanno scoperto il centro a luci rosse, trovando prostitute e clienti (tra cui anche professionisti del centro cittadino) in locali dotati di luci soffuse, lettini e altri comfort.
Centinaia di euro a “prestazione” (tra cui la bizzarra offerta dell'«happy ending» dopo il massaggio).
Nelle casse della «casa di appuntamento» i militari hanno trovato e sequestrato circa 3.000 euro in contanti.

Quattro le donne identificate nei locali mentre continuano le indagini per ricostruire la rete di contatti e le eventuali complicita’ per la gestione dell’attività illegale. La titolare è stata portata al carcere femminile di Pozzuoli.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77949
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1238 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Prato, va con prostituta cinese: stroncato da infarto La vittima è un italiano di 57 anni. Disposta l'autopsia ma sembra che l'uomo non avesse assunto stupefacenti

E’ andato in un appartamento dove c’erano due donne cinesi. Ha avuto con una di loro un rapporto sessuale. Poi si è sentito male ed è morto, stroncato con tutta probabilità da un infarto. La vittima è un uomo di 57 anni di Prato. La polizia, scrive Huffington Post, ha portato al Comando le due donne cinesi trovate all’interno dell’appartamento. A loro carico non ci sono ipotesi di reato, perché la legge italiana sulla prostituzione sancisce la non punibilità della prostituta in quanto tale.
Viene punito, infatti, solo lo sfruttamento della prostituzione e non la prostituzione. In questa fase delle indagini non ci sono elementi che portino a pensare ad un ritardo nel chiamare i soccorsi. Non risulta neppure che al cliente siano stati somministrati stupefacenti. Al momento, insomma, la pista seguita dagli investigatori è quella del malore fatale. Decisivo, in questo senso, l’esito dell’autopsia, che è stata disposta dal sostituto procuratore Laura Canovai. A Prato, spiega ancora Huffington Post:
“Il business dello sfruttamento della prostituzione cinese a Prato è una piaga sociale. Le forze dell’ordine periodicamente portano avanti inchieste e tentano di arginare il fenomeno. Quest’estate molti centri massaggi e centri benessere sono stati chiusi perché dalle indagini è emerso che erano delle case d’appuntamenti”.
Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Misericordia e una volante della polizia per le indagini del caso. Le operazioni di rimozione della salma hanno reso necessario bloccare per qualche ora la circolazione in via Tintori.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Avatar utente
Salieri D'Amato
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 24890
Iscritto il: 17/12/2013, 11:34

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1239 Messaggio da Salieri D'Amato »

Drogato stavolta ha anticipato dostum.
La cronaca continua ....
La via più breve tra due cuori è il pene

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1240 Messaggio da dostum »

Dopo il massaggio c'è di più, centri benessere sequestrati in serie

I locali si trovano a Mestre, Spinea e Conegliano. Tre cittadine cinesi arrestate: oltre una decina le prostitute finite sotto il loro giogo


Il massaggio nove volte su dieci andava oltre. Per questo la clientela era prettamente maschile, e non sempre con problemi alla sciatica. La squadra mobile di Venezia giovedì mattina ha infatti sequestrato quattro centri massaggi a luci rosse, tre in territorio veneziano e uno nella Marca. Gli investigatori della questura sono riusciti a documentare in maniera inequivocabile che lì si praticava la prostituzione, dietro una vetrina in cui si promettevano solo trattamenti per il benessere e per il proprio relax.


Niente di tutto ciò: per questo sono scattate le manette per tre cittadine cinesi, tra cui una "mente" e due collaboratrici, in grado di mettere in piedi un giro illegale di proporzioni piuttosto estese. Tant'è vero che i centri massaggi incriminati si trovavano in due casi a Mestre (in via Trento e in via Volturno), in uno a Spinea in via dei Mille e in un altro a Conegliano, in via Borgo Porta. Anche sul fronte territoriale, dunque, si cercava di essere presenti in più realtà. Incrementando i profitti. Oltre una decina le prostitute finite nel giro, costrette a fornire i propri servizi intascandosi le briciole. Le loro "padrone", infatti, si prendevano circa il 70% dei guadagni, quando una seduta costava circa 50 euro. Il resto rimaneva a disposizione della sfruttata di turno.


Le indagini sono scattate nel momento in cui un cittadino cinese si è presentato in questura chiedendo il rinnovo del proprio permesso di soggiorno. Si è dichiarato titolare di un centro massaggi su cui gli investigatori hanno deciso di concentrare la propria attenzione. Del resto sul web, in siti specializzati, ci si può imbattere in una pletora di annunci in cui si promettono performance incredibili. Tutto lecito, all'apparenza. Ma gli appostamenti degli investigatori, le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni anche di qualche cliente hanno permesso di scoperchiare una piccolal organizzazione che lucrava sulle prostitute.



