
[O.T.] NON VOTARE AI REFERENDUM
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ti informo che l'"eliminazione degli individui malati" è già prevista dalla legge 194,quella sull'aborto. Parliamo di feti che le routinarie tecniche di diagnosi prenatale accertano essere malati. La madre ha la facoltà di ricorrere all'aborto "terapeutico" facendo sopprimere il feto.Kaisersoze ha scritto: perfetto, abbiate almeno la FACCIA di completare il discorso:
Consentire, come la scienza rende oggi possibile, attraverso un mezzo assolutamente lecito come la diagnosi preimpianto, che a nascere sia una persona sana, non affetta da una grave malattia, tramite l'eliminazione degli individui malati è eugenetica? Bene: siamo per l'eugenetica, siamo per questa eugenetica
avanti così....che pena
ora diciamo no alle tecniche di diagnosi preimpianto perchè no,non si fa, è eugenetica.. (parliamo di un grumo di cellule che manco è stato ancora impiantato..mi vien da ridere) e poi peró quell'embrione,malato,una volta diventato feto, puó essere tranquillamente e legalmente soppresso in virtù di un'altra legge attualmente in vigore.
qua c'è qualcosa che non quadra un granchè..
- Kaisersoze
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cacchio ragazzi, posso confrontarmi con posizioni differenti ma non con l'ignoranza.Lux ha scritto:ti informo che l'"eliminazione degli individui malati" è già prevista dalla legge 194,quella sull'aborto. Parliamo di feti che le routinarie tecniche di diagnosi prenatale accertano essere malati. La madre ha la facoltà di ricorrere all'aborto "terapeutico" facendo sopprimere il feto.
Ma l'avete letta la 194? L'aborto è "terapeutico" per la madre, non per il bambino! La possibilità di ricorrervi è sempre legata alle eventuali conseguenze negative della gravidanza sulla salute psico-fisica della gestante. NON è un diritto potestativo della madre di decidere in base alla salute del bambino: in altre parole lo stato NON ATTRIBUISCE UN DIRITTO ad avere figli SANI, a voi potrà sembrare ingiusto ma è così ed è sacrosanto altrimenti il destino del nascituro dipenderebbe dal mero arbitrio degli adulti. E tutto questo lo dice la legge 194!
Cavoli, quanta disinformazione...
- Drogato_ di_porno
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Hai ragione kaiser, mettere sullo stesso piano diagnosi prenatale e diagnosi preimpianto è un' operazione scorretta. Le due operazioni hanno finalità completamente differenti. Testualmente, la 194 recita:Kaisersoze ha scritto:Cavoli, quanta disinformazione...
à‰ una legge volta a tutelare ESCLUSIVAMENTE la salute psico-fisica della madre. In caso di feto affetto da gravi malformazioni è consentito l' aborto, ma non per evitare un nascituro deforme, bensì per le conseguenze che la sua nascita potrà avere sulla madre. Inoltre una donna puó scegliere di continuare la gravidanza anche se il figlio è portatore di handicap (ne ho conosciuta una personalmente).L'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, puó essere praticata:[...]
quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
L' "eugenetica" (anche se è un termine improprio) da diagnosi preimpianto è tutt' altra cosa, è una sorta di "selezione della razza". Anzitutto si potrebbero scartare gli embrioni che presentino una POSSIBILE anomalia genetica. Ció produrrebbe un' enorme discriminazione, perchè IN PARTENZA vi sarebbero embrioni non soggetti a POSSIBILI (quindi non certe) malattie genetiche. Uomini perfetti, uomini di serie A, anche se la natura opera in maniera misteriosa perchè i nati in vitro hanno mediamente più problemi dei concepiti naturalmente. à‰ una discriminazione nei confronti dei feti malati nati da concepimento naturale.
E ancora: è giusto scegliere IN PARTENZA il sesso del nascituro? Perchè poter scegliere fra maschio e femmina?
