Drogato_ di_porno ha scritto:il punto è sempre quello: finché la prostituzione non è un’attività regolamentata non è possibile chiedere il pagamento delle tasse
lo Stato predica bene ma razzola male come impone la morale cattolica
PD=Perfetta Demenza
Prostituzione, il Pd boccia le zone a luci rosse
Vertice al Nazareno dopo la proposta di creare nella capitale delle aree di tolleranza per le lucciole. Orfini: "Garantire sostegno alle vittime". Il partito favorevole al rifinanziamento del "Progetto Roxanne" per stroncare il racket e contrastare la tratta. Sì anche a una legge in Parlamento per il riconoscimento della professione
Prostituzione, il Pd boccia le zone a luci rosse
Il Pd boccia le zone a luci rosse. Dopo la condanna dei vescovi, le polemiche delle opposizioni e l'altolà del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ora anche il Partito democratico dice no all'idea di istitutire delle aree di tolleranza per la prostituzione nel quartiere Eur della capitale. Nel pomeriggio, infatti, al Nazareno si è tenuto un vertice a cui hanno partecipato l'assessore comunale alle Politiche sociali, Francesca Danese, il minisindaco del IX municipio Andrea Santoro (promotore dell'idea), i parlamentari del Pd e alcuni esponenti nazionali e romani della direzione del partito. Una lunga riunione in cui, di fatto, è stato ribadito quanto deciso lunedì sera dalla giunta Marino: no all'idea delle zone rosse, ma piuttosto un rifinanziamento del "progetto Roxanne" per aiutare e sostenere le prostitute che vogliono abbandonare la tratta e denunciare i loro sfruttatori.
Mettere quindi in campo il progetto "Roxanne" per stroncare il racket con il recupero delle 'lucciole' per contrastare la lotta alla tratta. Una legge in Parlamento per il riconoscimento della prostituzione come professione. Una serie di altre attività sul campo a partire dal lavoro delle forze dell'ordine. Con le nuove aree a luci rosse a prostituzione tollerata che, seppur ancora formalmente sul campo, per ora vengono sospese.
A spiegare nel dettaglio le prossime mosse è stato Matteo Orfini, presidente nazionale Pd e commissario del partito a Roma: "La prostituzione è sinonimo di sfruttamento e schiavitù. E' un fenomeno che non va governato ma contrastato. Bisogna intervenire alla radice del problema colpendo le filiere criminali e garantendo assistenza e sostegno alle vittime. L'iniziativa del presidente Santoro e le scelte conseguentemente annunciate dalla Giunta, che non prevedono l'istituzione di zone a luci a rosse, ma, innanzitutto, il rifinanziamento del progetto Roxanne, sono assolutamente condivisibili e vanno nella direzione auspicata dal Partito democratico di Roma". Naturalmente, aggiunge, "il problema non può essere affrontato solo a livello di enti locali, ma serve un salto di qualità ed un impegno interistituzionale condiviso, a partire da uno sforzo ulteriore e indispensabile da parte del ministero dell'Interno, della prefettura di Roma, delle forze dell'ordine per contrastare lo sfruttamento della prostituzione. Chiederemo poi l'impegno del Governo nell'incrementare i fondi per il contrasto alla tratta e rendere operativo il piano nazionale antiviolenza".
Il presidente del IX municipio, Andrea Santoro, al termine dell'incontro al Nazareno, ha detto soddisfatto: "In quattro giorni siamo riusciti a fare quanto non si era fatto in quindici anni. È stato fatto un capolavoro: dalla messa all'ordine del giorno del Senato di una proposta di legge contro la prostituzione, alla giunta capitolina che ha deciso di rifinanziare Roxanne (progetto anti-tratta, ndr), dalle forze dell'ordine che si stanno muovendo e bene, al Municipio e al territorio in prima linea. Il Municipio ha fatto fare un grande passo avanti a Roma - ha aggiunto Santoro ribadendo di non aver mai parlato di voler istituire zone a luci rosse all'Eur, quartiere di Roma che ricade sotto la sua competenza - Finalmente questo argomento è stato all'ordine del giorno della giunta e del Pd. Grazie a questa iniziativa il progetto Roxanne sarà rifinanziato. Mi pare che le ipotesi per sconfiggere la tratta e ripristinare il decoro nel quartiere siano in campo. Ora serve un coinvolgimento delle forze dell'ordine, la presenza di Prefettura e Questura, ma avendo a disposizione anche altri strumenti, in primis le misure contro la tratta. Ad aprile partiremo con il controllo del territorio con la polizia locale, con l'educazione sentimentale nelle scuole, e la sensibilizzazione contro la tratta - ha concluso il minisindaco - Non era una boutade, noi non ci fermiamo. La nostra è una proposta concreta, e ad aprile metteremo in campo il nostro progetto per liberare l'Eur dalla prostituzione".
La prima mossa del Pd, dunque, sarà lavorare in Parlamento per arrivare ad una legge sul tema. "Oggi - ha spiegato la parlamentare Pd Monica Cirinnà - è stata calendarizzata nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato una proposta di legge a firma Spilabotta e Cirinnà che prevede che la prostituzione venga riconosciuta come un lavoro. In questo modo i sex worker potranno esercitare in luoghi pubblici e privati senza essere perseguiti e dovranno rilasciare una ricevuta. Inoltre la proposta di legge prevede pene durissime per chi gestisce la tratta". A livello romano, poi, ripartirà il progetto Roxanne, che farà da apripista anche per le altre città italiane. "Si riapre il tema della prostituzione non solo per Roma ma per tutte le città italiane - ha spiegato l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Francesca Danese - Il problema sarà proposto non solo come politche di sicurezza ma in modo complessivo, con un'azione di sistema. Serve un lavoro fatto insieme tra Istituzioni, associazioni e forze dell'ordine. Torneranno le unità mobili e la mediazione sociale, le vie di fuga e le case protette. Si riparte, insomma, dal progetto da Roxanne. Basta con la tratta". Soddisfatte anche le altre anime del Pd.
"È positivo che la giunta finanzi il progetto Roxanne e venga riattivato concretamente perché aveva dato buoni frutti - ha detto il deputato Umberto Marroni - Santoro ha aperto una discussione importante". E il presidente del Pd Lazio, Lorenza Bonaccorsi, ha aggiunto: "Santoro ha posto all'attenzione un problema reale. Zone a luci rosse? Si sta costruendo un progetto molto serio, più ampio e complessivo, che deve essere accompagnato a livello nazionale".