[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Se la Lazio dovesse perdere con il Chievo la Juve potrebbe fare un altro record: vincere il campionato con ben 6 giornate d'anticipo!
- Lonewolf
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Che Filippo Inzaghi non avesse gradito l’atteggiamento della squadra a Udine lo si era capito dalle dichiarazioni post partita. Ma quello che, poco dopo, è accaduto sul pullman, sancisce definitivamente la rottura tra il tecnico e i giocatori. Come riporta stamane il Corriere della Sera, l’allenatore, che nello spogliatoio aveva preferito il silenzio alle urla, una volta saliti sull’autobus ha dato sfogo a tutta la sua rabbia.
ACCUSE RECIPROCHE - Momenti di altissima tensione, scrive il CorSera. Pippo, dopo aver chiesto ad Adriano Galliani di scendere e di rimanere solo con la squadra, si è rivolto ai suoi con sdegno. Volano parole grosse. Il mister, stavolta, non le manda a dire: "Siete indegni di questa maglia". Accuse pesanti: Inzaghi, che ha sempre difeso i suoi ragazzi, si sente tradito. Ma qualcuno non ci sta e replica: "Noi non saremmo degni, ma tu non sei all’altezza di allenare il Milan...". Insomma, lo strappo è servito.
Ora sarebbe auspicabile cominciassero le punizioni corporali.
Dopo: finire la stagione. Mandare a casa tutti. E tirare fuori un mucchio di soldi. Stop.
ACCUSE RECIPROCHE - Momenti di altissima tensione, scrive il CorSera. Pippo, dopo aver chiesto ad Adriano Galliani di scendere e di rimanere solo con la squadra, si è rivolto ai suoi con sdegno. Volano parole grosse. Il mister, stavolta, non le manda a dire: "Siete indegni di questa maglia". Accuse pesanti: Inzaghi, che ha sempre difeso i suoi ragazzi, si sente tradito. Ma qualcuno non ci sta e replica: "Noi non saremmo degni, ma tu non sei all’altezza di allenare il Milan...". Insomma, lo strappo è servito.
Ora sarebbe auspicabile cominciassero le punizioni corporali.
Dopo: finire la stagione. Mandare a casa tutti. E tirare fuori un mucchio di soldi. Stop.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma un giornalista ha messo una cimice nel pulman? Come fanno a sapere cosa si son detti?
Comunque quantomeno ieri ha detto che la squadra per la prima volta non gli è piaciuta. E' già qualcosa.
Comunque quantomeno ieri ha detto che la squadra per la prima volta non gli è piaciuta. E' già qualcosa.

Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
secondo me gli ha risposto Mexes
Se la mia professoressa di fisica fosse uscita con me a 17 anni e me l'avesse data, non sarei il pervertito che oggi sono diventato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mexes vuole il rinnovo non penso si sia permesso di alzare la voce. (o almeno dovrebbe averne avuto l'intelligenza).
Ieri, come scritto sopra, ho resistito 5 minuti da quanto era palese lo scazzo generale.
Comunque era da qualche giornata che doveva lanciare qualche ragazzino anticipando l'addio di qualche indegno, ma obiettivi fantomatici e in ultimo provare a salvare una panchina insalvabile gli hanno offuscato la mente.
Sono curioso di vedere la prossima formazione.
Ieri, come scritto sopra, ho resistito 5 minuti da quanto era palese lo scazzo generale.
Comunque era da qualche giornata che doveva lanciare qualche ragazzino anticipando l'addio di qualche indegno, ma obiettivi fantomatici e in ultimo provare a salvare una panchina insalvabile gli hanno offuscato la mente.
Sono curioso di vedere la prossima formazione.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Lettera aperta del solito grande Serafini: "Caro Pippo..."
[Scopri]Spoiler
CARO PIPPO...
...siccome l'amicizia non è contemplata nel calcio, anzi i vassalli in preda a esaurimento nervoso irreversibile la stanno usando come arma impropria contro il nemico, sostenerti e difenderti è stato difficile sin dall'inizio. Il clima è avvelenato e le fazioni tra milanisti sempre più elettriche e frastagliate.
