Greata ha scritto:Il problema di fondo è la convivenza, dovrebbe essere abolita, è una cosa che ti logora dentro.
Persone sempre nuove a casa, casa tua che diventa un via vai di gente dove tutti hanno le chiavi del portone di ingresso, gente maleducata e sporca che pretende che fai le pulizie per loro perché a loro "fa schifo pulire il bagno", gente che si rifiuta di pagare le bollette perché "io studio sempre in biblioteca a casa non ci sto mai" oppure "io la cucina non la pulisco perché io mangio a mensa".
Ho avuto anche una coinquilina che per non utilizzare la lavatrice (e neanche il detersivo per i panni) lavava i suoi vestiti con il bagnoschiuma oppure li lasciava a prendere aria sullo stendino.
Gente che confonde la convivenza come un'eterna gita del quinto superiore, un eterno festino dove invitano gente che invita altra gente. E tu? Ti viene chiesto di andartene di casa perché loro si devono divertire.
E più vado avanti e più incontro gente prepotente che si comportano come cani che pisciano in ogni angolo per delimitare gli spazi, mentre basterebbe solo rispettare gli spazi degli altri e se non ci parliamo è anche meglio.
Mi sono rotta.
Greta, la convivenza è difficile sempre e comunque, lo è tra moglie e marito, figuriamoci tra estranei, perchè le abitudini sono diverse, diverso è l'approcciarsi con l'altro, c'è chi vorrebbe essere lasciato in pace ed avere i suoi spazi e chi vorrebbe fare comunella e condividere il tutto, chi ama la pulizia e le pulizie e chi non se preoccupa minimamente. E soprattutto credo sia impossibile che 3/4 ragazze vadano d'accordo, già la vedo dura in due. E' facile dire l'importante è che si sia rispetto, quello che per te è rispetto magari non lo è per l'altro. Io, nella mia esperienza universitaria, ho avuto la fortuna di trovarmi benissimo (troppo per la verità, grande divertimento e latitanza di uno studio profiquo, ma questa è un'altra storia), pur avendo una camera in condivisione, perchè ci siamo trovati 4 ragazzi diversi, ma con molte cose in comune, tutti toscani (le caratteristiche etniche contano, perchè diversi sono gli usi e i costumi), tutti mediamente puliti, di forte personalità ma
tolleranti, (la cosa essenziale nella convivenza) amanti del divertimento, delle carte e con spiccata attrattiva verso il genere femminile . Fissate alcune regole base il resto è venuto da se. Ti consiglio di fissare le regole di convivenza con le altre coinquiline, vi saranno comunque problemi per incompatibilità caratteriali, ma queste saranno comunque inevitabili. A puro scopo esemplificativo, noi avevamo stabilito che i piatti li lavava chi mangiava in casa a pranzo, per la sera facevamo a turno a prescindere da quanti eravamo a mangiare (spesso c'erano invitati vari di quello o quell'altro), il bagno a turno settimanale, pulizie generali uno volta ogni tanto tutti insieme, bollette del gas ed Enel divise in parti uguali e telefoniche in proporzione agli scatti, per il resto ognuno faceva quello che voleva nel rispetto degli altri, chi guardava la televisione teneva il volume basso se altri studiavano, ecc. Spesso si facevano in casa feste o si andava da altre parti, ma ci consideravamo un gruppo, quindi se uno organizzava la festa automaticamente eravamo coinvolti e se uno era invitato, automaticamente eravamo invitati tutti, e, a meno di non averne proprio voglia, solitamente tutti andavamo. Probabilmente avessi avutio un carattere più chiuso e taciturno non avrei accettato questo modo di vivere, se non avessi avuto in simpatia i coinquilini idem, se non avessi avuto vent'anni pure!
Comunque Greta, se questa piange una giornata intera, non sarai tu che l'hai brutalizzata verbalmente, non sarai tu il despota che spadroneggia in casa e non ti va che l'ultima arrivata alzi la testa e non si conformi alle tue regole?! Mistress Greata
