[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Oh ovviamente derby spostato a martedì ore 18.30 giusto per rendere le cose facili ai tifosi che vanno allo stadio, quei poveri stronzi in Italia che ancora ci vanno.
- katmandu69
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ah ecco,mi sembrava strano infatti....
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Parma, Lucarelli: "Se ci prendono in giro usciamo dal campo dopo 10 minuti"
Le verità del capitano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Vogliamo anticipare il fallimento, io resto anche tra i dilettanti"
22 FEBBRAIO 2015 - PARMA
Il castello si è sbriciolato, giorno dopo giorno, davanti ai suoi occhi. E ora che non c’è più nulla da fare, se non sperare nell’intervento rapido della magistratura, Alessandro Lucarelli, il capitano, osserva le macerie del Parma Football Club e racconta, per filo e per segno, tutto ciò che è successo.
Lucarelli, quando voi giocatori vi siete accorti che qualcosa non funzionava?
"La cosa risale a due anni fa. C’era sempre la consuetudine di pagare gli stipendi all’ultimo giorno, quando le scadenze erano obbligatorie. La prassi ci ha insospettito".
Non c’erano soldi in cassa, o ce n’erano pochi.
"Esatto, e lì abbiamo capito che c’erano problemi di liquidità. Ma sono cose comuni a molte aziende in Italia in questo periodo di crisi".
Arriviamo a metà novembre 2014: non ricevete gli stipendi. Chi ve lo comunica?
"È venuto l’ex presidente Ghirardi negli spogliatoi, ci ha spiegato che era saltato il pagamento perché aveva intavolato una trattativa con Taçi per la cessione della società, ma la trattativa non era andata a buon fine".
Ma lui era sempre il presidente e toccava a lui far fronte al pagamento degli stipendi.
"È quello che gli abbiamo detto e lui ci ha risposto che non avrebbe più messo un euro nel Parma. A quel punto la riunione si è fatta piuttosto tesa, sono volate parole grosse. Ci siamo sentiti traditi e presi in giro da Ghirardi".
Veniamo alla cessione da Ghirardi a Taçi.
"Io Taçi non l’ho mai visto. Noi ci siamo sempre rapportati con Kodra, il presidente. Devo riconoscergli che lui è stato l’unico, in questo periodo assurdo, a non prometterci nulla. Ci ha sempre detto che la società era in gravi difficoltà economiche e che non sapeva quando ci avrebbero pagato".
E Manenti che impressione le ha fatto?
"Ha subito messo sul tavolo belle parole e grandi promesse. Ha mostrato un foglio bancario dove c’era scritto che erano disponibili 100 milioni di euro da investire nel Parma. Qualche dubbio ci è venuto, perché si trattava di una cifra elevatissima. Poi, ogni giorno, il discorso era sempre il solito: ci sono problemi tecnici, bisogna aspettare ancora un po’. Di fatto, non abbiamo ancora visto un euro".
Perché non avete ancora chiesto la messa in mora?
"Far fallire la società significa mandare a casa almeno duecento famiglie che lavorano per il Parma. Non sto pensando ai giocatori, la mia mente va a quei dipendenti che prendono, o dovrebbero prendere, mille euro al mese. Sulle spalle ci siamo sentiti questa responsabilità: il nostro gesto ricadeva sugli altri".
E adesso che farete?
"Il tempo è scaduto. L’ipotesi della messa in mora è superata. Stiamo lavorando con l’Assocalciatori, con la Figc e con il Comune. Chiederemo direttamente l’istanza di fallimento, bisogna accelerare questo processo per cercare di salvare la categoria".
I prossimi passi?
"Lunedì mattina, in Procura, dovrebbe esserci una riunione con i magistrati, gli esperti del Comune e della Federcalcio: c’è la volontà di anticipare l’udienza fallimentare già fissata per il 19 marzo".
Aveva mai vissuto una simile situazione?
"Mai, perché mai nel calcio italiano c’è stata una storiaccia così. Ci sono grosse responsabilità della Lega e della Federcalcio: sono venuti soltanto venerdì a vedere come stanno le cose. E prima dov’erano? Perché non ci sono stati i controlli? Perché è stato permesso che il Parma tesserasse più di duecento giocatori? Perché si è concesso che avvenisse un doppio cambio di proprietà con la spesa di un solo euro? Ridicolo. Qui le istituzioni non hanno tutelato nessuno".
Adesso si sono mossi.
"Vogliamo capire se l’interesse di Lega e Figc è per il Parma o per salvaguardare il loro campionatino. Io ho l’impressione che loro si preoccupino soprattutto della regolarità del torneo, del Parma poco importa. Sappiano comunque che non garantiamo niente a nessuno".