Per esempio, abbiamo sempre anteposto la tua passione all'ambizione, all'aziendalismo che oggi ti vomitano in faccia per motivare un incarico forse troppo grande, sicuramente prematuro per uno che stava facendo (bene) la gavetta nelle giovanili. Non è facile sedere su questa panchina in questi anni, non avendo alle spalle una società credibile, appesi come si sta a una cravatta gialla (chiedere a Clarence Seedorf), sorvolati dai deliri di un presidente che ha usato Milanello nei venerdì occupati dai servizi sociali cosicché i giornali del sabato si occupassero d'altro. Finiti i servizi sociali, sono finite anche le patetiche scampagnate del venerdì a Milanello. Questo è l'affresco de club che ti ha accolto l'estate scorsa, mettendoti in mano una Ferrari scassata con qualche adesivo luccicante sulla carrozzeria arrugginita. Lo sapevi, non è stata una sorpresa del 25 aprile 2015. Il fatto è che questa accozzaglia di brocchi in prestito o a parametro sottozero e senza spina dorsale, finisce con l'inghiottire anche gli uomini di buona volontà o con uno straccio di talento: Niang, Saponara, poi Antonelli, Bonaventura, Destro, ora tocca a Suso che numeri ne ha.
Di gioco, caro Pippo, non se n'è mai visto: la squadra sembra quella dei ragazzini che si radunano al parco dopo la scuola, uno chiede all'altro "tu in che ruolo giochi?" e si fanno le formazioni bim bum bam pari o dispari. Di personalità manco l'ombra a parte la grinta mojcana di creste e tatuaggi. Di schemi manco a parlarne.
Dove tu abbia visto 9 buone partite prima di Udine e quale luce ti abbia accecato nel derby francamente non riusciamo a capire, ma forse i dopo-partita sono l'ultimo atto di uno stress e una confusione che si percepisce palpabile già per tutti i 90'. In realtà caro Pippo il Milan è stato preso a pallate dal Torino, dal Sassuolo, dall'Empoli, persino dall'Inter che ora è riuscita nell'impresa titanica del sorpasso in classifica. E noi eravamo lì a soffrire della tua sofferenza.
Sarebbe facile, adesso che è inutile e troppo tardi per essere esonerati, consigliarti un gesto dignitoso e coraggioso come le dimissioni: sappi comunque che l'espiazione delle colpe in queste ultime 6 giornate sarà più dolorosa in panchina che sul divano. Il ritiro punitivo è sempre il picco più basso per una squadra di calcio professionistica, smentisce la filosofia secondo cui i giocatori non vanno sgridati perché sono padri di famiglia e - appunto - professionisti.
Ci sarebbe almeno lo spazio, però, per un rigurgito di coerente dignità: un cambio di modulo, la bocciatura di qualche poster e l'inserimento di qualcuno dei ragazzi che hai guidato per 2 anni, giusto per fare qualcosa in questo nulla assoluto. Per andarsene ci sarà tempo tra un mese, ricominciando dalla passione, dall'entusiasmo, dagli errori di questa stagione, da un'esperienza devastante di cui fare intelligentemente tesoro. Altrove, in una società che abbia se non altro lo scrupolo di non distruggere l'immagine, l'amore e il rispetto che i tifosi hanno per chi è stato un grande. Perché, se non te ne fossi accorto, a questi di buttare a mare le leggende interessa meno di zero. Il loro unico impegno ormai è preparare la prossima bugia, mentre il nostro caro vecchio Milan sprofonda sempre più giù in classifica e nel decoro.
...siccome l'amicizia non è contemplata nel calcio, anzi i vassalli in preda a esaurimento nervoso irreversibile la stanno usando come arma impropria contro il nemico, sostenerti e difenderti è stato difficile sin dall'inizio. Il clima è avvelenato e le fazioni tra milanisti sempre più elettriche e frastagliate.
