Barabino ha scritto:
anxxur ha scritto:
Trascuri un particolare importante, che secondo me era sottinteso nel discorso di Blif: il giovane idealista non potrà che confrontare le doti da tombeur de femmes del padre (evidentemente palesate e forse anche vantate dal padre stesso) con la fedeltà ed il rispetto nei confronti della madre. Da qui non potrà che derivarne il rigetto da parte del giovane idealista.
Beh reggetevi forte: vedere mio padre che accettava di vivere isolato e nella sporcizia me lo faceva disprezzare e non rispettare 
Alla fine, ribadisco che per me l'autocrate va benissimo se e' illuminato

A questo punto mi stai dando ragione, tuo padre non è esente da colpe.
E aldilà di tutti i ragionamenti filosofici e le varie teorie, ripeto quanto detto e che Barabino non ha colto in pieno: un padre è responsabile in solido dell'educazione del figlio, nella sua interezza e complessità, che non vuole ASSOLUTAMENTE dire che deve portare il figlio a troie, o assumere badanti/troie o precettrici/troie, perchè non è quella la cosa fondamentale dell'educazione, anche sessuale, di un figlio, tutt'altro!
La funzione di un padre è di darti dei codici, degli insegnamenti, dei precetti morali che ti guidino in un ipotetico cammino verso la maturità; aiutarti anche moralmente nei momenti di difficoltà e spronarti a superarli. Poi vi sono padri adeguati, altri meno ed altri assolutamente inadeguati, ma l'importante e che ci provino, per rispetto del figlio e di se stessi. Poi, a prescindere da tutto questo, i successi o gli insuccessi, la completezza o meno di un individuo, sono dati soprattutto dall'indole della persona stessa, dalle proprie doti morali ed umane, dalla propria volontà ed autostima.
Se tuo padre ti avesse portato a troie o fornito una badante-tata non avrebbe svolto nessuna funzione, ma avrebbe solamente delegato un compito, tra l'altro molto piccolo e marginale nell'accezione vasta di educazione, ad altri. Un padre "normale" (se si può definire un concetto di normalità in questi casi) ti darà alcune generiche informazioni sulla sessualità, ti spronerà ad uscire con ragazze, cercando di non urtare la tua specifica sensibilità, di dirà che la donna va rispettata e che i rapporti si basano sulla reciproca fiducia e impegno, ti dirà fondamentalmente di stare attento e di NON andara a troie perchè non è quella la soluzione, cercherà di darti consigli in base alla sua esperienza quando glieli chiederai, ecc. ecc.. A troi ci andrai magari con gli amici, ti farai tutte le esperienze per cui tuo padre ti ha messo in guardia, avendo così anche l'immediato riscontro con quanto ti aveva detto tuo padre. Che magari in cuor suo sarà pure contento di sapere che ti sei fatto tutte le esperienze possibili, ma saprà anche che sei andato a troie per divertirti e farti un'esperienza trasgressiva e non perchè la vedi come l'unica forma di amore possibile con una donna, che senza gli ammonimenti/insegnamenti paterni, avrebbe potuto essere.
Ovviamente ho estremizzato e citato un possibile scenario, le variabili sono tantissime e imprevedibili, come detto precedentemente le dinamiche genitori figli sono infinite e non schematizzabili, come credi tu Barabino.