Che cosa significa?
"Semplice, se non ci sentiamo tutelati siamo pronti a non giocare le partite. Andiamo in campo e dopo dieci minuti usciamo. Qui si sta giocando sulla vita delle persone, ci vuole rispetto per tutti. Ci hanno lasciato morire? Bene, allora moriamo tutti insieme".
Finora voi giocatori avete dato una grande dimostrazione di professionalità.
"Lo abbiamo fatto vedere anche domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. Noi difendiamo la nostra dignità. E lo stiamo facendo per noi stessi e per i nostri tifosi. Dal 15 novembre nello spogliatoio non si parla più di calcio: provate voi a preparare una partita lavorando in queste condizioni. Noi vogliamo essere moralmente inattaccabili".
Parma-Udinese sospesa. L’avete voluto voi?
"Sì, ci volevano far giocare a porte chiuse. Ci siamo opposti. E chi pensa ai diritti degli abbonati che hanno pagato soldi all’inizio dell’anno? Il calcio si fa con i tifosi".
Di chi sono le maggiori responsabilità di questo disastro?
"Dell’ex presidente Ghirardi. Ha dichiarato: 'Mi ringrazierete perché ho venduto a Taçi'. Sì, proprio vero: gli mando un enorme grazie a nome di tutta la squadra".
Pensate che dietro tutte queste operazioni ci sia ancora lui?
"Non mi stupirei. Io dico: ma come fanno le istituzioni calcistiche a permettere che una società con mille euro di capitale (la Dastraso di Taçi, ndr) e una con un capitale di 7500 euro possano acquistare una squadra di Serie A? Agli occhi del mondo quale credibilità può avere il calcio italiano? Noi del Parma abbiamo fatto da cavia, ma adesso vogliamo che queste situazioni non si ripetano più. Si devono cambiare le regole federali".
Comunque vadano le cose, lei che cosa farà?
"Sono disposto a scendere anche in Lega Dilettanti e fare il capitano. Parma e il Parma sono dentro di me".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/P ... 3231.shtml
prima che qualcuno della FIGC faccia omettere qualche parte di questa intervista
Le verità del capitano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Vogliamo anticipare il fallimento, io resto anche tra i dilettanti"
22 FEBBRAIO 2015 - PARMA
Il castello si è sbriciolato, giorno dopo giorno, davanti ai suoi occhi. E ora che non c’è più nulla da fare, se non sperare nell’intervento rapido della magistratura, Alessandro Lucarelli, il capitano, osserva le macerie del Parma Football Club e racconta, per filo e per segno, tutto ciò che è successo.
Lucarelli, quando voi giocatori vi siete accorti che qualcosa non funzionava?
"La cosa risale a due anni fa. C’era sempre la consuetudine di pagare gli stipendi all’ultimo giorno, quando le scadenze erano obbligatorie. La prassi ci ha insospettito".
Non c’erano soldi in cassa, o ce n’erano pochi.
"Esatto, e lì abbiamo capito che c’erano problemi di liquidità. Ma sono cose comuni a molte aziende in Italia in questo periodo di crisi".
Arriviamo a metà novembre 2014: non ricevete gli stipendi. Chi ve lo comunica?
"È venuto l’ex presidente Ghirardi negli spogliatoi, ci ha spiegato che era saltato il pagamento perché aveva intavolato una trattativa con Taçi per la cessione della società, ma la trattativa non era andata a buon fine".
Ma lui era sempre il presidente e toccava a lui far fronte al pagamento degli stipendi.
"È quello che gli abbiamo detto e lui ci ha risposto che non avrebbe più messo un euro nel Parma. A quel punto la riunione si è fatta piuttosto tesa, sono volate parole grosse. Ci siamo sentiti traditi e presi in giro da Ghirardi".
Veniamo alla cessione da Ghirardi a Taçi.
"Io Taçi non l’ho mai visto. Noi ci siamo sempre rapportati con Kodra, il presidente. Devo riconoscergli che lui è stato l’unico, in questo periodo assurdo, a non prometterci nulla. Ci ha sempre detto che la società era in gravi difficoltà economiche e che non sapeva quando ci avrebbero pagato".
E Manenti che impressione le ha fatto?
"Ha subito messo sul tavolo belle parole e grandi promesse. Ha mostrato un foglio bancario dove c’era scritto che erano disponibili 100 milioni di euro da investire nel Parma. Qualche dubbio ci è venuto, perché si trattava di una cifra elevatissima. Poi, ogni giorno, il discorso era sempre il solito: ci sono problemi tecnici, bisogna aspettare ancora un po’. Di fatto, non abbiamo ancora visto un euro".