Per esempio, abbiamo sempre anteposto la tua passione all'ambizione, all'aziendalismo che oggi ti vomitano in faccia per motivare un incarico forse troppo grande, sicuramente prematuro per uno che stava facendo (bene) la gavetta nelle giovanili. Non è facile sedere su questa panchina in questi anni, non avendo alle spalle una società credibile, appesi come si sta a una cravatta gialla (chiedere a Clarence Seedorf), sorvolati dai deliri di un presidente che ha usato Milanello nei venerdì occupati dai servizi sociali cosicché i giornali del sabato si occupassero d'altro. Finiti i servizi sociali, sono finite anche le patetiche scampagnate del venerdì a Milanello. Questo è l'affresco de club che ti ha accolto l'estate scorsa, mettendoti in mano una Ferrari scassata con qualche adesivo luccicante sulla carrozzeria arrugginita. Lo sapevi, non è stata una sorpresa del 25 aprile 2015. Il fatto è che questa accozzaglia di brocchi in prestito o a parametro sottozero e senza spina dorsale, finisce con l'inghiottire anche gli uomini di buona volontà o con uno straccio di talento: Niang, Saponara, poi Antonelli, Bonaventura, Destro, ora tocca a Suso che numeri ne ha.
Di gioco, caro Pippo, non se n'è mai visto: la squadra sembra quella dei ragazzini che si radunano al parco dopo la scuola, uno chiede all'altro "tu in che ruolo giochi?" e si fanno le formazioni bim bum bam pari o dispari. Di personalità manco l'ombra a parte la grinta mojcana di creste e tatuaggi. Di schemi manco a parlarne.
Dove tu abbia visto 9 buone partite prima di Udine e quale luce ti abbia accecato nel derby francamente non riusciamo a capire, ma forse i dopo-partita sono l'ultimo atto di uno stress e una confusione che si percepisce palpabile già per tutti i 90'. In realtà caro Pippo il Milan è stato preso a pallate dal Torino, dal Sassuolo, dall'Empoli, persino dall'Inter che ora è riuscita nell'impresa titanica del sorpasso in classifica. E noi eravamo lì a soffrire della tua sofferenza.
Sarebbe facile, adesso che è inutile e troppo tardi per essere esonerati, consigliarti un gesto dignitoso e coraggioso come le dimissioni: sappi comunque che l'espiazione delle colpe in queste ultime 6 giornate sarà più dolorosa in panchina che sul divano. Il ritiro punitivo è sempre il picco più basso per una squadra di calcio professionistica, smentisce la filosofia secondo cui i giocatori non vanno sgridati perché sono padri di famiglia e - appunto - professionisti.
Ci sarebbe almeno lo spazio, però, per un rigurgito di coerente dignità: un cambio di modulo, la bocciatura di qualche poster e l'inserimento di qualcuno dei ragazzi che hai guidato per 2 anni, giusto per fare qualcosa in questo nulla assoluto. Per andarsene ci sarà tempo tra un mese, ricominciando dalla passione, dall'entusiasmo, dagli errori di questa stagione, da un'esperienza devastante di cui fare intelligentemente tesoro. Altrove, in una società che abbia se non altro lo scrupolo di non distruggere l'immagine, l'amore e il rispetto che i tifosi hanno per chi è stato un grande. Perché, se non te ne fossi accorto, a questi di buttare a mare le leggende interessa meno di zero. Il loro unico impegno ormai è preparare la prossima bugia, mentre il nostro caro vecchio Milan sprofonda sempre più giù in classifica e nel decoro.
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(I. Welsh)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ormai è da qualche annetto che lo spogliatoio del Milan non è più un bunker.Nip ha scritto:Ma un giornalista ha messo una cimice nel pulman? Come fanno a sapere cosa si son detti?
Comunque quantomeno ieri ha detto che la squadra per la prima volta non gli è piaciuta. E' già qualcosa.
Occhio e croce da quando ne sono usciti i veri uomini guida, non sti quattro merdoni pestati.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
La prossima formazione sarà nè più nè meno quella di sempre. A meno che non vada a reclutare qualche vecchietto dagli spalti o il bibitaro bengalese...SoTTO di nove ha scritto:Mexes vuole il rinnovo non penso si sia permesso di alzare la voce. (o almeno dovrebbe averne avuto l'intelligenza).
Ieri, come scritto sopra, ho resistito 5 minuti da quanto era palese lo scazzo generale.
Comunque era da qualche giornata che doveva lanciare qualche ragazzino anticipando l'addio di qualche indegno, ma obiettivi fantomatici e in ultimo provare a salvare una panchina insalvabile gli hanno offuscato la mente.
