Vai in Africa, Celestino!
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Vai in Africa, Celestino!
Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta
E ognuno merita il suo destino
Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così
Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino
Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione
Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
Pezzi di corda, pezzi di sapone
Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino
Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d'asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino
Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
Pezzi di kerosene, pezzi di gasolio
Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta
E ognuno merita il suo destino
Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così
Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino
Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione
Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
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Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino
Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d'asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino
Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!
Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
Pezzi di kerosene, pezzi di gasolio
Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!
- Rex_Sinner
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Signora Aquilone (1972)
C'era una donna, l'unica che ho avuto,
aveva i seni piccoli e il cuore muto,
nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perchè il vento era amico e il cielo era grande,
perchè il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone
non le sembra un pó idiota questa sua occupazione?".
Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà ,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà ,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà ".
E così me ne andai che ero un poco più saggio
con tre soldi di dubbio e due di coraggio
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
E mi feci vicino e gli chiesi perdono
ma volevo sapere se il suo pianto era buono.
Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io".
E prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori, e forse
questa qui non è delle migliori.
C'era una donna, l'unica che ho avuto,
aveva i seni piccoli e il cuore muto,
nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perchè il vento era amico e il cielo era grande,
perchè il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone
non le sembra un pó idiota questa sua occupazione?".
Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà ,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà ,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà ".
E così me ne andai che ero un poco più saggio
con tre soldi di dubbio e due di coraggio
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
E mi feci vicino e gli chiesi perdono
ma volevo sapere se il suo pianto era buono.
Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io".
E prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori, e forse
questa qui non è delle migliori.
- Federico Botticelli
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E' vero, ma prima c'era la poesia, la leggerezza, l'introspezione....Federico Botticelli ha scritto:Con De Gregori ogni canzone è figlia del tempo in cui nasce.
Questa è la nostra epoca.
Non si pretendono 30 anni di canzoni belle da nessuno, ma quando un autore comincia a scrivere i testi come la lista della spesa (e prima o poi ci cascano tutti) e fa un album ogni 3 Best Of... mmm... credo sia il momento di ritirarsi e lasciare solo un ottimo ricordo...
- Federico Botticelli
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E' una bella interpretazione... comune a tanti autori con più di 20 anni di carriera alle spalle...Federico Botticelli ha scritto:L'oggi è una grande centro commerciale.
Non ha fatto che riprodurlo in un testo.
Uno dei pezzi più belli, anche musicalmente, IMHO:
Miramare (1989)
Recuperarono le reti i pescatori,
piene di spazzatura, e umiliati si ritirarono,
alla montagna dal mare,
alla montagna dal mare.
E avvicinarono la fiamma alla foresta,
fino a vederla bruciare.
Così ho visto altri uomini fare e fare segno di tacere,
fino a vederla bruciare.
Ma io sì che mi sono tuffato, in un campo di pallone,
da un palo all'altro ho volato, per afferrare un pallone.
E le ginocchia di rosso ho colorato.
E quanto al mio povero nome,
in quali alberghi l'ho lasciato,
e quante notti l'ho sentito chiamare.
Prima ancora che il vento cominciasse a soffiare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare.
Recuperavano le reti i pescatori
e si sentiva cantare un canto,
ma erano acqua le parole,
ed era triste quel canto.
E ritornavano dal centro della terra
ed io così ho sognato di loro,
portatori di luce ed inventori, e cercatori d'oro.
Ma io sì che mi sono lanciato,
da un punto all'altro di un amore,
più di una volta ho volato per inseguire un amore.
E le mie notti di bianco ho colorato.
E quanto al mio povero cuore,
in quali alberghi l'ho portato
e quante notti l'ho sentito gridare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare.
Recuperarono le reti i pescatori, dal profondo del mare.
- Federico Botticelli
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Ovv! E rilancio di:Federico Botticelli ha scritto:Io resto profondamente innamorato di Rimmel e de La leva calcistica del '68.
La Donna Cannone (1983)
Butteró questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo faró,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io voleró.
Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà ,
senza passare dalla stazione l'ultimo treno prenderà .
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà ,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà ,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà .
E con le mani amore, per le mani ti prenderó
e senza dire parole nel mio cuore ti porteró
e non aver paura se non saró come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....
Più, uuu uuu uuu uuu na na na na na
E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via.
Così la donna cannone, quell'enorme mistero voló,
sola verso un cielo nero s'incamminó.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano rimasti lì.
E con le mani amore, per le mani ti prenderó
e senza dire parole nel mio cuore ti porteró
e non aver paura se non saró come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....
Più, uuu uuu uuu uuu na na na na na.
E senza fame e senza sete
e senza aria e senza rete voleremo via.