Perché non avete ancora chiesto la messa in mora?
"Far fallire la società significa mandare a casa almeno duecento famiglie che lavorano per il Parma. Non sto pensando ai giocatori, la mia mente va a quei dipendenti che prendono, o dovrebbero prendere, mille euro al mese. Sulle spalle ci siamo sentiti questa responsabilità: il nostro gesto ricadeva sugli altri".
E adesso che farete?
"Il tempo è scaduto. L’ipotesi della messa in mora è superata. Stiamo lavorando con l’Assocalciatori, con la Figc e con il Comune. Chiederemo direttamente l’istanza di fallimento, bisogna accelerare questo processo per cercare di salvare la categoria".
I prossimi passi?
"Lunedì mattina, in Procura, dovrebbe esserci una riunione con i magistrati, gli esperti del Comune e della Federcalcio: c’è la volontà di anticipare l’udienza fallimentare già fissata per il 19 marzo".
Aveva mai vissuto una simile situazione?
"Mai, perché mai nel calcio italiano c’è stata una storiaccia così. Ci sono grosse responsabilità della Lega e della Federcalcio: sono venuti soltanto venerdì a vedere come stanno le cose. E prima dov’erano? Perché non ci sono stati i controlli? Perché è stato permesso che il Parma tesserasse più di duecento giocatori? Perché si è concesso che avvenisse un doppio cambio di proprietà con la spesa di un solo euro? Ridicolo. Qui le istituzioni non hanno tutelato nessuno".
Adesso si sono mossi.
"Vogliamo capire se l’interesse di Lega e Figc è per il Parma o per salvaguardare il loro campionatino. Io ho l’impressione che loro si preoccupino soprattutto della regolarità del torneo, del Parma poco importa. Sappiano comunque che non garantiamo niente a nessuno".
Che cosa significa?
"Semplice, se non ci sentiamo tutelati siamo pronti a non giocare le partite. Andiamo in campo e dopo dieci minuti usciamo. Qui si sta giocando sulla vita delle persone, ci vuole rispetto per tutti. Ci hanno lasciato morire? Bene, allora moriamo tutti insieme".
Finora voi giocatori avete dato una grande dimostrazione di professionalità.
"Lo abbiamo fatto vedere anche domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. Noi difendiamo la nostra dignità. E lo stiamo facendo per noi stessi e per i nostri tifosi. Dal 15 novembre nello spogliatoio non si parla più di calcio: provate voi a preparare una partita lavorando in queste condizioni. Noi vogliamo essere moralmente inattaccabili".
Parma-Udinese sospesa. L’avete voluto voi?
"Sì, ci volevano far giocare a porte chiuse. Ci siamo opposti. E chi pensa ai diritti degli abbonati che hanno pagato soldi all’inizio dell’anno? Il calcio si fa con i tifosi".
Di chi sono le maggiori responsabilità di questo disastro?
"Dell’ex presidente Ghirardi. Ha dichiarato: 'Mi ringrazierete perché ho venduto a Taçi'. Sì, proprio vero: gli mando un enorme grazie a nome di tutta la squadra".
Pensate che dietro tutte queste operazioni ci sia ancora lui?
"Non mi stupirei. Io dico: ma come fanno le istituzioni calcistiche a permettere che una società con mille euro di capitale (la Dastraso di Taçi, ndr) e una con un capitale di 7500 euro possano acquistare una squadra di Serie A? Agli occhi del mondo quale credibilità può avere il calcio italiano? Noi del Parma abbiamo fatto da cavia, ma adesso vogliamo che queste situazioni non si ripetano più. Si devono cambiare le regole federali".
Comunque vadano le cose, lei che cosa farà?
"Sono disposto a scendere anche in Lega Dilettanti e fare il capitano. Parma e il Parma sono dentro di me".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/P ... 3231.shtml
prima che qualcuno della FIGC faccia omettere qualche parte di questa intervista
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
La situazione del Parma è sempre più grottesca ogni giorno che passa, penso che nell'ambiente molti già sapevano della sorte della società. 2 numeri inquietano :manigliasferica ha scritto:[Scopri]SpoilerParma, Lucarelli: "Se ci prendono in giro usciamo dal campo dopo 10 minuti"
Le verità del capitano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Vogliamo anticipare il fallimento, io resto anche tra i dilettanti"
22 FEBBRAIO 2015 - PARMA
Il castello si è sbriciolato, giorno dopo giorno, davanti ai suoi occhi. E ora che non c’è più nulla da fare, se non sperare nell’intervento rapido della magistratura, Alessandro Lucarelli, il capitano, osserva le macerie del Parma Football Club e racconta, per filo e per segno, tutto ciò che è successo.
