Helmut ha scritto:Il lavoro interinale in Francia esiste dal 1955, legge approvata dal governo di DX del generale De Gaulle, ma poi mai modificata dai successivi governi di SX e arrivata ai giorni nostri...
L'Adecco, 2° società la mondo per volume di affari (1° Manpower, USA)nel campo del lavoro in affitto, è una multinazionale francese...( e ogni tanto Casarini & co. gli sfasciano qualche vetrina )
PS. Normali scaramucce tra ex-potenze mondiali destinate a farsi fare il culo da Usa e Cina se non si uniscono lestamente in Europa
Helmut, so che l' interinale esisteva già all' estero, il problema è che in Italia va a ingrossare le fila delle piccole e medie imprese dei mafiosi. Ti auguro di non finire mai a lavorare in un' impresa di pulizie o dei cosiddetti "servizi".
La Francia ha smesso di essere un grande potenza dalla fine delle guerre napoleoniche. Voi crucchi prima li avete surclassati industrialmente poi gli avete rifiliato due sensazionali batoste nel 1870 e nel 1940. Nell' agosto del 1914 si sono salvati per il rotto della cuffia.
Detto questo, per ció che concerne il senso dello Stato, la dignità nazionale, il senso di appartenenza di cittadini alla nazione i francesi sono esemplari. Chiamalo pure sciovinismo se vuoi. Altrimenti come conciliano statalismo ed efficienza produttiva?
Il vento del liberismo ha soffiato così impetuoso che gli è presa strizza e hanno fatto fare non uno, ma due passi indietro all' Europa. Persino gli olandesi hanno manifestato timori per politiche eccessivamente liberali, oltre a tutta una serie di cause interne che hanno determinato il risultato dell' ultimo referendum.
Il Lussemburgo voterà il 10 luglio e i sondaggi danno per vincente il no...insomma, un' Europa a pezzi. E l' altroieri eravamo qui a festeggiare, euroliberisti ed euroentusiasti, l ' "Europa dei 25".
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)