Sono curioso di vedere la prossima formazione.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Serafini a gennaio scriveva (tra un insulto e l'altro a Galliani come da sua faida personale) che se i giocatori avessero seguito il suo grande amicone Pippo si arrivava terzi.Lonewolf ha scritto:Lettera aperta del solito grande Serafini: "Caro Pippo..."[Scopri]SpoilerCARO PIPPO...
...siccome l'amicizia non è contemplata nel calcio, anzi i vassalli in preda a esaurimento nervoso irreversibile la stanno usando come arma impropria contro il nemico, sostenerti e difenderti è stato difficile sin dall'inizio. Il clima è avvelenato e le fazioni tra milanisti sempre più elettriche e frastagliate.
Per esempio, abbiamo sempre anteposto la tua passione all'ambizione, all'aziendalismo che oggi ti vomitano in faccia per motivare un incarico forse troppo grande, sicuramente prematuro per uno che stava facendo (bene) la gavetta nelle giovanili. Non è facile sedere su questa panchina in questi anni, non avendo alle spalle una società credibile, appesi come si sta a una cravatta gialla (chiedere a Clarence Seedorf), sorvolati dai deliri di un presidente che ha usato Milanello nei venerdì occupati dai servizi sociali cosicché i giornali del sabato si occupassero d'altro. Finiti i servizi sociali, sono finite anche le patetiche scampagnate del venerdì a Milanello. Questo è l'affresco de club che ti ha accolto l'estate scorsa, mettendoti in mano una Ferrari scassata con qualche adesivo luccicante sulla carrozzeria arrugginita. Lo sapevi, non è stata una sorpresa del 25 aprile 2015. Il fatto è che questa accozzaglia di brocchi in prestito o a parametro sottozero e senza spina dorsale, finisce con l'inghiottire anche gli uomini di buona volontà o con uno straccio di talento: Niang, Saponara, poi Antonelli, Bonaventura, Destro, ora tocca a Suso che numeri ne ha.
Di gioco, caro Pippo, non se n'è mai visto: la squadra sembra quella dei ragazzini che si radunano al parco dopo la scuola, uno chiede all'altro "tu in che ruolo giochi?" e si fanno le formazioni bim bum bam pari o dispari. Di personalità manco l'ombra a parte la grinta mojcana di creste e tatuaggi. Di schemi manco a parlarne.
Dove tu abbia visto 9 buone partite prima di Udine e quale luce ti abbia accecato nel derby francamente non riusciamo a capire, ma forse i dopo-partita sono l'ultimo atto di uno stress e una confusione che si percepisce palpabile già per tutti i 90'. In realtà caro Pippo il Milan è stato preso a pallate dal Torino, dal Sassuolo, dall'Empoli, persino dall'Inter che ora è riuscita nell'impresa titanica del sorpasso in classifica. E noi eravamo lì a soffrire della tua sofferenza.
Sarebbe facile, adesso che è inutile e troppo tardi per essere esonerati, consigliarti un gesto dignitoso e coraggioso come le dimissioni: sappi comunque che l'espiazione delle colpe in queste ultime 6 giornate sarà più dolorosa in panchina che sul divano. Il ritiro punitivo è sempre il picco più basso per una squadra di calcio professionistica, smentisce la filosofia secondo cui i giocatori non vanno sgridati perché sono padri di famiglia e - appunto - professionisti.
Ci sarebbe almeno lo spazio, però, per un rigurgito di coerente dignità: un cambio di modulo, la bocciatura di qualche poster e l'inserimento di qualcuno dei ragazzi che hai guidato per 2 anni, giusto per fare qualcosa in questo nulla assoluto. Per andarsene ci sarà tempo tra un mese, ricominciando dalla passione, dall'entusiasmo, dagli errori di questa stagione, da un'esperienza devastante di cui fare intelligentemente tesoro. Altrove, in una società che abbia se non altro lo scrupolo di non distruggere l'immagine, l'amore e il rispetto che i tifosi hanno per chi è stato un grande. Perché, se non te ne fossi accorto, a questi di buttare a mare le leggende interessa meno di zero. Il loro unico impegno ormai è preparare la prossima bugia, mentre il nostro caro vecchio Milan sprofonda sempre più giù in classifica e nel decoro.