Lucarelli, quando voi giocatori vi siete accorti che qualcosa non funzionava?
"La cosa risale a due anni fa. C’era sempre la consuetudine di pagare gli stipendi all’ultimo giorno, quando le scadenze erano obbligatorie. La prassi ci ha insospettito".
Non c’erano soldi in cassa, o ce n’erano pochi.
"Esatto, e lì abbiamo capito che c’erano problemi di liquidità. Ma sono cose comuni a molte aziende in Italia in questo periodo di crisi".
Arriviamo a metà novembre 2014: non ricevete gli stipendi. Chi ve lo comunica?
"È venuto l’ex presidente Ghirardi negli spogliatoi, ci ha spiegato che era saltato il pagamento perché aveva intavolato una trattativa con Taçi per la cessione della società, ma la trattativa non era andata a buon fine".
Ma lui era sempre il presidente e toccava a lui far fronte al pagamento degli stipendi.
"È quello che gli abbiamo detto e lui ci ha risposto che non avrebbe più messo un euro nel Parma. A quel punto la riunione si è fatta piuttosto tesa, sono volate parole grosse. Ci siamo sentiti traditi e presi in giro da Ghirardi".
Veniamo alla cessione da Ghirardi a Taçi.
"Io Taçi non l’ho mai visto. Noi ci siamo sempre rapportati con Kodra, il presidente. Devo riconoscergli che lui è stato l’unico, in questo periodo assurdo, a non prometterci nulla. Ci ha sempre detto che la società era in gravi difficoltà economiche e che non sapeva quando ci avrebbero pagato".
E Manenti che impressione le ha fatto?
"Ha subito messo sul tavolo belle parole e grandi promesse. Ha mostrato un foglio bancario dove c’era scritto che erano disponibili 100 milioni di euro da investire nel Parma. Qualche dubbio ci è venuto, perché si trattava di una cifra elevatissima. Poi, ogni giorno, il discorso era sempre il solito: ci sono problemi tecnici, bisogna aspettare ancora un po’. Di fatto, non abbiamo ancora visto un euro".
Perché non avete ancora chiesto la messa in mora?
"Far fallire la società significa mandare a casa almeno duecento famiglie che lavorano per il Parma. Non sto pensando ai giocatori, la mia mente va a quei dipendenti che prendono, o dovrebbero prendere, mille euro al mese. Sulle spalle ci siamo sentiti questa responsabilità: il nostro gesto ricadeva sugli altri".
E adesso che farete?
"Il tempo è scaduto. L’ipotesi della messa in mora è superata. Stiamo lavorando con l’Assocalciatori, con la Figc e con il Comune. Chiederemo direttamente l’istanza di fallimento, bisogna accelerare questo processo per cercare di salvare la categoria".
I prossimi passi?
"Lunedì mattina, in Procura, dovrebbe esserci una riunione con i magistrati, gli esperti del Comune e della Federcalcio: c’è la volontà di anticipare l’udienza fallimentare già fissata per il 19 marzo".
Aveva mai vissuto una simile situazione?
"Mai, perché mai nel calcio italiano c’è stata una storiaccia così. Ci sono grosse responsabilità della Lega e della Federcalcio: sono venuti soltanto venerdì a vedere come stanno le cose. E prima dov’erano? Perché non ci sono stati i controlli? Perché è stato permesso che il Parma tesserasse più di duecento giocatori? Perché si è concesso che avvenisse un doppio cambio di proprietà con la spesa di un solo euro? Ridicolo. Qui le istituzioni non hanno tutelato nessuno".
Adesso si sono mossi.
"Vogliamo capire se l’interesse di Lega e Figc è per il Parma o per salvaguardare il loro campionatino. Io ho l’impressione che loro si preoccupino soprattutto della regolarità del torneo, del Parma poco importa. Sappiano comunque che non garantiamo niente a nessuno".
Che cosa significa?
"Semplice, se non ci sentiamo tutelati siamo pronti a non giocare le partite. Andiamo in campo e dopo dieci minuti usciamo. Qui si sta giocando sulla vita delle persone, ci vuole rispetto per tutti. Ci hanno lasciato morire? Bene, allora moriamo tutti insieme".
Finora voi giocatori avete dato una grande dimostrazione di professionalità.
