
io approvo
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D'accordissimo,donna insipida e neppure tanto bella...la Boschi é l'equivalente femminile di Renzi.gi.kappa. ha scritto:Vado controcorrente, consapevole del rischio che mi assumo: per me la bellezza della Boschi è un falso mito.
È la classica scarsa lungimiranza italianaDrogato_ di_porno ha scritto:il vero motivo per cui improvvisamente Bersani e i vecchi dem vogliono le preferenze (fino a pochi mesi fa erano contrari) è che se mezzo parlamento sarà formato da nominati, nelle prossime liste elettorali Renzi ne nominerà ben pochi di bersaniani...più che tentare di riprendersi il partito con la battaglia sull'italicum cercano di sopravvivere
infatti la legge elettorale è una questione eminentemente tecnica e autoreferenziale, una questione di "tecnicalità" di cui non sa un cazzo nessuno (fermane 100 per strada e vedi quanti sanno di che si tratta), quindi imbastire una (falsa) polemica di principio su un argomento di cui non frega / non conosce niente nessuno è da minorati mentali.bellavista ha scritto:ritornano a credere nella democrazia
Legge elettorale: Bersani, combatto contro preferenze
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Combatto contro le preferenze perche' noi rischiamo di aprire nuova legislatura con situazioni che la mettono nella palude". Lo dice Pier Luigi Bersani a Youdem. Le preferenze, aggiunge "in Italia le preferenze portano a situazione patologiche".
Matteo Renzi incontra Barack Obama: «Gli Stati Uniti sono il nostro modello»
Il premier incontra il presidente statunitense nello Studio Ovale: Tra i temi dell'incontro la situazione economica e il lancio dell'Expo: «A Milano Arriveranno molti americani»
Economia, Libia, riforme ed Expo. Come da programma, nel corso del suo viaggio a Washington, Matteo Renzi ha incontrato Barack Obama alla Casa Bianca: il premier è arrivato nello studio ovale intorno alle 16 ora italiana per un faccia a faccia con il presidente statunitense. Prima che avesse inizio l’incontro a porte chiuse, Obama ha salutato con un “Buongiorno” i cronisti italiani, congedandoli poi con un «That’s it» e invitandoli a uscire. All’incontro, caratterizzato da una grande cordialità, hanno partecipato anche il segretario di Stato John Kerry, il vicepresidente Joe Biden, Susan Rice, consigliere per la Sicurezza nazionale, e Ben Rhodes, viceconsigliere della Sicurezza responsabile della comunicazione. All’ordine del giorno ci sono sopratutto temi di politica internazionale, dalla Libia all’Ucraina e ai rapporti con Putin passando per l’Iran e il recente accordo sul nucleare. L’incontro è durato circa un’ora, al termine del quale Obama e Renzi hanno parlato ai giornalisti.
«Abbiamo parlato di molte cose» – ha esordito Renzi, rivolgendosi ai giornalisti in italiano e riassumendo i temi trattati durate il colloquio, dall’economia alla situazione in Libia e alla «delicata situazione in Iran e nel Medio Oriente». Non manca nemmeno un ringraziamento, nei giorni in cui l’Italia ricorda il settantesimo anniversario della liberazione, ai tanti soldati americani che hanno combattuto in Italia. Arriva anche l’accenno a Expo: «È una grande opportunità per l’Italia» – ha detto Renzi, scherzando sul fatto di essersi «portato avanti» portando in dono alcune bottiglie di vino toscano. Infine, un ringraziamento personale a Obama per il discorso contro il razzismo che il presidente ha pronunciato a Selma qualche settimana fa.
Dobbiamo stare molto attenti al budget ma occorre una nuova stagione di crescita e di investimenti» – ha detto Renzi, che ha sottolineato come il governo degli Stati Uniti sia «un modello per l’economia europea»: «Dal 2008 al 2015 l’economia Usa ha visto ridurre i disoccupati e crescere il Pil. In Europa è successo il contrario, è sceso il Pil ed è aumentata la disoccupazione. Qualcosa a casa nostra non ha funzionato e l’esperienza degli Usa deve essere un modello per l’Europa». E ha aggiunto: «Voglio ringraziare il presidente degli Stati Uniti d’America per la straordinaria leadership che sta esprimendo sia a livello di politica estera che a livello di economia e sviluppo». Renzi e Obama sarebbero arrivati a un punto di accordo anche sulla situazione Libia, ed è stata annunciata una «collaborazione» tra i due paesi volta a «dare frutti più efficaci», perché «Ciò che accade nel Mediterraneo non è solo una questione di sicurezza ma di giustizia e dignità dell’uomo». Riguardo alla situazione internazionale, Obama ha aggiunto: «Cerchiamo costantemente di capire da dove possano venire le minacce terroristiche e la Libia è una zona a rischio: siamo in coordinamento con l’Italia e altri partner» ma, ha sottolineato,«il problema non si risolve solo con attacchi di droni o operazioni militari». Renzi ha poi replicato: L’Italia e l’Europa sono a fianco degli Stati Uniti in una grande sfida che porterà per esempio le nostre truppe a restare in Afghanistan mesi in più, rispetto a quanto era stato previsto. Perché se la coalizione e gli Usa ritengono che il processo deve continuare, l’Italia farà sempre la propria parte». Poi Renzi parla di Expo, descrivendola come «una grande occasione per la qualità della vita, di lifestyle, per dichiarare guerra alla povertà in un mondo dove un miliardo di persone muore per l’obesità e un miliardo di persone muore perché non ha cibo». E, suscitando il sorriso di Obama, il premier sottolinea: «Molti americani visiteranno Milano per l’Expo» perché «credo che il cibo sia qualcosa che l’Italia conosce molto bene». Pronta la replica di Obama: «Oltre alla vostra fantastica cucina – ha detto il capo della Casa Bianca – si parlerà di come nutrire il pianeta».
