Valentina Nappi: cazzi e cazzate

[Il Fede]

invidio il suo moralismo da paesello di provincia, profuma ancora di sanguinaccio e vino del contadino.

Mica tutti hanno il culo di vivere a Manhattan come te. Vieni a fare merenda, così abbatto il moralismo e comincio a fare l'open mind. Porta i tortellini, io apparecchio con la tovaglia a quadri

[Blif]

Noi siamo parlati dagli altri è una tesi sostenuta dallo psicanalista francese Jacques Lacan verso la metà del secolo scorso. Le considerazioni in merito sono imponenti. Taglio corto: non è forse vero che una grossa componente del nostro parlare e del nostro agire è determinata da ciò che gli Altri si aspettano da noi? Se ci rifletti, anche il tuo giustissimo discorso prende corpo dalla consapevolezza che essere se stessi è un qualcosa che di certo incontrerà l'approvazione degli Altri, come infatti è avvenuto. Si tratta quindi di qualcosa di quantitativo, più che di qualitativo, non potendo esistere, nel corso del processo di soggettivazione, un Soggetto che si realizza prescindendo dall'Altro.

Detto in altri termini, se il messaggio punta a un fine buono, chi se ne frega del messaggero?
Fosse anche (con ironica iperbole) un falegname semianalfabeta.

Quando il fricchettone indica la salvezza, San Paolo si concentra sul fricchettone.

[L'Eternauta]

al momento in cui scrivo il topic della nappa è a 1.027.680 visite, quello del berlusca a 1.095.386....una lotta tra titani del pensiero occidentale, dai vale che con questo ritmo tra un paio di giorni il silvio lo superi...

[pan]

Noi siamo parlati dagli altri è una tesi sostenuta dallo psicanalista francese Jacques Lacan verso la metà del secolo scorso. Le considerazioni in merito sono imponenti. Taglio corto: non è forse vero che una grossa componente del nostro parlare e del nostro agire è determinata da ciò che gli Altri si aspettano da noi? Se ci rifletti, anche il tuo giustissimo discorso prende corpo dalla consapevolezza che essere se stessi è un qualcosa che di certo incontrerà l'approvazione degli Altri, come infatti è avvenuto. Si tratta quindi di qualcosa di quantitativo, più che di qualitativo, non potendo esistere, nel corso del processo di soggettivazione, un Soggetto che si realizza prescindendo dall'Altro.

Detto in altri termini, se il messaggio punta a un fine buono, chi se ne frega del messaggero?
Fosse anche (con ironica iperbole) un falegname semianalfabeta.

Quando il fricchettone indica la salvezza, San Paolo si concentra sul fricchettone.

Quer falegname era er primo d'a classe e comprese che li fricchettoni nun s'a passavano un granché e soprattutto s'aspettavano 'n certo tipo de messaggio.
Paolino, che era 'n tipo svejo, nun ce penzò du vorte e disse : mo' ce penso io pe' voi, ve lo dò io er messaggio...

[pan]

al momento in cui scrivo il topic della nappa è a 1.027.680 visite, quello del berlusca a 1.095.386....una lotta tra titani del pensiero occidentale, dai vale che con questo ritmo tra un paio di giorni il silvio lo superi...

Dopo quello di Salvini, anche questo sorpasso dovrà subire.
Non c'è più religione.

[MauroG]

No Tenz, non sono d'accordo. Io la penso come lui sulla grande, enorme insicurezza della Nappi.

anche io la vedo allo stesso modo

[casta diva]

Io l'avevo già scritto pagine e pagine fa, ma non sono brava nei ripescaggi.

Una qualità, devo convenire, ce l'ha: la tenacia.

Ma solo quella.

Per il resto, la costruzione del personaggio ha previsto che da una ragazzotta senza infamia e senza lode, viso nulla di che, anzi a dirla tutta per il mio gusto personale non piacevolissimo, venisse fuori una belloccia inespressiva ritoccata qua e là.
Ma fin qui il discorso non fa una piega: molte sue colleghe fanno ben di peggio con la chirurgia estetica e lavorare nel porno probabilmente richiede un'attenzione al proprio aspetto fisico per farlo corrispondere a certi cliché.