"Lo abbiamo fatto vedere anche domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. Noi difendiamo la nostra dignità. E lo stiamo facendo per noi stessi e per i nostri tifosi. Dal 15 novembre nello spogliatoio non si parla più di calcio: provate voi a preparare una partita lavorando in queste condizioni. Noi vogliamo essere moralmente inattaccabili".
Parma-Udinese sospesa. L’avete voluto voi?
"Sì, ci volevano far giocare a porte chiuse. Ci siamo opposti. E chi pensa ai diritti degli abbonati che hanno pagato soldi all’inizio dell’anno? Il calcio si fa con i tifosi".
Di chi sono le maggiori responsabilità di questo disastro?
"Dell’ex presidente Ghirardi. Ha dichiarato: 'Mi ringrazierete perché ho venduto a Taçi'. Sì, proprio vero: gli mando un enorme grazie a nome di tutta la squadra".
Pensate che dietro tutte queste operazioni ci sia ancora lui?
"Non mi stupirei. Io dico: ma come fanno le istituzioni calcistiche a permettere che una società con mille euro di capitale (la Dastraso di Taçi, ndr) e una con un capitale di 7500 euro possano acquistare una squadra di Serie A? Agli occhi del mondo quale credibilità può avere il calcio italiano? Noi del Parma abbiamo fatto da cavia, ma adesso vogliamo che queste situazioni non si ripetano più. Si devono cambiare le regole federali".
Comunque vadano le cose, lei che cosa farà?
"Sono disposto a scendere anche in Lega Dilettanti e fare il capitano. Parma e il Parma sono dentro di me".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/P ... 3231.shtml
prima che qualcuno della FIGC faccia omettere qualche parte di questa intervista
debiti per oltre 200 mln e quasi 300 giocatori sotto contratto e movimentati(già nell'estate 2013)
concordo con Lucarelli a cui và tutta la mia stima dove stava la figc? gli organi di controllo? e poi ci chiediamo perchè nel mondo il sistema calcio italiano è considerato di serie B
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
- katmandu69
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
dell ha scritto:La situazione del Parma è sempre più grottesca ogni giorno che passa, penso che nell'ambiente molti già sapevano della sorte della società. 2 numeri inquietano :manigliasferica ha scritto:[Scopri]SpoilerParma, Lucarelli: "Se ci prendono in giro usciamo dal campo dopo 10 minuti"
Le verità del capitano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Vogliamo anticipare il fallimento, io resto anche tra i dilettanti"
22 FEBBRAIO 2015 - PARMA
Il castello si è sbriciolato, giorno dopo giorno, davanti ai suoi occhi. E ora che non c’è più nulla da fare, se non sperare nell’intervento rapido della magistratura, Alessandro Lucarelli, il capitano, osserva le macerie del Parma Football Club e racconta, per filo e per segno, tutto ciò che è successo.
Lucarelli, quando voi giocatori vi siete accorti che qualcosa non funzionava?
"La cosa risale a due anni fa. C’era sempre la consuetudine di pagare gli stipendi all’ultimo giorno, quando le scadenze erano obbligatorie. La prassi ci ha insospettito".
Non c’erano soldi in cassa, o ce n’erano pochi.
"Esatto, e lì abbiamo capito che c’erano problemi di liquidità. Ma sono cose comuni a molte aziende in Italia in questo periodo di crisi".
Arriviamo a metà novembre 2014: non ricevete gli stipendi. Chi ve lo comunica?
"È venuto l’ex presidente Ghirardi negli spogliatoi, ci ha spiegato che era saltato il pagamento perché aveva intavolato una trattativa con Taçi per la cessione della società, ma la trattativa non era andata a buon fine".
Ma lui era sempre il presidente e toccava a lui far fronte al pagamento degli stipendi.
"È quello che gli abbiamo detto e lui ci ha risposto che non avrebbe più messo un euro nel Parma. A quel punto la riunione si è fatta piuttosto tesa, sono volate parole grosse. Ci siamo sentiti traditi e presi in giro da Ghirardi".
Veniamo alla cessione da Ghirardi a Taçi.
"Io Taçi non l’ho mai visto. Noi ci siamo sempre rapportati con Kodra, il presidente. Devo riconoscergli che lui è stato l’unico, in questo periodo assurdo, a non prometterci nulla. Ci ha sempre detto che la società era in gravi difficoltà economiche e che non sapeva quando ci avrebbero pagato".
E Manenti che impressione le ha fatto?
"Ha subito messo sul tavolo belle parole e grandi promesse. Ha mostrato un foglio bancario dove c’era scritto che erano disponibili 100 milioni di euro da investire nel Parma. Qualche dubbio ci è venuto, perché si trattava di una cifra elevatissima. Poi, ogni giorno, il discorso era sempre il solito: ci sono problemi tecnici, bisogna aspettare ancora un po’. Di fatto, non abbiamo ancora visto un euro".
