[O.T.] ISLAM
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Re: [O.T.] ISLAM
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Re: [O.T.] ISLAM
segnalate truppe russe in Siria ma non si capisce se l'intervento sia concordato con gli americani (che stanno trattando sull'uscita di Assad)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] ISLAM
il Cremlino finalmente si è deciso ad entrare in gioco pienamente
http://www.repubblica.it/esteri/2015/09 ... 122108782/
(si lo so è Repubblica....ma non ho trovato altri link purtroppo
)
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(si lo so è Repubblica....ma non ho trovato altri link purtroppo

Re: [O.T.] ISLAM
Uscirà solo coi piedi davanti AssadDrogato_ di_porno ha scritto:segnalate truppe russe in Siria ma non si capisce se l'intervento sia concordato con gli americani (che stanno trattando sull'uscita di Assad)

Sul Qatar pagatore dei sanguinari pennivendoli (la maggior parte sono "occidentali" per spacciar meglio le frottole) di Al-Panzana
http://ciptagarelli.jimdo.com/2013/09/2 ... -canaglia/
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Re: [O.T.] ISLAM
Un terzo dei bambini siriani profughi soffre di traumi psichici
Primo studio scientifico realizzato in Germania sui piccoli ospitati nelle strutture di prima accoglienza
Nel primo studio condotto sui piccoli rifugiati in Germania emergono numerosi problemi di salute. Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Monaco di Baviera un terzo di loro soffre di disturbi psichici, causati dalla guerra, dalle torture, dalla drammatica fuga verso l’Europa e dalla lunga permanenza dei centri di prima accoglienza, Il quadro clinico presenta numerosi elementi che impongono un’ulteriore riflessione sulla gestione dei profughi, e una maggior cura dei piccoli siriani.
Carie, malattie alle vie respiratorie, infezioni. Molti dei piccoli profughi arrivati in Germania così come nel resto d’Europa soffrono numerosi dolori fisici. Uno studio del Politecnico di Monaco di Baviera indica però come la patologia più diffusa tra i bambini siriani, che la Germania si prepara ad accogliere in massa, siano i problemi psichici dei giovanissimi. Un terzo di loro ne sarebbe colpito. Un bambino siriano su cinque soffre del disturbo post traumatico da stress, mentre un’altra parte cospicua evidenzia un elevato rischio di sviluppare il DPTS, alla luce dei sintomi riscontrati. Il Politecnico di Monaco di Baviera ha condotto una ricerca su 100 bambini siriani tra i richiedenti asilo alloggiati in una struttura della metropoli tedesca, con due esami di tre ore condotti dai medici. 82 piccoli hanno una malattia fisica, e il 10% di loro ha un’acuta necessità di cura. 63 bambini siriani su 100 hanno contratto le carie ai loro denti, un quarto dei piccoli soffre invece di infezioni alle vie respiratorie. Undici di loro hanno infezioni o parassiti, mentre nel 42% dei casi la vaccinazione era deficitaria.
Uno dei medici che ha guidato lo studio, Volker Mall, rimarca come il disturbo post traumatico da stress rappresenti la più grande sfida per chi deve curare i piccoli profughi siriani. L’esperienza della guerra e della tortura nel Paese natale, unite alla fuga lunga diversi mesi verso l’Europa hanno colpito i bambini in modo elevato. Anche la situazione nei Paesi d’accoglienza ha contribuito all’aumento del problema psichico. Molti bambini siriani percepiscono isolamento sociale e discriminazione nei loro confronti, vista la mancanza di cultura dell’accoglienza riscontrabile in Germania come nel resto d’Europa. Un significativo problema, spiega Volker Mall, è la lunga permanenza dei piccoli nelle strutture di prima accoglienza, che talvolta si prolunga fino a 200 giorni. Secondo i medici responsabili dello studio le numerose patologie riscontrate nei bambini siriani indicano l’esigenza di modificare la gestione dei richiedenti asilo, prestando maggior attenzione alla cura delle famiglie che arrivano coi loro piccoli. I bambini infatti rischiano di aggravare la loro situazione di salute nei lunghi periodi in cui sono costretti a vivere prima che le loro richieste di asilo siano accolte.
Primo studio scientifico realizzato in Germania sui piccoli ospitati nelle strutture di prima accoglienza
Nel primo studio condotto sui piccoli rifugiati in Germania emergono numerosi problemi di salute. Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Monaco di Baviera un terzo di loro soffre di disturbi psichici, causati dalla guerra, dalle torture, dalla drammatica fuga verso l’Europa e dalla lunga permanenza dei centri di prima accoglienza, Il quadro clinico presenta numerosi elementi che impongono un’ulteriore riflessione sulla gestione dei profughi, e una maggior cura dei piccoli siriani.