Ormai non ne azzecca più una, nel giro di 2 mesi scrive tutto e il suo contrario, almeno ci uniscono le critiche alla società (ma penso che solo Suma sia a difesa di questi ultimi

Meno male che la stagione è quasi finita, per la farsa societaria temo i tempi siano più lunghi.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Saranno sicuramente più lunghi e mi aspetto pure che sti pagliacci non vendano più...BenDean ha scritto:Serafini a gennaio scriveva (tra un insulto e l'altro a Galliani come da sua faida personale) che se i giocatori avessero seguito il suo grande amicone Pippo si arrivava terzi.Lonewolf ha scritto:Lettera aperta del solito grande Serafini: "Caro Pippo..."[Scopri]SpoilerCARO PIPPO...
...siccome l'amicizia non è contemplata nel calcio, anzi i vassalli in preda a esaurimento nervoso irreversibile la stanno usando come arma impropria contro il nemico, sostenerti e difenderti è stato difficile sin dall'inizio. Il clima è avvelenato e le fazioni tra milanisti sempre più elettriche e frastagliate.
Per esempio, abbiamo sempre anteposto la tua passione all'ambizione, all'aziendalismo che oggi ti vomitano in faccia per motivare un incarico forse troppo grande, sicuramente prematuro per uno che stava facendo (bene) la gavetta nelle giovanili. Non è facile sedere su questa panchina in questi anni, non avendo alle spalle una società credibile, appesi come si sta a una cravatta gialla (chiedere a Clarence Seedorf), sorvolati dai deliri di un presidente che ha usato Milanello nei venerdì occupati dai servizi sociali cosicché i giornali del sabato si occupassero d'altro. Finiti i servizi sociali, sono finite anche le patetiche scampagnate del venerdì a Milanello. Questo è l'affresco de club che ti ha accolto l'estate scorsa, mettendoti in mano una Ferrari scassata con qualche adesivo luccicante sulla carrozzeria arrugginita. Lo sapevi, non è stata una sorpresa del 25 aprile 2015. Il fatto è che questa accozzaglia di brocchi in prestito o a parametro sottozero e senza spina dorsale, finisce con l'inghiottire anche gli uomini di buona volontà o con uno straccio di talento: Niang, Saponara, poi Antonelli, Bonaventura, Destro, ora tocca a Suso che numeri ne ha.
Di gioco, caro Pippo, non se n'è mai visto: la squadra sembra quella dei ragazzini che si radunano al parco dopo la scuola, uno chiede all'altro "tu in che ruolo giochi?" e si fanno le formazioni bim bum bam pari o dispari. Di personalità manco l'ombra a parte la grinta mojcana di creste e tatuaggi. Di schemi manco a parlarne.
Dove tu abbia visto 9 buone partite prima di Udine e quale luce ti abbia accecato nel derby francamente non riusciamo a capire, ma forse i dopo-partita sono l'ultimo atto di uno stress e una confusione che si percepisce palpabile già per tutti i 90'. In realtà caro Pippo il Milan è stato preso a pallate dal Torino, dal Sassuolo, dall'Empoli, persino dall'Inter che ora è riuscita nell'impresa titanica del sorpasso in classifica. E noi eravamo lì a soffrire della tua sofferenza.
Sarebbe facile, adesso che è inutile e troppo tardi per essere esonerati, consigliarti un gesto dignitoso e coraggioso come le dimissioni: sappi comunque che l'espiazione delle colpe in queste ultime 6 giornate sarà più dolorosa in panchina che sul divano. Il ritiro punitivo è sempre il picco più basso per una squadra di calcio professionistica, smentisce la filosofia secondo cui i giocatori non vanno sgridati perché sono padri di famiglia e - appunto - professionisti.