- Rex_Sinner
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Uno dei pezzi più "psichedelici" di De Gregori:
L'Uccisione Di Babbo Natale (1976)
Dolly del mare profondo, figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull'erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.
E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.
E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo e intanto mangiando
ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo.
Infatti arriva Babbo Natale,
carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.
E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane,
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.
E la neve comincia a cadere,
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.
Così Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori si danno la mano
e ritornano a casa, tornano a casa dai genitori.
L'Uccisione Di Babbo Natale (1976)
Dolly del mare profondo, figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull'erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.
E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.
E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo e intanto mangiando
ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo.
Infatti arriva Babbo Natale,
carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.
E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane,
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.
E la neve comincia a cadere,
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.
Così Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori si danno la mano
e ritornano a casa, tornano a casa dai genitori.
-
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- Località: roma
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il nuovo disco ha comunque un sapore un po' "bluesy" che non dispiace (almeno per la prima parte).
(e poi anche gambadilegno a parigi non mi dispiace... )
(e poi anche gambadilegno a parigi non mi dispiace... )
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- facialmaster
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- Località: Il cuore della "Marca gioiosa et amorosa"
- Contatta:
non toccatemi de gregori
tutto quello che volete, antiquato, comunista, anarchico, a volte ermetico ma le canzoni non si discutono...
una su tutte...
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Peró la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la puó fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.



tutto quello che volete, antiquato, comunista, anarchico, a volte ermetico ma le canzoni non si discutono...
una su tutte...
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Peró la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la puó fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.
"Vanity...is definitively my favourite sin" (J. Milton)
La geografia di SZ: http://www.superzeta.it/gallery/image_page.php?id=2561
____________
skype: arme19
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- micene
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- Iscritto il: 29/12/2002, 1:41
- Località: In the sky with diamonds
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Quoto, stavo per postarla io.facialmaster ha scritto:non toccatemi de gregori![]()
![]()
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tutto quello che volete, antiquato, comunista, anarchico, a volte ermetico ma le canzoni non si discutono...
una su tutte...
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
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...
Personalmente l''ultimo cd mi è piaciuto parecchio. certo non è ai livelli di alcuni precedenti ma ci sono anche da aggiungere che tempi diversi e modi diversi di pensare e di vedere il mondo (sia da parte nostra che sua).
Francesco De Gregori - La Testa Nel Secchio
Ho messo la testa nel secchio
e nel secchio c'è acqua e sale
Ho messo la testa nel secchio
e devo bere per non affogare
Ho messo la testa nel secchio
dentro al secchio per guardare
cosa c'era dentro al secchio
e dentro al secchio c'era il mare
E chissà quanto ho viaggiato
quante volte sono stato
quanti ponti ho attraversato
quante scale che ho salito
Quando tu indicavi il cielo
mentre io guardavo il dito
E chissà quanto ho viaggiato
quante pagine ho strappato
Quanto amore ho visto in giro
quanto ne ho dimenticato
Ma ho del sangue nei capelli
e non so chi mi ha ferito
E il treno sta partendo
e non è ancora partito
Ho messo la testa nel secchio
come in un pozzo per afferrare
un coltello dalla parte sbagliata
o un riflesso lunare
Una stella camaleonte o una corrente tropicale
o la voce di una donna in fondo al secchio
che ti chiede "Sai nuotare?"
E chissà quanto ho viaggiato
quante facce sono stato
Quante volte ho chiuso gli occhi
quanta polvere ho mangiato
Quante volte ho chiesto scusa
quante volte ho perdonato
E chissà quanto ho viaggiato
quanta gente ho conosciuto
e se mi riconosceresti
dopo il tempo che è passato
Come sabbia dentro al vetro
come vento sul vestito
E il treno sta partendo
e non è ancora partito
Ho messo la testa nel secchio
come in un sogno da attraversare
Come chilometri di luce nera
come un bagaglio da recuperare
nelle stazioni di mezzanotte
senza volermi svegliare
per qualcosa che non ha orario
Ma non puó aspettare
E chissà quanto ho viaggiato
Quante carte ho rivoltato
Quante volte ho preso l'asso
Quante volte l'ho buttato
Quante volte l'ho visto il sole
Quante volte l'ho guardato
E chissà quanto ho viaggiato
e se sono mai arrivato
Se ho scommesso, se ho pagato
Se ho promesso ed ho tradito
Quante volte ho confessato
senza essermi pentito
E il treno sta partendo
e non è ancora partito
"...Ma io lo so chi è Mark Lanegan arrogante bottegaio indegno della roba che vendi qui dentro, alternativo dei miei coglioni che quando io ascoltavo i Dead Kennedys tu nemmeno ti facevi le pippe..."
(Offlaga Disco Pax)
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