Carie, malattie alle vie respiratorie, infezioni. Molti dei piccoli profughi arrivati in Germania così come nel resto d’Europa soffrono numerosi dolori fisici. Uno studio del Politecnico di Monaco di Baviera indica però come la patologia più diffusa tra i bambini siriani, che la Germania si prepara ad accogliere in massa, siano i problemi psichici dei giovanissimi. Un terzo di loro ne sarebbe colpito. Un bambino siriano su cinque soffre del disturbo post traumatico da stress, mentre un’altra parte cospicua evidenzia un elevato rischio di sviluppare il DPTS, alla luce dei sintomi riscontrati. Il Politecnico di Monaco di Baviera ha condotto una ricerca su 100 bambini siriani tra i richiedenti asilo alloggiati in una struttura della metropoli tedesca, con due esami di tre ore condotti dai medici. 82 piccoli hanno una malattia fisica, e il 10% di loro ha un’acuta necessità di cura. 63 bambini siriani su 100 hanno contratto le carie ai loro denti, un quarto dei piccoli soffre invece di infezioni alle vie respiratorie. Undici di loro hanno infezioni o parassiti, mentre nel 42% dei casi la vaccinazione era deficitaria.
Uno dei medici che ha guidato lo studio, Volker Mall, rimarca come il disturbo post traumatico da stress rappresenti la più grande sfida per chi deve curare i piccoli profughi siriani. L’esperienza della guerra e della tortura nel Paese natale, unite alla fuga lunga diversi mesi verso l’Europa hanno colpito i bambini in modo elevato. Anche la situazione nei Paesi d’accoglienza ha contribuito all’aumento del problema psichico. Molti bambini siriani percepiscono isolamento sociale e discriminazione nei loro confronti, vista la mancanza di cultura dell’accoglienza riscontrabile in Germania come nel resto d’Europa. Un significativo problema, spiega Volker Mall, è la lunga permanenza dei piccoli nelle strutture di prima accoglienza, che talvolta si prolunga fino a 200 giorni. Secondo i medici responsabili dello studio le numerose patologie riscontrate nei bambini siriani indicano l’esigenza di modificare la gestione dei richiedenti asilo, prestando maggior attenzione alla cura delle famiglie che arrivano coi loro piccoli. I bambini infatti rischiano di aggravare la loro situazione di salute nei lunghi periodi in cui sono costretti a vivere prima che le loro richieste di asilo siano accolte.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] ISLAM
Bambino palestinese colpito da aviazione Israeliana 16/7/2014.Certo Drugat una guerra civile è spaventosa ma chi ha voluto scatenarla?Drogato_ di_porno ha scritto:Un terzo dei bambini siriani profughi soffre di traumi psichici
Primo studio scientifico realizzato in Germania sui piccoli ospitati nelle strutture di prima accoglienza
Nel primo studio condotto sui piccoli rifugiati in Germania emergono numerosi problemi di salute. Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Monaco di Baviera un terzo di loro soffre di disturbi psichici, causati dalla guerra, dalle torture, dalla drammatica fuga verso l’Europa e dalla lunga permanenza dei centri di prima accoglienza, Il quadro clinico presenta numerosi elementi che impongono un’ulteriore riflessione sulla gestione dei profughi, e una maggior cura dei piccoli siriani.
Carie, malattie alle vie respiratorie, infezioni. Molti dei piccoli profughi arrivati in Germania così come nel resto d’Europa soffrono numerosi dolori fisici. Uno studio del Politecnico di Monaco di Baviera indica però come la patologia più diffusa tra i bambini siriani, che la Germania si prepara ad accogliere in massa, siano i problemi psichici dei giovanissimi. Un terzo di loro ne sarebbe colpito. Un bambino siriano su cinque soffre del disturbo post traumatico da stress, mentre un’altra parte cospicua evidenzia un elevato rischio di sviluppare il DPTS, alla luce dei sintomi riscontrati. Il Politecnico di Monaco di Baviera ha condotto una ricerca su 100 bambini siriani tra i richiedenti asilo alloggiati in una struttura della metropoli tedesca, con due esami di tre ore condotti dai medici. 82 piccoli hanno una malattia fisica, e il 10% di loro ha un’acuta necessità di cura. 63 bambini siriani su 100 hanno contratto le carie ai loro denti, un quarto dei piccoli soffre invece di infezioni alle vie respiratorie. Undici di loro hanno infezioni o parassiti, mentre nel 42% dei casi la vaccinazione era deficitaria.
