Nip ha scritto:Lonewolf ha scritto:Nip ha scritto:
Ok la mentalità a giocarsela a viso aperto in casa della squadra più forte, ma questo fermoimmagine mi fa pensare...ma come cazzo era messo il Milan? Sullo 0 a 0 tutto nella metacampo della Juve?
Forse in questo periodo al Milan occorrerebbe una mentalità più da provinciale per tirarsi su. Soprattutto se ti presenti con gente tipo Paletta, Zaccardo, Antonelli, Poli, Muntari, ecc. ecc.
Ieri il Milan ha giochicchiato. Ha avuto una palla gol sul 2-1, è vero, ma la Juve ha vinto facile. Tutte le volte che attaccava dava la sensazione di poter segnare e nel finale poteva anche dilagare.
Il Milan è messo sempre a cazzo. Sempre. Anche quelle rare volte che porta a casa i tre punti, che sono frutto più di episodi e giocate individuali, che di un'organizzazione di squadra.
Però, mettiamoci d'accordo: all'andata ha giocato più che da provinciale, ha perso ed è stato criticato; ieri ha giocato meno da provinciale, ma con più coraggio (ma alla cazzo), ha perso e viene criticato.
Mettiamoci d'accordo.
Beh tutto sommato il Milan dell'andata un punto è andato vicino a strapparlo. Mi pare che la Juve la sbloccò verso la fine.
Probabilmente Inzaghi contava di fare un percorso per cui a metà campionato con una squadra più rodata avrebbe potuto giocare più da grande squadra e cercare di imporre il proprio gioco su tutte. Mi pare che questo percorso non sia stato fatto ancora e quindi tanto vale ripartire da 0 fino a che la squadra non ha una crescita.
Andammo vicini a strappare un punto, in casa, rinunciando totalmente a giocare e pigliando gol alla fine. Ricordo che allora ritenni quella partita come una "buona partita", sulle ali dell'entusiasmo e della fiducia riposta in Inzaghi. Ora, rinnego totalmente quella strategia di (non) gioco. A calcio non si gioca così. Preferisco mille volte perdere come ieri sera (pur giocando comunque di merda), che pareggiare non giocando. In ogni caso, Inzaghi venne tacciato di essere un "caghetta" per come impostò la partita...io lo difesi, ma oggi me ne guarderei bene dal farlo.
A febbraio, dopo più di 7 mesi, con due sessioni di mercato a sua disposizione, non ha saputo dare una stracazzo di identità alla squadra...anzi, il difetto maggiore da imputare alla squadra è proprio l'assenza di identità. A oggi non saprei indicare un 11 titolare e neppure come schierarlo in campo. Si parte a spron battuto col dogma del 4-3-3, poi al primo refolo di vento contrario si passa al 4-2-3-1. Arriva Natale e si rispolvera l'alberello che piace tanto a grandi e piccini, ma passate le feste si ammicca al
4-4-2 e si opera sul mercato per questo, ma dopo UNA partita, si torna al 4-3-3.
Manca un'identità, manca un leader, manca una figura di riferimento nello spogliatoio e in campo, con la fascia di capitano usurpata e passata per braccia sempre più inqualificate e inqualificabili (con ieri sera si è cominciato a scavare nelle profondità del globo.
Qualcuno corre e si sbatte, qualcuno ci mette impegno, ma nonostante le dichiarazioni di guerra estive ("nessuno ci batterà perché ha più voglia e rabbia di noi, ma solo se più forte"), io tutta sta bava alla bocca e sti occhi iniettati di sangue non li ho visti. Nè in chi va in campo nè in chi sta in panchina, più preoccupato a provocare un senso di commiserazione e pena, che a mostrare rabbia per la situazione.