Quest'ultime oltre al massaggio canonico offrivano anche pratiche di masturbazione. Di ricevute fiscali poi (nemmeno per i massaggi leciti) nemmeno a parlarne. Al momento dei blitz delle forze dell'ordine tutte le ragazze sono state trovate in regola con il permesso di soggiorno. Vittime però di una rete illegale in grado di intascare circa 20mila euro a settimana a centro benessere. Del resto il via vai di clienti era continuo, visto che la voce evidentemente si era sparsa. Le tre arrestate devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso: si tratta di una 29enne domiciliata a Spinea, di una 35enne residente a Conegliano e di una 35enne domiciliata a Mestre. Non risultavano loro le titolari dei centri massaggi, affidati a dei prestanome, ma la squadra mobile, con la collaborazione anche di quella di Treviso, è riuscita a dimostrare che di fatto le gestrici erano loro e un provvedimento di sequestro per quattro centri, il 'Celebrità' di Spinea, il 'Relax club' di Conegliano (Treviso), il "Romantic house" e l' "Happy house" di Mestre.
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
Fred Connelly
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3080
Iscritto il: 20/08/2010, 18:20
Località: British Columbia

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1241 Messaggio da Fred Connelly »

dostum ha scritto:Tre cittadine cinesi arrestate: oltre una decina le prostitute finite sotto il loro giogo
Immagine

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1242 Messaggio da dostum »

Saldegna
Massaggi? Sì, a luci rosse. Centro sequestrato e cinesi indagati: riprese le prestazioni


Un centro massaggi come copertura per un giro di prostituzione. E’ quanto ha scoperto la Polizia di Stato a Nuoro, dove in viale Sardegna ha posto sotto sequestro preventivo i locali gestiti da alcuni cinesi residenti nel nord e centro Italia, ora indagati per sfruttamento della prostituzione e riciclaggio insieme a un italiano. Sotto sequestro anche conti correnti bancari e postali, come disposto dall’ordinanza del Gip Mauro Pusceddu. Sei le cinesi che si prostituivano, per un giro d’affari che le indagini condotte dal Pm Giorgio Bocciarelli indicano in 200mila euro l’anno. I clienti? Decine al giorno, tra liberi professionisti, impiegati, studenti, anziani. Tutti ripresi dalle telecamere nascoste della Squadra mobile di Nuoro. Il costo delle prestazioni andava dai 50 ai 70 euro. Nei locali sequestrati sono stati trovati contanti per 36mila euro. La Polizia di Nuoro ha perquisito anche un centro in provincia di Oristano, gestito da uno dei cinesi indagati. Così per la sede di una società milanese che curava le inserzioni su Internet, dove è stato trovato e sequestrato un vero e proprio call center curava gli inserimenti degli annunci di donne cinesi sul web. La Polizia ha accertato che tutti gli incassi del centro massaggi transitavano sui conti intestati agli otto indagati: sette cinesi e un italiano di Cuneo. Parte degli introiti venivano poi trasferiti in Cina
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1243 Messaggio da dostum »

I militi dell'Alma


Giro di prostituzione, alimentato da attività di marketing", chiuso centro massaggi ad Imola

Il provvedimento emesso dal Tribunale scaturisce da un'indagine dei carabinieri,"venuti a conoscenza di un florido giro di prostituzione, alimentato da un’intensa attività di marketing, all’interno del centro e di un appartamento nelle vicinanze"

Redazione · 21 ottobre 2015

Ordinata la chiusura di un centro massaggi ad Imola, che avrebbe celato un giro di prostituzione. I Carabinieri ad eseguire la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Bologna nei confronti di due cinesi di 42 e 20 anni, ritenuti responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il provvedimento, emesso dal dott. Alberto Gamberini, GIP presso il Tribunale Ordinario di Bologna, scaturisce dalla richiesta avanzata dal dott. Giampiero Nascimbeni, PM presso la Procura della Repubblica di Bologna a seguito dell’informativa dei Carabinieri. I militari fanno sapere che "recentemente erano venuti a conoscenza di un florido giro di prostituzione, alimentato da un’intensa attività di marketing, all’interno del centro, situato in via Selice e di un appartamento nelle vicinanze".

La notizia è stata verificata con una serie di servizi di monitoraggio dei Carabinieri e la testimonianza di alcuni clienti che erano disposti a pagare fino a 60 euro per una prestazione sessuale. Sempre su provvedimento del Giudice, il locale è stato posto sotto sequestro preventivo.

Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1244 Messaggio da dostum »

Non allalgatela senno è un Casino!