Perché non avete ancora chiesto la messa in mora?
"Far fallire la società significa mandare a casa almeno duecento famiglie che lavorano per il Parma. Non sto pensando ai giocatori, la mia mente va a quei dipendenti che prendono, o dovrebbero prendere, mille euro al mese. Sulle spalle ci siamo sentiti questa responsabilità: il nostro gesto ricadeva sugli altri".
E adesso che farete?
"Il tempo è scaduto. L’ipotesi della messa in mora è superata. Stiamo lavorando con l’Assocalciatori, con la Figc e con il Comune. Chiederemo direttamente l’istanza di fallimento, bisogna accelerare questo processo per cercare di salvare la categoria".
I prossimi passi?
"Lunedì mattina, in Procura, dovrebbe esserci una riunione con i magistrati, gli esperti del Comune e della Federcalcio: c’è la volontà di anticipare l’udienza fallimentare già fissata per il 19 marzo".
Aveva mai vissuto una simile situazione?
"Mai, perché mai nel calcio italiano c’è stata una storiaccia così. Ci sono grosse responsabilità della Lega e della Federcalcio: sono venuti soltanto venerdì a vedere come stanno le cose. E prima dov’erano? Perché non ci sono stati i controlli? Perché è stato permesso che il Parma tesserasse più di duecento giocatori? Perché si è concesso che avvenisse un doppio cambio di proprietà con la spesa di un solo euro? Ridicolo. Qui le istituzioni non hanno tutelato nessuno".
Adesso si sono mossi.
"Vogliamo capire se l’interesse di Lega e Figc è per il Parma o per salvaguardare il loro campionatino. Io ho l’impressione che loro si preoccupino soprattutto della regolarità del torneo, del Parma poco importa. Sappiano comunque che non garantiamo niente a nessuno".
Che cosa significa?
"Semplice, se non ci sentiamo tutelati siamo pronti a non giocare le partite. Andiamo in campo e dopo dieci minuti usciamo. Qui si sta giocando sulla vita delle persone, ci vuole rispetto per tutti. Ci hanno lasciato morire? Bene, allora moriamo tutti insieme".
Finora voi giocatori avete dato una grande dimostrazione di professionalità.
"Lo abbiamo fatto vedere anche domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. Noi difendiamo la nostra dignità. E lo stiamo facendo per noi stessi e per i nostri tifosi. Dal 15 novembre nello spogliatoio non si parla più di calcio: provate voi a preparare una partita lavorando in queste condizioni. Noi vogliamo essere moralmente inattaccabili".
Parma-Udinese sospesa. L’avete voluto voi?
"Sì, ci volevano far giocare a porte chiuse. Ci siamo opposti. E chi pensa ai diritti degli abbonati che hanno pagato soldi all’inizio dell’anno? Il calcio si fa con i tifosi".
Di chi sono le maggiori responsabilità di questo disastro?
"Dell’ex presidente Ghirardi. Ha dichiarato: 'Mi ringrazierete perché ho venduto a Taçi'. Sì, proprio vero: gli mando un enorme grazie a nome di tutta la squadra".
Pensate che dietro tutte queste operazioni ci sia ancora lui?
"Non mi stupirei. Io dico: ma come fanno le istituzioni calcistiche a permettere che una società con mille euro di capitale (la Dastraso di Taçi, ndr) e una con un capitale di 7500 euro possano acquistare una squadra di Serie A? Agli occhi del mondo quale credibilità può avere il calcio italiano? Noi del Parma abbiamo fatto da cavia, ma adesso vogliamo che queste situazioni non si ripetano più. Si devono cambiare le regole federali".
Comunque vadano le cose, lei che cosa farà?
"Sono disposto a scendere anche in Lega Dilettanti e fare il capitano. Parma e il Parma sono dentro di me".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/P ... 3231.shtml
prima che qualcuno della FIGC faccia omettere qualche parte di questa intervista
debiti per oltre 200 mln e quasi 300 giocatori sotto contratto e movimentati(già nell'estate 2013)
concordo con Lucarelli a cui và tutta la mia stima dove stava la figc? gli organi di controllo? e poi ci chiediamo perchè nel mondo il sistema calcio italiano è considerato di serie B
bastava vedere l'esclusione dalla coppa uefa,per capire che qualcosa non andava...ma i soliti geni che dovrebbero controllare,dormivano.....classico stile italiota......
comunque me ne sbatto del parma,visto il trattamento che abbiamo subito noi nel 2001,fatti fallire per molto meno!!!


