


le quali dunque non era il caso di modificare, a meno di non avere le risorse per spendere quel che si deve per rivolgersi a un chirurgo esperto. Invece, chiunque fosse stato a convincerla che bastava rifarsi il seno in grande economia, magari dal medico della mutua, è stato un bastardo. Anzi, altro che medico della mutua: dato che i suoi impianti assomigliano più che altro a delle campane da sturalavandini dal Brico Center



può darsi si sia fatta operare da qualche amico idraulico.
Ma poverina…
Vabbé, a parte quello, la nostra zingaretta Florentina ce la metta tutta nella sua scena scopatoria, inoltre ha una faccina da birichina stuzzicante, e ci regala dei momenti gustosi. Applausi dunque. (A proposito, riprendendo il discorso fatto alcune pagine fa su questo thread, dove si parlava delle battute modificate quando fecero le ristampe negli anni ’90 con Supersex modificato in “Homerus Callaghan”, mi ricordo che in questo panello

la battuta del marito cornuto fu cambiata in “Ma così me la mette incinta!”.
Non male, anzi, quasi più divertente dell’originale)
Sulla bella Natacha invece

notizie certe non ne ho e chiedo semmai soccorso a chi l’avrà vista altrove. La faccia è familiare assai, credo d’averla senz’altro vista da qualche altra parte (in un film? Una rivista? Boh…) ma se è così, il suo nome proprio non mi balza in mente. Il nome qui applicatale, “Natacha”, non è d’aiuto all’eventuale ricerca: nei vari forum specializzati nonché nei dizionari del settore, le varie “Natacha” o “Natasha” etc si contano a decine e decine e nessuna di quelle che ho guardato, collima. Resta per ora un mistero…
Il che ci porta al nome “inventato” tra più i più ridicoli, forse, di tutta la seria Supersex, l’etimologicamente e foneticamente assurdo “Phane D' Ex”.

Ma mi chiedo, per arrivare ad un nome così, quel mese, in redazione, avranno mica assunto magari un cinese con poca dimestichezza con le lingue indoeuropee? Oppure era intesa come un’arcana allusione finto-greca per significare “apparizione della ‘ex’ ”?
Ad ogni modo, l’attrice che qui recita il ruolo della bella infermiera si chiama invece Michèle le Brumann, che in queste immagini possiamo ammirare in un film dello stesso anno (1977) “Le diner en ville”, prima in una scena di pompino vigoroso e frenetico e poi in una scena decisamente “fetish” dove la Brumann rende felicissimo il nano negro più fortunato della storia, Désir Bastareaud.





Ed eccola ancora in una rivista del 1980, “Lou”:


E così arriviamo finalmente alla “star di richiamo” della puntata, posizionata di rigore in primo piano sulla copertina, la Agnes Lemercier

ragazza dal corpo meraviglioso come giustamente osserva pontellino.

Chi ha meno di 60 anni magari non si ricorderà quale fama avesse questa attrice nel biennio 1976-1977, sebbene fosse conosciuta assai più comunemente (soprattutto in Italia) col nome “Jenny Feeling”. Oggetto di “grande lancio”, in quei primi anni dello sdoganamento del porno, la Feeling, al pari della Claudine Beccarie, sembravano per un certo (breve) periodo due stelle “assolute” del porno, sebbene in fondo fossero apparse (fino a quel momento) in pochi film o riviste (e la Beccarie avrebbe smesso di fare il “hard” subito dopo). Ma per fare un esempio, quando nell’hinterland lombardo un cinema a luci rosse mise in teca, la locandina de “La Perversion d'une jeune mariée” (sempre del 1977), dove la protagonista era Brigitte Lahaie e la Feeling solamente in un ruolo secondario (la serva), i gestori del cinema applicarono comunque una strisca col grido “Con Jenny Feeling” in caratteri cubitali. (E alla luce di questo resta da capire perché la redazione – italianissima – di Supersex non abbia usato in copertina “Jenny Feeling” anziché Agnes Lemercier). E l’anno dopo, 1978, nel film “La Servante perverse” (e sempre nel ruolo della serva) la misero in locandina (e successivamente, due decenni dopo, sulla copertina del DVD)

Ora, il “perché” certe carriere, a parità di lancio iniziale, prendono il volo e altre no, resta sempre un mistero. Certo, se la confrontiamo a esempio con una Brigitte Lahaie o una Marilyn Jess (per citarne due con corpi dello stesso tipo di bellezza), queste ultime avevano la scaltrezza di diventare amanti di registi o produttori importanti (Jean Rollin la prima, Michel Barney la seconda: anzi, la Jess l’ha sposato, e restano a tutt’oggi insieme) che le hanno garantite ruoli e “presenze” di primo piano. Si può ipotizzare che la Feeeling non avrà avuto un “agente/protettore” allo stesso livello, e dopo poco tempo, il suo non era più un nome di grande richiamo. Non che fosse scomparsa: continuò ad apparire in pellicole e riviste ancora per qualche anno.
A chi la vuol guardare nel pieno del suo splendore (e a colori) consiglio una visita al sito “Vintage Erotica Forum” (del quale il nostro Pan è tra i curatori), inserendo Agnes Lemercier nella casella di ricerca, per vederla in due bei servizi delle riviste “Starlight” e “Pleasure”.
Di nuovo lodi, osanna e mille grazie a pontellino per questo ennesimo gran regalo.
E ciao a tutti!