Massaggi a luci rosse
L'inchiesta si allarga

Mercoledì 21 Ottobre 2015 - 20:37
Le perquisizioni effettuate in un call center di Milano hanno permesso di scoprire che sei cinesi irregolari gestivano le inserzioni e la pubblicità su internet di numerosi centri messaggi della penisola.


NUORO - E' destinata ad allargarsi in tutta Italia l'indagine della Polizia partita da Nuoro dove oggi è stato chiuso un centro massaggi a luci rosse, gestito da cinesi, e stroncato un giro d'affari di 200mila euro l'anno. Denunciate otto persone (sette cinesi e un uomo di Cuneo). Le perquisizioni effettuate dalla Polizia in un call center di Milano hanno permesso di scoprire che sei cinesi irregolari gestivano le inserzioni e la pubblicità su internet di numerosi centri messaggi della penisola
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22922
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1245 Messaggio da dostum »

Il cilcolo


Prostituzione cinese nel circolo, scatta il sequestro

In manette i due gestori orientali di un club di via Bovio a Prato


PRATO. La prostituzione cinese non è solo quella di piazza Mercatale, cioè le lucciole, spesso attempate, che praticano tariffe imbattibili (20 euro) e che sono state oggetto del servizio andato in onda lunedì sera, 19 ottobre, a “Striscia la notizia” con un corollario di polemiche sull’uso di dichiarazioni del sindaco Biffoni che in realtà erano vecchie di qualche mese. Ci sono ovviamente altre prostitute orientali, e anche questo si sapeva, che esercitano nei centri massaggi o in club privati, presumibilmente con tariffe molto più alte.

La conferma arriva da un’operazione della squadra mobile di polizia che ieri, 21 ottobre, ha notificato un paio di ordinanze di custodia a un uomo e a una donna cinesi, Dai Quan di 28 anni, e Sun Yuanxia, 33 anni (agli arresti domiciliari perché incinta al nono mese), conviventi, e ha sequestrato un club in via Bovio. L’accusa è il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. E nel corso della perquisizione sarebbe stata trovata anche una certa quantità di droga, ma su questo la Questura non conferma. La perquisizione è scattata all’esito di un’indagine della squadra mobile che da tempo, pare, teneva d’occhio il Circolo “Yi Hao Gong Guan”, sospettando che non fosse un semplice circolo ricreativo per bere qualcosa in compagnia. Le attività di controllo sono andate avanti per giorni senza dare nell’occhio e quando gli investigatori hanno ritenuto di avere elementi sufficienti hanno relazionato alla Procura che ha chiesto e ottenuto dal gip le ordinanze di custodia. Da quanto è stato possibile ricostruire, il circolo è gestito da un uomo e una donna orientali, che gestiscono però anche una fiorente attività di prostituzione.

Almeno due le ragazze che si ritiene fossero messe a disposizione della clientela nel club di via Bovio. Di giorno alloggiavano in un paio di appartamenti in via Bologna e in via Isarco e di sera, ma non solo, si spostavano nei locali della traversa di via del Romito, non lontano dal fontanello di Publiacqua. Non è escluso che del giro facessero parte anche altre ragazze cinesi, e su questo verranno fatti ulteriori accertamenti da parte della squadra mobile. Intanto da ieri all’ingresso del circolo ci sono i sigilli col timbo della Procura della Repubblica e nei prossimi giorni i due indagati verranno sentiti dal gip nell’interrogatorio di garanzia.

Nel corso di una conferenza stampa in Questura, il capo della squadra mobile Francesco Nannucci ha spiegato che all'interno del circolo veniva esercitata l'attività della prostituzione e lo spaccio di droga. L'indagine è iniziata a maggio, quando una donna cinese si è presentata in Questura dicendo di essere stata picchiata. In quell'occasione disse di aver conosciuto una connazionale che le propose di lavorare nel circolo di via Bovio, ma quando capì di cosa si trattava rifiutò e fu picchiata. Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Lorenzo Gestri, la polizia ha trovato qualche riscontro. Nella notte tra il 5 e il 6 agosto è scattata una prima perquisizione. All'ingresso sono state trovate otto ragazze il cui abbigliamento lasciava pochi dubbi sulla loro professione, oltre a 250 profilattici e 13.000 euro in contanti.

Secondo la polizia la maggioranza dei clienti era cinese, ma il circolo era frequentato anche da italiani. Tra le ragazze trovate ieri ce n'era una che era diventata maggiorenne solo da pochi giorni. La polizia ritiene che l'attività di prostituzione delle lucciole cinesi venisse esercitata anche negli alberghi cittadini. Il circolo di via Bovio era aperto da qualche anno. Dagli accertamenti risulta che tutte le prostitute cinesi fossero clandestine.
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”