Ci sarebbe almeno lo spazio, però, per un rigurgito di coerente dignità: un cambio di modulo, la bocciatura di qualche poster e l'inserimento di qualcuno dei ragazzi che hai guidato per 2 anni, giusto per fare qualcosa in questo nulla assoluto. Per andarsene ci sarà tempo tra un mese, ricominciando dalla passione, dall'entusiasmo, dagli errori di questa stagione, da un'esperienza devastante di cui fare intelligentemente tesoro. Altrove, in una società che abbia se non altro lo scrupolo di non distruggere l'immagine, l'amore e il rispetto che i tifosi hanno per chi è stato un grande. Perché, se non te ne fossi accorto, a questi di buttare a mare le leggende interessa meno di zero. Il loro unico impegno ormai è preparare la prossima bugia, mentre il nostro caro vecchio Milan sprofonda sempre più giù in classifica e nel decoro.
Ormai non ne azzecca più una, nel giro di 2 mesi scrive tutto e il suo contrario, almeno ci uniscono le critiche alla società (ma penso che solo Suma sia a difesa di questi ultimi).
Meno male che la stagione è quasi finita, per la farsa societaria temo i tempi siano più lunghi.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
grandissima l'esultanza dei tifosi del toro e dei loro ragazzini che non avevano mai visto vincere un derby
Seer Papa me donasse tutta Roma e me dicesse:
Lassa anna' chi t'ama...
Io je direbbe: LASSA STA' I FASTIDI MATT!!
Lassa anna' chi t'ama...
Io je direbbe: LASSA STA' I FASTIDI MATT!!
- L'Eternauta
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
incredibile il derby, per una volta le parti si sono invertite...toro sculato e gobbi sfigati che hanno preso una marea di pali...comunque ottimo cosi, un buon turno di campionaot...milan, gobbi e roma KO...un po' ci sono rimasto male solo per la mancata vittoria della lazio...non ho visto la partita ma leggendo la formazione che pioli è stato costretto a mettere in campo il pareggio con un chievo sempre rognoso era prevedibile...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Un abbraccione a Donny e al Capitano
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO?
"Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes
Membro dell'ala intelligente del forum dal 07/02/22
"Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Complimenti al toro e ai torinisti. Qualcuno finalmente puó dire di aver visto la vittoria in un derby.
la fortuna poi aiuta. ventura da oggi devoto di san palo.

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"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
- lider maximo
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Eh già, è stato un derby d'altri tempi, che vanno ben oltre 20 anni.
Prima scontri tra tifosi, poi sassaiola contro il bus della giuve, bomba carta juventina nella curva primavera con 10 tifosi feriti di cui 2 in codice rosso (ma i controlli ai tornelli li fanno?), un tifoso della Juve esulta al gol di Pirlo e viene pestato da due granata (Capitano ne sai qualcosa?
), altri 2 juventini fermati in tribuna per intemperanze, raccattapalle desaparecidos nel finale, insomma tanta carne al fuoco.....
Sugli scontri e contorni.
Mah, nota di biasimo per tutti, per Marotta che da la colpa ai giornalisti della sassaiola quando trattasi solamente di gente ignorante che non sa come sfogare le proprie insoddisfazioni quotidiane, per i cretini che lanciano le bombe carta, per i ciechi che le fanno passare all'interno dello stadio, peccato perchè alla fin fine è stato un bellissimo derby, come non se ne vedeva uno da tempo immemorabile, e con un Toro che ha (anche) meritato di vincere per quanto l'abbia voluta questa vittoria.
D'altronde ci metterei la firma per perdere un derby ogni 20 anni...
Prima scontri tra tifosi, poi sassaiola contro il bus della giuve, bomba carta juventina nella curva primavera con 10 tifosi feriti di cui 2 in codice rosso (ma i controlli ai tornelli li fanno?), un tifoso della Juve esulta al gol di Pirlo e viene pestato da due granata (Capitano ne sai qualcosa?

Sugli scontri e contorni.
Mah, nota di biasimo per tutti, per Marotta che da la colpa ai giornalisti della sassaiola quando trattasi solamente di gente ignorante che non sa come sfogare le proprie insoddisfazioni quotidiane, per i cretini che lanciano le bombe carta, per i ciechi che le fanno passare all'interno dello stadio, peccato perchè alla fin fine è stato un bellissimo derby, come non se ne vedeva uno da tempo immemorabile, e con un Toro che ha (anche) meritato di vincere per quanto l'abbia voluta questa vittoria.
D'altronde ci metterei la firma per perdere un derby ogni 20 anni...

#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.