il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
probabilmente ti si vede in diretta, lo stadio è talmente vuoto che nn è difficile vedere qualcunofedericoweb ha scritto:Domani vado a S. Siro, ospitiamo il Cesena, spero non riescano a replicare il match contro la Juve...
non rovinatemi la Domenica

inzaghino gioca con l'ennesima formazione inedita x piegare il real Cesena...Lone ma Cercino? ancora in panchetta?

"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
- Lonewolf
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mi pare che siate stati abbondantemente ripagati, facendovi fare un salto doppio dalla C2 alla B per meriti sportivi (che mi domando ancora quali...).katmandu69 ha scritto:dell ha scritto:La situazione del Parma è sempre più grottesca ogni giorno che passa, penso che nell'ambiente molti già sapevano della sorte della società. 2 numeri inquietano :manigliasferica ha scritto:[Scopri]SpoilerParma, Lucarelli: "Se ci prendono in giro usciamo dal campo dopo 10 minuti"
Le verità del capitano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Vogliamo anticipare il fallimento, io resto anche tra i dilettanti"
22 FEBBRAIO 2015 - PARMA
Il castello si è sbriciolato, giorno dopo giorno, davanti ai suoi occhi. E ora che non c’è più nulla da fare, se non sperare nell’intervento rapido della magistratura, Alessandro Lucarelli, il capitano, osserva le macerie del Parma Football Club e racconta, per filo e per segno, tutto ciò che è successo.
Lucarelli, quando voi giocatori vi siete accorti che qualcosa non funzionava?
"La cosa risale a due anni fa. C’era sempre la consuetudine di pagare gli stipendi all’ultimo giorno, quando le scadenze erano obbligatorie. La prassi ci ha insospettito".
Non c’erano soldi in cassa, o ce n’erano pochi.
"Esatto, e lì abbiamo capito che c’erano problemi di liquidità. Ma sono cose comuni a molte aziende in Italia in questo periodo di crisi".
Arriviamo a metà novembre 2014: non ricevete gli stipendi. Chi ve lo comunica?
"È venuto l’ex presidente Ghirardi negli spogliatoi, ci ha spiegato che era saltato il pagamento perché aveva intavolato una trattativa con Taçi per la cessione della società, ma la trattativa non era andata a buon fine".
Ma lui era sempre il presidente e toccava a lui far fronte al pagamento degli stipendi.
"È quello che gli abbiamo detto e lui ci ha risposto che non avrebbe più messo un euro nel Parma. A quel punto la riunione si è fatta piuttosto tesa, sono volate parole grosse. Ci siamo sentiti traditi e presi in giro da Ghirardi".
Veniamo alla cessione da Ghirardi a Taçi.
"Io Taçi non l’ho mai visto. Noi ci siamo sempre rapportati con Kodra, il presidente. Devo riconoscergli che lui è stato l’unico, in questo periodo assurdo, a non prometterci nulla. Ci ha sempre detto che la società era in gravi difficoltà economiche e che non sapeva quando ci avrebbero pagato".
E Manenti che impressione le ha fatto?
"Ha subito messo sul tavolo belle parole e grandi promesse. Ha mostrato un foglio bancario dove c’era scritto che erano disponibili 100 milioni di euro da investire nel Parma. Qualche dubbio ci è venuto, perché si trattava di una cifra elevatissima. Poi, ogni giorno, il discorso era sempre il solito: ci sono problemi tecnici, bisogna aspettare ancora un po’. Di fatto, non abbiamo ancora visto un euro".
Perché non avete ancora chiesto la messa in mora?
"Far fallire la società significa mandare a casa almeno duecento famiglie che lavorano per il Parma. Non sto pensando ai giocatori, la mia mente va a quei dipendenti che prendono, o dovrebbero prendere, mille euro al mese. Sulle spalle ci siamo sentiti questa responsabilità: il nostro gesto ricadeva sugli altri".
E adesso che farete?
"Il tempo è scaduto. L’ipotesi della messa in mora è superata. Stiamo lavorando con l’Assocalciatori, con la Figc e con il Comune. Chiederemo direttamente l’istanza di fallimento, bisogna accelerare questo processo per cercare di salvare la categoria".
I prossimi passi?
"Lunedì mattina, in Procura, dovrebbe esserci una riunione con i magistrati, gli esperti del Comune e della Federcalcio: c’è la volontà di anticipare l’udienza fallimentare già fissata per il 19 marzo".