Dobbiamo deciderci: o la nascita è una "lotteria" o alcuni possono usufruire in partenza di determinate agevolazioni. Che si assuma una posizione chiara al riguardo.
Ricordo che la diagnosi genetica preimpianto è vietata in Germania, Austria e Svizzera.
Dopo gli argomenti a favore dell' astensione riporto quelli a favore del SI:
1)La legge 40 prevede che vengano prelevati e inseminati solo tre ovociti, e che tutti gli embrioni ricavati da questa inseminazione vengano impiantati senza poter disporre di embrioni "di riserva" congelati. Questo significa che in caso di fallimento (abbastanza frequente) la donna debba ripetere tutto il ciclo di stimolazione ovarica con rischi per la sua salute che possiamo immaginare. Così i viaggi all' estero sono triplicati. Inoltre 3 ovociti aumentano la probabilità e il rischio di parti trigemellari (il 20% dei parti trigemellari si risolve con un bambino portatore di handicap) mentre oggi grazie ai progressi della ricerca si puó impiantare un solo embrione.
2)Se vince l' astensione c' è il rischio di una revisione della 194 sull' aborto.
3)Riguardo la ricerca sulle staminali embrionali, ho prima riportato il parere del prof. Dallapiccola. Tuttavia la comunità scientifica è divisa, per molti scienziati potenzialità e progressi di questo tipo di ricerca sono innegabili. à‰ quanto sostengono, fra gli altri, Dulbecco e Veronesi. (sempre non ci sia dietro lo zampino degli interessi economici).
Le staminali adulte hanno un grosso limite: il loro sviluppo ha ricevuto un indirizzo preciso oltre il quale non possono andare. Ad es. da una cellula di tessuto muscolare si puó ricavare solo tessuto muscolare. Le staminali embrionali hanno invece il grosso vantaggio di potersi sviluppare in tutte le direzioni, di potersi trasformare in qualsiasi tessuto umano.
4)Con la legge 40 se un embrione è abbandonato dai genitori (cioè congelato e non reclamato) deve essere conservato fino al suo esaurimento e quindi lasciato morire. Pertanto, se è destinato a morire, perchè non usarlo per fare ricerca?
5)Non è vero che se passa il SI si va al Far West. I casi scandalosi (mamme-nonne e uteri in affitto) sono nulli se paragonati ai milioni di bambini nati grazie alla fecondazione asisitita. I casi criminali, le degenerazioni, non si possono eliminare nemmeno con la legge. Basti pensare che prima della 194 si praticavano migliaia di aborti clandestini ogni anno.
Faccio una domanda a Kaiser: cosa pensi del fatto che nei paesi più avanzati (Germania, UK, Francia, USA) la ricerca sia più libera? L 'Italia non rischia di rimanere indietro e di dipendere dai risultati degli altri?
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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ripeto, MASSIMO TRE EMBRIONI. Se ne puó "fabbricare" da uno a tre, non tre per forza.Drogato_ di_porno ha scritto:1)La legge 40 prevede che vengano prelevati e inseminati solo tre ovociti, e che tutti gli embrioni ricavati da questa inseminazione vengano impiantati senza poter disporre di embrioni "di riserva" congelati. Questo significa che in caso di fallimento (abbastanza frequente) la donna debba ripetere tutto il ciclo di stimolazione ovarica con rischi per la sua salute che possiamo immaginare. Così i viaggi all' estero sono triplicati. Inoltre 3 ovociti aumentano la probabilità e il rischio di parti trigemellari (il 20% dei parti trigemellari si risolve con un bambino portatore di handicap) mentre oggi grazie ai progressi della ricerca si puó impiantare un solo embrione.
anche questo è un argomento di cui mi sembra d'aver dimostrato tutta la fragilità . Nessuno si sogna di toccare la 194, anche perchè basata su presupposti differenti, ma orientata dagli stessi principi della Legge 40.Drogato_ di_porno ha scritto:2)Se vince l' astensione c' è il rischio di una revisione della 194 sull' aborto.