Uno dei medici che ha guidato lo studio, Volker Mall, rimarca come il disturbo post traumatico da stress rappresenti la più grande sfida per chi deve curare i piccoli profughi siriani. L’esperienza della guerra e della tortura nel Paese natale, unite alla fuga lunga diversi mesi verso l’Europa hanno colpito i bambini in modo elevato. Anche la situazione nei Paesi d’accoglienza ha contribuito all’aumento del problema psichico. Molti bambini siriani percepiscono isolamento sociale e discriminazione nei loro confronti, vista la mancanza di cultura dell’accoglienza riscontrabile in Germania come nel resto d’Europa. Un significativo problema, spiega Volker Mall, è la lunga permanenza dei piccoli nelle strutture di prima accoglienza, che talvolta si prolunga fino a 200 giorni. Secondo i medici responsabili dello studio le numerose patologie riscontrate nei bambini siriani indicano l’esigenza di modificare la gestione dei richiedenti asilo, prestando maggior attenzione alla cura delle famiglie che arrivano coi loro piccoli. I bambini infatti rischiano di aggravare la loro situazione di salute nei lunghi periodi in cui sono costretti a vivere prima che le loro richieste di asilo siano accolte.
Questa non la avranno fotografata ma i ribelli cmq la hanno moderatamente assassinata lo stesso
http://www.corrierequotidiano.it/21094- ... na-bambina

P.S.
Dimenticavo l'eroico Generale/Puttaniere Petraeus che candidamente suggerisce di reclutare in blocco i tagliagole
http://ilmanifesto.info/al-fianco-di-as ... sul-campo/
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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Re: [O.T.] ISLAM
Noi italiani?marziano ha scritto:Basta: mandiamo un esercito e sterminiamoli tutti.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] ISLAM
una coalizione militare joint russia-usa-EU uniti per il bene.Drogato_ di_porno ha scritto:Noi italiani?marziano ha scritto:Basta: mandiamo un esercito e sterminiamoli tutti.
al limite anche solo russa-america-Gran Bretagna se proprio l'europa si fosse rincoglionita completamente.
gli stati dove c'è libertà devono fare capire che pace e sviluppo sono l'unica via al progresso e o si fa così loro o nisba.
quindi asfalatare l'ISIS finché a nessuno venga più in mente di rifarlo (nemmeno in pakistan/malesia/indonesia/brunei, etc.).
poi occorre riuscire ad infiltrare/modificare l'islam salafita, sunnita e arabo l'idea di essere una religione (e non un ordinamento politico) come le altre da cui sia possibile convertirsi o non aderire.
cosa oggi impossibile.
poi un sacco di altre cose, ma non tutto in una volta.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] ISLAM
Appunto, intanto facciamo questi primi passetti ....marziano ha scritto:una coalizione militare joint russia-usa-EU uniti per il bene.Drogato_ di_porno ha scritto:Noi italiani?marziano ha scritto:Basta: mandiamo un esercito e sterminiamoli tutti.
al limite anche solo russa-america-Gran Bretagna se proprio l'europa si fosse rincoglionita completamente.
gli stati dove c'è libertà devono fare capire che pace e sviluppo sono l'unica via al progresso e o si fa così loro o nisba.
quindi asfalatare l'ISIS finché a nessuno venga più in mente di rifarlo (nemmeno in pakistan/malesia/indonesia/brunei, etc.).
poi occorre riuscire ad infiltrare/modificare l'islam salafita, sunnita e arabo l'idea di essere una religione (e non un ordinamento politico) come le altre da cui sia possibile convertirsi o non aderire.
cosa oggi impossibile.
poi un sacco di altre cose, ma non tutto in una volta.
Ricapitolando: un genocidio su larga scala con una coalizione Europa-USA e Russia mai neppure immaginata, diktat di regole di comportamento a tutti gli stati asiatici (pena l'estinzione totale) e poi altre chicchette, che io mi terrei anche queste per la fase 2. Se ancora vi saranno sopravvissuto per procedere alla fase 2

La via più breve tra due cuori è il pene
Re: [O.T.] ISLAM
maddeché?Salieri D'Amato ha scritto:marziano ha scritto:Drogato_ di_porno ha scritto:Noi italiani?marziano ha scritto:Basta: mandiamo un esercito e sterminiamoli tutti.
Ricapitolando: un genocidio su larga scala
La guerra all'ISIS e al regime di Assad non è un genocidio: è una sana, normale, classica guerra che va fatta boots on the grounds.
Io al popolo siriano voglio solo bene: Aleppo era una culla di convivenza nel 1500 (e l'islam non era una setta) come dimostra la Camera di Aleppo.
http://www.discoverislamicart.org/datab ... us01;39;en
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] ISLAM
E vuoi far guerra anche ad Al-Nusra? E alla dissidenza laica? E ai sauditi, qatarioti e turchi, niente? Nemmeno una bombetta su Riad? E ai curdi?marziano ha scritto:La guerra all'ISIS e al regime di Assad
Arabia Saudita: primo incontro re Salman-Obama alla Casa Bianca
(Al-Arabiya). Il presidente americano Barack Obama ospiterà oggi per la prima volta il monarca dell’Arabia Saudita, Salman bin Abdelaziz, alla Casa Bianca. Si tratta della prima visita del re saudita negli Stati Uniti dalla sua ascesa al trono, lo scorso gennaio.