In effetti Renzi è il Male Assoluto,inetto parolaio e imbroglione (ho ascoltato stamane un suo sproloquio a Pompei dove parlava di "valorizzare i reati" ma lo hanno promosso alla prima liceo?) un berluschino talmente idiota da far rimpiangere l'originaleDrogato_ di_porno ha scritto:per la gioia di dostum
Matteo Renzi incontra Barack Obama: «Gli Stati Uniti sono il nostro modello»
Il premier incontra il presidente statunitense nello Studio Ovale: Tra i temi dell'incontro la situazione economica e il lancio dell'Expo: «A Milano Arriveranno molti americani»
Economia, Libia, riforme ed Expo. Come da programma, nel corso del suo viaggio a Washington, Matteo Renzi ha incontrato Barack Obama alla Casa Bianca: il premier è arrivato nello studio ovale intorno alle 16 ora italiana per un faccia a faccia con il presidente statunitense. Prima che avesse inizio l’incontro a porte chiuse, Obama ha salutato con un “Buongiorno” i cronisti italiani, congedandoli poi con un «That’s it» e invitandoli a uscire. All’incontro, caratterizzato da una grande cordialità, hanno partecipato anche il segretario di Stato John Kerry, il vicepresidente Joe Biden, Susan Rice, consigliere per la Sicurezza nazionale, e Ben Rhodes, viceconsigliere della Sicurezza responsabile della comunicazione. All’ordine del giorno ci sono sopratutto temi di politica internazionale, dalla Libia all’Ucraina e ai rapporti con Putin passando per l’Iran e il recente accordo sul nucleare. L’incontro è durato circa un’ora, al termine del quale Obama e Renzi hanno parlato ai giornalisti.
«Abbiamo parlato di molte cose» – ha esordito Renzi, rivolgendosi ai giornalisti in italiano e riassumendo i temi trattati durate il colloquio, dall’economia alla situazione in Libia e alla «delicata situazione in Iran e nel Medio Oriente». Non manca nemmeno un ringraziamento, nei giorni in cui l’Italia ricorda il settantesimo anniversario della liberazione, ai tanti soldati americani che hanno combattuto in Italia. Arriva anche l’accenno a Expo: «È una grande opportunità per l’Italia» – ha detto Renzi, scherzando sul fatto di essersi «portato avanti» portando in dono alcune bottiglie di vino toscano. Infine, un ringraziamento personale a Obama per il discorso contro il razzismo che il presidente ha pronunciato a Selma qualche settimana fa.
Dobbiamo stare molto attenti al budget ma occorre una nuova stagione di crescita e di investimenti» – ha detto Renzi, che ha sottolineato come il governo degli Stati Uniti sia «un modello per l’economia europea»: «Dal 2008 al 2015 l’economia Usa ha visto ridurre i disoccupati e crescere il Pil. In Europa è successo il contrario, è sceso il Pil ed è aumentata la disoccupazione. Qualcosa a casa nostra non ha funzionato e l’esperienza degli Usa deve essere un modello per l’Europa». E ha aggiunto: «Voglio ringraziare il presidente degli Stati Uniti d’America per la straordinaria leadership che sta esprimendo sia a livello di politica estera che a livello di economia e sviluppo». Renzi e Obama sarebbero arrivati a un punto di accordo anche sulla situazione Libia, ed è stata annunciata una «collaborazione» tra i due paesi volta a «dare frutti più efficaci», perché «Ciò che accade nel Mediterraneo non è solo una questione di sicurezza ma di giustizia e dignità dell’uomo». Riguardo alla situazione internazionale, Obama ha aggiunto: «Cerchiamo costantemente di capire da dove possano venire le minacce terroristiche e la Libia è una zona a rischio: siamo in coordinamento con l’Italia e altri partner» ma, ha sottolineato,«il problema non si risolve solo con attacchi di droni o operazioni militari». Renzi ha poi replicato: L’Italia e l’Europa sono a fianco degli Stati Uniti in una grande sfida che porterà per esempio le nostre truppe a restare in Afghanistan mesi in più, rispetto a quanto era stato previsto. Perché se la coalizione e gli Usa ritengono che il processo deve continuare, l’Italia farà sempre la propria parte». Poi Renzi parla di Expo, descrivendola come «una grande occasione per la qualità della vita, di lifestyle, per dichiarare guerra alla povertà in un mondo dove un miliardo di persone muore per l’obesità e un miliardo di persone muore perché non ha cibo». E, suscitando il sorriso di Obama, il premier sottolinea: «Molti americani visiteranno Milano per l’Expo» perché «credo che il cibo sia qualcosa che l’Italia conosce molto bene». Pronta la replica di Obama: «Oltre alla vostra fantastica cucina – ha detto il capo della Casa Bianca – si parlerà di come nutrire il pianeta».
La tecnica di annunciare una riforma al giorno ha un forte effetto nell'immediato, ma nel lungo periodo diventa controproducente. Più passa il tempo più si mostra per quello che e', cioè fuffa.gi.kappa. ha scritto:Cosa si è rotto nel giocattolo-Renzi?