è vero, ma è anche vero - è utile ricordarlo - che in anni di ricerche le cellule staminali embrionali non hanno dato nessun risultato applicabile alla cura delle malattie umane. Al contrario hanno dimostrato una notevole capacità cancerogena. Ma non è una decisione pro o contro le staminali embrionali, è un chiedersi: E' giusto, dal momento che per ora non è possibile estrarre quelle cellule senza distruggere un'embrione, creare e distruggere embrioni (ognuno dei quali rappresenta l’inizio di una vita individuale. E non c’è bisogno di tirare in ballo l’anima) allo scopo di lavorare su cellule ancora instabili? Non sarebbe più giusto, perlomeno NEL DUBBIO (x i più scettici) che lì dentro ci sia una vita umana, lavorare su un modo non distruttivo per estrarre le staminali embrionali? A me sembra così semplice ed etico, è il principio di gradualità che DEVE seguire l'etica medico/scientifica. Se io ho problemi al fegato probabilmente assumeró dei farmaci e solo se essi non funzionano verró operato, secondo me è in questo modo che dovrebbe funzionare la ricerca. Ma si sa, la ricerca non è più "statale" ma privata, e i privati vogliono fatturare e per fatturare bisogna bruciare le tappe. La distruzione dell'embrione da questo punto di vista rappresenta per me un punto di non ritorno. E' buffo vedere tanti noglobal che passano la vita a lottare contro le multinazionali, regalare ora ignari il proprio didietro ai baroni/finanzieri della scienza. Un ultimo esempio: se crolla un palazzo e NON si sa se c'è qcuno sepolto là sotto, voi non scavereste tutto il tempo NEL DUBBIO che ci sia qcuno da salvare? Allo stesso modo non dovremmo fare ricerca rispettando il dubbio (per me certezza) che lì ci sia una vita umana?Drogato_ di_porno ha scritto:3 Le staminali adulte hanno un grosso limite: il loro sviluppo ha ricevuto un indirizzo preciso oltre il quale non possono andare. Ad es. da una cellula di tessuto muscolare si puó ricavare solo tessuto muscolare. Le staminali embrionali hanno invece il grosso vantaggio di potersi sviluppare in tutte le direzioni, di potersi trasformare in qualsiasi tessuto umano.
allora: la ricerca sugli embrioni abbandonati è un quesito sleale perchè da un lato si urla "ma sono abbandonati! Fateci almeno fare ricerca su essi!" dall'altro lato si lotta per abolire il numero/limite di embrioni da produrre in modo da poterne avere sempre di freschi per la ricerca! In questo modo ci saranno SEMPRE embrioni "abbandonati" a disposizione di scienziati. Sarebbe più coerente chiarire che DA ORA IN POI non sarà mai più permesso fare ricerca su nuovi embrioni. Ma così purtroppo non è.Drogato_ di_porno ha scritto:4)Con la legge 40 se un embrione è abbandonato dai genitori (cioè congelato e non reclamato) deve essere conservato fino al suo esaurimento e quindi lasciato morire. Pertanto, se è destinato a morire, perchè non usarlo per fare ricerca?
Faccio una domanda a Kaiser: cosa pensi del fatto che nei paesi più avanzati (Germania, UK, Francia, USA) la ricerca sia più libera? L 'Italia non rischia di rimanere indietro e di dipendere dai risultati degli altri?