La "falsità" del personaggio, e virgoletto proprio perché è una mia opinione, la sua disonestà intellettuale si avverte in ogni dichiarazione, in ogni post, in ogni intervento da lei (?) scritto su Micromega.

[misha71]

mi domando che soddisfazione sessuale possano raggiungere...La scelta dei tuoi amici di accasarsi così a caso mi pare dettata dalla paura del giudizio della gente. A 40 anni se non si ha famiglia o una vita "risolta" il pensiero di essere dei falliti (agli occhi degli altri) comincia a essere devastante, così si prende uno/a caso per spegnere il presunto chiacchiericcio. Avete detto cose giuste ma avete tralasciato il nodo fondamentale secondo me, i problemi sessuali, così come tutti gli altri problemi di natura sociale arrivano sempre dalla necessità di fare una bella figura, dall'ansia di prestazione. Valentina per me è un personaggio debolissimo, una ragazza con lo spessore di un foglio di carta velina. Tutto quello che fa è soltanto dettanto dal giudizio che gli altri possono dare di lei, mai ho visto nel suo modo di fare un gesto, una frase o un atteggiamento nato e risolto per suo gusto personale. Quando dice che fa quello che fa per se stessa trovo impossibile crederle, la sua ricerca continua di approvazione da parte degli altri è evidente in ogni sua frase, provocazione e sparata quotidiana. L'insicurezza è un mostro e tutti noi la combattiamo in vari modi (ognuno con la sua storia personale) la Nappi ne ha scelto uno e lo porta avanti tirando al massimo. Chissà se leccare i prolassi può far bene all'autostima, ma quello che funziona per qualcuno non va bene per qualcun altro...

Noi siamo parlati dagli altri è una tesi sostenuta dallo psicanalista francese Jacques Lacan verso la metà del secolo scorso. Le considerazioni in merito sono imponenti. Taglio corto: non è forse vero che una grossa componente del nostro parlare e del nostro agire è determinata da ciò che gli Altri si aspettano da noi? Se ci rifletti, anche il tuo giustissimo discorso prende corpo dalla consapevolezza che essere se stessi è un qualcosa che di certo incontrerà l'approvazione degli Altri, come infatti è avvenuto. Si tratta quindi di qualcosa di quantitativo, più che di qualitativo, non potendo esistere, nel corso del processo di soggettivazione, un Soggetto che si realizza prescindendo dall'Altro.

l'inferno sono gli altri (giaNpaolo il sarto)

[scb]

Io l'avevo già scritto pagine e pagine fa, ma non sono brava nei ripescaggi.

Convenendo sulla "disonestà intellettuale" della ragazza (chè di questo si tratta, inutile girarci attorno: un'impostura), mi permetto di ripescare il ritratto che ne facesti l'8 settembre 2012, che ricordo bene

Probabilmente perché potrei essere sua madre mi chiedo invece quanta insicurezza di sè, quanti sistemi di difesa nevrotici debba aver sviluppato questa ragazza nel corso dei suoi giovani anni per diventare come è, una sedicente futurista in ritardo, una avant-garde che pesca nel passato, una che ama far riferimenti a Duchamp e compagnia con una infarinatura di base dopo la quale non esita a porgersi come maitresse à penser di innumerevoli campi dello scibile umano.
Deve averne passate di brutte a scuola, magari era la più bassina di tutte, la prendevano in giro, si sentiva imperfetta, brutto anatroccolo come tutte le adolescenti che si rispettino e per emergere poteva fare due cose: la prima della classe o quella che la dava a tutti.

Adesso è cresciuta, ha mescolato teoria e pratica, può piacere o no.

In me provoca la tenerezza che potrebbe suscitare un bambino che dice: "Io sono il più bravo di tutti, vero mamma? Diventerò... (a piacere astronauta, scrittore di best-seller, ballerina, parrucchiera ecc.)".
La mamma risponde: "Ok, ok, però prima finisci di lavarti i denti!"

[gi.kappa.]

Mica tutti hanno il culo di vivere a Manhattan come te. Vieni a fare merenda, così abbatto il moralismo e comincio a fare l'open mind. Porta i tortellini, io apparecchio con la tovaglia a quadri

Questa me l'ero persa. Chi è il forumista che vive a NY?

