criptico ha scritto:A mio avviso, né più né meno che altrove. Anzi!
Opinabile. I rischi si corrono ovunque, su questo non ci piove, basti pensare a quello che è successo in Francia qualche mese fa e quello che è accaduto oggi, ma se vado in un paese come la Tunisia, metto in conto il rischio, no? Di certo non corro lo stesso rischio in Sardegna o nelle Isole Eolie, ad esempio.
Il rischio è palpabile anche in alcuni paesi europei, Francia in testa, ma se decido di tentare le sorte ficcando la mano tra le fauci di un coccodrillo, comprendo appieno il rischio che corro.
Oramai siamo tutti a rischio, non c'è ombra di dubbio, ma è innegabile il fatto, a conti fatti, che episodi stragisti e violenti sono, ad ora, prevalentemente presenti in territorio orientale. Quindi ci ragionerei bene prima di prendere la decisione di andare in villeggiatura in Tunisia o andare a visitare un museo Marocchino. Una cosa è correre il "rischio" nel proprio paese, tutt'altra è quella di visitare un paese musulmano. Detto questo, non ho nulla contro il popolo musulmano, che in questa guerra privata è vittima di una cerchia di radicali e integralisti fuori di testa.
La domanda è: quando si deciderà di prendere provvedimenti seri e immediati contro questa gente? Chi si prenderà questa responsabilità? Mi sa che per ottenere una reazione forte e decisa ci toccherà aspettare il botto in una delle nostre nazioni.