Sulla ricerca: a parte il fatto che la civilissima Germania ha una legge UGUALE ALLA NOSTRA, il problema non credo si possa ridurre così facilmente. Non è per essere banali, ma in America hanno la pena di morte, l'America BOMBARDA i paesi per portare la "democrazia", è forse un esempio da seguire? E allora QUALI sono gli esempi da seguire? Chi stabilisce il parametro etico per una nazione? Esiste ancora un problema di coscienza non solo per i singoli, ma anche per le collettività ? Grazie alla guerra all'Iraq, a poco a poco le riserve di petrolio iracheno porteranno guadagni nelle casse americane, con benefici per l'energia e i consumi e infine degli utenti. Eppure saremmo felici di aver contribuito all'abbassamento di una bolletta partecipando a una guerra crudele e insensata? Allo stesso modo con la ricerca: molti animalisti si stracciano le vesti perchè si fa ricerca sugli animali, e a loro poco importa se da quegli esperimenti scaturiscono scoperte utili. La loro coscienza impedisce di "aderire" anche solo come cittadini a quei metodi. Molti dei progressi sociali di uno stato dipendono da questioni di coscienza, di etica, di scelte che vanno al di là del progresso scientifico ed economico. Io penso che tutto questo non possa essere bollato impunemente: l'Inghilterra ha una ricerca più avanzata, ma a che prezzo? Siamo sicuri che un giorno guardandosi indietro gli inglesi non si accorgeranno di aver bruciato delle tappe pericolose?
ma scusa, se non è impiantato nell'utero, ovvero in un organismo che lo accolga, un embrione non è inizio di alcunchè. è l'insieme di uno spermatozoo più un ovulo, no?Kaisersoze ha scritto:creare e distruggere embrioni (ognuno dei quali rappresenta l’inizio di una vita individuale. E non c’è bisogno di tirare in ballo l’anima) allo scopo di lavorare su cellule ancora instabili?
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"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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no,guarda,la 194 la conosco benissimo.Kaisersoze ha scritto:cacchio ragazzi, posso confrontarmi con posizioni differenti ma non con l'ignoranza.Lux ha scritto:ti informo che l'"eliminazione degli individui malati" è già prevista dalla legge 194,quella sull'aborto. Parliamo di feti che le routinarie tecniche di diagnosi prenatale accertano essere malati. La madre ha la facoltà di ricorrere all'aborto "terapeutico" facendo sopprimere il feto.
Ma l'avete letta la 194? L'aborto è "terapeutico" per la madre, non per il bambino! La possibilità di ricorrervi è sempre legata alle eventuali conseguenze negative della gravidanza sulla salute psico-fisica della gestante. NON è un diritto potestativo della madre di decidere in base alla salute del bambino: in altre parole lo stato NON ATTRIBUISCE UN DIRITTO ad avere figli SANI, a voi potrà sembrare ingiusto ma è così ed è sacrosanto altrimenti il destino del nascituro dipenderebbe dal mero arbitrio degli adulti. E tutto questo lo dice la legge 194!
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lo so bene che l'aborto è terapeutico "per la madre"..
ma se hai un minimo di buon senso e sai come vanno bene le cose capisci anche che un conto è valutare come formalmente è espressa una legge ed un altro è quello di capire come viene applicata e quali impatti pratici determina.
IN PRATICA sappiamo tutti benissimo che la diagnosi di una malformazione,di una patologia genetica e quant'altro dà il diritto,alla madre,di interrompere la gravidanza. non parliamo solo dei casi in cui la gravidanza mette a repentaglio la salute FISICA della madre,che è un conto..
ma è l'aspetto della salute "psico-fisica" che,di fatto,consente ad una madre di poter far sopprimere liberamente il feto malato,con la scusa che recherebbe disagio alla sua condizione psichica (...)
questo è ció che praticamente attualmente si puó fare, con buona pace tua,mia e di tutti noi.
poi che il modo in cui sia formulata sciacqui le nostre coscienze ok,se a te piace così...
al limite si puó formulare anche la 40 nello stesso modo e prevedere la possibilità delle diagnosi preimpianto per tutelare la madre da eventuali gravidanze che metterebbero a repentaglio la sua salute psico-fisica. così andrebbe bene,no?