[casta diva]

Io l'avevo già scritto pagine e pagine fa, ma non sono brava nei ripescaggi.

Convenendo sulla "disonestà intellettuale" della ragazza (chè di questo si tratta, inutile girarci attorno: un'impostura), mi permetto di ripescare il ritratto che ne facesti l'8 settembre 2012, che ricordo bene

Ma sei impressionante! Dovrò imparare, prima o poi...

Comunque sì, sostanzialmente la penso sempre così. L'unica differenza è in peius, cioè ho l'impressione che il tutto venga orchestrato (la polemica col filosofo caruccio, i proclami di varia fatta eccetera) perché se si limitasse a fare l'onesta mestierante non avrebbe da dire molto di più delle altre.

[TeNz]

casta ho provato a fare una ricerca e non ho letto nessuna tua impressione sulle scene interpretate da valentina, visto che sei cosi ferrata in materia potresti gentilmente indicarmene qualcuna che ti ha colpito in particolare?

[Il Fede]

Questa me l'ero persa. Chi è il forumista che vive a NY?

Ahah nessuno, era una battutaccia al buon Tenz che ogni tanto mi bacchetta.

[pan]

mi domando che soddisfazione sessuale possano raggiungere...La scelta dei tuoi amici di accasarsi così a caso mi pare dettata dalla paura del giudizio della gente. A 40 anni se non si ha famiglia o una vita "risolta" il pensiero di essere dei falliti (agli occhi degli altri) comincia a essere devastante, così si prende uno/a caso per spegnere il presunto chiacchiericcio. Avete detto cose giuste ma avete tralasciato il nodo fondamentale secondo me, i problemi sessuali, così come tutti gli altri problemi di natura sociale arrivano sempre dalla necessità di fare una bella figura, dall'ansia di prestazione. Valentina per me è un personaggio debolissimo, una ragazza con lo spessore di un foglio di carta velina. Tutto quello che fa è soltanto dettanto dal giudizio che gli altri possono dare di lei, mai ho visto nel suo modo di fare un gesto, una frase o un atteggiamento nato e risolto per suo gusto personale. Quando dice che fa quello che fa per se stessa trovo impossibile crederle, la sua ricerca continua di approvazione da parte degli altri è evidente in ogni sua frase, provocazione e sparata quotidiana. L'insicurezza è un mostro e tutti noi la combattiamo in vari modi (ognuno con la sua storia personale) la Nappi ne ha scelto uno e lo porta avanti tirando al massimo. Chissà se leccare i prolassi può far bene all'autostima, ma quello che funziona per qualcuno non va bene per qualcun altro...

Noi siamo parlati dagli altri è una tesi sostenuta dallo psicanalista francese Jacques Lacan verso la metà del secolo scorso. Le considerazioni in merito sono imponenti. Taglio corto: non è forse vero che una grossa componente del nostro parlare e del nostro agire è determinata da ciò che gli Altri si aspettano da noi? Se ci rifletti, anche il tuo giustissimo discorso prende corpo dalla consapevolezza che essere se stessi è un qualcosa che di certo incontrerà l'approvazione degli Altri, come infatti è avvenuto. Si tratta quindi di qualcosa di quantitativo, più che di qualitativo, non potendo esistere, nel corso del processo di soggettivazione, un Soggetto che si realizza prescindendo dall'Altro.

l'inferno sono gli altri (giaNpaolo il sarto)

Come no. Ne hanno fatte di scopate insieme.

[pan]

mi permetto di ripescare il ritratto che ne facesti l'8 settembre ****, che ricordo bene

Ecco, quella è una data che non si dimentica.

Parafraso il discorso di Fusaro su Marx: "Ma possibile che, caso unico nella tradizione pornografica occidentale, Valentina sia la sola di cui si parli nei termini "Ha ragione! Ha torto! E' vera! E' falsa ! " ? . Come se poi qualcuno di noi sapesse o potesse stabilire queste cose...

Questo solo dato basta e avanza per certificare l'assoluto protagonismo e l'assoluta vitalità del personaggio.