L’incontro verterà sulla discussione di questioni regionali, tra cui in primis l’accordo sul nucleare iraniano, per poi parlare di Siria, di lotta al terrorismo e di cooperazione bilaterale tra USA e Arabia Saudita. Già nella giornata di ieri il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, si era incontrato con la sua controparte statunitense, il segretario di Stato John Kerry, per discutere sulle stesse questioni.
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Re: [O.T.] ISLAM
Nel mattatoio yemenita c'è anche il nostro zampino
“Yemen, carneficina di bombe italiane”
(red.) L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (Opal) di Brescia, Amnesty International Italia e la Rete Italiana per il Disarmo (Rid) chiedono al Governo Renzi di fermare l’invio di bombe e sistemi militari italiani ai paesi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita (con l’appoggio di altri Paesi sunniti della regione) che, per contrastare l’avanzata del movimento sciita zaydita Houthi, sta bombardando lo Yemen da cinque mesi senza alcun mandato o giustificazione internazionale.
“Il conflitto ha finora causato più di 4mila morti e 20mila feriti – di cui circa la metà tra la popolazione civile – provocando una “catastrofe umanitaria” con oltre un milione di sfollati e 21 milioni di persone che necessitano di urgenti aiuti. In tutto il Paese della Penisola araba la popolazione sta subendo una grave scarsità di cibo, che sta diventando sempre più raro, e questo minaccia la sopravvivenza dei più vulnerabili”.
“Come riportato nelle settimane scorse anche dalle nostre organizzazioni”, prosegue la nota, “tra gli ordigni utilizzati in questo conflitto è possibile che vi siano anche delle partite prodotte in Italia. “Nonostante l’aggravarsi del conflitto non ci risulta che il governo italiano abbia sospeso l’invio di sistemi militari alla colazione saudita, anzi in questi mesi dal nostro Paese sono continuate ad essere inviate bombe e forniture militari per le forze armate dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti” – afferma Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio OPAL di Brescia che ha condotto una specifica ricerca (si veda l’allegato in pdf) sulle recenti spedizioni dall’Italia di bombe prodotte dalla RWM Italia, che ha sede a Ghedi, in via Industriale 8/d, alla coalizione saudita. “Ordigni inesplosi del tipo di quelli inviati dall’Italia, come le bombe MK84 e Blu109, sono stati ritrovati in diverse città bombardate dalla coalizione saudita ed è quindi altamente probabile che la coalizione stia impiegando anche ordigni inviati dal nostro Paese” – conclude Beretta.
L’ipotesi concreta che ordigni forniti dall’Italia all’Arabia Saudita e utilizzati in attacchi aerei della coalizione guidata dalle forze armate di Riad causino perdite di vite umane tra la popolazione civile yemenita deve essere motivo di profonda preoccupazione e reazione da parte delle istituzioni italiane.
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Re: [O.T.] ISLAM
sarebbe tutto da verificare
già una organizzazione che si chiama "rete italiana per il disarmo" non è certo molto obiettiva quando si tratta di armi...
già una organizzazione che si chiama "rete italiana per il disarmo" non è certo molto obiettiva quando si tratta di armi...
Re: [O.T.] ISLAM
[Scopri]Spoiler
Drogato_ di_porno ha scritto:E vuoi far guerra anche ad Al-Nusra? E alla dissidenza laica? E ai sauditi, qatarioti e turchi, niente? Nemmeno una bombetta su Riad? E ai curdi?marziano ha scritto:La guerra all'ISIS e al regime di Assad
Arabia Saudita: primo incontro re Salman-Obama alla Casa Bianca
(Al-Arabiya). Il presidente americano Barack Obama ospiterà oggi per la prima volta il monarca dell’Arabia Saudita, Salman bin Abdelaziz, alla Casa Bianca. Si tratta della prima visita del re saudita negli Stati Uniti dalla sua ascesa al trono, lo scorso gennaio.
L’incontro verterà sulla discussione di questioni regionali, tra cui in primis l’accordo sul nucleare iraniano, per poi parlare di Siria, di lotta al terrorismo e di cooperazione bilaterale tra USA e Arabia Saudita. Già nella giornata di ieri il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, si era incontrato con la sua controparte statunitense, il segretario di Stato John Kerry, per discutere sulle stesse questioni.
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Re: [O.T.] ISLAM
leone non trollare
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