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no, è già un patrimonio unico e specifico, è una nuova cellula che diventerà UN PRECISO ESSERE UMANO. Tu dici che le serve l'utero materno come "nutrimento", ma è un controsenso sleale. Come definire altrimenti il creare embrioni e farli morire al di fuori dell’utero materno, dove non dovrebbero mai stare se non per il tempo necessario per essere fecondati???Squirto ha scritto: ma scusa, se non è impiantato nell'utero, ovvero in un organismo che lo accolga, un embrione non è inizio di alcunchè. è l'insieme di uno spermatozoo più un ovulo, no?
Ripeto, è come prendere di peso un tizio e abbandonarlo in mezzo al deserto. Per forza che morirà di lì a poco, se non gli diamo dell'acqua o non lo riportiamo in un luogo sicuro, no? E' la stessa identica cosa.
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no mi spiace, prima si dice che le leggi sono incompatibili, poi si dice che NELLA PRATICA la 194 viene applicata in un certo modo. Così non ci sto, se confronto deve essere, deve essere tra elementi omogenei e le leggi vanno confrontate come sono scritte. E come sono scritte sono perfettamente compatibili. Certo, è la prassi sociale che ha ingenerato in alcuni l'erronea convinzione che esista un "diritto assoluto all'aborto", ma così non è affatto.Lux ha scritto:ma se hai un minimo di buon senso e sai come vanno bene le cose capisci anche che un conto è valutare come formalmente è espressa una legge ed un altro è quello di capire come viene applicata e quali impatti pratici determina.
IN PRATICA sappiamo tutti benissimo che la diagnosi di una malformazione,di una patologia genetica e quant'altro dà il diritto,alla madre,di interrompere la gravidanza. non parliamo solo dei casi in cui la gravidanza mette a repentaglio la salute FISICA della madre,che è un conto..
ma è l'aspetto della salute "psico-fisica" che,di fatto,consente ad una madre di poter far sopprimere liberamente il feto malato,con la scusa che recherebbe disagio alla sua condizione psichica (...)
questo è ció che praticamente attualmente si puó fare, con buona pace tua,mia e di tutti noi.
poi che il modo in cui sia formulata sciacqui le nostre coscienze ok,se a te piace così...
al limite si puó formulare anche la 40 nello stesso modo e prevedere la possibilità delle diagnosi preimpianto per tutelare la madre da eventuali gravidanze che metterebbero a repentaglio la sua salute psico-fisica. così andrebbe bene,no?
Sulla riformulazione della legge 40, non è possibile - e meno male - perchè la diagnosi preimpianto è, per usare le parole di drogato, una sorta di "selezione della razza". Non è attendibile come una diagnosi prenatale su un feto già sviluppato e permetterebbe di fatto di scartare gli embrioni che presentino una POSSIBILE anomalia genetica. E chi deciderebbe le malattie "scartabili" quando non si ha ancora la certezza che si sviluppino? E a queste condizioni come si potrebbe stabilire l'impatto della anomalia su una gravidanza perlatro nemmeno iniziata?
[quote="Drogato_ di_porno
à‰ una legge volta a tutelare ESCLUSIVAMENTE la salute psico-fisica della madre. In caso di feto affetto da gravi malformazioni è consentito l' aborto, ma non per evitare un nascituro deforme, bensì per le conseguenze che la sua nascita potrà avere sulla madre. Inoltre una donna puó scegliere di continuare la gravidanza anche se il figlio è portatore di handicap (ne ho conosciuta una personalmente).[/quote]
l'aborto è una possibilità a cui,di regola, si ricorre in questi casi. ma non è mai un obbligo..mi sembra ovvio.
basterebbe regolamentare in modo molto ferreo e limitare la "selezione" (Se così la vogliamo definire) alle patologie genetiche,alterazioni cromosomiche e tutte quelle anomalie del cariotipo che determinano sicuramente un fenotipo gravemente malato (Distrofie,talassemie gravi,trisomie,glicogenosi etc etc). ogni altra applicazione verrebbe vietata per principi etici,non parliamo della scelta del colore degli occhi,del sesso etc che è veramente fantascienza e non troverà mai il consenso delle persone.