Aveva mai vissuto una simile situazione?
"Mai, perché mai nel calcio italiano c’è stata una storiaccia così. Ci sono grosse responsabilità della Lega e della Federcalcio: sono venuti soltanto venerdì a vedere come stanno le cose. E prima dov’erano? Perché non ci sono stati i controlli? Perché è stato permesso che il Parma tesserasse più di duecento giocatori? Perché si è concesso che avvenisse un doppio cambio di proprietà con la spesa di un solo euro? Ridicolo. Qui le istituzioni non hanno tutelato nessuno".
Adesso si sono mossi.
"Vogliamo capire se l’interesse di Lega e Figc è per il Parma o per salvaguardare il loro campionatino. Io ho l’impressione che loro si preoccupino soprattutto della regolarità del torneo, del Parma poco importa. Sappiano comunque che non garantiamo niente a nessuno".
Che cosa significa?
"Semplice, se non ci sentiamo tutelati siamo pronti a non giocare le partite. Andiamo in campo e dopo dieci minuti usciamo. Qui si sta giocando sulla vita delle persone, ci vuole rispetto per tutti. Ci hanno lasciato morire? Bene, allora moriamo tutti insieme".
Finora voi giocatori avete dato una grande dimostrazione di professionalità.
"Lo abbiamo fatto vedere anche domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. Noi difendiamo la nostra dignità. E lo stiamo facendo per noi stessi e per i nostri tifosi. Dal 15 novembre nello spogliatoio non si parla più di calcio: provate voi a preparare una partita lavorando in queste condizioni. Noi vogliamo essere moralmente inattaccabili".
Parma-Udinese sospesa. L’avete voluto voi?
"Sì, ci volevano far giocare a porte chiuse. Ci siamo opposti. E chi pensa ai diritti degli abbonati che hanno pagato soldi all’inizio dell’anno? Il calcio si fa con i tifosi".
Di chi sono le maggiori responsabilità di questo disastro?
"Dell’ex presidente Ghirardi. Ha dichiarato: 'Mi ringrazierete perché ho venduto a Taçi'. Sì, proprio vero: gli mando un enorme grazie a nome di tutta la squadra".
Pensate che dietro tutte queste operazioni ci sia ancora lui?
"Non mi stupirei. Io dico: ma come fanno le istituzioni calcistiche a permettere che una società con mille euro di capitale (la Dastraso di Taçi, ndr) e una con un capitale di 7500 euro possano acquistare una squadra di Serie A? Agli occhi del mondo quale credibilità può avere il calcio italiano? Noi del Parma abbiamo fatto da cavia, ma adesso vogliamo che queste situazioni non si ripetano più. Si devono cambiare le regole federali".
Comunque vadano le cose, lei che cosa farà?
"Sono disposto a scendere anche in Lega Dilettanti e fare il capitano. Parma e il Parma sono dentro di me".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/P ... 3231.shtml
prima che qualcuno della FIGC faccia omettere qualche parte di questa intervista
debiti per oltre 200 mln e quasi 300 giocatori sotto contratto e movimentati(già nell'estate 2013)
concordo con Lucarelli a cui và tutta la mia stima dove stava la figc? gli organi di controllo? e poi ci chiediamo perchè nel mondo il sistema calcio italiano è considerato di serie B
bastava vedere l'esclusione dalla coppa uefa,per capire che qualcosa non andava...ma i soliti geni che dovrebbero controllare,dormivano.....classico stile italiota......
comunque me ne sbatto del parma,visto il trattamento che abbiamo subito noi nel 2001,fatti fallire per molto meno!!!![]()
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Era questione di blasone, Lone.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Furore 1.3.2017
- Lonewolf
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Blasone? Cioè?scb ha scritto:Era questione di blasone, Lone.

Allora che dovrebbero dire la Pro Vercelli, il Casale, la Novese, il Vado e il Venezia?

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
vuoi mettere la gloriosa viola?
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Dove dovrei mettermela?scb ha scritto:vuoi mettere la gloriosa viola?

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Lonewolf ha scritto:Dove dovrei mettermela?scb ha scritto:vuoi mettere la gloriosa viola?
andate in culo tutti e due



il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Amore!
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Solita partitaccia. Qualche iniziativa personale della coppia Menez/Bonaventura e un minimo di spinta sulle fasce. Dietro basta poco per soffrire.
P.s. Se giocavamo con il regolamento ad hoc fatto per la Juve stava 2-0.
Non è questione di prospettiva ma di interpretazione.
P.s. Se giocavamo con il regolamento ad hoc fatto per la Juve stava 2-0.
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Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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