Dobbiamo deciderci: o la nascita è una "lotteria" o alcuni possono usufruire in partenza di determinate agevolazioni. Che si assuma una posizione chiara al riguardo.
io non mi preoccuperei delle "agevolazioni".. le persone preferiscono,se possono,procreare in modo naturale e non attraverso le tecniche di fecondazione assistita. la scienza progredisce a 360°...
alle tecniche di diagnosi preimpianto (che vanno tra l'altro migliorate perchè attualmente ancora inadeguate) si aggiungeranno sicuramente degli sviluppi interessanti anche nel campo della diagnosi prenatale che diverrà verosimilmente sempre più affidabile e precoce.
à‰ una legge volta a tutelare ESCLUSIVAMENTE la salute psico-fisica della madre. In caso di feto affetto da gravi malformazioni è consentito l' aborto, ma non per evitare un nascituro deforme, bensì per le conseguenze che la sua nascita potrà avere sulla madre. Inoltre una donna puó scegliere di continuare la gravidanza anche se il figlio è portatore di handicap (ne ho conosciuta una personalmente).[/quote]
l'aborto è una possibilità a cui,di regola, si ricorre in questi casi. ma non è mai un obbligo..mi sembra ovvio.
no,guarda..sinceramente tutto ció mi sembra fantascienza..L' "eugenetica" (anche se è un termine improprio) da diagnosi preimpianto è tutt' altra cosa, è una sorta di "selezione della razza". Anzitutto si potrebbero scartare gli embrioni che presentino una POSSIBILE anomalia genetica. Ció produrrebbe un' enorme discriminazione, perchè IN PARTENZA vi sarebbero embrioni non soggetti a POSSIBILI (quindi non certe) malattie genetiche. Uomini perfetti, uomini di serie A, anche se la natura opera in maniera misteriosa perchè i nati in vitro hanno mediamente più problemi dei concepiti naturalmente. à‰ una discriminazione nei confronti dei feti malati nati da concepimento naturale.
E ancora: è giusto scegliere IN PARTENZA il sesso del nascituro? Perchè poter scegliere fra maschio e femmina?
basterebbe regolamentare in modo molto ferreo e limitare la "selezione" (Se così la vogliamo definire) alle patologie genetiche,alterazioni cromosomiche e tutte quelle anomalie del cariotipo che determinano sicuramente un fenotipo gravemente malato (Distrofie,talassemie gravi,trisomie,glicogenosi etc etc). ogni altra applicazione verrebbe vietata per principi etici,non parliamo della scelta del colore degli occhi,del sesso etc che è veramente fantascienza e non troverà mai il consenso delle persone.
Dobbiamo deciderci: o la nascita è una "lotteria" o alcuni possono usufruire in partenza di determinate agevolazioni. Che si assuma una posizione chiara al riguardo.
io non mi preoccuperei delle "agevolazioni".. le persone preferiscono,se possono,procreare in modo naturale e non attraverso le tecniche di fecondazione assistita. la scienza progredisce a 360°...
alle tecniche di diagnosi preimpianto (che vanno tra l'altro migliorate perchè attualmente ancora inadeguate) si aggiungeranno sicuramente degli sviluppi interessanti anche nel campo della diagnosi prenatale che diverrà verosimilmente sempre più affidabile e precoce.
nessun controsenso sleale. l'utero non è "nutrimento", il paragone col deserto pare proprio inadeguato. una cellula embrionale per me rimane una cellula, un po' più complessa di altre cellule, e meno complessa di altre ancora. se io le clono in laboratorio, possono essere strumenti di lavoro per la ricerca.Kaisersoze ha scritto:no, è già un patrimonio unico e specifico, è una nuova cellula che diventerà UN PRECISO ESSERE UMANO. Tu dici che le serve l'utero materno come "nutrimento", ma è un controsenso sleale. Come definire altrimenti il creare embrioni e farli morire al di fuori dell’utero materno, dove non dovrebbero mai stare se non per il tempo necessario per essere fecondati???
Ripeto, è come prendere di peso un tizio e abbandonarlo in mezzo al deserto. Per forza che morirà di lì a poco, se non gli diamo dell'acqua o non lo riportiamo in un luogo sicuro, no? E' la stessa identica cosa.
ovviamente capisco che per te e altri possa non essere cosi'.
va bene tutto, ma dai, non conosco UNA persona che pensi che ci sia un "diritto assoluto all'aborto", nè a destra, nè a sinistra, nè tra i radicali e i socialisti che quella legge vollero per ben altri motivi.Kaisersoze ha scritto:Certo, è la prassi sociale che ha ingenerato in alcuni l'erronea convinzione che esista un "diritto assoluto all'aborto", ma così non è affatto.
usiamo correttamente le parole. che c'entra la razza? al limite si tratta di scegliere membri di una "specie", quella umana, non di una "razza".Kaisersoze ha scritto:Sulla riformulazione della legge 40, non è possibile - e meno male - perchè la diagnosi preimpianto è, per usare le parole di drogato, una sorta di "selezione della razza"
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Io faccio un ragionamento molto semplice:Lux ha scritto:io non mi preoccuperei delle "agevolazioni".. le persone preferiscono,se possono,procreare in modo naturale e non attraverso le tecniche di fecondazione assistita.
La diagnosi preimpianto discrimina il feto malato nato da concepimento naturale. In altre parole:
Da un lato c' è chi, in partenza, puó evitare di concepire feti malati.
Dall' altro c' è chi, concependo naturalmente, non ha questo vantaggio.
à‰ o non è una discriminazione? I primi sono o non sono esseri umani di seria A (cioè dotati di un vantaggio iniziale)? Perchè rischiare un figlio malato col concepimento naturale e non avere la certezza di un figlio sano con la fecondazione assistita? Tu dici "perchè chiunque preferirebbe un figlio concepito naturalmente". Eppure io sono sicuro che qualche volpe si troverebbe lo stesso... ti ricordo che in Gran Bretgna è permessa la fecondazione assisitita per le donne single. Quindi una donna puó spacciarsi per single e selezionare a tavolino il figlio perfetto...
Certo sarà una minoranza, ma se prendesse piede? Non è un rischio?
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Sì ma in caso di impianto obbligatorio di 3 embrioni (vige l' obbligo di impiantarne quanti se ne producono) se mancano quelli di riserva la donna deve sottoporsi ad un nuovo ciclo di stimolazione ovarica, oneroso fisicamente.Kaisersoze ha scritto:ripeto, MASSIMO TRE EMBRIONI. Se ne puó "fabbricare" da uno a tre, non tre per forza.
Di fatto ho letto che la procedura standard è quella dei 3 embrioni per l' alta probabilità che 1-2 non attecchiscano nell' utero.
Mah...Gasparri e Buttiglione vi hanno già "accennato"...se rimane questo governo è probabile una ritoccatina...Kaisersoze ha scritto:Nessuno si sogna di toccare la 194
Qui la comunità scientifica è divisa. Dulbecco, Veronesi e altri ancora sono di parere opposto.Kaisersoze ha scritto:è vero, ma è anche vero - è utile ricordarlo - che in anni di ricerche le cellule staminali embrionali non hanno dato nessun risultato applicabile alla cura delle malattie umane.
Boh, io sono sempre più indeciso fra il sì e l' astensione.Kaisersoze ha scritto:l'Inghilterra ha una ricerca più avanzata, ma a che prezzo?
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
meno male che ve ne siete accorti...Drogato_ di_porno ha scritto:Mah...Gasparri e Buttiglione vi hanno già "accennato"...se rimane questo governo è probabile una ritoccatina...Kaisersoze ha scritto:Nessuno si sogna di toccare la 194

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